GIANNI SGARBOSSA, nato il 14.4.1943 a Tezze sul Brenta (VI), entrò nella Casa dell’Immacolata il 25.4.1963. Emise la professione religiosa dopo l’anno canonico di Noviziato il 27.9.1964 e quella perpetua il 21.2.1970 a Resende – RJ (Brasile). Nel gennaio 1967 fu inviato con il primo gruppo di Religiosi destinati a Resende – RJ (Brasile), nella Comunità del Patronato, ove lavorò come animatore e istruttore pratico dei giovani orfani ivi accolti. Lasciò la Congregazione il 30.10.1973 per una crisi affettiva, e celebrò il matrimonio con una giovane del luogo fissando la sua residenza a Resende.
L540 [27-08-1969]
27 VIII 1969
L540,1 [27-08-1969]
1 Carissimo Gianni, ho qui sul tavolo la tua gradita lettera del 20 agosto e rispondo subito alle domande che mi poni. Riguardo i Santi Voti, il Consiglio ti ha ammesso, come tu stesso avevi suggerito, alla rinnovazione per un anno, assieme ai tuoi Confratelli di Vicenza. A loro spiritualmente unito, il 23 settembre prossimo potrai rinnovare la tua consacrazione al Signore. (Ti ricordo che una copia della professione va inviata alla Segreteria). Don Luigi è autorizzato a ricevere la rinnovazione tua e anche quella di Simonetto. Per quanto concerne il Diaconato, il nostro Capitolo generale ha stabilito che gli attuali Religiosi-Assistenti possono accedere ‘liberamente’ al Diaconato stesso (cfr. Delibere sul Diaconato). È chiaro perciò che, se non ti senti chiamato, puoi restare Religioso-Assistente. Comunque personalmente credo che sarebbe opportuno, per il momento, tramandare ogni decisione in proposito. D’altra parte stimo necessaria la tua partecipazione al corso che vi sarà tenuto da Don Giuseppe, almeno dal punto di vista della tua preparazione apostolica-culturale.CONGREGAZIONE Consiglio
CONSACRAZIONE voti
CONGREGAZIONE Capitolo
DIACONATO
L540,2 [27-08-1969]
2 Dalla tua lettera apprendo con gioia del grande aiuto che ti dà, nella vita spirituale e comunitaria, la pratica dei 5 minuti trascorsi davanti al Tabernacolo, la sera. È proprio lì, nel colloquio a tu per tu con il Signore, che si attinge la forza per andare avanti, superando le inevitabili difficoltà presentate dall’ambiente e dalle persone. Nel contatto personale con Dio nasce e si sviluppa anche l’ardore apostolico che spinge a preoccuparsi ‘attivamente’ della salvezza delle anime. Lo so, caro Gianni, che proprio questo tipo di apostolato ‘attivo’ ti riesce difficile a causa del tuo temperamento e della tua naturale timidezza. D’altra parte, il fuoco apostolico è indispensabile ad un buon religioso. Bisogna sforzarsi, fare dei tentativi. Mi preme dirti tuttavia, caro Gianni, che l’amore alle anime non si ottiene mediante la ripetizione di singole azioni apostoliche fatte ‘a freddo’, perché ‘bisogna’! Esso matura ‘al caldo’ nel più intimo colloquio con Dio. Nasce come conseguenza spontanea dalla stessa unione d’amore che ci lega a Lui! Spero vorrai perdonarmi, caro Gianni, se, in risposta alle difficoltà cui fai cenno nel tuo scritto, mi permetto invitarti a riflettere un po’ su queste due condizioni essenziali di ogni donazione e consacrazione religiosa: vita interiore di unione con Dio e fuoco apostolico. Qui infatti trovano soluzione, l’unica possibile, tutti i problemi: sia quelli derivanti da incomprensioni nell’ambito della Comunità, sia quelli che nascono dalla constatazione dei propri limiti umani e spirituali. La pratica dei 5 minuti è preziosissima, ma non è tutto. Avanti dunque, carissimo Gianni, avanti ancora, con coraggio, con entusiasmo e con costanza. Ti seguo continuamente con la preghiera e ti sarò vicino in modo tutto particolare in coincidenza della tua rinnovazione dei SS. Voti. Ti abbraccio con tanto affetto.Don Ottorino
PREGHIERA i cinque minuti della sera
PREGHIERA unione personale con Dio
APOSTOLO salvezza delle anime
APOSTOLO F.A.
CONSACRAZIONE religioso
APOSTOLO vita interiore
CROCE difficoltà