L582 [16-09-1968]
16 IX 1968
Don Ottorino si riferisce alla lettera di don Graziano Celadon del 2.9.1968.
L582,1 [16-09-1968]
1 Carissimi Antonio Zordan, Antonio Ferrari, D. Graziano e D. Vittorio, essendo da poco concluso il Capitolo generale posso rispondere almeno ‘cumulativamente’ ai vostri scritti che ho ricevuto in questo periodo. D. Piero mi ha parlato della vostra vita, della vostra attività e anche delle vostre difficoltà. A tutti è mio dovere presentare un grazie riconoscente per lo spirito di abnegazione e di sacrificio che continuamente andate dimostrando in ogni attività. In particolar modo vorrei qui esprimere la mia più sincera e fraterna compiacenza al fratello Antonio Zordan per l’ammirevole ed instancabile impegno con cui si è sobbarcato la direzione e l’insegnamento alla ‘Escuela Politecnica’. Ho sentito da D. Graziano quale contraccolpo abbia suscitato nella gente la partenza di Mirko. Sarebbe mio vivo desiderio esservi anche fisicamente vicino in questo delicato momento di prova, ma non mi è possibile... Tuttavia mi rendo perfettamente conto di quali difficoltà si siano create specialmente nei contatti con le famiglie e con le singole persone. Comprendo anche quanto sia penosa e umiliante per voi questa situazione e quanto sia difficile il compito che vi aspetta; dovete rovesciare un’opinione pubblica attraverso una testimonianza e un esempio insospettabili. Sono certo che il vostro spirito di fraternità vi manterrà solidamente uniti; già D. Graziano mi ha rassicurato in proposito e di questo vi ringrazio sentitamente. Offrite tutte le vostre sofferenze affinché il Signore protegga con la sua bontà la nostra Congregazione, la difenda e la benedica. Già avete fatto molto per il Capitolo. Il suo buon svolgimento e la sua riuscita credo siano dipesi in buona parte dal vostro contributo di dolore e di preghiere, che il Signore, a giudicare dai risultati, ha gradito e trasformato in doni di luce e di grazia. A Capitolo concluso, l’impressione di tutti i fratelli partecipanti e anche mia è che, oltre ad aver preso coscienza dell’intima realtà della nostra Congregazione, con l’aiuto del Signore abbiamo potuto codicizzare chiaramente le linee della nostra spiritualità ed abbiamo potuto delineare un concreto e preciso programma apostolico. Dalle relazioni, delibere ecc... che riceverete tramite D. Piero e dal resoconto che egli stesso vi darà al suo ritorno, potrete anche voi rendervi conto e constatare ‘de manu’ quanto sia vero ciò che vi ho detto. L’ordinazione dei primi Diaconi non è venuta ad allietarci in occasione del Capitolo. Tuttavia Sua Ecc.za Mons. Zinato, nel discorso di apertura, ci ha promesso che dopo il Capitolo, quando le Costituzioni fossero modificate con l’inserimento della figura del Diacono, avrebbe esaudito il nostro desiderio. Noi ora siamo in paziente attesa, né sappiamo fino a quando al Signore piacerà tenerci sospesi così. Confidiamo sia per poco, ma le sue vie non sono le nostre! Spero di essere tra voi in gennaio-febbraio, ma vi assicuro che vi sono continuamente e singolarmente vicino anche adesso; vivo le vostre incertezze, i vostri timori e le vostre preoccupazioni. Vi ricordo costantemente al Signore perché vi infonda coraggio, vi sostenga e vi benedica. A tutti e a ciascuno in particolare, un fraterno abbraccio.Vostro Don Ottorino
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