L587 [21-01-1969]
21 I 1969
Don Pietro Martinello aveva inviato una lettera a don Ottorino il 6.1.1969, manifestando di non gradire il modo piuttosto sbrigativo e drastico nel trattare il problema della Scuola Politecnica Giovanni XXIII.
L587,1 [21-01-1969]
1 Carissimo Don Piero, non ti nascondo che la tua lettera del 6 gennaio mi ha fatto molto soffrire perché non mi sembrava di essere stato aspro ed incomprensivo nei vostri riguardi con lo scritto che ti inviai a nome del Consiglio. Non per questo cesso dal volerti tanto bene e ti assicuro, anzi, che la mia lettera del 19 dicembre era motivata da questo sentimento di affetto. Conoscendo la particolare delicatezza della vostra situazione, avevo desiderato essere molto chiaro, sia per non causare equivoci sempre dolorosi, sia per dare maggior forza ad una vostra eventuale decisione, di fronte alla cittadinanza e alla Commissione parrocchiale. Forse la stringatezza usata per riuscire più chiaro ti sarà sembrata una misura drastica, ma ti assicuro che l’"ottoriniana" asprezza non c’entrava affatto. Perché non sono venuto? È vero che in settembre ti avevo espresso la speranza di essere là con voi per gennaio-febbraio, ma, d’altra parte, i superiori delle comunità ‘americane’, alla presenza di D. Aldo, mi avevano consigliato a ritardare il viaggio di qualche mese per poter così constatare e vedere realizzato almeno qualcosa di quanto programmato durante il Capitolo. A ciò si aggiunse il parere contrario del Consiglio generalizio, cui non parve opportuno un viaggio in questo momento. Comunque, per quanto riguarda l’ultima vostra proposta (di erigere la Parrocchia con la Scuola sul terreno donato dagli Ucraniani) ci sembra molto soddisfacente e perciò avete la nostra approvazione ed il nostro appoggio. A Sua Ecc.za Mons. Di Stefano, che ci aveva presentata la stessa soluzione con lettera del 3 gennaio, ho comunicato la nostra viva soddisfazione a mezzo telegramma, cui ho fatto seguire lettera. Per ciò che riguarda la cura pastorale della Parrocchia S. José, esamineremo le possibili soluzioni assieme a S. Ecc.za Mons. Di Stefano, quando sarò fra voi.CONGREGAZIONE Consiglio
CONGREGAZIONE
Il riferimento è alla lettera inviata a don Ottorino il 13.1.1969.
L587,2 [21-01-1969]
2Mentre vi sto scrivendo ricevo la vostra lettera di felicitazioni e di auguri per l’ordinazione diaconale dei sette Confratelli. Mi avete ricordato il 4 novembre 1966; ebbene, come allora, anche in occasione dell’ordinazione dei primi Diaconi della Congregazione il Signore ha voluto ridimensionare la nostra gioia, forse sprovveduta, facendoci constatare che è Lui che opera e fa prodigi. E anche questa volta ci ha chiesto sangue per pagare una grazia, troppo grande perché ne fossimo degni! Lino Zuin, un ex-seminarista di Padova di 25 anni, che era entrato nella Casa dell’Immacolata lo scorso ottobre come ospite per un anno, in un banale incidente occorsogli sabato 18 mentre giocava nel cortile della C.I., è rimasto schiacciato dalla putrella di ferro che serviva come porta nel gioco del calcio. Voi, che avete sofferto con noi per la scomparsa del caro Giorgio, potete ora comprendere il dolore di noi tutti, alla vigilia di un giorno memorabile per la nostra Famiglia, per questa sciagura e per le gravi conseguenze che comporta. Domani, l’ordinazione dei sette Confratelli sarà una festa, ma non tanto da farci dimenticare questo nuovo ‘segno’, questa pesante croce con cui il Signore ci vuole purificare. Vi ringrazio per gli auguri, ma in questi momenti abbiamo più bisogno di fede. Confidiamo molto che non ci mancherà l’aiuto concreto delle vostre preghiere e della vostra vicinanza spirituale. Da parte mia vi ricordo tutti e ciascuno, e vi sono sempre unito con il mio affetto.Vostro Don Ottorino
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