602 Lettera del 25 giugno 1970 a don Pietro Martinello.

L602 [25-06-1970]

Don Ottorino esorta all’incontro frequente e prolungato con Dio nella preghiera.
Si conserva la lettera originale: è un foglio piccolo, con l’intestazione e lo stemma della Congregazione, scritto a mano con penna biro su ambedue le facciate. La firma autografa è con il solo nome.

25.VI.70

L602,1 [25-06-1970]

1 Carissimo Fratello ed Amico, aliter Padre Pedro,
Unisco anche due righe tutte per te. Quando io sarò esonerato dal mio ufficio allora vedremo di far esonerare anche te dal tuo peso e ci ritireremo su qualche monte con le mani alzate (sempre che qualcuno ce le sostenga) a pregare. Siamo in momenti tanto e tanto difficili, e vescovi e superiori religiosi tremano di fronte alle dure responsabilità. Far sentire ai fratelli la volontà di Dio in un momento in cui sembra valere solo l’umano credo sia più difficile che camminare sopra le acque. Adesso comprendo come Mons. Veronesi passasse le lunghe ore notturne dinanzi al Tabernacolo. Ecco il nostro posto. Lì la nostra forza. Lui ci suggerirà decisioni e parole. Lui riparerà i nostri errori. Lui ci consolerà nei momenti di scoraggiamento inevitabili. Anche il S. Curato d’Ars ha tentato la fuga, ma Dio era ad attenderlo. La Madonna ci sia mamma e ci aiuti. In Cielo abbiamo anche Giorgio e la mia e tua mamma. È anche tua la mia mamma. Ti voleva tanto bene!... Un bacio.

Tuo Don Ottorino

COMUNITÀ

superiore

VOLONTÀ

di DIO

EUCARISTIA tabernacolo

MARIA la nostra buona mamma