L621 [07-06-1952]
Don Ottorino chiede un aiuto economico per affrontare le spese dovute alla costruzione della Casa dell’Immacolata di Vicenza.
Vicenza, 7 giugno 1952
L’eufemistica espressione ‘verde situazione’ vuole significare l’assoluta mancanza di disponibilità economiche.
L621,1 [07-06-1952]
1Pregiatissimo e carissimo Signor Guido, quando avremo la gioia di passare ancora un’ora qui a San Gaetano in fraterna compagnia? E Lei come sta? Speriamo molto bene, come noi sentiamo di augurarLe con tutto il cuore. Qui la vita procede con un ritmo piuttosto accelerato. Sembra quasi che ci sia una specie di malattia contagiosa tra noi che ci impedisca di restare fermi. Lei ha visto dalla illustrazione inviataLe i nuovi fabbricati e la sistemazione e l’aumento dei nostri birichini. Però una nuova esigenza ci ha scossi e messi in moto anche quest’anno. Lei sa quanto ci stia a cuore il Gruppo dell’Immacolata, gruppo dal quale devono uscire i nostri collaboratori e i continuatori dell’opera. Ora in questi ultimi tempi si rende assolutamente necessario staccare detto gruppo da tutta l’attività dell’Istituto. Una buona persona ci ha pagato la terra (quasi sei milioni) qui poco lontano, ed in nome della Madonna, senza fondi, con la solita audacia, siamo partiti e per ottobre i nostri cari studenti potranno entrare nella nuova casa. Se con la presente mi permetto esporLe la nostra quanto mai verde situazione , è perché sono certo di trovare in Lei un cuore paterno e comprensivo, che sa perdonare la libertà di chi cerca solo la gloria di Dio ed il bene dei fratelli redenti dal medesimo Sangue. Inoltre in mezzo alle delusioni della vita ed alla naturale tristezza, causata dalla fugacità del tempo, che ci porta inesorabilmente verso l’abbandono totale delle cose ed al rendiconto supremo, Le sarà certo di somma consolazione il sapere che giovani vite, ospitate in una casa innalzata anche con il Suo sacrificio, stanno temprando il loro spirito per essere apportatrici di luce e di amore in questo povero mondo barcollante nelle tenebre più fitte e nell’odio più atroce. Nella certezza di trovare in Lei il più paterno compatimento, a nome anche di Don Aldo porgo i più sentiti auguri di ogni Celeste Benedizione, che noi di cuore invochiamo, ed il più cordiale saluto,Obbl.mo
Don Ottorino
PROVVIDENZA