67 Vocazione

SS67[01/12/1961]

Sono tre citazioni e una annotazione per una riflessione spirituale sulla vocazione.
Si conserva il testo originale: è una scheda ingiallita, scritta con penna biro su ambedue le facciate, con alcune sottolineature e correzioni. Non c’è alcuna indicazione di data, anche se in SS p. 100 è annotata come riflessione proposta durante la novena dell’Immacolata il 1.12.1961.

Don Ottorino aggiunge nel manoscritto originale il testo da dove ha tratto la citazione con le seguenti parole: “MONTALEMBERT, Les Moines d’Occident, V libro. Era il giorno in cui era tornato a casa con il cuore sanguinante e fiero dopo avere immolato al Padre celeste sua figlia Caterina”.

SS67,1[01/12/1961]

1 Vocazione
“Ma chi è dunque questo Amante invisibile, morto su un patibolo diciannove secoli fa, che attira a sé così la giovinezza, la bellezza e l’amore? Chi è Colui che appare alle anime con uno splendore e un fascino, ai quali non possono resistere? Colui che piomba improvvisamente su di loro e le fa sua preda? Che strappa la carne viva dalla nostra carne e ci disseta col più puro nostro sangue? È un uomo? No, è un Dio. Ecco il gran segreto, la chiave di questo sublime e doloroso mistero”.

APOSTOLO vocazione

Dopo questa citazione don Ottorino aggiunge: “La filosofia del padre di S. Teresa”.

Questa citazione, riportata fra virgolette nel manoscritto originale, è senza alcuna indicazione dell’autore o del libro da cui è stata tratta.

SS67,2[01/12/1961]

2 “La grandezza crolla, la bellezza si oscura, la gioia svanisce. Conosci te stesso”.
“Lasciate la curiosità dei ‘perché’ e dei ‘come’; in questo campo non avete mai l’ultima parola! Imparate i ‘perché’ e i ‘come’ che vi sono utili: perché siamo sulla terra? Come possiamo arrivare al cielo?”. Riguardo la vocazione, il compito dei genitori è quello di preparare il terreno nel quale la semente possa germogliare e di creare l’atmosfera propizia per la crescita.