L770 [23-01-1962]
Don Ottorino chiede una modifica al piano regolatore per permettere il necessario sviluppo dell’Istituto San Gaetano.
23 gennaio 1962
Preg.mo Signor Sindaco, nell’anno 1941 ha avuto inizio a Vicenza, in Via Stradella Mora, l’Istituto San Gaetano con i fini a Lei ben noti di raccogliere la gioventù povera o bisognosa d’aiuto per darle una formazione morale ed una conveniente preparazione professionale. Fino da allora fu nostra preoccupazione l’assicurarci un’area sufficiente per i futuri sviluppi dell’Opera, che già si prevedeva bisognosa di ampi cortili e grandi fabbricati adibiti ad abitazione, scuole e laboratori per i giovani ospiti. Nel 1941 acquistammo i primi 24.000 mq. di terreno ed in seguito, con sacrifici enormi e con denaro pazientemente raccolto dalla carità e da prestiti non ancora completamente estinti, siamo riusciti a portare il totale dell’area a nostra disposizione ad oltre 80.000 (ottantamila) mq. Nel 1943 l’Ing. Giuseppe Dal Conte ci fece dono di un progetto di massima per i futuri sviluppi dei fabbricati. Da allora ogni anno abbiamo aggiunto agli edifici una nuova parte, sempre seguendo il piano prestabilito. Questo sviluppo lento e progressivo era guidato dalle esigenze d’ambiente dovute alle sviluppo della Istituzione e dalle limitate possibilità economiche. Ed ora ecco che il piano regolatore cittadino dichiara zona verde tutta l’area dell’Istituto San Gaetano e blocca in tal modo lo sviluppo di una Istituzione che da vent’anni svolge la sua attività a bene della gioventù della città e della provincia. Pensando che, nella stesura del piano regolatore, solo per una involontaria svista non si sia tenuto conto dei futuri sviluppi dell’Istituto San Gaetano, che anche apparentemente mostrava i suoi fabbricati dimezzati, chiedo la necessaria modifica al piano regolatore e, allo scopo, unisco una planimetria ove sono segnate le fabbriche attualmente esistenti e le costruzioni previste per il futuro. Nella certezza che la S.V. Ill.ma farà il possibile per risolvere il problema, porgo il più sentito grazie e il più cordiale saluto.
Sac. Ottorino Zanon