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813 Lettera al comm. Pietro Laverda

Il comm. PIETRO LAVERDA era, all’epoca, il presidente degli industriali vicentini. Don Ottorino si dirige direttamente a lui, per rispondere alle gravi affermazioni che circolavano presso gli industriali grafici, i quali accusavano l’Istituto San Gaetano di sleale concorrenza nei riguardi dei tipografi della città a causa dell’attività della scuola grafica.

Nella malacopia autografa di don Ottorino non c’è alcuna data, che, però, viene desunta da quanto da lui detto nella conferenza serale del 31.10.1965, festa di Cristo Re, ai giovani della Casa dell’Immacolata.

L813 [30-10-1965]

Don Ottorino respinge in forma molto categorica ogni accusa di sfruttamento dei ragazzi e di concorrenza sleale con la scuola grafica dell’Istituto San Gaetano di Vicenza.
Si conserva la malacopia della lettera originale: è un foglio piccolo di carta bianca, scritto a mano con penna biro su ambedue le facciate. Manca la firma. Molte sono le cancellature e le correzioni, alcune del segretario. In calce della facciata posteriore è posto a mano dal segretario il nome del destinatario, con altri nomi di industriali vicentini aggiunti da don Ottorino stesso. Allegati ci sono due fogli uguali, con dati del personale impiegato nella scuola grafica dell’Istituto e delle spese per il mantenimento della stessa.

30 ottobre 1965 Preg.mo Sig. Presidente Dopo 25 anni di attività a Vicenza per raccogliere dalla strada ragazzi orfani, e ci sforziamo con sacrifici enormi di prepararli onesti cittadini ed abili lavoratori, per la prima volta gli Industriali si rivolgono a questa Istituzione. Quello che è doloroso per noi è che non si tratta di un incontro fraterno ed umano, ma di una accusa di slealtà e di una minaccia. Tale fatto ci ha profondamente rattristati poiché è stata una manata di fango che ci è pervenuta da persone che o non si rendono conto della situazione reale dell’Istituto o non sono interessate della salvezza morale di migliaia di giovani, che per il bene comune e in nome della carità cristiana bisogna ad ogni costo salvare. Unisco alla presente un prospetto da cui appare evidente che non siamo in alcun modo in grado di fare una sleale concorrenza. Anzi saremmo ben lieti se l’Associazione Industriali prendesse di peso tutta la gestione della scuola grafica, liberandoci così dalla umiliazione di andare mendicando per sanare il gravoso deficit. Di quanto asserito siamo pronti a rispondere a qualunque commissione che venisse sul luogo o autorità competente che ci chiedesse giustificazione. Con ossequi.

Il Superiore

Sac. Ottorino Zanon