La signorina ANTONIA PIGNATTA, residente a Dueville (VI), aveva inviato una lettera a don Ottorino per sottoporgli un suo grave problema.
L824 [04-04-1970]
4 aprile 1970
Preg.ma Signorina, ho ricevuto la Sua del 31 marzo, in cui mi parla della Sua dolorosa vicenda. Mentre comprendo il Suo rammarico, debbo tuttavia notificarLe che per quanto concerne la Direzione e la Redazione della "Voce dei Berici", io non ho alcuna responsabilità. All’Istituto San Gaetano, infatti, si esegue il puro lavoro "materiale" di stampa. A causa di una prolungata assenza sono venuto a conoscenza del Suo caso solo ora, dalla Sua lettera. Comunque, se mi permette che Le esprima il mio pensiero, come sacerdote sento di dover esortarLa a non lasciarsi sfuggire questo prezioso momento di grazia. Prima o dopo, a torto o a ragione, il cristiano si trova a dover portare la croce. Se la porterà con fede e con amore, sull’esempio di Gesù, avrà salvezza e grazia per sé, per la Chiesa e per le anime. Altrimenti la sua sofferenza sarà sterile e tutt’altro che cristiana. Prego il Signore, preg.ma Signorina, perché Le dia la forza di portare per amore Suo questa Croce, che La tocca così intimamente. La offra con tanta fede al cuore di Lui che tutto vede e tutto conosce. Ossequio cordialmente.
Sac. Ottorino Zanon