L90 [03-05-1969]
Vicenza, 3 maggio 1969
Don PIETRO DE MARCHI, nato a Malo (VI) il 31.10.1932, frequentò gli studi umanistici, filosofici e teologici presso il seminario vescovile di Vicenza, e venne consacrato sacerdote il 23.3.1957. Svolse il suo ministero dapprima come cappellano a Nove e a San Vitale di Montecchio Maggiore dal 1957 al 1963, e poi come vicerettore del seminario vescovile dal 1964 al 1967. Attratto dal carisma della Congregazione, ma soprattutto dall’entusiasmo apostolico di don Ottorino, chiese al vescovo di poter far parte della Pia Società San Gaetano: entrò nella Casa dell’Immacolata il 4.10.1967, partecipò all’anno canonico di Noviziato, ed emise la professione religiosa l’8.12.1968 e quella perpetua il 4.12.1971. Fu scelto da don Ottorino stesso per iniziare la Comunità dell’Isolotto a Firenze, in risposta alla richiesta di quella Chiesa locale che stava attraversando una dolorosa crisi di comunione per la mancanza di intesa e di dialogo fra i sacerdoti diocesani incaricati della parrocchia e il vescovo. La crisi era giunta a tal punto che il vescovo, card. Ermenegildo Florit, pensò necessario chiudere la chiesa parrocchiale (5.1.1969), ma i sacerdoti continuarono ugualmente a celebrare nella piazza antistante la liturgia eucaristica domenicale, che con il tempo iniziò a venir meno al rispetto delle norme liturgiche e ad essere seguita da un numero sempre più esiguo di fedeli. La prima Comunità Religiosa partì da Vicenza il 3.4.1969, composta da don Pietro, don Gabriele Grolla e il diac. Giovanni Orfano e, rinnovatasi nei membri, vi prestò un servizio generoso – nei primi tempi difficile ed eroico - fino al 1996, quando il cardinale Piovanelli, arcivescovo di Firenze, autorizzò la Congregazione a porre fine a quella esperienza. L’esperienza della Comunità Religiosa dell’Isolotto fu sempre ritenuta dalla Congregazione come provvisoria per l’eccezionalità della situazione. L’erezione stessa della Comunità avvenne il 3.4.1987, cioè nel 18° anniversario della presenza della stessa, e la convenzione con la diocesi fu firmata il 7.8.1987. Già nel 1977 la Congregazione scrisse al cardinale Giovanni Benelli, successore del cardinale Florit, ricordando la propria volontà di disimpegno quando la situazione avesse raggiunto un clima più sereno e tranquillo, ricevendo la richiesta di continuare nel servizio. Con il nuovo arcivescovo, cardinale Silvano Piovanelli, la situazione venne considerata matura per il disimpegno della Congregazione, che nel 1995 cominciò a ritirare qualche Religioso, pur accompagnando il nuovo inserimento dei sacerdoti diocesani. Il 5.1.1996 avvenne la presentazione del nuovo parroco, e in data 14.1.1997 venne emesso il decreto di chiusura della Comunità. Don Pietro De Marchi rimase all’Isolotto di Firenze fino al 1986; in seguito ad un grave intervento chirurgico, subito nel 1978, si trovò con minori forze per assolvere i suoi compiti come parroco, e alla fine chiese di rientrare a Vicenza per dedicarsi alla predicazione di ritiri ed esercizi spirituali. Attualmente, dal settembre 1999, fa parte della Comunità che presta il servizio nella parrocchia Gesù Operaio di Monterotondo (Roma).
Il diac. GIOVANNI ORFANO nacque a Roma il 24.1.1941, ma visse con la famiglia a Bolzano Vicentino (VI), da dove entrò nella Casa dell’Immacolata dopo le scuole elementari. Fece la prima professione nell’Associazione Religiosa l’8.12.1957, e dopo l’erezione della Congregazione la rinnovò il 6.1.1962 e fece quella perpetua il 30.12.1962. Venne consacrato diacono permanente il 22.1.1969 nella cattedrale di Vicenza, con il primo gruppo di Diaconi della Congregazione. Fu scelto per integrare la Comunità inviata all’Isolotto di Firenze, ove si impegnò con generosità e competenza, vivendo tutte le difficoltà che la particolare situazione della parrocchia riservò al primo manipolo di Religiosi. Per una personale crisi scelse ad un certo momento di abbandonare la vita religiosa, e in data 7.7.1977 ottenne dalla Congregazione per i Religiosi la riduzione allo stato laicale.
L90,1 [03-05-1969]
1. Eminenza Rev.ma, a seguito della Sua recente proposta di affidare alla Pia Società San Gaetano la cura d’anime nella Parrocchia dell’Isolotto, posso comunicarLe che il Consiglio Generalizio di questa Congregazione ha già espresso, al riguardo, il proprio parere favorevole, approvando che venga nominato Parroco nella suddetta Parrocchia il Rev.do Sac. Pietro De Marchi, nostro Religioso, che sta già svolgendo nella zona la sua attività pastorale con la collaborazione del confratello Diacono Giovanni Orfano.Auguro con tutto il cuore, Eminenza Rev.ma, che la grazia del Signore dia incremento all’opera che questi Religiosi hanno appena iniziato nella Sua Diocesi; saranno necessari sangue e croci, ma la Madonna è loro vicina per incoraggiarli, per aiutarli e per consolarli.Da Vicenza noi tutti seguiamo il loro lavoro con l’affetto e soprattutto con la preghiera. E all’Altare, Eminenza Rev.ma, non dimenticheremo la Sua persona, le Sue sofferenze, i Suoi desideri; La ricorderemo assieme al Suo popolo con affetto e simpatia.Mentre umilmente chiedo la Sua benedizione anche su tutta la Congregazione, Le porgo, Eminenza, rispettosi e cordiali saluti.Dev.mo
Sac. Ottorino Zanon
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