








DT 1944,1
1.Caro Fratello ed Amico Gesù, io ero venuto per guardare unicamente all'anima mia, per correggere le mie passioni, per progredire nella fede e nell'amore. Tu invece hai voluto rivoluzionare un po' tutto il mio programma. Mi hai mandato da Erode a Pilato, mi hai giuocato, agitato, sconvolto, preso per mano. Hai fatto la tua volontà, e va bene...Conclusione: con calma, a casa, traccerò un po' di norme di vita per la Compagnia: non sarà un vero e proprio libro di Costituzioni, ma piuttosto un programma di lavoro di preparazione all'apostolato.Ho capito però ancora di più quanta parte tu abbia in tutte le mie azioni e come io non sia che un ostacolo all'opera tua. Ho capito come devo far di tutto per limitare l'attività esterna (dividere appena sarà possibile) per moltiplicare l'adorazione diurna e notturna...Ho capito ancora che è inutile recalcitrare. La tua volontà deve essere fatta sebbene con strumenti inutili.È meglio continuare, non costretti, ma con generosità e con amore.AUTOBIOGRAFIA
GESÙ
amico
PREGHIERE a Gesù
CONGREGAZIONE Costituzioni
EUCARISTIA adorazione
VOLONTÀ
Nell’originale le tre ultime parole sono sottolineate due volte.
DT 1944,2
2.Mi rivolgo a te, Mamma buona, tu vedi e conosci Ottorino: lo conosci quando bambino ti mandava alla sera il bacio dalla finestra verso il tuo santuario di Monte Berico, lo conosci nelle sue lotte, nelle sue sconfitte, nei suoi trionfi. Mamma, sii sempre Mamma, anche se io ti sono talvolta un cattivo figlio. Anima il mio cuore del fuoco divino e fa che mi salvi e salvi. Ho bisogno di te per pregare, per agire, per respirare, per fare l'apostolo, per salire...Fammi vivere e morire per Gesù, tutto intero di Gesù, niente per me o per le creature.Tu vedi, Mamma, le difficoltà che mi si parano innanzi; prendimi tra le tue braccia, di te sola mi fido, tu sola puoi salvarmi...Fermami con una bastonata quando sto per mettere un passo falso; non risparmiarmi per compassione qualche tirata di orecchi.Bastonami, ma non mi abbandonare. Che se tu mi lasci, a chi devo ricorrere? Mi troverei solo in mezzo ad un mondo cattivo, incapace di muovere un passo. Vedi già la difficoltà che faccio con te al fianco.Sii misericordiosa con me ed impetrami: Fede, Purezza, Amore.Una fede che sia vita.Una purezza angelica.
Un amore di fuoco che racchiuda tutte le altre virtù.
Tu non puoi negarmi queste grazie, altrimenti non saresti più la Regina degli Apostoli, il Rifugio dei peccatori.Tu mi dici che queste grazie devo meritarmele e che devo dimostrarmi un degno tuo figlio.Rispondo alla prima obiezione. Si può cavare vino da una botte vuota? Come pretendi che io mi possa meritare questi doni quando sono un niente, anzi meno, e questi doni sono infiniti? Tu vedi che anche i miei sforzi per dispormi sono vani e vanno a finire nel vuoto o quasi.Mi dici inoltre che devo dimostrarmi degno figlio. Forse una mamma non avrà compassione del figlio cattivo ed ingrato? Forse non lo cerca, non lo raggiunge, non se lo stringe al cuore? E tu, Mamma, perché non farai altrettanto con il tuo bimbo cattivo? Perché mi vuoi tante volte lasciare solo a lottare in un mare oscuro, senza il più piccolo spiraglio di luce, con un abbattimento che confina con lo scoraggiamento? Perché permetti che in questi momenti imperversi l'uragano delle tentazioni? Tu dici: per santificarmi.Pensa, però, Mamma, che dalla mia ordinazione, pochi mesi dopo, mi trovo solo.Tu pure, che mai mi avevi lasciato negli anni della mia formazione, mi hai lasciato solo a soffrire ed a piangere. La povera barca dell'anima mia ha vacillato, è stata sbattuta dalle onde, ha gridato il "Salvami!" disperato; sono passati i mesi, gli anni, e la barca ancora sbattuta, diretta verso lidi ignoti, continua ad avanzare nell'oscurità della notte e nella solitudine.
Mamma, basta! Mamma, sali con me. Te lo chiedo in nome di S. Giuseppe, tuo castissimo sposo che tanto ti ha amato, te lo chiedo in nome della Madre tua, di S. Giovanni Evangelista, di tutti i tuoi devoti, di tante anime che aspettano di essere salvate.
Tu vuoi che mi mostri degno figlio...Non so che fare, tremo, mi agito, grido.Mi getto ai tuoi piedi: rigettami, calpestami se vuoi, ma non mi allontanerò.
***- Propositi -1) Modestia delle mani e degli occhi (Mani addosso mai - sarò severo anche con gli assistenti).2) Sarò fedele all'Adorazione.
3) Mattutino e Laudi alla sera.
PREGHIERE a Maria
MARIA la nostra buona mamma
AUTOBIOGRAFIA famiglia
CROCE difficoltà
MARIA maestra, guida
MARIA mediatrice
VIRTÙ
VIRTÙ
fede