DT 1936





Gesù sia mio maestro – 25 aprile 1936
DT 1936,1
1. Già da cinque giorni sono entrato in S. Esercizi ed ormai essi volgono alla fine. In quest’anno per la prima volta, dopo d'aver desiderati per parecchi mesi questi giorni felici, sento il dispiacere che queste siano le ultime ore. In questi giorni più che in ogni altro tempo ho compreso la grazia grande che il Signore m’ha fatta dandomi la Vocazione. Gesù, tra mille giovani più generosi di me, mi ha scelto ad essere suo Ministro. Gesù m’ha chiamato ad evangelizzare i poveri, a curare le piaghe delle anime, a consolare gli afflitti. I santi avrebbero desiderato d'avere mille corpi per meglio prodigarsi nelle opere di carità ed io invece vorrei dividere le attività del mio corpo. Gesù sopra la Croce geme e si volge a me affinché io trovi chi lo consoli, ed io darò a Gesù solo parte delle mie attività? Ho compreso in questi giorni, in un modo tutto particolare, la bellezza di un prete santo distaccato interamente dalle cose del mondo. È questo il mio ideale, o Gesù, ma purtroppo mi aspetto ogni cosa dalla mia fragilità e dalla mia natura corrotta che vorrebbe sempre concedersi qualche cosa. Lo so, o Gesù, che mi scuso col dire che non bisogna stare in ozio ed intanto consumo, durante le vacanze, soldi e tempo dietro a mille inezie. Purtroppo dico sempre che quando sarò Prete non farò così poiché allora avrò altre cose da fare ed intanto come recito io le mie preghiere durante l'autunno? Come sono fedele alle mie pratiche di pietà? Io dico: "Ma dopo un anno di lavoro un po' di riposo è legittimo!". Forse Gesù dopo d'essersi affaticato tre anni ad evangelizzare i poveri si riposò? Non salì forse allora il Calvario? Come si può riposare mentre tanti cuori non amano Gesù? Mentre tante creature piangono sconsolate aspettando chi le aiuti a rivolgere il loro sguardo al Cielo? Mentre tanti fanciulli aspettano un amico che li porti a Gesù? Mentre tanti ammalati aspettano chi insegni loro a valorizzare le proprie sofferenze?GESÙ
maestro
AUTOBIOGRAFIA seminario
APOSTOLO chiamata
CONSACRAZIONE distacco
APOSTOLO F.A.
GESÙ
sequela
GESÙ
Via Crucis
GESÙ
imitazione
MONDO
PREGHIERE a Gesù
DT 1936,2
2. La vita mia, in vacanza, d'ora innanzi sarà una vita di apostolato di preghiera e di azione. Primo: di preghiera col fare bene la santa meditazione e tutte le altre pratiche di pietà, essendo così di esempio ai fedeli ed ai fanciulli in modo particolare i quali osservano (e poi dicono alle mamme) più di quello che si crede. Secondo: la mia vita autunnale sarà una vita di azione. Lascerò in un canto ogni cosa superflua sia pure innocentissima. Penserò che Gesù si è dato tutto a me e non è giusto ch’io Lo dimentichi nella maggior parte della giornata. Gesù è nel Tabernacolo e là porrò come il centro delle mie attività. A passeggio avrò sempre il cuore rivolto a Gesù e così mi sarà facile parlare con chiunque direttamente o indirettamente delle verità eterne. Quanto deve essere bello passeggiare per i campi e di tanto in tanto fermarsi con qualche buon contadino a parlare della bontà di Gesù e dei santi, a raccontare qualche bel fatto della vita dei santi, e ad incoraggiare quei poverini a lavorare per Gesù!EUCARISTIA tabernacolo
GESÙ
centro
PREGHIERA pratiche di pietà
La «conclusione» è, forse, del mese di maggio 1936, cioè quello successivo agli Esercizi spirituali.