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GESU’ BUON PASTORE

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9 Aprile 1967

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1 Quando l'ultima volta sono sceso a Crotone, don Marcello e gli altri fratelli, proprio ad una voce, mi hanno detto: "Sono due mesi che le cose vanno così bene, c'è un risveglio tale spirituale, una concordia fra noi... che non sappiamo spiegare. Noi pensiamo che sia stato Giorgio o le diecimila corone che sono state recitate per noi, o meglio, e Giorgio e le diecimila corone".
Mi sono consolato, perché ho detto: "Il Signore ascolta anche la preghiera dei peccatori". Parlavo di me, non di voi! Pensare che in quella locandina dove mettiamo le corone le ho messe per una settimana sola io, perché avevo paura, vedendo andar su, che andassero su con le mie corone sapendo che le dico male... e invece c'è qualcuno che le ha dette bene. Una settimana solo ho messo dentro le mie, non ho avuto il coraggio di metterle dentro, mi sembrava di offrire delle frutta guaste. Fratelli, abbiamo cercato di aiutare Crotone, abbiamo dato una mano a Monterotondo, e adesso è arrivato un SOS da oltremare. Adesso bisogna cominciare la terza fase, e penso che non vi dispiaccia che proprio oggi, festa del Buon Pastore, iniziamo una nuova campagna, la terza campagna. Questa terza campagna, ricordatevi che le corone bisogna dirle ancora meglio, so che le avete dette bene, molto bene voi, ma queste, ancora meglio, perché devono passare l'oceano Atlantico, che non abbiano da cascare dentro nel mare, e allora questi poveri missionari, poverini, non ne avranno nessun risultato. Perciò, in nome di Gesù Buon Pastore, in nome della nostra buona mamma la Madonna, cominciamo oggi le... diecimila corone per i nostri missionari di Zacapa. Sergio, sei d'accordo? Ecco, se è d'accordo Sergio è d'accordo anche don Guido, e continuiamo.

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2 Ho detto, oggi festa del Buon Pastore. Avete sentito quello che vi è stato letto, sentivate parlare: pastore, pastore, io sono il Buon Pastore...
Lasciate che dica una piccola esperienza personale. Quando qui in chiesa si è cominciato a cantare: "Io sono il Buon Pastore, cioè tu sei il mio pastore, no, non manco di nulla"... L'avete mai cantato? Vi ricordate no? "Non manco di nulla...". Non vi nascondo che più di una volta poi venendo in chiesa, mettendomi lì dinanzi al tabernacolo, guardando il tabernacolo, mi sembrava di sentire proprio uscire una voce dal tabernacolo che mi dicesse: "Io sono il Buon Pastore, io sono il Buon Pastore, e ricordati che, se non ti è mai mancato nulla, è perché io ti ho condotto a pascolare nei prati, là; ti ho condotto io, ti ho sostenuto io!". Vedete, Gesù ha dichiarato duemila anni fa di essere il Buon Pastore e, se noi guardiamo la nostra vita passata e osserviamo un po' dentro di noi, vediamo che veramente Gesù è stato il nostro pastore. Guardate, se io dovessi qui dinanzi ai miei figlioli, fare la confessione un po' della mia vita, io direi: "Quante volte questo Buon Pastore mi ha preso in braccio come un pastore del Vangelo, ha preso questa povera pecorella che piangeva nell'oscurità. Avete mai visto un bambino che piange, sì, no?, perché è scuro, perché ha paura, e la mamma se lo prende in braccio questo bambino, lo stringe e gli dà un bacino e via... Quante volte il Signore ha fatto così anche a questa povera pecorona... pecorella no! Queste xe pecorelle... questo è un caprone, no, caprone grosso, eh? Quante volte il Signore ha preso sta pecorella, quando bambino andavo a scuola, quando più grandicello mi trovavo in seminario, quando ho cominciato la crisi di prima, seconda, terza, quarta, quinta... qualcuno mi fa un sorriso là... tra le burrasche, e allora tu andavi in chiesa in seminario e appoggiavi la testa su pel tabernacolo di dietro, e chiedevi: "Signore, mòlo tutto, mòlo tutto", no? E il Signore... ti prendeva in braccio e ti consolava e ti portava avanti: "Avanti, Ottorino! Ci son le anime che attendono, avanti, avanti!". Quando che avevi qualche gamba un po' rotta, ti metteva due tre stecche e ti fasciava un pochino, come fa il buon samaritano Vinicio quando qualcuno va coi calcagni rotti o qualcosa del genere in infermeria... Quante volte nell'oscurità mi accendeva la luce, mi mandava qualcuno con la luce! Quante volte avevi fame e Lui ti mandava il pezzo di pane! Quando poi, quando poi ho iniziato l'Istituto, ah, allora il Pastore veniva col camion rimorchio... Eh, sì, veniva col DC8 qualche volta e prendeva tutti e portava su tutti e sosteneva tutti...

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3 Ditemi un po', figlioli, ci è mai mancato il pane, ci è mai mancato il necessario? Quante volte alle persone che mi domandano: "Ma come fa andare avanti?". "Vado a rubare di notte, - ho detto - vado a rubare di notte!". "Non credo...", dice qualcuno. E allora, sentite, è il Signore che provvede; però il Signore ci fa venire sempre l'acqua qui, sempre il collo dentro l'acqua, no? Poi si alza un pochino, fino a qui... no fino a qui, eh? Mai! Ma, vero, fin qui, su e giù sempre lì! Ventisei anni dell'Istituto, pensate un momentino! Ventisei anni: Mai ci è mancato niente, mai è andata una cambiale in protesto, mai è arrivata l'ora di pagare mille lire e sono mancate le mille lire, mai è stata l'ora di mangiare un pezzo di pane ed è mancato il pezzo di pane, mai è stata l'ora della grazia di Dio ed è mancata la grazia del Signore!
Figlioli miei, figlioli miei, possiamo allora ben dire, vero, ben dire: "Signore, tu sei il Buon Pastore di don Ottorino, tu sei il Buon Pastore di Luigi Tonello, di Giacobetto e dei suoi compagni. Sì, o Signore, tu sei il Buon Pastore di tutti, sei il Buon Pastore della Casa dell'Immacolata, sei il Buon Pastore della Congregazione, ci hai condotto veramente ai pascoli ameni". Vedete figlioli, quando si va al pascolo, si può condurre la capretta, si può condurre là in mezzo al bosco dove ci sono altro che spinari, no, ma si può condurre in un campetto de spagna, de strafojo... Quando ca gero piccolo... forse bisognerebbe spiegare a Vinicio che no se ne intende de queste cose, o a qualche altro, vero, cittadino... ma quando che ero piccolo andavo per strafojo pei coniji. Siete mai andati voialtri? Che bello! Strafoieto alto così, no? Avete mai provato? Che bello, no? Quasi quasi te vegnaria voja de magnarlo, avete mai osservato? L'è così bello che quasi te vien voja de magnarlo! Invece de andar a prendere quei... erbassi, là, ... invesse quel strafojeto, tan tan tan, in un attimo te impieni el sachetèlo e te fe ora de scapare parchè el paron el vien casa, xe vero? Ebbene, figlioli, si può dire che proprio il Signore in questi anni ci ha condotto proprio per pascoli de strafojo, ma proprio de quello bello bello, cioè in altre parole, nella nostra Casa il Signore ha dato grazie straordinarie. Quante persone che vengono da fuori e dicono: “Ma cosa avete qui dentro, cosa avete?". Si potrebbe rispondere: "Abbiamo Gesù per pastore! E allora non ci manca niente, abbiamo Lui per pastore!". "Ma come fate a essere così ben messi, così grassi spiritualmente, eccetera?". "Abbiamo Gesù, abbiamo Gesù che ci dà da mangiare, abbiamo lui!". "Ma come fate a sorridere?". "Abbiamo lui che ci fa sorridere: è lui che ci insegna a sorridere!". Ecco, perciò, oggi festa del Buon Pastore, prima cosa figlioli, ringraziamo Gesù! Quando ci incontreremo fra poco nella santa comunione ringraziamo Gesù: "Signore, tu sei il mio Buon Pastore, non mi è mai mancato niente, Signore; non ti dico sii sempre il mio Buon Pastore, ma ti prego, Signore, fa' che io sia sempre la buona pecorella di Gesù, che non sia la pecorella capricciosa...". Questo domandiamo al Signore: che ci dia la grazia di essere la pecorella buona, non la pecorella che fa i capricci. Domandiamolo, proprio domandiamolo a Gesù!

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4 Ma io vorrei dirvi ancora un'altra cosa. Non soltanto Gesù ha fatto da Buon Pastore, lui con me, lui con voi, ma Gesù è stato tanto buono: ci ha messo vicino degli altri pastori buoni. Avete mai pensato voi che cosa sarebbe di me e di voi se non avessimo avuto qualche buon sacerdote vicino a noi? Si può dire che vicino al tabernacolo abbiamo visto subito un uomo con la cotta e con la stola. È vero o no? Ripensate a quando che eravamo piccoli bambini: vicino al tabernacolo, una lampada e poi un uomo, non così... come don Luigi che sta dormendo, no? No, no! Proprio un buon parroco... di campagna, con un vocione... Ebbene, vicino lì, vicino al tabernacolo abbiamo visto l'uomo di Dio. Allora sentite, provate a vedere un po' voi stessi, e vedete se proprio voi non vi trovate qui perché vicino a voi c'è stato qualche buon pastore, qualche buon sacerdote, qualche santo sacerdote.
Se io penso a questi santi che sono qui attorno a noi, prendiamo per esempio il nostro caro, là, San Giovanni Bosco e domandiamo a lui: "Oltre a Gesù Buon Pastore, hai avuto qualche altro?". Comincerà subito a dirti... e questo e quello e dopo ti parlerà del Cafasso... Basta dire un nome, basta dire un nome: il Cafasso! Ebbene figlioli, guardate che è anche questa una grazia del Signore: avere avuto vicino a voi dei buoni pastori. È stato un dono di Dio... quel buon cappellano, quel santo direttore di coscienza... quel buon padre spirituale... Poi siete venuti nella Casa dell'Immacolata e allora potete vivere di rendita... con i pastori cattivi e mercenari come don Ottorino... Ma intanto però prima avete avuto dei buoni pastori: ringraziate il Signore, o meglio, ringraziamo il Signore!

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5 Figlioli, che cosa sarebbe stato di me se il Signore non mi avesse dato un buon cappellano, un buon arciprete? Entrato in seminario non avessi trovato mons. Volpato, mons. Scalco, il professore Bolfe e tanti tanti altri sacerdoti veramente degni della parola 'pastori'? Se non avessi trovato poi da sacerdote don Giovanni Calabria, padre Uccelli e qualche altra anima ancora?
Molti ci sono stati vicini, figlioli, ricordatevi! Gesù è il Buon Pastore, ma si serve degli altri uomini per pascere il suo gregge. E allora io devo ringraziare lui, Gesù, che mi è stato pastore direttamente e anche indirettamente, attraverso gli altri pastori scelti da lui. Perciò allora stamattina dobbiamo ringraziare e pregare. C'è un dovere di ringraziamento a Gesù, ma c'è anche un dovere di pregare per i pastori che ci hanno condotto fino a qui. Nelle parrocchie oggi si fa la festa del parroco; qui il parroco non c'è, però, però, anche noi dobbiamo fare qualche cosa. L'Azione Cattolica nelle parrocchie in questo giorno ha organizzato per esempio una festa del parroco con un po' di accademia, e allora gli portano un mazzo di fiori: non portate un mazzo de pisacan, per carità, eh, non fate questo! Però, però state attenti, dovete pregare... Nella vostra comunione passate in rassegna: forse quel sacerdote che vi ha condotto qui è là in mezzo a mille difficoltà e ha bisogno, ha bisogno della vostra preghiera in questo momento. Forse, figlioli, difficoltà nell'apostolato, forse qualcuno può essere in Purgatorio... e ha bisogno del vostro suffragio. Ebbene, allora, il dovere di riconoscenza: “Grazie, Gesù, che ci sei stato pastore, grazie che mi hai messo vicino dei santi pastori; Signore, benedici coloro che mi hanno aiutato ad arrivare fino a questo punto”.

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6 Ci sarebbe ancora un terzo punto, ma non lo voglio sviluppare: il Signore ci è stato pastore, ci ha messo vicino dei pastori e ci ha chiamati ad essere pastori. Che grazia grande, figlioli, no, che grazia grande! Essere chiamati da Dio a collaborare con Dio per pascere le pecore. Alla fine del santo Vangelo il nostro caro sacerdote ha detto: "Vi sono altre pecore che non sono di questo ovile...". Figlioli, pensate al mondo intero, quante creature che oggi non hanno la santa Messa, quante creature che per ignoranza non conoscono Gesù, non amano Gesù.
E allora figlioli, il Signore Gesù, Buon Pastore, stamattina uscendo dal tabernacolo ci dice: "Figlioli, ci sono tante altre pecore, ci son tante altre pecore che io desidero che entrino nell'ovile. E ho chiamato voi qui in questa Casa perché diventiate pastori e mi aiutiate a salvare quel gregge!". Figlioli, allora nel nostro ringraziamento aggiungiamo un'altra parola: "Sì, Signore, io accetto di essere tuo collaboratore, accetto di essere pastore!". Però ricordatevi, Gesù descrivendo il Buon Pastore non ci dice che il Buon Pastore andasse via in moto in cerca della pecorella smarrita, non ci dice che andasse in Millecento, ma a piedi, a piedi, figlioli, e per sentieri tortuosi e in mezzo a mille difficoltà, e poi non dice che è salito sulle spalle della pecora, ma ha preso la pecorella sulle sue spalle. Il Buon Pastore dà la vita per le sue pecore. Ecco l'atteggiamento nostro, figlioli: "Sì, Signore, accetto di essere pastore e di camminare anche scalzo, di perdere il mio sangue e di prendere sulle mie spalle la pecorella smarrita, perdonando alla pecorella smarrita le offese ricevute!". Figlioli, in altre parole, domandiamo questa mattina a Gesù la grazia di essere pastori, sì, ma di essere pastori secondo il suo cuore, secondo quello che lui ci ha insegnato col suo esempio.