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IL CONSACRATO, LA COMUNITÀ RELIGIOSA, LA COMUNITÀ IN APOSTOLATO

MO50 [30-12-1965]

30 dicembre 1965 Don Ottorino commenta alcuni appunti personali sulla vita religiosa, preparati per una pubblica zione all'interno della Congregazione. E' una meditazione ai Religiosi e Novizi durante le vacanze natalizie ad Asiago. Il testo originale é registrato, con finale inter rotto.

MO50,1 [30-12-1965]

1.Semo 'ndà 'vanti col nostro lavoro de stamattina quando ca si partii fino a mezzo... a un bòto e diese. Adesso, semo sta la fin 'desso, ghemo parlà parché el Spirito Santo el girava, e ogni tanto vegnea dentro don Mario a jutare parché el gavea el Spirito Santo... carismatico... e... sarissimo rivà quasi in fondo... quasi in fondo. Ghe xe do-tre cose che ghemo ancora da lesare insieme, addirittura le lesemo insieme dopo quando ca se trovemo, se no... Cosa?... le sentiria volentieri, bravo! Ghemo ancora da vedere insieme "il consacrato", o... "la comunità e l'Apostolo in azione" lo ghemo visto... Il consacrato, cioè, ve ricordé dove che gerimo rivà: "Il religioso". "La comunità". "L'Apostolo in azione". Il religioso: l'uomo, l'uomo di Dio, il vergine, il povero; il vergine e povero presupposti per essere il consacrato a disposizione, no?...
"Il consacrato: il..." Intanto vi dico una cosa... che xe bello lavorare insieme! Don Mario, digo male? Xe bello lavorare insieme! Anche se lavorando insieme se se trova in prinsipio un po' così... come al Concilio ecumenico: par che in prinsipio i se dava pugni, no? Dopo, in fondo se vede che entra lo Spirito Santo, e vien l'armonia che xe meravigliosa. In principio te ghe visto don Mario da una parte, don Erasmo da quell'altra, vero don Erasmo, partendo... sonti mi, pareva "suon di man con elle", no?; ma poi pian pianelo resta l'armonia: "Ben, volea così mi! volea così!", tutti volea così, dopo, no? E xe vignù fora... ga soddisfatto tutti. Vardé quanto xe belo, questo me fa piacere anche a Vicenza... i sacerdoti che se raduna tra loro par prepararsi le prediche; che bello un domani nelle nostre comunità parrocchiali, vedere 'sto gruppetto che se mette insieme, che i tratta insieme i problemi, le difficoltà, no? Campo d'azione... il parroco: mi gavaria pensà, cosa ghe ne disio... che no i sia mia segreti de confession, robe intime, ma quelle che xe un po' le organizzative... Dire magari vien fora... si parla: si, xé meio così! Discutere un pochino. Magari in principio la sarà meza baruffa; spunterà 'na botiglia, spuntarà un panetton, se se mette in armonia e vien fora el Spirito Santo, no?...

MO50,2 [30-12-1965]

2."Il consacrato."
Vardé che le parole che go scritte qua sull'obbedienza, le xé riuscìe bene... proponga, no ste credere de aver capìo... "Il religioso deve considerarsi uscito da un atto eterno di amore di Dio, e apparso nel tempo per realizzare il piano di salvez za che Dio ha su di lui, in strettissima solidarietà con tutti gli altri uomini". Ste 'tenti, no ste vardare se qualche parola ve piase o no ve piase, parché dopo lo ciclostilemo, ve demo 'na copia paromo, e ognuno xe pregà de fare le osservazioni; prima de stampare femo sto lavoro qua. Così che xe un po' de tempo in mezzo, xe giusto?, così, vedervela con calma, magari fare lettura spirituale, studiarvela un pochino e dopo semo sicuri che vien fora il meglio. "Ma in ogni uomo il peccato originale lascia segni di ribel lione alla volontà di Dio, che ostacolano la realizzazione di questo piano. Gesù, per redimere gli uomini dal peccato, ha fatto della Sua vita un atto continuo di obbedienza al Padre fino alla morte di croce. Ogni cristiano, sull'esempio di Gesù, é chiamato all'obbe dienza per salvarsi e unirsi a Dio. "Ma ci sono dei cristiani che, invitati da Gesù a seguirlo più da vicino, offrono a Dio la completa rinuncia della propria volontà come sacrificio di se stessi, e per mezzo di esso in maniera più salda e sicura, si uniscono alla volontà salvifica di Dio. Mossi dallo Spirito Santo si sottomettono, in spirito di fede, ai Superio ri, che sono i rappresentanti di Dio, e sotto la loro guida si pongono al servizio di tutti i fratelli in Cristo - tutto Concilio questo qua -. Perciò i Religiosi, in spirito di fede e di amore verso la volontà di Dio - ecco l'obbedienza - in spirito di fede e di amore verso la volontà di Dio, secondo quanto prescrivono la Regola e le Costituzioni, prestino umile ossequio ai loro Superiori, col mettere a disposizione tanto le energie della mente e della volontà, quanto i doni di grazia e di natura nell'esecuzione degli ordini e nel compimento degli uffici loro assegnati, sapendo di dare la propria collaborazione all'edificazione del Corpo di Cristo se condo il piano di Dio. "Così l'obbedienza religiosa, lungi dal diminuire la dignità della persona umana, la fa pervenire al suo pieno sviluppo avendo ampliata la libertà dei figli di Dio. Il superiore, preoccupato di fare la volontà di Dio e di esercitare l'autorità in spirito di servizio verso i fratelli, quando comanda si propone - come unico scopo - di condurre i suoi religiosi verso un'unione più intima alla volontà di Dio verso un'unione più intima alla volontà del Cristo, sforzandosi di scoprire ciò che l'amore di Dio esige in ogni momento da ogn'uno e da tutti". Ecco, in una comunità, che xe un paradiso, no?, xe un paradi so. Cioè, la comunità, il superiore cosa develo fare? Scoprire cosa il Signore vuole, in ogni momento e in ogni azione, da ogn'uno e dalla comunità. Ghio capìo? Ora, se l'individuo singolo deve rinun ciare a qualche cosa, xe parché il Signore vuole dalla comunità qualcosa altro... no ve par mia?, parché... se xuga un po' su un al tro piano, se xuga su un altro piano! Deventemo tutti piccoli picco li, semo tutti per servire alla volontà di Dio, in atto di amore alla volontà di Dio! "A tale scopo il religioso, a sua volta, deve collaborare con il Superiore in un clima di fiducia fraterna, non isolandolo ma mantenendo con lui un efficace e franco contatto di informazione e di apertura; non comportandosi passivamente, ma andando incontro attivamente all'obbedienza, perché é la vera obbedienza libera quel la che ravvicina al Cristo". Cosa ve pare? Me pare che la sia riuscia ben... 'ndemo 'vanti.

MO50,3 [30-12-1965]

3."La comunità..."
Go xà letto qualcosa, perché se no... adesso xe vignù fora una, jera, jera vegnù fora due titoli, ma dopo i ghemo cambià, xe vignù fora un capitolo lungo. Me ricordo che gavemo dito: Cenacolo, Carmelo, ecc. Dopo jera vignù fora el titolo: "La comunità dal di dentro e la comunità dal di fuori", vista cioè da dentro e vista da fuori... dividere i due punti, vero... "I religiosi hanno lasciato una famiglia naturale, per formare insieme una nuova famiglia, nella quale uniti da un medesimo ideale, sorretti dallo stesso fratello Gesù, impegnati nello stesso lavoro si sforzano di vivere in spirito di fraterna comprensione, quella carità che distingue i portatori del messaggio divino. Ogni membro della comunità sa vedere nel proprio confratello, l'immagine di Gesù; e il superiore cercherà di esercitare l'autorità (Concilio!), in spirito di servizio verso i fratelli, in modo da esprimere la carità con cui Dio li ama". L'è bela sta quà! Go vossudo citare 'sta frase del Concilio parché la xe meravigliosa! Dunque vedì che el superiore deve mostra re verso coloro che, fratelli no i xe sudditi, i xe fratelli no?, l'é incaricà de esprimere la carità con cui Dio li ama. Ecco cosa che el ga da essere, cioè l'è incaricato a mostrare a don Lino che Dio te vol ben. Siccome Dio non, non l'é presente ma el ga incaricà un altro. Se pol dire che la Madonna la ga 'vudo l'incarico de darghe a Gesù Bambino i baci che l'Eterno Padre... el ga delegà la Madonna a darghe i baci a Gesù Bambino, no? E così, si può dire, questo affetto di Dio verso di te, Giuseppe, Dio ga delegà don Ottorino a mostrartelo: non son riuscio a dimostrarlo meio, porta pazienza, ma però sappi che questo xe l'affetto che go mi... Te disi: portar la crose anca lu, seto caro! Pol esser affetto crociato... No, ma el xe belo 'sto mestiero qua, no ve pare? Nol xe belo?... eh! disi, disi... Vìdito, "servizio dei fratelli", sta attento un momento... ti te ghe xa capio e te vui che la spiega parché te ghe paura che i altri no i la gabbia capia, no? Sta attento una cosa: adesso te si 'ndà, stamattina te si 'ndà via, no?; in gita, te si 'ndà in gita, no, sì sta qua voialtri, si sta qua. Ti te si capo, no?, te si capo... praticamente sito 'ndà... Gheto guadagnà ti a comandare, umanamente parlando, a star qua a far da magnare? Te comandavi si, ma perché? La tua preoccupazione quale jerela? Dio ga permesso de andare con un gruppo a Val Giardini, passare una giornata serena a Val Giardini, no? Sicché tutte le volte... da fratelli insieme... insieme, sicché tutte le volte che ti te ghe dito, per esempio, fe' de manco a far questo, o fa quello, gera per la comunità, gera parché riuscisse bene la giornata, no?, e la tua giornata l'è sta completamente, te podivi movarte anca ti se te volivi, però a servi zio della comunità perché riuscisse bene tutto, secondo un piano stabilito da Dio. No xe sta questo?

MO50,4 [30-12-1965]

4.Ora, ti superiore, come te geri superiore lassù, te geri superiore a servizio, te geri praticamente incaricato da Dio parché venisse realizzato bene questo piano di Dio in quel momento; che può essere un divert... una giornata di divertimento, può essere una riunione ca femo così. Il piano di Dio ca se riunemo insieme par cercare la verità, per vivere proprio la verità, può essere un altro lavoro apostolico. Ora, vidito il superiore, non devi pensare par ché, amico mio, no la xe mia 'na dittatura! Se da una parte se deve dire va ben, che ti te ghe da vedere nel superiore la volontà del Signore; nello stesso tempo, tì individuo, cerca de metterghe tutta la tua personalità a disposizione tutto te stesso, non un'obbedienza passiva. Voialtri superiori ricordate che ti te si qua a fare el fratello maggiore ma... non per fare la tua volontà, adesso son qua come un dittatore... l'autorità soltanto per un piacere... La xe roba che fa compassion avere un omo, un superiore così! Allora l'è proprio el caso dei discoli de cui parla San Paolo, no? Anime de Dio!... el superiore l'è un fradelo, fradelo insieme; scuséme, insieme ghemo da camminare in compagnia, xe sbaglià? No so se gò reso 'bastansa!
Don MARIO BARON: Appunto, questo in pratica, noi siamo anche abituati a farlo e quindi forse non ci rendiamo conto della bellezza che abbiamo. Crea anche uno stile di... uno stile di vita nel comandare. Per esempio si vede, no, certi parroci, per esempio, no, certi... bisogna dirlo insomma, qualche volta per esempio, loro, anche loro sono a servizio parché i dise la Messa, i predica, ecc., però i gà uno stile nel loro fare, nel loro servire che a prima vista bisogna fare un ragionamento par capire che i xe a servizio. Cioè, questo crea questa autorità che xe a servizio, ecco che ghe xe intanto uno stile pratico, poi di comandare, di, di... Capito? Si tratta anche... si tratta anche... ti te poi essere a servizio come qualcuno dei parroci, di notte, di giorno... ecc. Ma se pol star 'tenti a quel modo di fare, per cui se sente quasi che proprio effettivamente semo fradei... quelle parole che ga dito don Mario l'altra sera, e cioè che bisogna ca partiemo dall'idea che la nostra grandezza xé ca semo fradei, ghemo la grazia di Dio e semo fratelli di Gesù Cristo. Mettemose tutti su un piano qua. E adesso sta atento mi! ciapémose in quattro o sinque, ghemo da... ben senti un momentino ghemo da tirare un carretto, chi se che se tole l'inca rico de comandare qua: oop, oop. Uno bisogna che la diga parché se no qua... uno tira, mola che se... ben, feto ti? Tutti obediemo, e allora ti te moli el carretto, xe sbalià o no? Ecco, semo fradei, semo tutti compagni, semo tutti compagni: mi, ti, novizio o non novizio, semo compagni, fratelli di Gesù, fratelli di Gesù!... Cosa ve pare? Ecco, dopo il Signore prende uno, cioè, senti parché el Signore... parché l'autorità viene dal popolo, miga dal Signore parché anche nelle Famiglie religiose l'autorità religiosa viene da voialtri, xe sbalià o no? No la vien miga da... la vien proprio in forma democratica! Però la ghi messa voialtri! Praticamente succede la stessa roba che cinque insieme vol tirare un carretto, e i dise: ben, senti... se mettemo d'accordo, ciàpa in man ti el comando e avanti! Gheto capio? I altri, vedìo, qualche volta dise: va ben, si me ciapo la responsabilità però... che no ghe sia bagoli! No se fa così quando ca ve' in montagna? Parché no capita disastri, te disi: mi, sa te vui comando mi, però vardé, mettive d'accordo, mettive d'accordo... che dopo i dise: ma, mi vui 'ndar qua, 'ndar la... vien fora un stiracchiamento, no? E allora ti te comandi, te ordini e se va; ma te si sta' ti che te te ghe messo in mano al to superiore, li. Nel caso nostro perché? perché... la volontà di Dio! Ma il superiore el ghe vole anca par un senso de organizzazion, se no cosa xe che succederia? Ma però, se questo xe vero, altrettanto xe vero che domani quell'altro por dirghe: acqua alle corde! No te ghe mìa da impiccarlo parché el gà dito: Acqua alle corde! Xe sbalià? Parché el pol essere uno che, l'ultimo che trova fora el modo de salvare l'obelisco, no? Xe sba lià?... Capito?...

MO50,5 [30-12-1965]

5."Essendo campo di apostolato della Pia Società, in modo parti colare la cura d'anime nella parrocchie, i Religiosi non vivranno mai in grandi comunità; sarà perciò più facile realizzare questo clima di famiglia che fa della comunità una testimonianza viva, voluta da Gesù, perché sia riconosciuta l'autenticità dei suoi inviati a predicare la lieta novella".
Attenti, rileggo 'sto pensiero qua, se no ghi capìo: "Essendo che le nostra comunità, non saranno mai grandi comunità...". Capì che se le fusse comunità grandi così, fadiga a stabilire... xe vero? No ve par mia? I Salesiani i ga xinquanta, ottanta in una comunità, xe più fadiga. Se invesse la comunità xe più piccola, xe più facile vivere la comunità. Varda, una delle cose che go pensà per st'anno che vien a Natale, dividerse in do gruppi. Mettere a posto la casa lassù, un pochettin; mettere a posto, diséa, sòra ai veri tacarghe quel... quel là, bianco, polistirolo?... nailon o qualcosa del genere, cellofan o nailon, tacarghelo su in modo che el vegna doppio vetro, se fa presto tacarlo su par i veri; un par de stufe a kerose ne, st'anno che vien, magari... dall'officina... stufa grande a kerosene... do stufe a kerosene. I Novizi del primo e secondo anno a te li imbarchemo lassù. I Novizi del primo anno e quei che fa el secondo anno, quei che ga fatto el Noviziato st'anno, quei i fa un bel gruppo la, e il secondo gruppo qua; e allora se pol più discutere, "divide et impera", no? Don Ottorino: beh, la mattina fin a mezzogiorno stago coi Novizi, pomerigio vegno qua con voialtri. Voialtri ve rangié con la meditasion, mi divido: mattina, per esempio, con lori femo le istru zion alla mattina, incontro alla mattina, sto alla mattina con loro. Pomeriggio invece ve rangé qua, son qua con voialtri; e in questo... trovemo el modo, tecnicamente par verzare la strada in modo che andar con la macchina indrìo-vanti, trovemo el modo... qualche modo per aprire la strada o farsela aprire dai altri. E se trovemo in... grande comunità, saranno anche perché st'anno savì quanti che entre rà in Noviziato, vero! Eh, el prossimo anno! Beh, chiaramente in 'sto modo, xe più facile no, se el numero no xe eccessivamente grande, ve par sbalià questo? Questo no xe per non essere fradei, no, semo tutti fradei! Ma, infatti sentivi anca voialtri el bisogno de andare un gruppetto de qua, un gruppetto de la, no parché par eliminare i fradei, parché a voialtri no ve interessa mia che ghe sia uno, sia l'altro... Beh, sia uno sia l'altro, semo fradei, no?, ma xe un fatto che se se in xinquanta o sessanta se fa pià fadiga a passare un'oretta de distensione insieme, ve par sbalià? Ora, le nostre comunità essendo piccole, essendo piccole, se presterà molto di più a questa fraternità avendo già, il religioso, il consacrato uno spirito comune, sarà facile anche a stabilire un contatto, una discussione... no ve pare?

MO50,6 [30-12-1965]

6.Ecco, questo, 'ste attenti, questo ve renderà testimoni. Questa fraternità, ecco come ghemo colto el pensiero, che voialtri andando in una parrocchia, in un piccolo gruppetto ve trovaré messi in... anche in condizioni favorevoli per stabilire questa famiglia di, nella carità, in questo modo deventeré testimoni, testimoni in mezzo ai fedeli, del Cristo.
Ecco, porto n'altro pensiero: se presenta, per esempio, ti Vittorio, ti Vittorio te te presenti in una zona, supponiamo X, a predicare il Vangelo; bisogna che te porti una testimonianza, una testimonianza che te si inviato del Cristo. La testimonianza che te porti ca ve' in cinque-sei e ve volì tanto ben. E che se sente el profumo del Cristo della carità di Cristo! Questa é la testimonianza che dinanzi al mondo dirà che si veramente gli autentici inviati dal Cristo! Xe sbalià?, questo mi go cercà de spingere... La rileggo... come?... Dunque: "Ogni membro della comunità sa vedere nel proprio confratello l'immagine di Gesù. E il superiore cercherà...". Come ca go dito prima. "Essendo campo di apostolato della Pia Società, in modo parti colare la cura d'anime nelle parrocchie, i religiosi non vivranno mai in grandi comunità. Sarà perciò più facile realizzare questo clima di famiglia che fa della comunità una testimonianza viva, voluta da Gesù perché sia riconosciuta l'autenticità dei suoi invia ti a predicare la lieta Novella. "Da questo conosceranno che siete miei discepoli, se vi amerete gli uni gli altri". Inoltre devono sentire di essere stati radunati dall'amore di Cristo..." Adesso, scusé, prima roba: essere testimoni, no?, gli autenti ci testimoni. Adesso ghe xé el lato apostolico.

MO50,7 [30-12-1965]

7."Inoltre devono sentire di essere stati radunati dall'amore di Cristo per essere un piccolo Carmelo nella parrocchia, in perenne adorazione, che ripara e intercede per il popolo, e nello stesso tempo per essere a disposizione delle anime al fine di istruirle, consolarle e distribuire loro i doni di Dio. Come un figlio ricorre sempre con confidenza alla casa del padre, così i fedeli devono sentire naturalmente il bisogno di ricorrere nelle loro necessità alla casa di quegli uomini che Dio ha posto nella parrocchia per tenere accese la fede, la speranza e la carità.
"Gli affaticati e stanchi devono trovare nella casa dei Reli giosi, forza e consolazione gli addolorati comprensione e rassegna zione, i lontani e i vicini serenità e fiducia." Cosa ve pare? Eh? Oh, guai se 'l ghe xé! Basta, luri i ga assicurà la vittoria. Sia grande, cinquecento anime, la parrocchia, sia diesemila anime, parché l'è un incendio in mezzo a un bosco, te impissi un fogo e dopo una... el calore li, bruumm! Se il bosco l'é de un kilometro quadrato, el se brusa; se l'è 100.000 kilometri quadrati, el se brusa! Dipende da quanto forte xe el fogo iniziale! Anzi, più el fogo se slarga, più ghe xe calorie, no? Più ghe xe el fumo che porta via, fumo, calore che secca le piante prima; e dopo man, man che riva el fogo le se brusa, no? Se tratta soltanto che el fogo inizia le sia fogo! Se el fogo iniziale xe che bisogna stare col supiarolo fff, fff e allora... Cosa ve pare?

MO50,8 [30-12-1965]

8."L'apostolato... l'apostolato in azione..."
Lo gavì sentìo 'sto qua no?, ve ricordé... Lo rilexemo lo stesso?... Subito dopo de quella li, dopo de quella preparazione del consacrato ecc., ecc., ecc... e de... a vien la comunità. La comuni tà, adesso l'apostolo che va fora col sciopo e cominsia a combat tere. "L'ideale. Il religioso della Pia Società si propone di ri chiamare gli uomini alla coscienza di essere membri di una grande famiglia, di cui Dio é Padre e Cristo fratello. Dio volle santifi care e salvare gli uomini non individualmente e senza alcun legame tra loro, ma volle costituire di loro un popolo che lo riconoscesse nella verità e fedelmente lo servisse. L'uomo d'oggi che cerca di unirsi nel partito, nel sindacato, e più a largo raggio nelle comu nità economiche, politiche, nazionali e internazionali, é provviden zialmente preparato e disposto ad entrare nella famiglia di Dio. E' dovere quindi dell'apostolo far si che tutti gli uomini divengano e si sentano figli dello stesso Padre, e quindi fratelli tra di loro, legati a tal punto dal vincolo della carità da considerare misura dell'amore di Dio, l'amore verso i fratelli. Di conseguenza, ogni figlio di Dio comprenderà la necessità di salvare la propria anima, fondendosi sempre più in comunità con i fratelli, per tendere insieme a costituire per l'eternità la Famiglia dei figli di Dio." Bello 'sto programma... Adesso i nostri cari fratelli là, stanno lavorando e rompendosi la testa per mettere a posto pratica mente questo: l'assistente e il sacerdote: collaborazione apostoli ca. Capìo? E subito dopo de questo xe, ecco: chi xe che ghe porta? E allora la missione del sacerdote e la missione dell'assistente, e la tecnica. E dopo, ultimo forse vien i laici. Ve digo subito che me ga mancà l'appoggio, vero, de la parte intellettuale, me ga toccà metterme mi solo la in un cantonselo a cercare de scrivere qualche cosa. Ma adesso, su questo sarà il primo passo, per poi muovere... no, no! Per muovere le menti intelligenti e dopo far discutere, baruffare fin che vien fora el fuoco finale. Ve lezo el primo abboz zo, vero, ve dispiase?

MO50,9 [30-12-1965] 7

9."Non é sufficiente che i religiosi che sono in una parrocchia conoscano i fedeli ad uno ad uno e li aiutino singolarmente, ma devono formare, della parrocchia, una vera e propria famiglia che si senta inserita nella grande Famiglia di Dio.
E' necessario che i laici si sentano chiesa e siano coscienti del loro sacerdozio e della loro missione di santificare il mondo. Nell'operaio comunista, c'é una tensione verso qualche cosa che spera, che vuol ottenere, per cui si chiede sacrificio ed egli si sacrifica. Purtroppo i nostri cristiani non vibrano molto nei concetti di fede e di speran za: la nostra patria é il Cielo! Ma quanti sono tra i fedeli che vedono gli avvenimenti e compiono le loro azioni alla luce dell'e ternità? Se il pensiero dell'Eternità rivestisse la vita dei nostri fedeli, certo molti di essi diverrebbero dei veri apostoli nell'uf ficio, in fabbrica e nell'osteria. Occorre risvegliare nei laici il dinamismo apostolico e renderli testimoni viventi del Vangelo, fermento di Cristo nei vari settori della parrocchia. I religiosi, cercheranno di sentirsi fratelli dei laici e ... (dunque, un momen to...) e li renderanno con prudenza ed equilibrio collaboratori nelle varie opere di bene, in modo particolare nelle cose temporali (Concilio!), alle quali sono strettamente legati, in modo che sempre siano fatte secondo Cristo e crescano, e siano di lode al Creatore e Redentore". Ghe xé molte robe, insomma da metter dentro, ma come linea, insomma, cosa ve pare? Come linea fondamentale... Adesso bisognerà lavorarlo... lo gò appena abbozzà... tanto per dire de aver fatto qualcosa, par dire, go scominsìa a buttar xo qualcosa. Critiché, dopo ciaparemo le commissioni e i commissari i criticherà, i modifi cherà... e intanto dopo vien fora un lavoreto... Aspetta un momen to.... Se tratta de metter meio le parole, attento, varda... "Occorre risvegliare... occorre risvegliare nei laici il dina mismo apostolico e renderli testimoni viventi del Vangelo, fermento di Cristo nei vari settori della Parrocchia. I religiosi cercheranno di sentirsi fratelli dei laici, nò sentirli dei servi, e se li renderanno con prudenza ed equilibrio collaboratori nelle varie opere di bene." Collaboratori, vìdito, più fiducia de qua!... Permetti... collaboratori... E' definita collaborazione anche l'Azione Cattolica ma... de darghe all'italiano, le parole in italiano. Partemo da questa idea, parché se allora scominsiemo adesso... non femo la critica a quel che é stato fatto o... cercheremo de fare quel che xe scritto! Quando ca partemo dall'idea, scusa, quando che mi te dago un esempio de 'sto genere qua, no podì mia dire per esempio che i laici che vien far scola da noialtri, no i go resi collaboratori! Varda el professor Carraro, Vicari, ecc., Salin, ecc. Scuseme, xe vero o no?... I maestri de lavoro... Varda che fiducia che ghe demo ai maestri de lavoro, a tutti quanti xe sbalià? Ora, me par mi che qua se tratta de fare un capitolo, parché sa volemo la parola podemo mettere... cose bellissime ma qua se tratta de... no te par mia?... Sa mettemo massa, sa mettemo dentro minaccemo de esser massa o massa poco, sa 'ndemo ai particolari. Se tratterà de aggiungere qualche parola, questo é chiaro, aggiungere questo sì, perché...