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IL RINNOVAMENTO DELLA VITA RELIGIOSA: VANGELO VISSUTO E TESTIMONIANZA RADICALE

MO43 [18-12-1965]

18 dicembre 1965 Meditazione ai religiosi e novizi della Casa dell'Immacolata. Don Ottorino commenta il n.2 del decreto conciliare "Perfectae Caritatis" insistendo sull'importanza di vivere il Vangelo.

MO43,1 [18-12-1965]

1."Il seguire Cristo come viene insegnato dal vangelo: questa norma dev'essere considerata da tutti gli istituti come la regola suprema".
Forse abbiamo dimenticato troppo il Vangelo, forse abbiamo mangiato troppo surrogati per tenerci su. Sà, durante la guerra... caffè... dopo la guerra xe tornà el caffè, i militari gavea el caffè, gli americani... Padre Lombardi, una volta che lo go incontrà, el disea questo: "Verrà il tempo... - el gà dito parecchie volte questo - verrà il tempo che l'umanità scoprirà il Cristo, scoprirà il Vangelo, scoprirà, insomma, la religione". La va cercando le soddisfazioni, va cercando la felicità... la poesia: "Quando nacqui mi disse una voce: tu sei nato a portar la tua croce...". Questo, nelle nostre case, dove c'è il cristianesimo, dove almeno ci si sforza di vivere il Vangelo. Adesso, entrate in qualche casa dove non c'è il Vangelo e moltiplicate, moltiplicate ma per mille volte quello che c'è in casa vostra. Perché, dove non c'è Cristo, capite chiaro, non ci può essere gioia, non ci può essere serenità... E allora vi accorgerete, insomma, che questo benedetto uomo di oggi... benessere, insomma la possibilità... andare a Roma o andare da un'altra parte, a Parigi, New York, l'è più lontana, si prende l'aereo... un paio di giorni... ma non c'è felicità. "Inquietum est cor nostrum donec requiescat in Te". E allora ecco... presentare all'umanità di oggi il Vangelo, dire a tutti gli uomini: eccolo qua!... Qualche volta capita questo, che quando si scopre il Vangelo, quando si comincia a vivere il Vangelo, proprio integralmente, il Vangelo guardate che... Vedete il Vangelo bisogna viverlo... Ora, pensate un momentino quante cose ha detto Gesù e ci guarda... E' tremendo sapete, é tremendo; diciamo di credere e non crediamo, diciamo di amare e non amiamo! Vi sono tante cose... vi é il rimedio per tutte le nostre magagne... nel Vangelo. Tutte le parole di vita, parole di vita... di vita nel Vangelo. Ma non, non basta conoscerle, bisogna viverle, bisogna meditarle, bisogna pensarle, bisogna come Sant'Ignazio che continuava a picchiare sulla testa di Francesco Saverio: "Quid prodest homini? Quid prodest homini?". Ogni parola di Vangelo, per noi, dev'essere un chiodo dentro di noi. Non basta, vedi caro Giuseppe, tu che hai imparato il Vangelo a memoria.

MO43,2 [18-12-1965]

2.Anch'io in seminario, da teologo, ho imparato il Vangelo a memoria; ma ricordatevi che il Vangelo ho cominciato a capirlo in questi ultimi anni! L'ho imparato perché 'sti ani bisognava imparare a memoria... e il Vangelo bisognava impararlo a memoria, ma capirlo, lo si capisce in ginocchio! Anche sdraiati a letto, ma é sempre in ginocchio, vero?, con lo spirito...perché ghe xe le ginocchia della testa, vero?... Beh, ve digo sinceramente, guardate che io il Vangelo, in seminario, credevo di conoscerlo e non lo conoscevo. Nei primi anni di sacerdozio, credevo di conoscerlo e non lo conoscevo... Un grande maestro, Gesù, che ha parlato a tutti: cose meravigliose, cose belle, le ho gustate... Però gustarle é una cosa, conoscerle é una cosa, ma "capire" che quella parola, Dio l'ha detta per te, e la vuole da te, e la vuole e ti domanderà conto perché l'ha detta per te!... E' un, sentite, é una cosa diversa.
Tanto per capire un po' la differenza, che io vi dica: sentite, avrei piacere che oggi, quando avrete il tempo libero, andiate a buttar via la neve. E che dica a Giampietro: oggi, tu dalle 10 alle 10.30 vai a buttar via la neve. La cosa é più o meno la stessa, no?, però tu la senti in una forma diversa, no?, la senti diretta a te, e senti uno sguardo rivolto a te che ti da un ordine preciso. Quando voi avrete letto il Vangelo e sentirete questo, e sentirete che sta arrivando da Dio un ordine preciso, che ogni pagina del Vangelo é arrivata a voi e colpisce voi, cominciate allora a capire il Vangelo... Nel Vangelo, guardate che io continuo a scoprire cose nuove... cose nuove, no fatterelli nuovi, parabole nuove, storielle nuove, no, no! quelle le so da un bel toco! Cose nuove nel Vangelo... paroletta par paroletta, mettendose nel pensiero di Gesù, era uomo, no?, era uomo. E quando Gesù volea parlare el preparava la so predichetta... Gavì sentìo quando che el gà parlà delle Beatitudini, tutta la notte in preghiera... tutta la notte el pregava... e dopo el scominsia a parlare delle Beatitudini. Ora, Gesù crea la circostanza, o aspetta la circostanza par dire... per dare... la linea di condotta. Ora, noi abbiamo abbandonato il mondo, ma guardate che... il mondo, cioè vuol dire le "pompe" del mondo, vero, i pompieri... abbiamo abbandonato le stupidaggini del mondo per farci cristiani e seguire Cristo... Avendo abbandonato il mondo, avendo fatto professione di cristiani, avendo conseguito la conferma nella Cresima, del nostro cristianesimo, noi siamo impegnati di vivere il santo Vangelo, cioè la dottrina di Cristo, che Lui ci ha manifestato nel santo Vangelo. Ora vedete, se noi cristiani dobbiamo viverla così, noi religiosi dobbiamo essere la testimonianza esterna di un Vangelo vissuto nella vita.

MO43,3 [18-12-1965]

3.Non so se ho sbagliato a tradurre, ieri mattina... mi pare comunque, se ho sbagliato a tradurre importa niente, pazienza... Breviario... beh, c'era una frasetta che commentava il Vangelo di ieri mattina, e diceva, ricordate il Vangelo di ieri mattina l'angelo che é apparso e ha annunciato la Madonna, con un'ampia benedizione là nella grotta di Nazareth, e la Madonna ha concluso: "Ecce, ancilla Domini". E poi é andata da Elisabetta, la Madonna; e Maria... da Elisabetta. Dice il commentatore: la fede, 'na bela roba, ma el Signore ghe ga dà alla Madonna la prova anche tangibile di quello che era stato detto, no? Come prova, come prova che xe vero quello ca digo, va là, che Elisabetta é già nel sesto mese e... rivela una cosa avvenuta per dare una testimonianza della fede.
Ora, state attenti, figlioli miei, cosa capita? Adesso, tu prendi la don Graziano... oggi é il suo onomastico e al quale noi facciamo tanti auguri, no? Il nostro caro Graziano lo mandiamo, dove? in qualche popolo... in mezzo ai Watussi la... ai Watussi vero, ecco là... sei xa cristiani?... Ecco, lo mandemo in mezzo a un gruppo che no i sia cristiani; se presenta là, naturalmente don Graziano e, si presenta... e naturalmente scominsia a predicare el Vangelo... se el fusse grande e grosso e gli altri tutti pigmei... Ma lu poareto, che ghe toca metar su dù fanali davanti par rinforzare un po' la vista, quei altri "pezzi grossi", el comincia a dire: guardate che stanno adorando, mettemo el caso, adorando... allora, allora guardate che quello é il diavolo, e invece guardate che io sono venuto a parlarvi di un altro!... Come minimo, come minimo el se ciaparìa quel che ga ciapà san Paolo la nell'Areopago... i lo scolterà 'naltra volta, come minimo, se no i ghe mola drio qualche orso o qualche leon... no? Ma come minimo i dirà: fa' un piassere, và via! Ora, attenti, si presentava san Paolo a Listri a... ecc., da 'na parte o l'altra... andava a predicare nelle sinagoghe, el puntava li: vardé che el Messia annunciato... nelle sinagoghe... fora dalla porta el ciapa anche i altri. L'é la che el predica; 'na femena mette un tosetto insima 'na finestra, casca xo el tosetto, el more. "Ve gò dito femene, lassé stare casa i putei! Piccolo, vien su, vien su dai". El fa el miracolo... capìo? Ghe da fastidio quella roba li, no? Comincia a parlare, casca xo el piccolo, more el bocia, el lo risuscita e el continua a parlare... Prova ti a far 'na roba così coi putei qua! Se don Luigi mettesse sulla finestra Marchetto, Marchetto el casca xo e el risuscita... Xe chiaro che a un dato momento... cioé do testimonianza della mia fede attraverso fatti de sto genere qua. Gesù Cristo stesso predicava: "Credete alle mie opere", no? e el fasea miracoli, strepitosi miracoli! Ora, don Graziano va in mezzo ai Watussi e parla di Cristo, parla di Cristo. Ora, state attenti: qual é secondo voi il miracolo che deve presentare don Graziano per dimostrare tangibilmente, che realmente lui dice la verità? E' il cristianesimo integralmente vissuto. Vedete, il mondo non é capace di concepire una cosa: che il Vangelo possa essere vissuto.

MO43,4 [18-12-1965]

4.Voi vi incontrerete con la gente: va ben, vi diranno... ma quando vi incontrerete con la gente, vi diranno questo: "Che la purezza é impossibile, non infinita, la purezza é impossibile". Anche vardando i preti... scandali anca noialtri, purtroppo. Scandali pubblici e meno pubblici, va ben! Diranno che la purezza é impossibile perché loro sentono l'impossibilità... e ti troverai con otto-dieci persone... é una cosa matematicamente impossibile, otto-dieci buoni cristiani, vero? Loro diranno: il fatto che io, cioè, che uno, mi si dica che uno preferisce essere umiliato, preferisce il trionfo noi diciamo il trionfo del Cristo, e l'annientamento del mio io, no? E' amore; io desidererei esser primo, ma per amore del Cristo desidero esser ultimo... che la mia persona desidera trionfare, no? Che mi te diga che no me piase ricevere la medaglia d'oro... o l'è deventà matto, o i xe tutti scemi!... No, no perché loro desiderano trionfare. Poi, che invese i diga che no i ga caro de aver un pochi de milioni da una parte... parché il mondo attacca in modo tremendo anche all'interesse.
Ora, noi bisogna, noi andiamo a predicare una religione che dice che bisogna essere puri, bisogna essere puri prima del matrimonio e casti nel matrimonio. Bisogna essere poveri, cioè staccati col cuore, col cuore staccato dalle cose del mondo, servirsi delle cose del mondo in tanto in quanto sono necessarie, ecc., pensando che abbiamo il dovere di aiutare i poveri nel limite del possibile, ecc.; cioè privandoci del nostro per darlo ai fratelli. Dobbiamo dire: guardate che la superbia é una cosa brutta, perciò... non state io, io, io, mettete Dio qualche volta non io... queste cose... predicare queste cose. Ora, come uno le può predicare, come può dimostrare a loro che queste cose sono possibili? Perché, per loro sono impossibili, no? Non c'è che la tua testimonianza.

MO43,5 [18-12-1965]

5.Guardate che... la Chiesa, proprio ci tiene ai Religiosi, proprio per questo motivo. Più che per le opere che fanno i Religiosi, più che per le grandi opere – perché sono grandi le opere che fanno i Religiosi - guardate che la Chiesa ci tiene soprattutto per questo: perché i Religiosi sono una candela accesa dinanzi a Dio, almeno alcuni che rispondono sul serio, no?, e sono un'apologia dinanzi al mondo; cioè una testimonianza davanti al mondo che il cristianesimo può essere vissuto, e che il Vangelo può essere vissuto non soltanto parzialmente ma proprio integralmente e ci sono infatti... Supponiamo che non ci fosse nessun Religioso, che non ci fosse nessun... proprio vivere el Vangelo, va ben, ispirare la propria vita al Vangelo sì, ispirare la vita al Vangelo, ma viverlo integralmente il Vangelo no, no xe possibile... "Ab esse ad posse valet illatio", gavemo dito l'altra volta, no? Se i ghe xe, ergo, vuol dire che se pol viverla, no?
Ora, perché mi sono soffermato ancora, stamattina su questo pensiero? Voi direte che ripetiamo le stesse cose, portate pazienza! Mi sono fermato per questi motivi, perché vi vorrei... al Vangelo; vorrei che... riusciste a gustarlo riga per riga, passo per passo. Sentita la parola di Gesù... ricordaste piano-piano, piano-piano di ingranare la vostra vita in pieno, secondo i desideri di Dio che vi vengono dettati attraverso le circostanze. Perché, questa é la forza nostra!

MO43,6 [18-12-1965]

6.Quando vi manderò in qualche parte dove vi si attende... andare in America Latina, no?, e manderemo un primo gruppetto, cosa manderemo? Manderemo, come abbiamo, come hanno mandato la "Pietà di Michelangelo" in America, si manderà la "pietà" della Pia Società San Gaetano, ecco manderemo la pietà, no gente che fa pietà, manderemo la pietà. Cioè, manderemo dei monumenti vivi che camminano. Manderemo, supponiamo, Bertelli, xe ancora massa presto, ma manderemo Bertelli, lo manderemo là, ecco la. "Chi ti manda?", il Vangelo, mi manda, il Vangelo vissuto. Qua c'è il disegno, ecco là, la statua, ti mando quella; in mezzo alla gente c'è il Vangelo vissuto. Ma il Vangelo senza parlare, se é Vangelo vissuto e incomincia a trasformare. Guardate che gli uomini sentono il bisogno di imitare, sono portati a imitare. Provate voi a mettere alla televisione una cosa, una donna con 'na tecia in testa, si vedrebbero dopo poco tempo altre che gà la tecia in testa!... Così, quando é una cosa nuova, l'imitazione...
Ora, eccolo li... "Essendo norma fondamentale della vita religiosa il seguire Cristo come viene insegnato dal vangelo, questa norma dev'essere considerata da tutti gli Istituti come la loro Regola suprema". Questo é un ordine, non un consiglio, questa é la suprema regola o la primissima regola: dobbiamo improntare la nostra vita secondo il Vangelo. Avessimo anche tutte le... del mondo, avessimo anche come san Paolo... e non avessimo la nostra vita improntata secondo lo spirito del Vangelo, siamo una campana rotta, stonata: non sei niente...

MO43,7 [18-12-1965]

7."Torna a vantaggio della Chiesa stessa - andiamo avanti - che gli istituti abbiano una loro propria fisionomia ed una loro propria funzione".
Visto che tutti dobbiamo vivere il Vangelo, dobbiamo essere dello spirito del Vangelo, premessa questa parte comune per tutti, ecco che il Signore... vuole che ci siano nella Chiesa di Dio, dei fiori... Ogni Congregazione abbia una sua propria fisionomia e una propria funzione. Dicevamo l'altra volta, dicevamo l'altra volta che qualcuno durante il Concilio diceva: "Ma si, xe ora de modificare tutto, abolire gli Istituti, via...". Ma guardate, insisto ancora che una Congregazione Religiosa é un intervento di Dio nella storia. Insisto, guardate, che é un intervento del Signore, il fatto stesso che la Chiesa vuole che ognuno abbia la sua propria fisionomia e la sua propria funzione, é chiaro che vuol dire che é un intervento del Signore. E non può essere che venga fuori così tanto per... La Chiesa: e adesso femo una Congregazione così, lo sapete ricordate la storia, non é successo mai, mi pare, che la Chiesa un bel giorno abbia mandato fuori un decreto, il Papa dice: vorrei adesso cinque Congregazioni religiose, mettiamo una fatta così, una fatta colà, una con finalità... una Congregazione imposta dall'alto, una Congregazione imposta dall'alto. Farà una commissione, farà qualcos'altro, farà una commissione ma non una Congregazione religiosa, una Famiglia religiosa imposta dall'altro, non mi pare, no? Una finalità... che la Chiesa, in certi momenti aveva bisogno di qua, aveva bisogno di là, no?, é sempre intervenuto lo Spirito Santo. Quando lo Spirito Santo voleva fare qualche cosa di particolare, ottenere qualcosa di particolare, interveniva Lui.

MO43,8 [18-12-1965]

8.Ora, non é il caso qui in tempo di meditazione, che andiamo a vedere quali sono i bisogni oggi della Chiesa; dopo caso mai, in altre sede potrebbero essere sottolineati e anche discussi. Capite, chiaro che... certamente oggi é il levare il tono delle anime consacrate: elevare il tono delle anime consacrate! Il Signore... il Signore vuole che si sia più fedeli, insomma invece che essere... al cento per cento, ma che siamo Religiosi che quando si dice di si al Signore, si dica fino in fondo, non là mezze misure. Ecco, vuole il Signore che le anime consacrate, che si sono consacrate, restino consacrate, vivano da consacrate, no che vivano con compromessi. E' giusto? Vuole che si viva la vita da consacrati, vita da consacrati.
Ecco la grande missione nostra, indiretta, senza arie, richiamare... consacrati a vivere veramente da consacrati e a vivere la loro missione; a non fare il mestiere perché, scusa, é il più brutto dei mestieri, a vivere per intero la sublime missione. Questo non lo diremo con le parole, lo diremo con l'esempio. E' chiaro? Che con le parole ottenete il contrario, domani sarete chiamati a predicare con un certo stile, domani sarete chiamati a confessare... non dobbiamo erigerci a "magister"...