1.Cominciare a leggere... se anche non finiamo... caso mai ci fermiamo su ad Asiago finché abbiamo terminato tutto il libretto, no? Purché questo sia la volontà del Signore!Mi domandavo, mi domandavo: si potrebbe un po' semplificare qui, invece che ampliare, dare un po' la definizione dell'uomo di Dio? Quand'è che l'uomo è veramente uomo di Dio? Senza voler dare una definizione completa, perché, sai, è impossibile dare una definizione completa; ma, insomma, in sostanza, quand'è che un uomo è un uomo di Dio, un uomo di Dio? Quando fa un'ora di meditazione al giorno, fa questo, fa quello? Ma, insomma, l'essenza, vorrei dire, se tu vuoi fare un esame un po', per dire: "Sì, quello è veramente un uomo di Dio", che dopo rispecchia l'esterno, rispetto a tutte le sue azioni...Guardate che non voglio essere... con questo dire: è così, è così; ma mi pare un po', e vi prego poi se volete intavoliamo una discussione su questo, ma proprio mi parerebbe che uno è uomo di Dio quando è arrivato a mettersi in contatto con Gesù, dico Gesù perché è Lui che porta al Padre, no?, è Lui il centro, Gesù, la Messa, eccetera, dico, adesso parliamo di Gesù; quando che è arrivato a mettersi talmente in contatto con Gesù per cui non ha più alcun desiderio; ha solo il desiderio di fare quello che piace a Gesù in tutte le azioni. San Paolo dirà: "Mihi vivere Christus...", no?
MO128,2[29-12-1966]
2.Perciò: "Senti, Signore, mi ancò sarìa... tutta la giornata, Signore... Signore! Cosa vuto? Quel che te vui! Io metterò tutta la mia attività: devo far scuola, devo lavorare... io ce la metterò tutta, eh?, perché sono uomo. Tu mi hai dato delle doti e io devo svilupparle; e secondo me mi pare che questo sia il piano sul quale devo camminare, no? Però, Signore, però, Signore, guarda, ricordati, eh?, guarda che in questo io mi sforzerò di fare, mi pare di fare la tua volontà, di...".Se il Signore me manda a spaccar legna, è logico che non vien mia Lu a spaccar la legna: vò a spaccarla mi! Ma vò a spaccarla con le energie che mi ha dato Lui. E mi sforzerò di stare attento, in modo... dalla finestra: "Ciò, toso, no in quel modo là, te vidi? Meti differente la pendola!". Ecco, cercherò di mettermi in contatto con te, o Signore, per cui starò attento in modo che no, alla sera: "Ma cossa gheto fatto, benedeto dal Signore? Te go dito de spaccar legna, ma no spaccar le careghe della casa, le tòle de la casa, eccetera, la legna...". "Ma no la xe legna quella là?".Che no capiti roba de 'sto genere qua, no? Ecco, perciò direi, la preoccupazione di piacere al Signore, per cui il mio desiderio è quello del Signore: "Senti, Signore, adesso te me approvi?".Ce la mettiamo tutta per organizzare le missioni? Guardate, vi dicevo stamattina che è arrivata un'altra lettera dall'America, no?, dal... No stamattina, ieri sera, è arrivata un'altra lettera, dove che il dottor Marzotto dice: "Guardate che ci vuole troppo tempo, e allora senz'altro il viaggio lo paghiamo noi". L'ingegner Bonicelli manda un disegno, dice: "Per conto mio saria dell'idea di far le cose più grandi, far questo, far quello. Vorrei sapere un po' cosa, come, eccetera". Praticamente si lavora da uomini; solo che adesso noi bisogna tirar fuori... siamo stati lì con don Lino e con Giovanni Sgarbossa stamattina, e abbiamo discusso insieme un bel pezzettino, dove che da uomini, va ben...Falegnameria: tanto per le macchine, tanto per questo, tanto per la lavorazione, tanto per i mobili finiti, tanto per l'ambiente lucidatura: facciamoci un progetto insieme.Per la meccanica: tanto per gli aggiustatori, tanto per le macchine, eccetera. E poi le possibilità per la tipografia...
MO128,3[29-12-1966]
3.Vediamo un po', diamo delle idee. In questo, voi capite chiaro che noi dobbiamo mettere a disposizione l'esperienza fatta, gli sbagli fatti, e non pretendiamo di non far sbagli. Cioè, facciamo tutto come fosse tutto quanto un lavoro umano, basato però su principi soprannaturali, sul programma spirituale che abbiamo da svolgere, uno spirituale anche umano. Non vi par giusto?Attenti: e allora, in tutto questo lavoro, questo lavoro che noi facciamo e che desideriamo che riesca bene, che venga fuori una scuola meravigliosa, desideriamo che vi siano tante vocazioni, che domani Resende divenga un centro più grande di Vicenza, che a un dato momento il nostro caro don Lino, e domani don Venanzio magari, magari istruttore dei novizi o qualcosa del genere... No, no, direttore della Casa di formazione, e magari manderemo qualche altro maestro dei novizi... All'Esternato... cominciemo l'Esternato adesso, a meno che don Lino non... per farlo vescovo, e te manderemo ti direttore dell'Esternato, vero? Attenti... noi, umanamente parlando, ce la mettiamo tutta, anche per...Scusate, adesso, per scrivere la lettera al dottor Marzotto, o sa, alla signora, quasi leccare el cagnetto della signora, fare le carezze al cagnetto: "Oh, che bel gatto! Oh, che bel cane! Signora, ma che razza xelo? La razza del gatto?". La parte umana, vorrei dire, non disonesta, la parte umana, per averla beneficenza, per avere l'aiuto, eccetera, la dobbiamo fare tutta, tutta; e desideriamo che riesca bene, ma non per noi: perché noi sappiamo dove dobbiamo arrivare. Il Brasile ha bisogno di preti, ha bisogno di uomini di Dio; il Brasile non solo, ma tutta l'America Latina; ma non solo, ma le altre parti del mondo! E allora noi vogliamo diventare una Congregazione di venti-trentamila Religiosi. Perché? Per essere: "Ma noi abbiamo più Religiosi degli altri!". Ma va a farti benedire! Siamo di più degli altri? Ma non mi interessa niente, niente, niente, niente! A me interessa soltanto che Cristo regni, che Cristo trionfi in mezzo a tutte le anime, e perciò questo piano umano, vorrei dire grande, vorrei dire rivoluzionario, noi lo dobbiamo maturare con tutte le energie umane, con tutte le iniziative umane! Sbaglio questo qua? Però, attenti, eh! Attenti, eh! Pensando però di fare la volontà di Dio!
MO128,4[29-12-1966]
4.Perché se Dio ci manda in un posto, ci dice: "Va’ e fa’! Se te ghe i brassi boni, spacca la legna! Nol te dise mia spacca un bachèto! Spacca una pianta!". Se mi mando, per esempio, mando Toni là... lo mando: "Toni, fa' un piassere, qua ghemo da impissare el fogo, ghemo da far da magnare, va’ a tòre un po' de legna!". E dopo mando, supponiamo, vorria dire Grazian, ma ghe fasso un'offesa; ecco, mettemo invece Marco, toh, per non dire Grazian, mando Marco; xe logico che se me vien Toni con tre bachetei, digo: "Toni, te go mandà par legna!". "Ma no la xe legna questa?". "Ma te go mandà par legna, ma go mandà Toni!". Lu el xe vegnù con tre bachetèi, va ben, sa mando lu vol dire che volèa tre bachetèi, ma sa mando Toni vol dire che volèa un tassinaro. Vero?Sa mando, scusème tanto, con una damigiana a tor vin, sa mando don Venanzio, a meno che non succeda el fatto de San Filippo Neri, vero? "Ciò, don Venanzio, fa' un piassere, ciàpa la damigiana e va’ par vin!". Mi penso che l'è così intelligente e el vien casa con la damigiana piena: prima el lo saja, e el sente che l'è bon, e el vien casa con la damigiana piena, no? Se invece mando don Venanzio a tor vin con un fiasco, el vien casa con un fiasco, no con tre fiaschi, a meno che non ghe sia una bona occasion che i ghe regala i fiaschi, e el vien casa con i tre fischi, no?Voglio dire che se il Signore ga dà, per esempio, ponèmo a Toni Zordan la ciàcola, e "Deo gratias", cantemo le lodi del Signore! E con la tua ciàcola va in giro per le parrocchie, e fa rivoluzione, e converti preti e perpetue e tutti quanti, e fèmo in modo che, con l'aiuto de Dio, pian pian se possa avere, vero, "panem et circenses" per i nostri giovani della Casa dell'Immacolata. È chiaro? Vocazioni e mezzi: il S.U.M., il famoso SUM, S.U.M., santità - te sè che ghe xe un'altra società... ghe xe un'altra società: società SUM, te sè? Società SUM: santità, Spirito Santo, santità, uomini, e mezzi. La xe la roba che continuemo a domandarghe al Signore: santità, uomini e mezzi.Ora ecco, me pare che tutto questo l'è el lavoro che dovemo compiere, che dovemo compiere con tutti i mezzi umani. Però, attenti, attenti: punto di inizio di tutto il nostro lavoro: "Cristo, cosa vuoi?". "Metteghela tutta, converti il mondo!". Ecco, questo dise el Signore. Ogni passo che faccio: "Cristo, va ben così?". "Sì, corajo, avanti!".Quando che se zugava da piccoli, no: "Acqua, acqua, fogo, fogo, fogheto, fogheto!", no? Ecco, noialtri dovemo essere sempre preoccupà de sentire la parola: fogo, fogheto! Co' sentiemo acqua, tusi vuol dire che sèmo fora de strada, ecco... se capì.
MO128,5[29-12-1966]
5.Bisogna metterse in contatto col Signore continuamente. Per cui: "Signore, dimmi cosa vuoi, dimmi cosa vuoi!". E se il Signore stassera el te dise: "Sì, caro don Ottorino, per la gloria di Dio, còpa tutti quei che xe dentro qua!", mi sàro la porta e ve còpo tutti. Niente da fare, eh?Se el Signore disesse: "Senti, caro mio, senza tante storie, per la gloria di Dio mi penso che xe mejo che vai in manicomio", mi vò in manicomio. Vò mi solo, ve saludo e parto a pìe anca 'stassera. Per la gloria di Dio!Son 'nda a Mezzaselva, stamattina... "In letto, caro, méttete là, in letto per tutta quanta la vita; non so quanti, venti, trenta anni, diese anni, tre anni: comunque, ti no te te alsarè più dal letto!". E va ben, cosa me interessa mi? Che cosa interessa a me che Dio mi metta a letto, mi metta in manicomio, mi metta a mungere a Grumolo, mi metta sotto il tacco delle scarpe di uno; che mi metta superiore generale o mi metta portinaio? "A me interessa, Signore, a me interessa essere tuo, essere tuo, e la mia vita che tu mi hai data, e me l'hai data perché sia tuo e perché la consumi per le anime, io me la consumi, non secondo le mie piccole vedute umane, ma secondo i tuoi piani! E naturalmente, dove mi metti io vado: mi metti a letto là, a Mezzaselva, e io continuerò a fare il membro della Congregazione. In che modo? Offrendo sacrifici e cercando di mandare, se passa qualche sior, mandarve schèi almanco, no? E se passa qualche vocazione, mandarve qualcuno! E continuerò, continuerò la mia vocazione. La mia vocazione è la conquista del mondo, e cercherò di aiutarvi, di aiutarvi... in quello che posso fare. E vado in manicomio, e mi vengono... cinque minuti di lucidità, in quei cinque minuti farò l'atto di amore di Dio: "Signore, accetto sai anche questa umiliazione: sia fatta la tua volontà; accetto, Signore, per la Congregazione, per la nostra missione!".Xe sbaglià? Vedete, se non arriviamo, mi pare, per essere uomini di Dio, bisogna arrivare a questo punto: no... per carità, adesso, perché se pol dire tanto, ma praticamente magari chissà quanti pianti cà faria se i me menasse in manicomio, vero? Magari i me mena in manicomio e scominsio a pugni con quei che me ciapa, magari... Ma attenti, mi pare che dovremmo arrivare, non in avanti: ecco... quello che vi ho detto su a Val Giardini, cioè al campeggio 'st'estate. È un lavoro in giù piuttosto che un lavoro in su, prima! È un lavoro di incontro fra me e Cristo e di immolazione tra me e Cristo: "Signore, son tuo. Sequar te quocumque ieris! Comanda! Io obbedisco, Signore. Mandami dove vuoi, non mi interessa la brutta figura, non mi interessa niente, mandami, e avanti!".
MO128,6[29-12-1966]
6.Allora, allora tu sei il consacrato; cioè, in altre parole, vivere la libertà del consacrato, del donato interamente a Dio. Datemi uomini completamente donati a Dio, buttateli giù col paracadute in qualunque parte del mondo, vedrete incendiato il mondo dopo poco tempo.Dico male? Non so se sono riuscito a dirvi quello che volevo dirvi. Comunque, se non vi dispiace, intavoliamo un po' di discussione adesso e dopo leggiamo, o volete che leggiamo e intavoliamo la discussione dopo? Dica, don Guido, dài... Cosa? E allora..."È necessario quindi...". Avanti! Ripetiamo in due parole o no? Dunque, si tratta di questo... Siamo arrivati, abbiamo trattato questo: sarìssimo arrivà al tempo della discussion, ma qua se parla in lingua veneta, de solito, no so se capisse el confratello! Ghemo trattà, per due giorni, che l'apostolo deve essere prima omo, perché xe inutile portare in un vassoio sporco, portare un polastro, che te passa la voja de magnare, no? Ecco, ghe vole un vassoio, ma questo vassoio in una Congregazione no pol essere inventà né da mi né da lori, perché, se el Signore vole 'na Congregazione nuova, el ghe dà un timbro nuovo lu, e perciò ghemo da stare insieme un pochino e vedere un pochino quale dev'essere questo vassoio; e certo non dev'essere ripetizione di vassoi vecchi, perché se no allora nol gavaria fatto una Congregazione nuova. Un timbro nuovo: ghèmo cercà in questi due giorni di riflettere un pochino e discutere un po' in compagnia, vedere un po' il bianco e il nero, eccetera, eccetera.
MO128,7[29-12-1966]
7.Incominciato stamattina la seconda parte: "L'uomo di Dio". E ghemo ancora da incominciare a leggere, me pare, o ghemo incomincià a leggere le prime parole... ancora da cominciare a leggere. E ho detto stamattina... adesso appena cominciato, che secondo il mio povero avviso, l'uomo di Dio dovrebbe essere uno che si mette interamente... che si è incontrato con Gesù, e si è messo interamente a disposizione di Cristo; proprio amico di Nostro Signore Gesù, e non ha altri desideri che fare quello che piace al Signore, che fare quello che vuole Lui, mettendo però tutte le sue energie.Per esempio, go portà 'sto esempio qua: noi adesso siamo radunati qui, per che cosa? Portare aiuto ai vescovi che hanno bisogno di clero, per portare un po' di amore di Dio nel mondo e la santificazione del lavoro, attraverso la cura d'anime nelle diocesi scarse di clero.Va ben, noi come uomini, siccome sappiamo che questo è il desiderio di Lui, dobbiamo mettercela tutta; vorrei dire mettersi anche, se necessario, a farghe le carezze alla cagnetta per aver i schei necessari, vero, per fare il viaggio e andare in America! Siccome ghemo fatto la società S.U.M. = santità, uomini e mezzi, dobbiamo essere preoccupati di farla sviluppare 'sta società, no? Santità, uomini e mezzi. Or, se è necessario anche, toh, fare, mettere... bisogna fare, cioè tutta la nostra arte umana, per aver vocazioni; per fare in modo che vengano dei preti qua nella Congregazione, che vengano da Crotone in Congregazione, che vengano... per moltiplicare gli uomini! Se siamo convinti che il programma è il programma che Dio ci ha dato, scusa, se el me paròn el me manda a vangare l'orto, bisogna che vada, bisogna che lo vanga; e se mi son furbo, e invesse che vangarlo togo un musso e ghe tacco drìo un varsoro e fasso più presto: "Paron, a go finìo!". "Ma come, za finìo e ze le diese?". "E sì, a go tacà sotto el musso!". "Bravo, ciò, e adesso va a vangare quell'altro!". E allora vò a vangare quell'altro, no? Ora, scusa, perché devo continuare col baile, se riesso a trovare un trattore, per esempio, no?Ora, la mia parte umana devo mettercela tutta, ma sempre a disposizione di Lui che mi ha mandato e per fare quello che Lui mi ha comandato. E perciò io devo essere, ecco qui il punto mi pare saliente, io devo essere consacrato a Lui, e vivere interamente la mia consacrazione a Lui, e il mio desiderio, pure mettendocela tutta... scusa, è chiaro che umanamente parlando noi desideriamo che la Congregazione abbia trenta-quarantamila, che possiamo sconvolgere il mondo, ma non per un trionfo umano, non per motivi umani, per dire "Ma, più dei Salesiani, più di questo e di questo". Questa è una stupidaggine vera e propria; sarebbe diabolico pensare così!
MO128,8[29-12-1966]
8.Ma noi giudichiamo che se è la volontà di Dio portare questo aiuto, penso che Dio vuole portare tanto aiuto, no?, e allora nostro desiderio deve essere quello di Dio. Però, se a un dato momento il Signore attraverso le circostanze mi fa andar finire a Mezzaselva, e va ben, stò là per tutto el tempo della mia vita! Mi vuole far finire in manicomio: e allora domani, supponiamo, un sacerdote di Padova, poniamo don Giuseppe per ipotesi, no?, viene dentro, venisse dentro, supponiamo per ipotesi, venisse dentro fra noialtri, e entrasse in noviziato, un bel gesto... di spiritualità dire: "Signore, io sono venuto qui per che cosa? Per donarmi a te, interamente a te, per la salvezza delle anime, per la salvezza di tutte le anime!". Va ben? "Però, Signore, eccomi qua: sono tuo!". E un bel giorno comincia a fare el matto: el vien in mutande in giro in chiesa, de qua de là... E va bene! E va bene! Si piglia, in manicomio: si mena in manicomio. In quel momento che si sveglia: "Signore, cosa me xe capità! Però sia fatta la tua volontà; se per il bene delle anime va bene così: va bene così!". Brrrruumm: dopo un anno el se sveja 'naltra volta: "Va bene così, Signore!".Questo è l'atteggiamento nostro dinanzi a Dio! Digo bestème? Lo so che xe fadiga farlo, perché xe molto più facile domani dire: "Vò in America Latina e dopo du-tri ani i me fa vescovo, e dopo, sa, e me fa cardinale, e, sa, ho salvato tante anime!". Pian, pian, pian! Bisogna vedere cosa xe più valido. Digo male?Mi pare che oggi il mondo ha bisogno di uomini di Dio, uomini che vivano continuamente in contatto con Dio, ma che vivano questa consacrazione, questa donazione totale; che siano preoccupati di piacere al Signore, e di vivere in mezzo agli uomini: piacere a Dio e non dispiacere agli uomini. Per cui, l'umanità di oggi se ne accorge, se ne accorge se i xe uomini di Dio o no i xe uomini di Dio, o i xe ciacoloni de Dio, funzionari di Dio. Devono essere uomini che partono da Dio e ritornano a Dio, e vanno continuamente in mezzo agli uomini ma per portare Dio, portare Dio! E allora si vede, sa, la preoccupazione: tutto, sotto tutti i punti di vista deve essere quella: cosa vuole il Signore? Come posso io far fare bella figura al Signore?
MO128,9[29-12-1966]
9.Adesso si potrebbe andare sui particolari, ma, siamo arrivati... Perché se no ripetiamo quello che abbiamo detto ieri o l'altro giorno, no? Eravamo arrivati a questo punto, quando lor signori sono entrati. E adesso continuiamo, cioè meglio, cominciamo "L'uomo di Dio", e dopo facciamo la discussione."Il mondo ha bisogno di Dio e ogni uomo, spesso senza saperlo, ha fame e sete di Lui".Guardate che gli uomini, per quanto lontani che siano da Dio, se si incontrano con uomini fatti così, si fermano. O, perlomeno, passano via, ma dopo i sente, i sente insomma un qualche cosa, un campo magnetico: non restano indifferenti gli uomini, per quanto peccatori siano, dinanzi a uno che è veramente uomo di Dio."L'apostolo di oggi deve testimoniare con la propria presenza che Dio esiste ed è vicino a ciascuno nei vari momenti della sua intensa giornata".Ecco, vedete, noi saremo testimoni di Dio, insomma testimoni di Dio, non perché "prima di tutto, per essere testimoni di Dio, bisogna tener la testa così; per essere testimoni di Dio, quando passo per la strada devo fare così e così; per essere testimoni...". No signori! Per essere testimonio veramente di Dio, tu devi vivere con Dio, per Iddio e solo per Iddio! E non sta' a preoccuparti, che tu sarai testimonio di Dio. Anche quando che te ve a prendere un gelato. Anche quando te ve a prendere un bicierin. Perché lo prenderai in modo tale che gli altri vedono: "L'è, ma non l'è come gli altri!".Diceva mons. Galloni, no? Ripeto per coloro che non hanno sentito, che quando è andato cappellano nel paese dove c'era Montini liceale, lui è stato suo cappellano; Montini non aveva ancora deciso di entrare in seminario, però faceva la sua meditazione ogni giorno, il suo rosario, eccetera eccetera. Un momentino: andava in mezzo ai suoi amici, era brillante; dicevano i suoi amici: "Battista l'è come gli altri, ma non l'è come gli altri! Ghe xe qualcosa!". E sfido mi! Questo dovrebbero dire di ciascuno di noi!"È necessario quindi che l'apostolo risplenda per una fede sincera, viva e ardente; che sia non solo convinto dell'esistenza di Dio e professi le verità dela fede, ma che rimanga continuamente in intima adorazione...".
MO128,10[29-12-1966]
10.Noi abbiamo detto ripetutamente, no, carmeli ambulanti. Voillame dice: i contemplativi sulla strada, no? Abbiamo detto che bisogna telefonare prima di una azione e telefonare dopo: ponte radio. Quando che si va in punti selvaggi della montagna, quando che i militari qua va via con la camionetta, ma i xe sempre in collegamento, no? Ponte radio: se parla col comando! Solo noi, noi uomini di Dio siamo distaccati dal comando? Ci sentiamo così sicuri in zona di operazione? E se per caso 'ndemo a finire nella cerchia, nella sacca del nemico? Se un bel giorno se svejemo e se trovemo in gattabuia? Te me vardi, caro? Realtà! Queste e molte altre cose ancora.".... che faccia ogni sua azione alla presenza di Lui, con Lui e per Lui. È questa la condizione essenziale per essere un uomo di Dio, portatore della parola eterna, distributore del pane di vita, rappresentante dell'eterno tra gli uomini".Rappresentante: ma ghe pensèo un pochino? Rappresentante dell'eterno tra gli uomini! "Dove xelo Gesù? Eccolo là! Dove xelo Gesù? Eccolo là! Eccolo là!". Vardè che, fioi, così, così bisogna che i diga de noialtri, eh? L'altra sera son 'dà in ciesa, e voleva scappar via."Per essere un apostolo di tale spirito il Religioso si sforza di vivere in continuo contatto personale e cosciente con Dio, personale e cosciente con Dio!".Tusi, scusème tanto, ma vardè che xe qua la sostanza: se no ghe volemo ben al Signore, se non semo preoccupati de far la volontà del Signore, se non semo interamente consacrati, è perché manca questo contatto personale con Dio. Perché non semo convinti che 'l xe una persona, e che la vive dentro de noialtri; e non trattemo con questa persona.Qua minaccio de scaldarme, ma non vojo. No, parché fasso paura ai giovani..."... preoccupato di fare solo, sempre e bene la sua volontà".Lesèmo, dopo verzemo le finestre e fèmo la discussion. Beh, se fermemo qua... se fermemo qua. Signori, aprì le finestre cinque minuti e dopo...30 dicembre 1966