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IL SANTO È UN RIBELLE ALL’AMBIENTE

MO99[01-11-1966]

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1.Eravate abituati... Per stavolta dovete accontentarvi di un povero cappellano, poiché non si può mica mangiare sempre bene; bisogna qualche volta tornare ai pasti dei giorni di lavoro ordinari. Nei giorni di festa... nei giorni di lavoro si torna al cibo ordinario; altrimenti il nostro caro Giorgio fa fallimento, no, Giorgio? Sempre festa, festa!
Ebbene, oggi celebriamo proprio la grande solennità di Tutti i Santi. C'è l'abitudine nelle nostre comunità, e spero che continui quest'abitudine, che quando uno compie gli anni o è l'onomastico di uno, se la comunità è grande si fa una volta, se invece è piccola si può fare quand'è l'onomastico e quand'è il compleanno, e se ha un paio di santi, può metterci dentro anche un paio di santi... e nelle comunità si fa un po' di festa in famiglia. E allora, a Crotone, il giorno di san Marcello, o il giorno di sant'Antonio dove c'era Antonio Zordan, ovvero Ulisse, non so se ci sia sant'Ulisse, e allora si festeggierà anche Ulisse in questa circostanza; e allora, cosa si fa? E allora, ecco che si fa un po' di rinfresco, un po' di dolce, si prende una bottiglia di Cirò e di super-Cirò, e si fa un po' di festa: festa di famiglia. Figlioli miei, mi sono domandato questa mattina: in Paradiso, che festa faranno oggi? Che dolce preparerà Nostro Signore quest'oggi per celebrare tutti gli onomastici, tutte le feste, tutto quello che sta succedendo oggi lassù? Perché, vedete, i santi che noi ricordiamo durante l'anno sono un piccolissimo numero, piccolissimo numero; il grande numero di santi non è messo sul calendario, non è messo nella lista della Chiesa: il grande numero di santi lo troveremo in Paradiso. Vedete, suor Bertilla è stata messa sopra il candelabro: il Signore ha voluto esaltare questa umile suora; ma quante altre suore che sono passate inosservate, sante come suor Bertilla e forse anche più sante di suor Bertilla! Quante, per esempio, delle nostre mamme, che domani vedremo alte in Paradiso più di suor Bertilla, per me! Ieri sera abbiamo ancora visto la grande figura di Papa Giovanni. Però, attorno a Papa Giovanni abbiamo visto altre persone: per esempio zio Saverio. In Paradiso sarà più grande Papa Giovanni o zio Saverio? Eh, non si sa. Zio Saverio non era neanche, neanche cardinale, eppure guardate che figura meravigliosa! Ebbene, nella Chiesa ci sono innumerevoli figure di questo genere qui: sono buone mamme, sono buoni papà, sono bambini che muoiono in concetto di santità, sono, vero, persone... perché, tante volte, apparentemente sembrano... indifferenti in fatto di religione. Ebbene, in cielo il Signore darà a ciascuno ciò che merita: la grandezza del Paradiso sarà in proporzione dell'amore e del sacrificio che ognuno avrà sostenuto sopra la terra. E allora, ecco la Chiesa che alla fine dell'anno, dell'anno suo, vero, religioso, prima di concludere l'anno liturgico, vuole che si celebri la festa anche di tutte quelle grandi anime che sono già arrivate in Paradiso e che son là ad attenderci e a pregare per noi. Allora oggi viene da domandarci: un momentino, questi benedetti santi, canonizzati o no dalla Chiesa, chi sono? Chi sono queste benedette creature? In altre parole, caro Sergio, c'è da domandarsi: come si fa a farsi santi? Dico male?

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2.Vedete, è una domanda che un giorno un bricconcello di quarta ginnasio ha rivolto al suo padre spirituale: "Senta, padre. Lei dice sempre che bisogna farsi santi; mi dica un po', mi dica un po': chi è il santo? Chi è il santo?". E monsignor Volpato mi ha dato una risposta che me la sono ficcata qui dentro, e ha detto: "Il santo è un ribelle all'ambiente; anzi - ha aggiunto - il santo è un grande ribelle all'ambiente!".
Qualcuno di qua potrebbe dire: "Eh, allora io sono a posto. Quando gli altri fanno silenzio, io chiacchiero; quando gli altri giocano, io dico sempre... dico sempre: perciò, ribelle allo ambiente ci sono sempre. Dunque, sono santo. Fatemi una nicchia". Figlioli, ve lo spiego io. Vedete, è facile essere trascinati, essere trascinati, essere trasportati dall'ambiente. Invece, il santo è uno che non si lascia trascinare e non si lascia trasportare dall'ambiente, ma sa quello che lo vuole il Signore. Per esempio: siamo in studio, un ragazzo mi fa più o meno quello che fanno gli altri, la massa continua a chiacchierare, la massa non studia; il santo dice: "Il Signore vuole che in studio io faccia silenzio, il Signore vuole che io studi, e allora, anche se tutti venti i miei compagni chiacchierano, tutti venti i miei compagni non studiano, io faccio silenzio e io studio". Ecco il ribelle all'ambiente! In chiesa si sta distratti, si sta messi male; il santo dice: "Io faccio non quello che fanno i miei compagni, che non va bene, quanto quello che vuole il Signore. Cos'ha detto il Signore?".

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3.Mi par di sentire Papa Giovanni quando era cardinale di Venezia che diceva: "Cosa dice il Vangelo? Cosa dice il Vangelo? E allora facciamo quello che dice il Vangelo!". Il santo si è messo in testa il Vangelo, la volontà di Dio; si è messo in testa tutto quello che il Signore ha insegnato, e ha detto: “Io seguirò i miei compagni, vorrò tanto bene ai miei compagni, vivrò assieme ai miei compagni, vivrò in mezzo al mondo, sarò come gli uomini, però non mi lascierò trasportare dalle cose che non vanno bene. Prima di dire di sì a un mio compagno, farò il mio esame e dirò: questa cosa è secondo il Vangelo sì o no? Se è secondo il Vangelo, dirò di sì, se non è secondo il Vangelo, sarò un ribelle!”.
Vedete, questo giovincello di quarta ginnasio che è arrivato oramai su per i sessant'anni - scusate, siamo per i sessanta anni, no? - se qualche cosa ha dato, dico qualche cosa: molto, molto, molto, ma molto poco; però, se qualche cosa ha dato, è perché è stato un ribelle all'ambiente. Quando, per esempio, giovane prete, ha sentito la voce di Dio che gli ha detto: "Vieni e seguimi", l'ambiente lo ha preso, non soltanto per la veste, scusate, ma anche per le braghe e le mutande. Capite 'sta parola qui? Non soltanto per là, ma anche per la pelle. Perché? Perché voleva trascinarlo. E allora, ecco: "Varda come che el se rovina la carriera! Varda qua, varda là...!". Figlioli, l'ambiente, ricordatelo, bisogna ad un dato momento affrontarlo, e bisogna dire: "Io mi ribello! Io faccio quello che vuole Dio, non quello che vogliono gli amici. Se tu vuoi, saremo sempre amici, ci vorremmo sempre bene, però non impeditemi di fare quello che vuole Dio”.

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4.Ieri sera, termino subito, portate pazienza ancora un paio di minuti, ieri sera vedendo il cinema, che penso vi sarà piaciuto, no?, sareste disposti a vederne qualche altro simile a quello lì, no? Ebbene, guardate, venerdì ne sarà fatto uno, forse non bello così, ma valido come... Vedete quanto buona che è la Provvidenza, no? Ebbene, ieri sera, guardando la figura di Papa Giovanni mi sono domandato: "E non si potrebbe trovare una immagine, un po', di un santo...". E mi è venuta questa immagine prima di andare a letto. Ho detto: il santo si potrebbe anche paragonare a una piccola pianta, la quale ha le radici a terra, ma, cos'ha? Le foglie, ha il ciuffetto, no?, in cima, rivolto al cielo, no? 'sta pianticella piccola; è dentro per terra, però rivolta al cielo. Quando la pianta cresce, cosa fa? Cresce giù nelle radici... le piante in cortile: quando le ho piantate, ho messe su quelle piante lì, sì, erano piccole, piccole sapete; adesso vedete che grosse che sono. Però, vedete quanto alte sono: ma vi siete accorti che hanno buttato su persino il pavimento della terra? Ve ne siete accorti che sulle radici...? Perché? Crescendo in alto sono cresciute anche sotto; cioè... la pianticella cresce in su ma cresce anche in giù, no? Perché altrimenti il vento le porta via. Ecco, mi pare che Papa Giovanni e tutti i santi potrebbero paragonarsi proprio a una pianticella: che abbia le radici per terra, ma, vero, sempre i rami rivolti, che si spingono verso il cielo.

MO99,5[01-11-1966]

5.Una soluzione meravigliosa, cioè: uomini... Papa Giovanni era un uomo: era un uomo, sì o no? E difatti l'avete visto piccolino che continuava: ueh ueh! Non faceva così? L'avete visto. Uomo, uomo! Quando che era piccolino, eh, anche a lui piaceva rubar le zucche: vi ricordate? Era uomo, altro che uomo, altro che uomo. Con le bricconate dei ragazzi eh? Persino andar rubare le suche vicino a... Se vedeste adesso don Ottorino vestìo da prete in giro a suche, in volta pai campi a suche, no? Beh, Papa Giovanni è stato piccolo... uomo, uomo, non faceva miracoli da piccolo: era un uomo come gli altri uomini. Francesco.... Uomo! Era uomo. Era uomo.
Così li voglio i santi. No che i comincia a volare for da la finestra, a far miracoli, la mamma va là e li trova in estasi... Quando ca vedo quei santi là, almeno per me, non so per voi. Uomo! Però, attenti! Uomo quand'era piccolo così, uomo quando andava a rubare le suche, uomo quando studiava poco, no?, uomo quando si trovava in mezzo, là in Turchia, a Parigi e anche a Roma... Uomo. Proprio l'uomo, l'uomo buono, il vero uomo, che vuol bene, simpatico. Però, attenti. L'uomo ha le radici per terra, abita qui sulla terra, crede nella sua parte umana, ma sempre rimasto rivolto rivolto verso il cielo. E tuttavia allora, sin da bambino, eccolo là: l'uomo sì, ma l'uomo che rivolge tutto a Dio, e cresce in una famiglia... “Ave Maria...”. vi ricordate? “Santa Maria, mater Dei...”. Uomo, ma sempre là, sempre là, verso il Signore, rivolto tutto verso Dio; i ragionamenti del fanciullo, i ragionamenti del giovane, vi ricordate a Roma, nel suo camerino, bello tutto, ma ricordarsi: servire il Signore! Le croci, le sofferenze? Importa niente, offriamole al Signore! Tutte le lettere che scriveva, il diario che scriveva, erano degni di un uomo di Dio, di un giovane di Dio, che viveva da uomo, che viveva con i piedi per terra, però la testa rivolta sempre al cielo, sempre la preoccupazione di raggiungere la volontà di Dio e di farla a qulunque costo, la volontà del Signore. Farla da ragazzo, farla da seminarista, farla da prete, da vescovo, da cardinale, da Papa!

MO99,6[01-11-1966]

6.Ecco come vi voglio io. Ecco come vi vuole la Chiesa, figlioli: dei grandi ribelli all'ambiente! Se domani voi doveste trovarvi in mezzo a diecimila preti, e questi diecimila preti fossero dei disgraziati, voi non dovete essere dei disgraziati. Doveste trovarvi in mezzo a tre milioni di uomini, e questi tre milioni di uomini fossero dei disgraziati, voi dovete essere dei ribelli in mezzo a quei disgraziati.
Ricordatevi: salendo verso Dio, restate uomini, restate uomini, vivete in mezzo agli uomini; sempre... mai troppo grande, mai troppo piccolo: bambino coi bambini, giovane coi giovani, vecchio coi vecchi; sempre pieni di bontà e di carità in mezzo agli uomini. Però ricordatevi: il santo è uno che vive da uomo in mezzo agli uomini, ma sempre con lo sguardo rivolto verso Dio, con la preoccupazione di arrivare, là dove Gesù con le braccia aperte lo attende. È questo, figlioli, che ci insegna la vita, è questo che ci insegnano i nostri fratelli che oggi noi festeggiamo, che hanno raggiunto già la patria. E allora, durante la SANTA Messa, chiediamo ai fratelli, per l'intercessione della nostra buona mamma, la Madonna, di essere anche noi, come Papa Giovanni, dei veri uomini, ribelli all'ambiente, con lo sguardo rivolto però sempre verso la meta dove, a casa nostra, in Paradiso, siamo attesi. 2 novembre 1966