1.... i giovani, no? I nostri cari professori, quelli che ci hanno spaventati, che vivono l'ideale, che partecipano...E allora è con gioia che noi vediamo proprio in questi ultimi anni... con la famiglia, che noi formiamo la stessa famiglia, no?... considerarci membri della stessa famiglia: cominciando dal carissimo commendatore Volpi, che è stato il primo a fidarsi di 'sti poveri preti qua, quando nelle prime ore, prime ore del quarantuno, quando non si vedeva ancora niente, ha detto: "Beh, fidiamoci di Dio!" e ha dato la prima mano. E poi, avanti e avanti, quelli che ci hanno aiutato per istrada, in mille modi, in mille forme!E allora, sentite: questa mattina, in pochi minuti, io sento il dovere di rendere conto alla famiglia del viaggio che abbiamo fatto, no?, perché il nostro viaggio è stato un viaggio, vorrei dire, siamo stati delegati vostri, della famiglia; siamo andati a vedere un po' il posto dove dovranno andare i nostri figlioli. Ed è logico che prima si va a vedere, e poi si manda. E allora, così, in due parole, vi dirò che cosa abbiamo fatto.Prima di tutto abbiamo sentito realmente di essere dei delegati, dei pellegrini proprio mandati da Nostro Signore, mandati dal Signore e mandati dalla comunità. Sentivamo che dovevamo render conto a Dio e a voi tutti del nostro viaggio: ci sentivamo nelle mani di Dio.Diceva don Aldo, quando siamo stati in chiesa: Pericoli qui...”. San Paolo diceva: "Pericoli per terra, pericoli per mare..."; noi dobbiamo aggiungere pericoli anche per aria, no?, per aria! Lui non lo diceva, a quel tempo. Difatti siamo stati in mezzo alle alluvioni, abbiamo dovuto correre con la macchina in mezzo a quaranta-cinquanta centimetri di acqua: insomma, un po', un po' siamo stati come San Paolo! Abbiamo passato ore e ore per aria, ore e ore. Discendevamo mezz'oretta per far rifornimento di kerosene, e poi su, ore e ore per aria, a dodicimila metri di altezza, a mille chilometri, a diecimila chilometri, no... a mille chilometri all'ora. Però, però, guardate, eravamo lì in aereo, centoventi-centotrenta persone dentro: sentivamo di essere nelle mani di Dio; parlavamo ogni tanto fra noi per chiedere grazie al Signore: andavamo, che cosa?, cercando anime, vedendo un po'... Avevamo varie richieste di vescovi che ci invitavano; qualcuno ci aveva detto, dell'America Latina: "Mi metto in coda, speriamo che arrivi anche l'ora mia; quando arriverà l'ora mia, venite a darci una mano! Mi trovo solo, mi trovo con pochi preti, mi trovo con tante anime!".
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2.Il nostro viaggio lo facciamo così. Prima andiamo a Zacapa, nel Guatemala, dove c'è monsignor Luna vescovo: è un nostro vicentino, qui, di Recoaro; un frate francescano, è già stato in Cina, è stato espulso dalla Cina perché, vero, a quel tempo i sacerdoti sono stati espulsi, è diventato parroco nel Guatemala, e là, un dieci anni fa, lo hanno fatto vescovo. Una zona vastissima, che adesso...Poi abbiamo detto: facciamo un piccolo salto; dal Guatemala andiamo a Buenos Aires, e da lì andiamo a finire nel Chaco... e là c'è un vescovo di origini friulane, e vediamo un po'.Se vediamo che questi due punti sono due punti buoni, a noi interessa che sia terreno dove si può lavorare, ma nello stesso tempo non vogliamo mandare i figlioli in bocca al lupo: trovare dei vescovi che siano papà, insomma che si trovino a casa loro quando vanno là, che trovino, scusate, un po' anche quel minimo. Non vogliamo che abbiano da fare la vita dei signori, ma per vivere hanno bisogno anche di mangiare, no? Costa tanto un apostolo, è giusto che trovi anche quel minimo necessario in modo da non perdere la salute. E noi, da papà, ci siamo preoccupati di questa cosa qui.E quando abbiamo visto questi due posti, Guatemala e Argentina: due posti ideali, abbiamo detto. Quest'anno cominceremo da una parte, forse l'anno venturo dall'altra. Abbiamo cercato di scappar via il più presto possibile dal Brasile perché già otto-dieci vescovi ci avevano scritto; ci siamo fermati soltanto quattro giorni a San Paolo, e poi siamo scappati via per non impegnarci con altri vescovi ancora! Caso mai faremo un viaggio fra qualche anno, o manderemo qualche altro dei nostri amici, magari qualche professore della Pia Società... e impegnati: non si sa mai! Può darsi che entro qualche anno oltre che preti e Religiosi, la Pia Società abbia qualche papà di famiglia, magari...Infatti, in breve, partiti da Milano, dopo sei-sette ore eravamo a New York; lì avevamo monsignor Rettagliata, vescovo, cioè cappellano dei... degli Italo-Americani da sei-sette anni, che è amico di casa, era all'aeroporto a riceverci. Ci ha trattenuti un paio di giorni ospiti a casa sua, ci ha condotti a visitare Nuova York, ma non abbiamo pensato di ...
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3.Siamo partiti da lì e siamo arrivati in Guatemala; Guatemala città, capitale, 1800 metri di altezza, ci siamo trovati dal ghiaccio di Nuova York a... al paradiso terrestre, con bei giardini, con rose, con banane, con caffè, aranci, frutta, eccetera Dove sèmo qua? Eravamo vestiti col clergy-man, e el ga dito monsignor Luna: "Sa, benedeti dalla Madona, vardè che xe caldo andando in zo, el ga dito; zo la jacheta, cari, e su 'na camiseta, el ga dito". L'è 'nda dentro in un negozio e ci ha comprato una blusetta là... Benedeti dalla Madona... zo la jacheta, in mezzo alla Piazza, zo la jacheta, zo el gilè, 'na majeta, 'sta bluseta, 'sta bluseta grandeta, capeleto de paja, e via! Arrivati a Zacapa, a Zacapa, è una cittadina.Per avere un po' l'idea, io ho preparato, con Sua Eccellenza, una piccola relazione e ve la leggo, per farci un'idea.Impressioni su Zacapa.Ambiente.La città di Zacapa dista dalla capitale 150 kilometri. La diocesi, con un diametro di circa 300 chilometri, si estende sul territorio di 3 città: Zacapa è una di queste.La popolazione è composta di indios, ladini e da bianchi. In parte è raccolta in alcuni centri, ma per lo più è dispersa in molti villaggi, ove vive nella miseria materiale e morale. Ci sarebbe una cosa, guardate, c'è una strada provinciale bellissima che va da Zacapa fino all'Atlantico; è lunga circa 100 chilometri, è stata fatta dalla Compagnia delle Banane.Lì si potrebbe sfruttare in modo meraviglioso se avessero un po' di iniziativa, perché c'è l'acqua, acqua ce n'è, ci sono dei fiumi pieni d'acqua... pozzi artesiani: ma manca l'iniziativa. In qualche posto hanno cominciato col pomodoro: ma allora, camion di pomodoro... immediatamente! Lì bisognerebbe insegnare, perché la terra è un paradiso terrestre se viene sfruttata con l'acqua! Perciò, basta che loro coltivino, no? Il granoturco, loro lo impiantano ancora col bachetèlo, tanto per dirvi! E non perché manchino macchine, perché macchine ne ho viste... hanno l'America a due passi, no?, manca l'iniziativa, qualcuno che insegni loro.La famiglia è in condizioni peggiori: i matrimoni regolari sono circa il dieci per cento; il trenta per cento è regolarizzabile; gli altri... Tanti figlioli, tanti figlioli; vogliono bene ai figlioli, se c'è uno orfano lo adottano anche, eh! Una ragazza che non ha fioi, guai! Bisogna assicurarsi l'avvenire e allora bisogna aver fioi, a tredici-quattordici anni... bisogna assicurarsi l'avvenire!La geografia è molto varia: a zone aride si alternano zone densissime di flora, poco sfruttate per mancanza di iniziativa da parte della popolazione. Una grande strada asfaltata collega Guatemala capitale e Porto Barrios, sull'Atlantico, attraversando la diocesi di Zacapa.Situazione religiosa.La popolazione, dopo la cacciata degli Spagnoli... Hanno avuto l'indipendenza, no?, e hanno cacciato gli Spagnoli, e insieme con gli Spagnoli hanno cacciato via anche i preti, no?, spagnoli! Loro hanno messo insieme preti e... Dappertutto vediamo chiese coloniali eh!, nei villaggi hanno la chiesa! Eh, proprio, con murature massicce: tutte compagne, va ben, però le abbiamo le chiese.
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4.Quando hanno cacciato via gli Spagnoli, via Spagnoli e preti, e sono rimasti, quanto?, ottanta anni, ottanta anni senza preti... È rimasta per quasi ottant'anni senza sacerdote: la gente è assetata di Dio; nutre grande devozione alla Madonna e alla passione del Signore... grandi cerimonie per la Settimana Santa. Grandi cerimonie con processioni eccetera; e la devozione alla Madonna. Via i preti, però hanno cercato le mamme ai figli, un po', di trasmettere, no? Perciò, quando arriva il prete là: "Padre! Padre! Padre!". Tutti attorno... Anche la gente anziana, saluta con un senso di deferenza il padre e i ghe dà un abbraccio, perché tutti ragazzi, per salutare, danno un abbraccio, no, venti-trenta ragazzi che abbracciano don Aldo!La gente è assetata dunque di Dio. Il sacerdote è visto e salutato con gioia, e la sua presenza vivamente desiderata. Vai nelle scuole, per esempio, a visitare le scuole, e i ragazzi: "Padre, Padre, ci parli della passione del Signore!". E i professori lo stesso... desiderano! Però vedono il prete una volta al mese, una volta all'anno, perché non ce ne sono preti!I due centri che monsignor Luna vorrebbe assegnare alla nostra Congregazione hanno una popolazione complessiva di circa ventimila abitanti. Monsignor Luna ha fatto la proposta: "Siccome vi voglio bene", e ci ha fatto la proposta di darci circa ventimila in una zona vicina a Zacapa, "in modo che siamo vicini", ha detto. Primo, prima zona è di sette-otto, di circa ottomila abitanti, a cinque minuti di macchina, la seconda a dodici minuti di macchina. Sono vicini, no? Tutte e due le cose.La gente è razzialmente abbastanza uniforme, e si mostra molto aperta. Una di queste zone è, sono figli di pirati. Un bel giorno hanno deciso di non far più i pirati, e si sono fermati là, e là sono diventati contadini; sono europei: forse erano nostri nonni, nostri bisnonni! Ai nostri occhi, appaiono in una situazione di estrema miseria, con profondo senso di rassegnazione, contenta di poco: non c'è vero comunismo, qui. Il terreno è pronto, ma non c'è vero comunismo!
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5.Nelle altre zone lavorano alcuni francescani, sacerdoti canadesi, belgi, e due diocesani: in tutta la diocesi ci sono solo due diocesani. I meglio organizzati sono i canadesi, sostenuti sotto ogni aspetto dalle loro diocesi, perché veramente organizzati: il vescovo, poi, di una diocesi in Canadà ha detto: “Ben, io adotto una parrocchia”, e allora manda i sacerdoti, ha mandato i soldi per fabbricare la canonica, per fare un po' di oratorietto, qualcosetta, là, e loro sono andati là.Per esempio, in una parrocchia hanno il ministro, i Fratelli delle Scuole Cristiane: sono stati con i soldi canadesi che hanno fatto una piccola scuola, i Fratelli delle Scuole Cristiane, ed è una parrocchia che è meravigliosa.Siamo andati a visitarne una, per esempio, e c'era una riunione di catechisti. Quanti saranno stati, don Aldo, i catechisti? Più di cento catechisti nella stessa parrocchia; e questi catechisti erano lì da tre giorni: una specie di ritiro, e vanno ogni quattro-cinque mesi, mi pare, per tre giorni di incontro così. Mangiare: si accontentano di un po' di riso per mangiare; dormire, per terra, e stanno là a pregare e istruzioni. Quando siamo arrivati, in una piccola conferenza, il vescovo monsignor Luna ha spiegato su per la lavagna come si fa un'ora comunitaria e allora loro, a domandare informazioni, cioè, nei centri dove non può andare il sacerdote, allora loro, al loro paese, fanno loro, alla domenica, l'ora comunitaria: e allora leggono le preghiere, leggono l’epistola, commentano l’epistola, leggono il vangelo e commentano il vangelo... non è la Messa, ma almeno un'ora di incontro, non potendo aver la Messa. E qui, i catechisti si sono riuniti tre giorni per potersi istruire.Ma vedere questi laici, questi laici che, la maggioranza erano sposati, eh, una squadra di giovanotti e anche di uomini, come domandavano... erano interessati.Siamo andati in un altro piccolo centro, c'era un padre canadese; siamo arrivati là, alla sera, col vescovo. Il padre, il sacerdote, era fuori. La gente: “Buona notte, padre, buona notte, padre!”. Vado a guardare in chiesa: ci sono sette chierichetti con la loro veste rossa, là, pronti; la chiesa: ci saranno state ventitre-ventiquattro persone, in chiesa, e recitavano il rosario. Ma cari miei, ogni dieci Ave Marie un canto: insomma siamo andati avanti per un'ora... Ogni sera, anche se non c'è il prete, loro hanno il rosario: ogni sera, rosario! Poi è arrivato, più tardi, è entrato il sacerdote, ma per loro...Un sacerdote è come, state attenti, se avessimo una latta di benzina: basta usare un fiammifero. Se arrivano i comunisti, lo buttano loro, e non c'è niente da fare; se arriviamo noi, lo buttiamo noi in nome di Dio... è del primo occupante, del primo che arriva... ecco!La popolazione complessiva della diocesi è di quattrocentomila abitanti. Ci sono delle zone in cui bisogna andare a cavallo, bisogna star via tutta la settimana o quindici giorni; ci sono delle cascate di acqua, è una zona con molta acqua.Il vescovo ha detto: "Io sono poverissimo, non posso aiutarvi tanto, ma almanco voglio aiutare la Congregazione perché c'è possibilità di vocazioni in quella zona lì: lì potrete un domani cavare delle vocazioni per la Congregazione”. Però lì siamo, sa, nelle mani di Dio! Intanto il caposquadra sarà don Gianni Rizzi.
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6.Dal Guatemala siamo partiti... Capite che qui non mi dilungo a raccontarvi tutto: ci vuole almeno una settimana. Siamo partiti e siamo andati a Buenos Aires. Partiti al pomeriggio, siamo passati per Panama, abbiamo subìto tre orette di 'forni di riscaldamento' là al caldo; passata la notte in aereo, abbiamo pranzato e volato un pochino, per questione di temporali e tempeste, da Quito a Lima, un paio di orette l’apparecchio... un paio di volte a diecimila metri di altezza; alla mattina siamo arrivati a Santiago, e a mezzogiorno siamo arrivati a Buenos Aires.A Buenos Aires c'era il vescovo del Chaco che è a milleduecento chilometri di distanza, col suo vicario generale venuti a prenderci all'aereoporto, con la macchina del governatore, e l'autista del governatore. Dunque, ricevimenti ufficiali! Nel pomeriggio, eravamo ospiti, vogliono farci fare un giro per la città e mostrarci Buenos Aires. Là... insomma, noialtri dormivimo, e gli altri ne mostrava Buenos Aires! Al mattino presto: partenza.Per noi, l'Argentina è stata una rivelazione, l'Argentina! Guardate che ha una superficie immensa; fino a qualche anno fa, Argentina voleva dire Buenos Aires, praticamente. Anche quando Pio XII è andato a visitare, è andato per il Congresso Eucaristico lì, il cardinal Pacelli, Buenos Aires fa sei milioni di abitanti, e tutta l'Argentina vent'uno-ventidue, avete capito?Strade, c'erano le strade, ma erano fatte di terra; se bisognava fermarse con la macchina e stare aspettare che venisse il pullman per poter... una giornata o due... e questo fino almanco a tre anni fa: fino a tre anni fa. Adesso, invece, hanno fatto la strada che congiunge fino al Chaco, di milletrecento chilometri, e anche più avanti ancora; non solo, ma il campo d'aviazione, piccolo campo d'aviazione, congiunge fino a Resistencia, che è settecentocinquanta chilometri distante, un altro campo d'aviazione internazionale... da lì... xe mejo, senza passare per Buenos Aires e San Paolo.È collegata bene: da Buenos Aires partono pullman ogni giorno che vanno fino a Resistencia eccetera Queste strade hanno dato la possibilità di incontrarsi... Cioè, abbiamo trovato che i nostri italiani, che sono andati là nel secolo scorso e al principio di questo secolo, hanno lavorato come cani, ma hanno fatto delle cittadine, si sono sistemati bene, hanno disboscato, e oggi son là, praticamente...
MO60,7[13-03-1966]
7.Chiesa piena di gente; il parroco stava predicando e ho detto: "Andiamo via se no bisogna aspettare troppo"; c'era solo un uomo, e comincia a parlare in dialetto veneto: "Oh, bongiorno! A son da... Me popà l'è vegnù qua, e qua go parenti”, el ga dito. Tutti i cinquanta dello stesso paese, si chiamano Lovato e Tibaldo... zona che è rimasta ventisei anni senza prete. Dopo è arrivato un prete, ha cominciato a lavorare; attualmente, quel piccolo gruppetto lì, hanno...E allora abbiamo queste creature, che si sono sistemati, per esempio, la città di Rosario ha seicentomila abitanti... a Santa Fe il vescovo dice: "Non state ad andar solo che nel Chaco. Guardi: io ho bisogno di preti che dirigono la diocesi e di quelli che insegnano il Padre Nostro". Il vescovo di Reconquista, anche quello ci ha accolto... si è fatto prete dopo, e sa il fatto suo, mica stupido, eh! Ha una cittadina di centomila abitanti... con una veste bianca, va in giro con la macchina. Però, però, attenti un momento: guardate che è gente intelligente e gente preparata, che conoscono la situazione e si buttano dentro.Però, anche qui bisogna far presto, perché tutta questa popolazione, per esempio, gli operai non vogliono sapere di comunismo; gli intellettuali cominciano ad aver fiducia nel comunismo. Fino a quanto tempo è che noi potremo salvarci dal comunismo, lì? Sedici fabbriche di automobili, eh! La Fiat... la millecento, la seicento... in giro per la strada macchine, nel piccolo centro dove siamo invitati, che è un centro di cinquantamila anime, no? Beh, guardate che lì sembra di essere a Roma, perché... Non crediamo che sia zona... Oggi la civiltà è entrata, e con la civiltà o entra Cristo o entra il comunismo: niente da fare! O entriamo noi o entra lui...Ambiente.
MO60,8[13-03-1966]
8.L'Argentina, paese ricco di immense distese di terreno, concesse, alla fine del secolo scorso, a vari gruppi di emigranti; vi sono interi paesi di friulani, veneti, genovesi e slavi; ha un'economia a tipo prevalentemente agricolo.La superficie totale è di tre milioni di chilometri quadrati, con una popolazione di ventitremilioni di abitanti, la cui metà, metà!, è di origine italiana.Loro ci dicono là: "Signori, voi ci avete mandati qua gli italiani, e son venuti senza prete. Poi vi lamentavate perché, tornando, gli emigranti vi corrompevano l'Italia, ma la colpa di chi è? Un po' di giustizia sociale... preti che insegnassero la religione!". Pensate che loro, là, seppellivano i morti cantando l'Ufficio da morto, loro, 'sti poveri contadini, senza letture.La capitale, Buenos Aires, immensa, modernissima, ha oltre sette milioni di abitanti. Altre città di notevole importanza si incontrano verso il nord: per esempio Rosario, eccetera L'Argentina è divisa in regioni che si reggono come fossero Stati. Abbiamo lo Stato di Buenos Aires, quello di Santa Fe, e quello del Chaco, nell'ambiente dove andiamo noi, no? Rosario... Buenos Aires, Santa Fe, Chaco ... Roque Sáenz Peña fa parte dello Stato del Chaco, la cui capitale è Resistencia. Dista da Resistencia circa centosessanta kilometri e da Bueno Aires circa milleduecento. Il collegamento tra le due città avviene attraverso una magnifica rete stradale. Roque Sáenz Peña è una cittadina di cinquantamila abitanti, ed è sede episcopale da solo due anni. È vescovo monsignor Italo di Stefano, prima vicario generale di Resistencia, da cui dipendeva Roque Saens Peña.La diocesi ha una superficie di chilometri quadrati settantatremila (Vicenza, quattromilacinquecento!), con un diametro di 600 kilometri. La popolazione è di trecentosessantamila abitanti, trecentosessantamila, riuniti in vari centri, ma molto lontani uno dall'altro. È città abbastanza moderna, che sta espandendosi in forma quasi... per il fatto che il sessanta per cento della produzione del cotone di tutta l'Argentina fa capo in questa città. Stabilimenti per la prima lavorazione; c'è un grande laboratorio, grandioso, dove fanno articoli ... motori... grandi saloni.Abbonda... Mancano piccole e grandi industrie per carenza di operai specializzati: ci sono tante automobili, ma non c'è chi le ripara! C'è... non c'è chi metta su un rubinetto d'acqua! Abbonda pure il legname, il granoturco e la carne; è grande fonte del tannino.Situazione religiosa.Tutto questo territorio è stato assistito religiosamente per molti anni da un solo sacerdote di don Orione: seicento chilometri di lunghezza! Attualmente, quattro sacerdoti Orionini hanno la cura d'anime della città e di alcuni villaggi: circa centomila anime. Città e alcuni villaggi dispersi: centomila anime, quattro sacerdoti. Il resto della diocesi è assistito da Redentoristi polacchi, da tre sacerdoti del seminario di Verona, italiani, da due Clarettiani, e da due Cappuccini, eccetera: complessivamente ventisei sacerdoti, nessuno del luogo. Per forza... Il vescovo ha un vicario generale proveniente da Cortona, monsignor Dante Sandrelli, che per venti anni è stato parroco a Resistencia. Entrambi hanno uno spirito apostolico e una mentalità molto aperta.Il vescovo, figlio di friulani, è ammirabile per lo spirito di sacrificio e per l'instancabile attività missionaria. È il vero vescovo della Chiesa dei poveri. Ha rimorso per abitare una casa troppo grande che gli è stata regalata dal Governo, e che non reggerebbe il confronto con qualsiasi canonica vicentina.Gode di tante amicizie, sia col Governo locale che con quello centrale, sia con tanti movimenti assistenziali in Germania, Italia e Olanda. È circondato dall'affetto e dalla collaborazione dei maggiori esponenti laici della città. Per la nostra visita, ad esempio, è riuscito in poche ore a radunare oltre venti esponenti, tra cui il sindaco, il vice-console italiano, ingegneri e avvocati. "Adesso, sentite, io ho intenzione un pochino di riunire un gruppo di laici... dice, guardate, stasera, stasera alle nove facciamo una riunione". Ventuno erano presenti, tra cui il sindaco, il vice-console, ingegneri, avvocati, eccetera "Una parrocchia, una scuola professionale, subito, subito... Mi interessa solo sentire il vostro pensiero per il momento. E, secondo voi, quale arte, quale scuola...". E allora uno: “Meccanica”. Pensate che, tanto per far qualche cosa, ci sono i ragazzi in mezzo alla strada, no?; il parroco lì e il sindaco, siccome che alcuni facevano la professione di pulisci-scarpe, là, di lustrascarpe, cosa hanno fatto? Hanno regalato una cassetta, hanno fatto delle cassette, con la scatola eccetera di tutto quanto ... spazzole: settantacinque cassette...6 aprile 1966