1.... Sacra Famiglia...Quest'oggi è festa delle nostre famiglie; festa della famiglia di Gesù e delle nostre famiglie. La Chiesa vuol fermare il suo sguardo nella famiglia di Nazaret per portarcela come modello delle nostre famiglie.E allora state attenti: diamo uno sguardo a che cosa sarà del mondo di qui a miliardi e miliardi di anni. Di quei tanti miliardi di anni quando sarà terminata la terra, quando nessun uomo sarà sopra la terra, che cosa ci sarà? Una grande famiglia, ma una grande famiglia, fatta di miliardi e miliardi di uomini, no: il Paradiso. Questa grande famiglia sarà composta da chi? Dio, intanto.... e poi? Da noialtri: ci saranno tutti gli uomini. Che bellezza il Paradiso, no? Cosa vi pare? Pensate, pensate a una famiglia meravigliosa... tutti fratelli, col fratello Gesù, con un padre solo: Dio!Ora, tutti gli uomini, tutti gli uomini, bianchi, neri, piccoli, grandi, ignoranti, sapienti, sono diretti per il Paradiso, dove sono destinati a formare con Dio la grande famiglia che deve durare per tutta l'eternità; e noi, noi dobbiamo andare in giro pel mondo e a ricordare agli uomini questa grande verità. E allora il punto di arrivo è là: formare la grande famiglia dei figli di Dio. Dio Padre, Cristo fratello nostro e fratelli tutti. Adesso, intanto, finché siamo qui in terra, che cosa bisogna fare? Ecco, finché siamo qui in terra dobbiamo prepararci e fare le prove.Ieri sera, nella nostra sala da teatro numero uno, la prima sala teatro a destra, non la seconda o terza, la prima, stavano facendo le prove. Quali prove? Le prove del teatro, il grande teatro che i novizi faranno stasera. Cosa spaventosa, grandiosa, cosa grandiosa, vedrete, vedrete! È intitolato: "In tribunale". C'è un giudice che quando parla fa tremare la terra, cioè, il presidente del tribunale che quando apre la bocca fa tremare la terra... Comunque, ieri sera hanno fatto le prove, le prove, per il teatro che faranno stasera. Allora attenti: cosa hanno fatto nelle prove? Quello che era vestito da carabiniere ... da carabiniere, per forza, no? Quello che faceva da avvocato difensore, cosa faceva ieri sera? Eh, da avvocato difensore, capisci la diversità... O, bene, quello che faceva da Canocia, che el sarìa quel che ga robà sinque peri, tre smarsi e du macai, eh? Beh, quello che è l'imputato, che prenderà trent'anni di prigione e venti di galera, beh, state attenti un momento, quelli, scusatemi, cosa facevano ieri sera? No? Chiaro! Ognuno ieri sera faceva la parte, la parte che farà questa sera brillantemente...
MO53,2[09-01-1966]
2.Dunque attenti, in terra adesso noi, come ieri sera, dobbiamo fare la prova, la prova reale, una prova vorrei dire pagata anche; loro prenderanno la paga stasera, se fanno bene, se no... Eh!, ma noi, noi invece prendisimo la paga quando facciamo le prove: durante le prove ci pagano, quando andiamo di là, ci danno i soldi. Ci guadagnamo durante le prove, insomma... in terra dobbiamo fare la prova, le prove generali, no?, del teatro che faremo per tutta l'eternità!Quale sarà il teatro dell'eternità? Volersi bene, volersi bene! Prima parte: volersi bene; seconda parte: volersi bene; terza parte: volersi bene! Per quanto tempo? Per tutta l'eternità! Quanti sacchi di bene? Infiniti! Questo è il teatro dove dobbiamo poter arrivare: volerci bene per sempre, volerci bene tanto tanto tanto, per tutta l'eternità. Ora in terra dobbiamo fare le prove, le prove. Allora... in Paradiso, c'è un esemplare di questo? C'è sì o no? Chi è? Dio! Bravo, bravo, dieci con le lodi! In Paradiso abbiamo già un esemplare: Padre, Figlio e Spirito Santo; si vogliono bene? Tanto o poco? Tanto. Bravo! Si vogliono così tanto bene che sono in tre e sono uno solo. È una famiglia esemplare proprio meravigliosa. In Paradiso è un esemplare meraviglioso. In terra, in terra hanno portato un altro esemplare: uno in Paradiso, che è dall'eternità; in terra, a Nazaret, un altro esemplare, composto da quanti qui? Tre. Anche qui: dal padre; no caro! Niente Padre Figlio e Spirito Santo! Composto da Gesù, Giuseppe e Maria.Dunque attenti: a Nazaret, l'esemplare della famiglia, di una nostra famiglia qui adesso, solo composta da chi? Da tre personaggi meravigliosi: San Giuseppe, la Madonna, Gesù. Il primo, più importante, Gesù; secondo, la Madonna; terzo, San Giuseppe. Là hanno fatto così: capo famiglia san Giuseppe, seconda la Madonna, è stata umile eh!, e Gesù, sotto. Che comanda Giuseppe, quella in mezzo la Madonna, che obbedisce Gesù. Ma varda che razza de criterio! Cosa ghe ne disio voialtri, ah? “Che smissioti, ga dito qua un bocia, che smissioto, che smissioto!”. Proprio così, caro! Che smissioto! El più zovane, superiore generale; in mezzo, don Guido; e sotto, le intelligenze là, dei... Un bel giorno se roversa: don Guido resta in mezo, mi sotto, voialtri par sora; che smissioto!Ora, attenti, nella Sacra Famiglia Dio ha stabilito così: capo famiglia San Giuseppe; vice-capo famiglia la Madonna; truppa Gesù! La xe così, no? Ufficiale comandante san Giuseppe; sergente la Madonna; truppa Gesù! Dove xela la truppa? Eccola lì, vero? Ecco! Ora attenti! Cosa ha fatto san Giuseppe? Ha fatto la sua parte, da ufficiale comandante! Oh, qualche volta venivano ordini dall'Alto, e allora lui... e quando venivano dall'Alto, cercavano lui dall'Alto; qualche volta capitava che stava dormendo e veniva un angeletto: "Ehi! Bepi, partenza! Ordine superiore: il ministero della guerra comanda: partenza per l'Egitto!". Era lui l'ufficiale! Non andava mica l'angelo a dire a Gesù: "Di' alla Madonna che dica a san Giuseppe che bisogna partire per l'Egitto”. No; andava da san Giuseppe, perché era lui il comandante in capo. Ma, el gera el meno grando! Importa gnente!.... El gera ufficiale!... Rappresentante di Dio nella Sacra Famiglia, san Giuseppe! Ma se ghe gera Dio, Gesù el gera lì! Importa niente! Importa niente! Gesù era Dio sì, no? Eppure il rappresentante di Dio nella Sacra Famiglia era san Giuseppe! Perché? Perché Dio ha stabilito così! Meravigliosa realtà nella casetta di Nazaret: una armonia meravigliosa, non misurata col metro umano, ma misurata soprannaturalmente. Dio ha stabilito quest'armonia, e lì si conserva l'armonia. Le ultime parole che erano scritte nel Vangelo, che voi non volevate sentire perché eh, canaglie!, non volevate sentire... no, avete tagliato il Vangelo: "Et erat subditus illis"! Allora, nella casa di Nazaret c'era questa armonia.Va bene! Che cosa vuole allora il Signore da noi? Il Signore vuole che noi imitiamo qui in terra la casa che c'è in Paradiso, Padre Figliolo e Spirito Santo, no? e che imitiamo la famiglia che se ne sta a Nazaret.
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3.Attenti! In che modo? Cercando in terra di recitare con impegno la nostra parte. Ho detto che ieri sera nelle prove del teatro, il presidente del tribunale faceva il presidente; l'avvocato, l'avvocato; il pubblico ministero, il pubblico ministero, il pubblico ministero; il carabiniere, da fedele carabiniere, e così tutti gli altri. Ora, vedete, in terra ogni individuo ha ricevuto una parte, non da recitare, ma da fare veramente una parte.Io, povero uomo, ho ricevuto la parte di superiore generale di una Congregazione religiosa. El me fa spissa 'sto nome, el me fa vegnere el bao 'sto nome, ma vivaddio bisogna ca lo tegna. Avete capito? E anche se non voglio essere chiamato superiore generale, devo farlo se nò ciapo le pache generali da nostro Signore! Avete capito? Il nome posso buttarlo via fin che voglio, ma la responsabilità non posso buttarla via se nò ciapo le sante pache generali, prima e dopo el passagio del Mar Rosso, là, prima de andar in Paradiso. Capito? Perché la mia parte, la mia parte, mi è stata assegnata dal Signore... e mi ha detto: "Tu, caro figliolo, te sarè un gnòchete fin che te vui, sarai un insulso, sarai quel che vuoi, però la tua parte è questa".Qua stasera, quando assisterete al teatro, vedrete il presidente del tribunale. Potrete dire: “Ma perché i ga messo un sovrintendente così bauco?”. Va ben che i ga messo un presidente con la vocetta così da femenetta proprio mola mola; perché i ga messo un presidente così... Cosa importa! Se il pubblico, il ministero di grazia e giustizia ha stabilito di mettere presidente quello, non tocca a voi criticare il presidente. È inutile che voi andiate dire: “Ma noi vogliamo Venco perché è grande e grosso, come presidente del ribunale!”. Eh, cari miei, presidente stasera, Venco può fare quante sentenze che vuole; quella valida, quella che veramente dovrai, salverà Canocia, o metterà in galera Canocia, sarà la voce melliflua del nostro caro Fernando, che è presidente del tribunale! C'è niente da fare! Capito? Noi crediamo, non si misura il presidente con la voce roboante o con la grandezza! È stato investito lui, è stato investito lui! E la sua parte, magari con una vocetta femminea piccina piccina, magari dovrà scrivere la sentenza e la dovrà farla leggere da un altro, ma è lui incaricato, è lui che dirà stasera: “Canocia in galera! Canocia copà”. Insomma quello che dirà. Capito?
MO53,4[09-01-1966]
4.Ora, vedete, ognuno di noi ha ricevuto una parte da compiere. È inutile... Per esempio, all'esternato, ci son tanti ragazzi all'esternato, tanti professori, tanti bidelli, tante persone, però il Signore ha messo uno; un altro bauco come mi? No! Un altro bauco... e ha messo lui, e ha messo don Guido. È inutile che dica: "Ma io sono...". Tutto quel che vuoi! Chiamati direttore dell'esternato, chiamati bidello dell'esternato, chiamati partito quel che vuoi, chiamati anche presidente del tribunale; essenziale è che tu sei responsabile là e devi farlo!Adesso... a mezzogiorno andate a mangiare. La cuoca, chiamatela cuoca, chiamate bidella, chiamatela spazzina, chiamatela quel che volete, essenziale è che deve far da magnare! Ciamèla quel che volì, deve far da magnare! È giusto, no? Deve far da mangiare!Ora noi, per essere ... Lui ha ricevuto da Dio quell'incarico: quella è la sua parte che deve recitare. Qualche assistente, qua, lo so che qualcuno è più giovane di voi, tutto quel che volete, però, però, parlo di Giacobbo, so che è più giovane, più semplice, tutto quel che volete, però meno santo di voi.... ecco tutto quel volete, però è il rappresentante di Dio. Mi dispiace tanto: presidente del tribunale! Mi dispiace tanto, io non ce n'ho mica colpa. Quando sarai più vecchio tu e sarai tu suo superiore, e allora sarai tu: adesso è lui! Che cosa ci vuoi fare! Tu devi fare la tua parte di Canocia e lui deve fare la parte di presidente. Cosa volete? È così!Nella casetta di Nazaret ognuno faceva la sua parte, ma la faceva per amore di Dio e la faceva guardando il Cielo. Cercava di farla, non interpretandola come voleva lui, ma come voleva Dio.Per esempio, tornemo alla commedia di stasera: il presidente del tribunale non può fare quello che vuole lui. Deve stare alle leggi, deve stare agli ordini, deve stare alle disposizioni di legge per dare la sentenza. E allora sentirete: "Visto l'articolo, visto l'articolo, sentito, sentito, visto de qua, visto de là, noi decretiamo". Oh! Noi decretiamo! Ma visto visto visto, però, capito?Ora, anche voi dovete fare la vostra parte sopra la terra, ma sentita la volontà di Dio, visto il regolamento che dice di non studiare, visto il regolamento che si deve far silenzio, viste le Costituzioni che dicono così, io, io stabilisco così! Avete capito? Restiamo, tutti noi... io, io, però, ricordatevi, che è un "io stabilisco così" vero e proprio, in collegamento però col Signore!Voi più grandi dovete capire 'ste cose qui, e voi più piccoli dovreste capire ancora meglio dei grandi, è chiaro? E cioè, io adesso sono piccolo, e devo fare quello che faceva Gesù: il mio dovere! Dove lo trovo il mio dovere? Nell'assistente! Ma se l'è più cattivo de mi! Importa niente! Ma se l'è 'na canaja! Importa niente! Importa niente! Io trovo, nella volontà dell'ssistente, la volontà di Dio. Dove la trovo? Nel regolamento, nei miei doveri, lì trovo la volontà di Dio e faccio bene la mia parte. Quando diventerò più grande farò la parte che il Signore vorrà da me.In questo modo, recitando bene ognuno solo la propria parte, in armonia col Cielo come si faceva a Nazaret, noi cosa facciamo? Cominciamo in terra a realizzare la famiglia dei figli di Dio. Cominciamo qui nella Casa dell'Immacolata a fare un'altra famiglia di Nazaret.
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5.Ecco, vedete, domani voi dovete far così: andare nel mondo e fare tante Famiglie di Nazaret, che messe insieme fanno la famiglia di Dio. Perché, mi hanno detto questo: che se io prendo una manata di neve, un'altra manata di neve, un'altra manata di neve, a forza di manate di neve vien fora un mucio de neve, no? Ma se prendo una manata di neve, una manata di terra e una manata de formajo, non vien fora una mucio de neve, è chiaro? Vien fuori un miscuglio. Ora vedete, se vogliamo fare la famiglia di Dio in Paradiso, bisogna che facciamo tante singole famiglie di Dio qui in terra, unite insieme fra loro.Per esempio: ecco domani andate in una parrocchia, supponiamo... Giacobbo... e un vescovo... pì grande, pì grande... lo facciamo vescovo, lo facciamo vescovo: Sua Eccellenza.... della Pia Società San Gaetano, vescovo di Padova, Padova... beh! Un momentino! Allora lui, che cosa deve fare? Deve dire: adesso io devo fare divenire la mia diocesi una Nazaret, perché poi deve essere trapiantata in Paradiso, e deve ingranarsi con la santa Nazaret, a fare la famiglia di Dio, no? Allora comincierà: primo! Io comincerò a fare la mia piccola Nazaret nell'episcopio, il segretario don Zeno, il segretario; il vicario generale... insomma la piccola Nazaret: ci troviamo insieme, ci vogliamo bene, ci consigliamo. Eccola lì: piccola Nazaret. Poi, seconda Nazaret: coi canonici in cattedrale. Invita a mangiare qualche volta insieme, a fare una gita in compagnia: piccola Nazaret. Poi: col gruppo del seminario. Altra piccola Nazaret; poi coi vicari foranei, poi, brrrrrm!: tutti i preti... piccola Nazaret. Poi, spingere i parroci... ma invece di incominciare così, incomincerei da sotto, comincerei dai parroci: beh, sentite, cominciate con le famiglie. Avete qua centocinquanta famiglie: le centocinquanta famiglie diventino piccole Nazaret. Poi queste centocinquanta famiglie divenute piccole Nazaret, insieme cosa fanno? Una Nazaret così, no? E poi... le parrocchie così messe insieme, cosa fanno diventare? Una Nazaret tutta la diocesi! E se il tuo vicino di casa, il vescovo, supponiamo, di Udine, monsignor Paolino, laggiù, vescovo di Udine, e poi Antonio, là, monsignor Antonio Bottegal, vescovo di Venezia, fa altrettanto, il Veneto diventa una grande Nazaret; e se poi Magnaguagno Papa fa altrettanto col mondo, avremo la grande famiglia, vero, la grande famiglia dei figli di Dio.Ricordatevi, figliuoli, che il mare è fatto di tante gocce d'acqua, capito? Il mare non è fatto di cisterne d'acqua, ma tante goccette d'acqua vien fuori il mare. La grande famiglia di Dio in Paradiso è fatta da tante piccole gocce.
MO53,6[09-01-1966]
6.Cominciamo in casa nostra a fare bene, bene il nostro dovere e unirci insieme. Sforziamoci; preoccupazione di tutti, assistenti, tusi, tutti quanti: "Dai, dai, che gavemo da formare la famiglia di Dio, via 'ste robe qua, via 'ste robe, via..."; preoccupazione... fare la famiglia di Dio. E poi, dove saremo portati da Dio, fare tante piccole famiglie di Dio, unite insieme, nella parrocchia. Punto d'arrivo del parroco: io devo trasformare la mia parrocchia in una grande famiglia di Dio. Comincerò dalle famiglie, comincerò dalle associazioni, lotto per questo; domani io devo trasformare il mondo nella grande famiglia di Dio.Figlioli miei, ricordatevi che Stalin o qualcuno di quegli uomini là, in altro campo sono riusciti a sconvolgere il mondo. Ricordatevi bene, ricordatevi che noi abbiamo la grazia di Dio che loro non hanno. E se noi siamo fermi su questo punto, se piantiamo questo chiodo in testa, noi dobbiamo sconvolgerlo il mondo... e lo possiamo fare! Senza tante arie, senza tante storie. Datemi un uomo, voialtri, che abbia un'idea che sia un chiodo, vedrete che presto o tardi quel chiodo si pianterà e si rovescierà il mondo. Datemi voi un bravo uomo, un sacerdote e un diacono, buttateli in una parrocchia; passerà un po' di tempo, passerà un po' di tempo, ma vedrete che a un dato momento la parrocchia sarà trasformata, a un dato momento quella parrocchia diventerà una piccola Nazaret. State sicuri, o presto o tardi anche i grandi, i grandi, cascheranno giù. O cascheranno giù o cambierà la parrocchia... saranno asfissiati dalla carità! Non può resistere uno dove c'è la carità: o si converte o scappa via finché, a un dato momento, va a finire in una parrocchia dove casca lì.Come è possibile tutto questo? Ha detto san Giovanni Bosco a quel Signore incontrato nel sogno: “Come è possibile che io trasformi i lupi in agnelli?”. “Con l'aiuto di Colei che tua mamma ti ha insegnato a salutare tre volte al giorno!”.E allora, sentite, io vi ho dato le idee, e adesso come si può fare questo? Andate alla Madonna, fatevi spiegare da Lei, dite che vi ho mandato io e che noi ci portiamo abbastanza bene. State sicuri che vi accoglierà molto bene, e vi dirà come dovete fare.9 gennaio 1966