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DIARIO del pellegrinaggio in Terra Santa

DT 1965

DIARIO DEL PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA

11-21 ottobre 1965

INTRODUZIONE CRITICA

Il riferimento è alla Santa Messa celebrata con l’assistenza del diacono e del suddiacono, anche se nel caso tutti erano sacerdoti. Don Francesco è don Francesco Benetti. FRANCESCO BENETTI, nato a San Vito di Leguzzano (VI) il 21.2.1915 e consacrato sacerdote a Verona il 16.4.1939 per la diocesi di Chieti, dove lavorò come parroco. Rientrato a Vicenza, offrì la sua collaborazione a don Ottorino, che gli affidò la direzione della Colonia Agricola di Grumolo delle Abbadesse (VI), ed emise la professione religiosa il 7.10.1948 con il primo gruppo dell’Associazione. In seguito lavorò a San Bonifacio (VR) presso la Scuola professionale parrocchiale e l’ospedale, ed ivi morì l’11.9.1978.

DT 1965,1

1.Don Ottorino realizzò, dall’11 al 21 ottobre 1965, un pellegrinaggio in Terra Santa, insieme con don Aldo e alcuni amici e benefattori della Congregazione, in occasione del XXV anniversario dell’ordinazione sacerdotale. Il gruppo, organizzato dall’Opera Italiana Pellegrinaggi Paolini e dall’Opera Romana Pellegrinaggi, era composto da sacerdoti e da laici, presieduto da mons. Dino Conti e animato per l’aspetto biblico dal sac. prof. Gianfranco Nolli.
Il diario si compone di:- una scheda bianca, autografa, scritta con penna biro sulla facciata anteriore: riporta le Sante Messe celebrate nei giorni 11-14 gennaio. - cinque schede bianche (la quinta è un cartoncino con l’intestazione Pia Società San Gaetano), autografe e numerate, scritte con penna biro su entrambi i lati: riportano appunti frettolosi dei giorni 12 e 13 ottobre, forse da passare in seguito nel quaderno del diario.- un quaderno a righe, autografo, scritto con penna biro per un totale di 51 pagine: riporta gli appunti del viaggio, con abbondanti sintesi delle lezioni del prof. Nolli, considerazioni personali molto intense, preghiere.Lo stile è rapido, con frasi incomplete e monche a guisa di appunti frettolosi, senza alcuna ricerca di un periodare scorrevole e piano.Il testo stampato riproduce fedelmente l’originale, con qualche lieve correzione ortografica e l’eliminazione di alcune sottolineature che in genere sono abbondanti, rispettando però il linguaggio a volte contorto, le espressioni meno esatte, l’uso frequente e tipico di don Ottorino delle maiuscole anche se non sempre coerente e conforme.

Si aggiunge a volte l’indicazione del luogo per rendere anche visivamente più comprensibile il testo.

Sante Messe

11 Maternità, Santa Maria Maggiore 12 Celebrante (Don Aldo diacono e Don Francesco suddiacono ) nella concelebrazione nella grotta dell’Annunciazione. 13 Da solo nell’Altare della Grotta dell’Annunciazione.Alle 11: cerimoniere sul Tabor; concelebrazione di 20 sacerdoti; ho messo Don Aldo diacono.

14 Da solo nella grotta della Annunciazione.

Ore 16,30: fatto da cerimoniere al monte delle Beatitudini. Occupate le suore a pregare.

AUTOBIOGRAFIA Terra Santa

Nell’originale è scritto ‘Caifa’; forse don Ottorino si lasciò ingannare dalla pronuncia dura dell’H iniziale.

DT 1965,2

12-X-65 Acri San Giovanni
30.000 abitanti, 110 cattolici, 2 padri, scuole 1100 allievi.

Haifa 260.000 abitanti (Monte Berico - Vicenza, Monte Carmelo - Haifa), 2000 cattolici. Nuova religione-filosofia: aderiscono 100.000 americani, per l’unione del mondo, si comunica con gli ebrei.

Carmelo pendio, luogo lussuoso, sopra Chiesa.Sorpresa. Siamo con Don Aldo sul ciglio della strada, di fronte alla Chiesa del Carmelo. Passa un camion di giovani operai: ci gridano dietro, ci insultano, uno ci sputa contro. Dove Elia uccise i profeti, dove è piovuto il fuoco dal Cielo.Haifa è posta sul mare, è città moderna, fa pena il pensarla non cristiana. Fa piangere pensando alla Madonna nel suo santuario sopra questa città pagana, fa pena passare per le strade luminose, vederle piene di gente e sapere la situazione religiosa di tutte quelle creature.

Nazaret - povera Nazaret, nessun profeta è accolto in casa; oltre qualche (sono tanti) convento c’è così poco di Gesù!

Forse vuole indicare che ha diretto la recita del santo rosario con tutto il gruppo dei pellegrini.

L’espressione “Lo Spirito Santo scenderà” è sottolineata nell’originale, e con una vistosa cancellatura dell’espressione “dell’Altissimo” scritta precedentemente.

DT 1965,3

3.13-X-65 Tabor

Monte del fuoco: il monte perché domina, del fuoco perché vulcano spento e perché più facile ai fulmini. Gli antichi uomini lo credevano un monte sacro perché portatore di fuoco.Gesù si rivela ai tre più intelligenti; rivela però la sua battaglia, la croce.Nel pomeriggio ho recitato pubblicamente la S. Corona alla grotta dell’Annunciazione. AnnunciazioneLezione esegetica. Dio ha l’abitudine di preparare i suoi uomini. Non poteva non preparare Maria, Immacolata, piena di grazia,cioè gradita a Dio sotto tutti i punti di vista.Maria conosceva la sua grande missione, l’attendeva, e S. Luca non ha alcun timore di essere frainteso nel parlare chiaramente.

Era cosa comune che gli dei venissero sopra la terra, e si incontrassero con gli uomini per avere relazioni sessuali, considerate come il massimo piacere. Ora S. Luca non ha alcun timore di essere frainteso. Egli sa da Maria tutto e le cose sono così chiare che è impossibile essere fraintesi. Inoltre S. Luca fa capire chiaramente che Maria conosceva il grande mistero che doveva verificarsi.

Appare l’Angelo: “Esulta, o piena di grazia, il Signore è con te". A queste parole Maria si turbò, e andava pensando tra sé che cosa potesse significare quel saluto. (Lei sapeva tutto quello che l’attendeva, ma non capiva a che cosa potesse alludere quel personaggio con quelle parole. Ella sapeva infatti, come dice S. Paolo, che il suo segreto era nascosto ‘ab saeculis’ in Dio).Ma l’angelo le disse: “Non temere, Maria... e il suo regno non avrà fine". (Tutte queste parole dicevano tanto, ma dicevano niente. Dicevano che Gesù sarebbe stato grande, ma non figlio di Dio.L’angelo non aveva ancora fatto capire di conoscere il mistero). Insiste Maria: “Come avverrà questo se io non ho alcuna intenzione di conoscere uomo?". (È una obiezione che Ella fa per tentare la conoscenza dell’angelo. A Zaccaria era mancata la fede e venne castigato. Maria è nel giusto diritto e dovere di sapere la portata delle parole angeliche).Dice l’Angelo: “Lo Spirito Santo scenderà sopra di te e la potenza dell’Altis-simo ti adombrerà...". Maria ha il segno che Dio ha rivelato poco prima agli Angeli il mistero nascosto nei secoli e che è giunto per Lei il grande momento desiderato e preannunciato. Il resto di Elisabetta ecc. è una prova secondaria per Lei.

Il turbamento di Maria è naturale. Le spose sognano il matrimonio e poi sono così turbate che sbagliano persino nel mettersi l’anello.Il chierico sogna il sacerdozio ed è turbato, commosso, nel momento di ricevere l’ordine. Maria attende il grande momento, è pronta, preparata da Dio, piena di grazia. Vede l’angelo ed è turbata: che sia arrivata la mia ora? Però agisce con prudenza: Virgo prudentissima .

MARIA Immacolata

PREGHIERA rosario

SACERDOZIO

Sulla scheda è scritto in senso verticale: “Solo in questo miracolo Gesù cambia natura alle cose, e si stacca dai miracoli fatti dai profeti”.

La scheda risulta essere un cartoncino intestato della Pia Società San Gaetano.

DT 1965,4

4. Gesù nel compiere i miracoli.Adopera la parola. I popoli primitivi credono che la parola porti vita. Gli ebrei credono alla potenza della parola: “Dì una sola parola...".Con i pagani Gesù usa i gesti. I maghi pagani usano gesti. Gesù usa gesti, ma dà una potenza non proporzionata, per cui lo credono un super mago. Bisogna perciò credere in Lui. Però Gesù per compiere questi gesti li chiama in disparte dagli ebrei perché tra gli ebrei usava le parole. La donna lo tocca, ma lui la richiama.

Cana. Narrazione fatta da S. Giovanni: non è uno storico, parla ad una seconda generazione cristiana, non si preoccupa delle narrazioni fatte dai sinottici. Non parte da una descrizione realistica, ma prende solo quelle parti che gli servono per la dimostrazione di una tesi di carattere superiore. Inquadramento. Maria è già in Cana. Le feste di nozze potevano durare anche sette giorni (a seconda dei quattrini). Di solito avveniva dal tramonto in poi.Chi presiedeva: il capo tavola e poi una persona di fiducia che deve sorvegliare che non manchi qualche cosa e che qualcuno non approfitti. Gli invitati sono tanti causa le parentele. Appare che sia Maria la responsabile. Era fatica vedere, di notte, con poca luce, se c’era vino. Maria credeva che ce ne fosse e si accorge che non ce n’è più.Che fare, di notte? Andare in cerca sarebbe stato un disonore per gli sposi per tutta la vita. Inoltre Gesù si presenta come Maestro per la prima volta in pubblico ed il fatto increscioso della mancanza di vino avrebbe fatto dire che il Maestro sarebbe stato un uomo da poco, anzi uno che porta scarogna. “Che c’è tra me e te: non è venuta la mia ora". (Dall’aramaico: “Sì, Maria, siamo d’accordo; è già venuta la mia ora"). Questo aumenta il valore di Maria, che vuole salvare il prestigio di suo Figlio.

MARIA mediatrice

GESÙ

maestro

DT 1965,5

5. Pellegrinaggio in Terra Santa

11-21 – X – 1965

Don Aldo e Don Ottorino

Il viaggio è stato offerto dalle Sig.ne Meneghini

Intenzione particolare

Per ottenere da Dio di poter condurre

la Congregazione solo dove la vuole Lui

e che tutti i suoi membri possano essere sincronizzati,

il massimo possibile per una creatura umana,

con la Divina Volontà.

PREGHIERE per la Congregazione

CONGREGAZIONE missione

VOLONTÀ

di DIO

Don GIANFRANCO NOLLI, insegnante di Sacra Scrittura a Roma, era l’assistente spirituale del pellegrinaggio. Don Ottorino riporta la sintesi di alcune sue lezioni esegetiche, aggiungendo a volte annotazioni e rilievi personali.

DT 1965,6

6. 11-X-1965

Partenza da Roma ore 13.30

Arrivo a Lidda ore 17.30 circa.Un po' di sosta per le pratiche doganali e poi in pullman a Nazareth (oscuro, non si vede niente). Cena… a letto. 12-X-1965 NazarethAl mattino prima entrata nella grotta dell'Annunciazione.Sensazione tremenda del grande mistero avvenuto. Si sente quasi la presenza sensibile della Vergine e dell'Angelo. Si sente la forza dell’ "Incarnatus est" e dell' "Ecce ancilla Domini". Si sente un bisogno irresistibile di mettersi a completa disposizione di Dio.Ho la grazia di celebrare per primo di tutti all'Altare dell'Annunciazione.Si fanno due concelebrazioni: una alle 7 e l’altra alle 7.45.Io sono celebrante della prima: don Aldo è diacono e don Francesco suddiacono.Dopo colazione visita alla grandiosa basilica che sta sorgendo e visita ufficiale alla grotta e fontana di Maria.Poi don Nolli (prof. di Sacra Scrittura a Roma) ci tiene una lezione proprio entro la Grotta. Riassunto lezione Dio ha l'abitudine di preparare i suoi uomini. Non poteva non preparare Maria. Immacolata, piena di grazia, cioè gradita a Dio sotto tutti i punti di vista. Maria necessariamente conosceva la sua grande missione e l'attendeva. S. Luca non ha alcun timore di essere frainteso nel parlare chiaramente.Era cosa comune a quei tempi che gli dei venissero sopra la terra, facendosi spesso precedere da qualche ambasciatore, e si incontrassero con gli uomini per avere relazioni sessuali, considerate come il massimo godimento.

Ora S. Luca, sebbene conoscesse tutte queste leggende, credute però dal mondo pagano, non ha alcun timore di parlare chiaramente. Segno che conosceva bene come stavano le cose, data l'amicizia con Maria, e le propose con chiarezza tale da non essere possibile fraintenderlo.S. Luca fa capire chiaramente che Maria conosceva il grande mistero che doveva verificarsi.Ecco il fatto. Appare l'Angelo: "Esulta, o piena di grazia, il Signore è con te". A queste parole Maria si turbò e andava pensando tra sé che cosa potesse significare quel saluto. (Lei sapeva il grande mistero che l'attendeva, ma non capiva a che cosa potesse alludere quel personaggio con quelle parole. Ella sapeva infatti, come dice S. Paolo, che il suo segreto era nascosto “a saeculis" in Dio). Ma l'Angelo le disse: "Non temere, Maria... e il suo regno non avrà mai fine". (Tutte queste parole dicono tanto, ma dicono niente. Dicono che Gesù sarebbe stato grande, ma non Dio. L'Angelo non aveva ancora fatto capire di conoscere il mistero). Insiste perciò Maria: "Come avverrà questo se io non ho alcuna intenzione di conoscere uomo?" (verbo al presente continuato).È una obiezione che Ella fa per vedere fino a che punto arriva la conoscenza dell'Angelo. A Zaccaria era mancata la fede e venne castigato. Maria invece è nel giusto diritto e dovere di sapere la portata delle parole angeliche.Dice l'Angelo: "Lo Spirito Santo scenderà sopra di te e la potenza dell'Altissimo ti adombrerà...".Maria ha il segno che Dio ha rivelato poco prima agli angeli il mistero nascosto nei secoli e che è giunto per Lei il grande momento. Il resto riguardante Elisabetta è una prova secondaria per Lei.Il turbamento di Maria è naturale. Le spose sognano il matrimonio e poi sono così turbate che sbagliano persino nel mettersi l'anello. Il chierico sogna il sacerdozio ed è turbato e commosso nel momento di ricevere l'ordine.

Maria attendeva il grande momento, sentiva che stava appressandosi, era pronta, preparata da Dio, piena di grazia. Vede l'angelo ed è turbata: "Che sia arrivata la mia ora?".Però agisce con prudenza.Vergine Prudentissima.

PREGHIERA rosario

CONSACRAZIONE disponibilità

DIO stile di...

MARIA Immacolata

VIRTÙ

fede

VIRTÙ

prudenza

La città, chiamata anticamente Akko, fu fondata dai Fenici e fu ricostruita come fortezza dai Crociati. Don Ottorino scrive «Turchi» per «Mussulmani», come farà anche più avanti.

L’espressione “110 cattolici” è sottolineata nell’originale: evidentemente don Ottorino rimase sorpreso da un numero così esiguo.

Nell’originale è scritto “Caifa”, come nella scheda iniziale.

Il riferimento è a 1 Re 18,20-40 ove si racconta l’uccisione di 450 profeti di Baal per opera del profeta Elia.

DT 1965,7

7.12-X-1965 Pomeriggio

Acri S. Giovanni Fortezza dei Turchi. Napoleone tentò inutilmente di abbatterla dal mare, ma dovette ritornare.30.000 abitanti, 110 cattolici . Haifa La più bella città di Israele, monte Carmelo e mare.

260.000 abitanti, 2.000 cattolici.(Nuova chiesa, più filosofia che religione, che tende di fare di tutto il mondo una chiesa sola ed un unico stato con un'unica lingua l'esperanto. Sembra che in America ci siano 700.000 aderenti. La chiesa è con la cupola tutta dorata). CarmeloCome Monte Berico domina Vicenza così il Carmelo domina Haifa ed il mare.Posto bellissimo. Haifa città modernissima. Su per il Carmelo sta arrivando il grande mondo del turismo.Piccola cronaca. Usciti dalla chiesa del Carmelo (dove Elia uccise ecc. ) sono solo con don Aldo e passa un camion di giovani operai. Ci gridano dietro, ci insultano ed uno con segni di sdegno e di odio ci sputa contro.Nazareth È sera, siamo a Nazareth. Sono nella mia stanza.Ho visto il paese di Gesù, ho visto i monti che Egli vedeva, che Egli da giovane saliva, il paese della sua fanciullezza, della sua gioventù, dove Gesù si preparava e meditava la sua missione. Certe cose sono indescrivibili. Guardando questi monti sembra quasi di incontrarmi con Gesù e con i suoi pensieri. Si entra facilmente nel suo intimo ed è difficile trattenere il pianto pensando alle decine di luci rosse che illuminano la sua città e che segnano i piccoli centri comunisti della città. Se Gesù ha pianto ieri su Gerusalemme, oggi non può non piangere sulla sua Nazareth.Oggi Nazareth conta circa 30.000 abitanti. Ieri erano 300, ma credo che in proporzione i suoi amici non siano aumentati.Povero Gesù...Fa che tutti noi possiamo essere sempre a tua completa disposizione.

GESÙ

uomo

Nell’originale si trova «egli», ma è evidente che don Ottorino si riferisce al profeta Elia.

Nell’originale si trova «Betlemme», evidente «lapsus calami».

DT 1965,8

8.13-X-1965
Un po' di riposo.S. Messa privatamente ancora all'Altare dell'Annunciazione. Mi sembra ormai di essere in casa mia.

Noto la pazienza e la bontà del fratello sacrestano. Prega così bene!… Lo unisco agli Amici e lui accetta volentieri di essere lì, alla grotta, il rappresentante di tutta la Congregazione. Si chiama Raffaele Re (Santuario Annunciazione, Nazareth – Israele). Gli prometto il bollettino.Alle 10 partenza per il Tabor.Si va in auto. Gesù andava attraverso i monti. Non è lontano da Nazareth, però il monte è alto (700-800 m. circa) e la strada è durissimada salire. Certo Gesù deve aver faticato molto nel salire. Ai piedi il villaggio ove gli apostoli tentarono di liberare l'indemoniato.

Lezione biblica Monte del fuoco: è un vulcano spento, è il più alto dei monti vicini che dominano la fertilissima valle di Esdrelon. Più alto, e più soggetto ai fulmini. Gli Ebrei avevano una certa venerazione per quel monte poiché tutto quello che sapeva di luce e di fuoco a loro parlava di Dio.

Gesù si rivela ai tre più intelligenti. Rivela però la sua battaglia: la Croce.(L'altro monte alto, sacro, era il Carmelo. Lì c'erano i profeti di Baal. Elia volle dimostrare che il Dio del Tabor era più potente del Dio del Carmelo, perché sapeva veramente far discendere il fuoco, segno di potenza e di divinità per gli antichi).Pausa sul monte Tabor: meditazione per conto mio. Di lì si domina Nazareth ed una vasta zona ove Gesù operò.A Nazareth, di ritorno, continua la impressionante meditazione di ieri.Luogo preferito la grotta dell’Annunciazione, ed il luogo ove esisteva la bottega di Gesù. N. B.: Sul Tabor, ore 11, concelebrazione di 20 sacerdoti. Ho fatto da cerimoniere. Sono diventato il cerimoniere ufficiale.

CONGREGAZIONE amici

Espressione dialettale per indicare «un portatore di disgrazie».

«E i suoi non lo accolsero» (Gv. 1,11); nell’originale don Ottorino erroneamente tralascia il «non».

DT 1965,9

9. 14-X-1965

Sveglia prestissimo. S. Messa alla grotta dell'Annunciazione.Cana è molto vicina a Nazareth, sulla groppa del monte, a fianco del Tabor, sulla strada che conduce a Tiberiade. Lezione Biblica La narrazione è fatta da S. Giovanni che non è uno storico. Parla ad una seconda generazione cristiana. Non si preoccupa delle narrazioni fatte dai sinottici. Non parte da una descrizione realistica, ma prende solo quelle parti che gli servono per la dimostrazione di una tesi di carattere superiore.Inquadramento: Maria è già in Cana. Le feste di nozze potevano durare anche sette giorni (a seconda dei quattrini). Di solito avveniva dal tramonto in poi (anche per il gran caldo). Chi presiedeva: il padrone di casa, il capo tavola. Poi una persona di fiducia di solito sorvegliava che non mancasse qualche cosa e che qualcuno non ne approfittasse.Gli invitati sono di solito tanti a causa delle parentele (Cana è il paese di Natanaele = S. Bartolomeo).Dal testo appare che sia Maria la responsabile. Di solito il vino si teneva negli otri, nelle caverne. Era fatica, di sera, vedere fino a che punto fossero pieni. È facile con l'oscuro ingannarsi.Maria credeva che ce ne fosse ed invece si accorge che non ce n'è più. Che fare? Di notte andare in cerca di vino? Sarebbe stato un disonore per gli sposi.Inoltre Gesù si presenta come Maestro, la prima volta in pubblico ed il fatto increscioso della mancanza di vino avrebbe fatto dire che il Maestro sarebbe stato un uomo da poco, anzi un porta scarogna . “Che c'è tra me e te" = siamo d'accordo! (così si può dimostrare che deve essere tradotto).

“Non è venuta la mia ora" = è venuta la mia ora (si può dimostrare).Questo aumenta il valore di Maria, che mostra di conoscere la missione del figlio, si associa e vuole salvarne il prestigio necessario.

***Da Cana a Tiberiade Appare il lago di Gesù, attorno al quale Egli ha fatto il Noviziato dei suoi apostoli.Tiberiade oggi è un luogo di villeggiatura.Abbiamo attraversato il lago in battello. Nel mezzo ci siamo fermati. Spenti i motori e letti alcuni brani del S. Vangelo riguardanti il lago (tempesta, Pietro che cammina ecc.).Sembrava di vedere Gesù, sembrava sentirlo ad istruire pazientemente coloro che avrebbero dovuto accompagnarlo fino a Gerusalemme e poi andare nel mondo a portare la lieta novella. Cafarnao Poche rovine della Sinagoga. Come è pesante la maledizione di Dio! Come si diviene seri toccando quelle pietre, guardando di lì il lago, toccando quella terra! Il luogo del primato (“pasci i miei agnelli") ed il luogo delle Beatitudini e della moltiplicazione dei pani, sono vicini alle rovine di Cafarnao.

È una zona molto ristretta.Lì Gesù ha compiuto numerosissimi miracoli; lì ha preparato i suoi; lì mi sono fermato ed ho chiesto tante cose per me e per i miei.Ho fatto da cerimoniere alla chiesa delle Beatitudini (ore 16.30 con-celebrazione).Ho promesso ad una Suora di iscriverla tra gli amici. Manderò lettera di spiegazione e bollettini.

È impossibile dimenticare: lago, collana dei monti, Giordano, Cafarnao, Beatitudini, Primato…Quei monti, quel lago sono stati teatro di una cosa grandiosa. Dio è sceso tra gli uomini e “sui eum non receperunt" . Quanto spesso anche oggi accade la stessa cosa.

MARIA mediatrice

GESÙ

maestro

GESÙ

incarnazione

CONGREGAZIONE amici

Don Ottorino, fidandosi solamente sulla pronuncia, scrive “Ain Carin”.

Nel 1965 la città di Gerusalemme era divisa: la parte occidentale apparteneva allo stato d’Israele, la parte orientale e la città antica, abitate da Arabi, appartenevano alla Giordania.

DT 1965,10

10.15-X-1965

Ultima S. Messa alla Grotta dell'Annunciazione. Ho messo tutti sotto il manto di Maria. Ho chiesto per tutti la forza del “fiat" generoso e continuo.Partenza per Cesarea.

Cesarea È una fortezza grandiosa, cinta di vallo; tocca il mare.Si conserva ancora il teatro romano. Persino l'ippodromo è ancora visibile.Qui aveva sede Pilato. Qui S. Pietro è venuto (non nella fortezza, ma vicino) quando venne chiamato dal Centurione romano. Qui è disceso lo Spirito Santo sul centurione e familiari.Nella fortezza restò rinchiuso S. Paolo e lì si appellò a Cesare.

Tel Aviv (= piccolo monte…)

È in mezzo tra Lidda e Giaffa (Joppe), da dove venne Pietro e dove ebbe la visione (c'è una chiesa che ricorda l'avvenimento). Tel Aviv, città senza chiese. La popolazione è di circa 500.000 abitanti.Verso Gerusalemme Israele è un fiore. La irrigazione l'ha fatta divenire un giardino. La strada a quattro corsie che conduce a Gerusalemme è meravigliosa: palme, fiori, campi di banane e di aranci; i lati della strada sono pieni di svariate piante bellissime.È la strada che dal mare conduce a Gerusalemme, è la strada dei crociati. Quando si inoltra tra le gole dei monti si vedono ancora decine di auto blindate semidistrutte, che restano a ricordo della guerra contro gli Arabi.Ed ecco Gerusalemme apparir si vede. Cantiamo “Lauda Jerusalem, Lauda Sion…". Il cuore freme. Il padre che ci fa da guida ci addita la tomba di Samuele ecc. (un paesetto sul monte).Sembra di rivivere tutta la storia sacra, ma specialmente sembra di rivedere un Rabbi con un piccolo gruppo andare all'assalto della roccaforte. Sembra di vedere un Agnello che viene dalla Galilea per essere ucciso perché noi potessimo essere salvi per mezzo del suo sangue.Certe impressioni non possono essere descritte.

Gerusalemme Si ha subito l'impressione della divisione, della oppressione. Ministeri di Israele, città universitaria.Sfuggiamo Gerusalemme senza entrare nel centro e proseguiamo per Ain Karim . Ain Karim Chiesa della Visitazione. Salgo solo, adagio, recitando i misteri gaudiosi. Guardo attorno, bevo alla fontana che incontro in salita e cerco di vedere Maria. È caldo terribile. Povera Madonna! Siamo stati sei ore in pullman per arrivare, e tu sei venuta attraverso la Samaria, forse con un asinello, come fanno tutti quassù. Chissà quanto caldo e quanta stanchezza! La tua carità non misurava la fatica. Sei rimasta qui forse sei mesi. Quante meditazioni tu hai fatto qui sui misteri della natività!Aiutami ad essere come te, consumato nella carità verso Dio e i fratelli.Cenacolo Ore 15. Prima di entrare nel Cenacolo mi fermo e penso.Gesù parte da Nazareth. Intorno al lago di Genezareth fa da Maestro ai suoi Novizi e poi li conduce alla battaglia a Gerusalemme: prima la prova della croce, poi lo Spirito Santo, e di lì il lancio alla conquista del mondo. Entriamo nel Cenacolo: è in mano ai Mussulmani in zona israeliana. Non si può cantare. Non c'è segno alcuno religioso. Che dolore non vedere lì un Tabernacolo d'oro ed un altare!...Lì sembra di vedere il Maestro con i suoi: l'Ultima Cena, l'Eucarestia, il sacerdozio, la discesa dello Spirito Santo. È la pista di lancio degli Apostoli. Lì è nato il mio sacerdozio, da lì parte la mia missione. Da lì ha origine e vita la nostra Congregazione.Come fa pena, uscendo, vedere una torre con i sacchi di sabbia e l'arabo pronto a sparare! Come fa pena pensare al mondo così lontano dalla luce che emana da quella sala così gloriosa!Come ci si sente nascere in cuore un fuoco ardente missionario. Come si vorrebbe andare gridando per tutte le parti del mondo la frase di S. Maria Maddalena de Pazzi: "L'Amore non è amato!".

Di lì siamo passati alla chiesa della “Dormitio Mariae" e poi in Giordania .

PREGHIERE per la Congregazione

GESÙ

Via Crucis

GESÙ

redenzione

GESÙ

PREGHIERA rosario

PREGHIERE a Maria

CARITÀ

GESÙ

maestro

DIO Spirito Santo

CONGREGAZIONE missione

CONGREGAZIONE spiritualità

«Loda o Sion, il Salvatore, loda il tuo Capo e Pastore…». È l’inizio di un famoso inno eucaristico composto da S. Tommaso d’Aquino.

«Io vivo, ma non son io che vivo: è Cristo che vive in me» (Gal 2,20).

DT 1965,11

11. 16-X-1965

“Lauda, Sion, Salvatorem,

Lauda Ducem et Pastorem…". Prima Santa Messa a Gerusalemme, all'altare maggiore della chiesa dei Padri Francescani.Ho celebrato la S. Messa nella città dove è stata istituita l'Eucarestia, dove Gesù mi ha redento. È impossibile ridire la commozione che ho provato al momento della consacrazione e della S. Comunione. Ci si sente uno con Cristo e con la Chiesa. Si sente una forza nuova ed un desiderio ardente di imitare Gesù nella totale immolazione. Alle ore 9.45 siamo entrati processionalmente nella chiesa del S. Sepolcro (Ieri sera eravamo andati su per la porta della Basilica per recitare i misteri dolorosi).Siamo stati accolti ufficialmente dai Padri Francescani e siamo entrati a suono d'organo e cantando il Te Deum. Finito il Te Deum, un Padre francescano ci ha rivolta una parola di benvenuto e ci ha fatto notare la grande grazia che ci ha fatto il Signore.Poi, quattro alla volta, siamo entrati nella grotta del sepolcro e della risurrezione. Baciata la pietra, sono uscito e mi sono messo in un angolo a pensare.

La Madonna, Giovanni, Giuseppe di Arimatea, le pie donne, tutto vedevo e sentivo vicino a me. Vedevo nell'intimo della meditazione Lui, il mio Gesù, glorioso, vincitore dell'inferno e della morte. Dalla morte alla vita. Bisogna morire per vivere. Bisogna desiderare di morire per poter capire Gesù. Bisogna capire Gesù per poterlo far conoscere ed amare dagli altri.Bisogna convincersi sempre più che, mentre doniamo Gesù ai fratelli, non perdiamo Gesù, ma ogni giorno di più lo si possiede. Più lo si dà, e più lo si possiede. Calvario

Entro la stessa grande basilica troviamo il Calvario. Lasciamo le questioni politiche e le lotte religiose tra Greci ortodossi, Copti e Cattolici.

Qui Gesù è stato crocefisso, qui Gesù è morto, qui io sono stato redento, qui la Madonna è stata proclamata mia Madre.

Come si fa a non piangere mettendosi in un cantoncino oscuro a meditare sulle grazie ricevute e sulla ingratitudine avuta verso Gesù?Ti sembra di sentire una voce: "Io sono morto per te... io ti amo... mi ami tu? che farai per dimostrarmi il tuo amore?".Si sente il bisogno di metterci sempre più a disposizione di Dio.Il Signore non ci vuole dottori, archeologi, ma costruttori dal basso in alto. Non chiacchiere, ma azioni. Anime, anime, anime! Finché c'è un'anima che non conosce Gesù e non è bagnata dal suo sangue, non dobbiamo darci riposo. Niente chiacchiere e discussioni.

Torniamo alle fonti! Diventiamo degli incendiari silenziosi, ma imbattibili. Dio è con noi, il demonio ci odia e ci perseguita. Però è sempre attuale la frase del Maestro: "Vegliate e pregate". Preghiera, sacrificio, sacrificio quotidiano (meglio se stabiliremo tre sacrifici obbligatori quotidiani da farsi per le anime).

Impariamo dal demonio. Vediamo come spinge i comunisti alla conquista. Sono convinti della loro idea e dominano. Noi non solo dobbiamo essere convinti della nostra missione, ma dobbiamo sentire l'unità con Lui e sentirci strumenti nelle sue mani.

Disgraziati noi se parleremo agli uomini con dotte storie. Dobbiamo dire quello che vediamo e sentiamo. Se non piangiamo, almeno col cuore, nel Cenacolo e sopra il Calvario, non possiamo, non possiamo andare a parlare di Lui. Finiremo per parlare di noi.Se non comprendiamo il Tabernacolo e il Crocifisso, è meglio che ci fermiamo. Siamo in troppi. Bastano pochi per convertire il mondo. Se questi pochi saranno uomini di Dio, suoi profeti, suoi strumenti, sua Parola, sue braccia (“vivo ego, iam non ego"…) , presto nel mondo avverrà la reazione a catena. È l'ora di Dio, è l'ora della grazia. Ci vogliono uomini che siano pronti a dire di sì, che amino, che gustino il soffrire, che giorno e notte gridino: “Gesù, anime, anime, anime!". “Gesù, voglio che tutti gli uomini ti conoscano, che tutti siano uno con te... Voglio, o Signore. Pestami, chiedimi ciò che vuoi, ma basta questa confusione nel mondo. Venga, o Signore, la tua ora, l'ora dell'unione universale, l'ora della carità, l'ora del trionfo".Mentre scrivo, dai minareti delle moschee si sente il solito grido. Fuori la solita confusione. Poi tanto turismo...

GESÙ

imitazione

GESÙ

redenzione

PREGHIERA rosario

GESÙ

mistero pasquale

GESÙ

conoscenza

GESÙ

Via Crucis

CONSACRAZIONE disponibilità

APOSTOLO F.A.

CONGREGAZIONE spiritualità

CONGREGAZIONE missione

CROCE Demonio

GESÙ

maestro

PREGHIERA

PENITENZA sacrificio

MONDO comunismo

APOSTOLO predicazione

EUCARISTIA tabernacolo

APOSTOLO uomo di Dio

APOSTOLO missione

APOSTOLO salvezza delle anime

CROCE sofferenza

DT 1965,12

12. Pomeriggio: Visita alla Chiesa di S. Pietro in Gallicantu. Visita alla piscina di Siloe (cieco nato). Poi Orto degli Ulivi e tomba della Madonna (in mano dei Greci ortodossi).
Orto degli uliviGli ulivi non sono quelli, ma sono dei figli o nipoti. La pietra, inclusa nella Basilica, è forse quella sopra la quale Gesù ha sudato sangue. Certo però in quei luoghi Gesù andava a pregare spesso con i suoi. Ci sono anche delle grotte e certo Gesù si sarà ritirato per difendersi dal calore terribile e dalle intemperie.Lì la natura di Gesù ha sentito tutto il peso di quello che stava per sostenere. Dall'orto si dominava il tempio e tutta Gerusalemme. Lì Gesù ha pianto sulla ingratitudine della sua città e sul castigo che l'attendeva. Nell'Orto degli ulivi si sente tutta l'umanità del Cristo. Lui che è venuto per salvare, che ha mostrato con strepitosi miracoli la sua divinità, si vede disprezzato, deriso, accusato, condannato.Vede più avanti attraverso i secoli. Vede la sua città e tutte le altre città. Vede la freddezza con cui è accolto il suo messaggio, vede i suoi apostoli spesso addormentati e non sempre coscienti dell'ora tragica della lotta tra il bene ed il male.O mio Dio, libera i membri della nostra Congregazione dal sonno tremendo che smorza l'entusiasmo apostolico e che fa misurare il sacrificio. Aiutaci, o Gesù, a non fuggire dinanzi alle difficoltà e a non scoraggiarci nell'ora della prova. Aiutaci nella difficile opera della nostra intima unione con te e nella trasfusione della nostra fede e della nostra carità, dove tu vuoi e al prezzo che vuoi.

PREGHIERA rosario

GESÙ

Via Crucis

GESÙ

uomo

GESÙ

redenzione

PREGHIERE per la Congregazione

APOSTOLO entusiasmo

CROCE difficoltà

Probabilmente si tratta di un errore negli appunti. Secondo gli studiosi e gli scavi questa piscina era profonda circa 8 metri. Se ne parla in Gv 5,2.

Accanto a questa frase don Ottorino traccia un disegno per raffigurare in modo molto elementare la piscina.

Nell’originale si trova erroneamente «il terzo».

DT 1965,13

13.17-X-1965
S. Messa privatamente, Padri Francescani.Mattino. S. Messa comune all'Orto degli ulivi. Passata lì tutta la mattinata nel visitare le varie cappelle devozionali. a) Quella di Betfage, dove Gesù partì processionalmente per l'entrata trionfale. Lì prese l'asinello. Lì c'era un villaggio ed il Maestro era conosciuto.

b) Cappella che ricorda il pianto di Gesù.c) Cappella mussulmana da dove è salito al cielo Gesù.d) Altri luoghi tutti molto vicini. Sono luoghi di devozione.

Uno di questi è la chiesa del Pater Noster.Quello che è vero è che lì Gesù veniva e lì ha sudato sangue, lì è partito per l'entrata trionfale e per la sua passione. Pomeriggio. Spianata del tempio. La descrizione è inutile. Bisogna vedere. La spianata è un sesto di Gerusalemme. È immensa. Che desolazione!Ci sono due moschee, i minareti…Eppure su quella spianata tu vedi Gesù presentato al tempio, Gesù di 12 anni, Gesù Maestro...; Maria che presenta Gesù, Maria che cerca Gesù, S. Giuseppe, Zaccaria e molti altri.

Che bello (è anche fresco perché siamo verso sera) passeggiare pregando e meditando! Come divengono vivi i misteri del S. Rosario! Vedi passare queste donne mussulmane e quasi pensi di incontrarti con Maria. Che dispiacere che quel luogo sia tenuto in quel modo. Che dispiacere vedere tanto turismo.Dall'alto del minareto si eleva una voce. Sembra un pianto lontano e disperato che si disperde tra i monti e lascia un senso di profonda angoscia. Seduto su quei sassi, guardando intorno, si prova quello che ha provato la Maddalena quando entrata nel sepolcro, l'ha trovato vuoto. Come lei, si sentirebbe il bisogno di fermare il primo turco che passa e gridargli: “Dov'è Gesù? dove lo avete messo?...".Nel ritorno abbiamo visitato la piscina probatica, vicina alla porta delle pecore. Era molto grande, era un abbeveratoio per il bestiame che lì vicino era conservato per i sacrifici (lunga circa 100 m., larga 59 m., profonda forse 20 m.).

Cinque portici, dice S. Giovanni. Era inconcepibile cinque portici. Era questo un motivo per combattere l'autenticità del Vangelo di S. Giovanni. Le piscine hanno sempre quattro portici e non cinque. Negli scavi si scoprì una chiesa bizantina, poi la chiesa-sinagoga, poi la piscina. Si trovò che nel mezzo circa c'era una roccia più bassa di due metri dell'orlo, ecco il quinto portico. Quando la piscina è piena, i portici sono quattro per abbeverare e attingere; quando scende il livello è comodo il quinto portico. Così c'è una prova indiscutibile dell'autenticità del Vangelo di S. Giovanni.

PREGHIERA rosario

Cfr. Gv 1,39

DT 1965,14

14. 18-X-1965
BetlemmeS. Messa da solo in un altare delle grotte di S. Girolamo, congiunte a quelle della Natività. È stata una S. Messa veramente sentita e vissuta. Ero solo. Un altro sacerdote celebrava in un altro angolo. Potei andare adagio, senza timore di essere di peso ad alcuno.

Come è meraviglioso stringere tra le mani il proprio Dio, che per nostro amore si è incarnato ed è passato per la via dura degli uomini per condurci alla Patria! Come si parla volentieri con Lui dopo avere meditato tutta la sua vita proprio nei luoghi dove Lui è passato e ci ha insegnato la via del Cielo!

Come viene spontaneo il dirgli: “Mio Dio, che cosa hai fatto per me?...".A Betlemme ho incontrato, addetto all'ufficio di sacrestano alla Grotta, il fratello di don Mario Garbin . Da sedici anni egli si trova lì ed è stato ben lieto di aggiungersi agli Amici.Pomeriggio. Via Crucis. Abbiamo percorso la stessa via percorsa da Gesù. Certe cose si provano e non si possono descrivere. “Venite et videte".

Un caos di gente: uomini, bambini, donne, asini, strada strettissima. Chi parlava, chi gridava. Si andava a gara a chi gridasse di più. Confusione, costumi svariatissimi. Gesù certo deve essersi trovato in condizioni molto simili alle nostre.Entrati al Calvario. Misterium… non cantare! Greci ortodossi (sembrano tedeschi armati): “Tocca a me... no, tocca a me…". Messo alla porta, perché altrimenti bisogna pagare di più...

“Miserere mei, Deus...".

EUCARISTIA S.Messa

GESÙ

incarnazione

CONGREGAZIONE amici

GESÙ

Via Crucis

DT 1965,15

15.Situazione di Gerusalemme araba
Abitanti 70.000Cattolici 7.000 circaScismatici e Protestanti 7.000 circaResto: mussulmani.

Però i cristiani fanno ridere i mussulmani per la loro divisione e per l'odio che li separa.I mussulmani sono i padroni del paese. Per loro noi siamo i turisti e ci rispettano. È la loro grande fonte di entrate.Situazione dei cristiani a Gerusalemme e Gerarchia

Cattolici: Delegato apostolico (Generale dei francescani) coordina tutti i cattolici, Vescovo.Latini: Patriarca, più due Vescovi. Greci cattolici: Arcivescovo (avrà 300 fedeli). Armeni cattolici: Un Vicario Generale (croce e anello). Maroniti cattolici: Un Vicario Generale (croce e anello). Siri cattolici: Un Vicario Generale (croce e anello). Copti cattolici: Un Vicario Generale (croce e anello). Scismatici :Greci ortodossi: Patriarca (Benedictos) e 20 Vescovi (Calvario, grotta della natività, e a turno, il Sepolcro (soldi, soldi…). Armeni scismatici: Patriarca e circa 15 Vescovi. Copti scismatici: Patriarca e qualche Vescovo (dietro al Sepolcro). Abissini: Patriarca e qualche Vescovo. Buoni, umili, miti, pregano… Siriani: due o tre Vescovi.

***Protestanti di tutte le generazioni: Luterani... Grandi palazzi e grandi scuole e varie opere grandiose. Hanno anche le suore.

*** Con questo quadro, il Cristo può esercitare una attrattiva per i Mussulmani? Essi ci compatiscono e ridono…

Dove si trovavano per il Concilio Vaticano II.

DT 1965,16

16. 19-X-1965
Alcuni sono andati a Petra.Ho preferito stare raccolto.La Madonna mi ha concesso la grande grazia di poter celebrare sulla tomba di Gesù. Lì si dicono solo quattro SS. Messe al giorno. Pensare che in questi giorni a Gerusalemme ci sono più di 50 vescovi venuti da Roma. Sono americani. Hanno una settimana di ferie per questo pellegrinaggio.Ho celebrato alle ore 5.30.La S. Messa è stata quella della Risurrezione.

Come si sente, lì rinchiusi in quella piccola tomba, la presenza del morto Gesù e della sua passione! Come però si sente pure la sua vittoria sulla morte! Si sente il desiderio di accettare come Lui con amore la Croce, di portarla generosamente sino al Calvario, di lasciarci crocifiggere, seppellire, quasi annichilire.Si sente però che saremo partecipi della sua vittoria.Ho chiesto per tutti la forza di seguirlo nella morte e nella risurrezione.“Signore, tu che innocente sei morto per noi peccatori, insegna a tutti i membri della nostra Congregazione che solo con la sofferenza riusciremo ad essere strumenti nelle tue mani per la salvezza dei fratelli. Fa, o Gesù, che la luce della risurrezione ci sostenga nell'ora dell'agonia e dell'abbandono, quando tutto e tutti sembreranno schierati contro di noi. È l'ora della prova, necessaria per noi e per le anime che dobbiamo salvare. Con te tutto è possibile. Non ti allontanare da noi. E se noi saremo così ingrati da lasciarti, tu sei tanto buono da rincorrerci".

*** Pomeriggio. Ore 16.00: assistito alla processione nella Basilica del S. Sepolcro. Cosa intima e devota. Mi ha fatto molto bene allo spirito. Siamo poi ritornati al Patriarcato Latino, dalle Suore Dorotee e ci siamo intrattenuti oltre un'ora in fraterna conversazione.Alla sera, lungo colloquio con Mons. Conti circa la situazione del clero in Italia.

MARIA mediatrice

GESÙ

mistero pasquale

CROCE

PREGHIERE per la Congregazione

CONGREGAZIONE spiritualità

DT 1965,17

17.20-X-1965
Ultima giornata di permanenza a Gerusalemme. Celebrato nella Basilica del S. Sepolcro. Alle 6.30 il nostro pellegrinaggio ha cantato una S. Messa al S. Sepolcro. Nel retro, a pochi metri, i Copti gridavano stonati, canti, lamentazioni pietose. Avevano incominciato alle quattro e terminarono dopo le 7.30. Cantavano (in sette o otto) da coprire l'organo. Confusione, irritazione... Non ne potevo più.Povero Gesù!... quanto poco ci vogliamo bene, quanti dispetti ci facciamo, proprio mentre stiamo cantando le tue lodi!... Come si soffre nel vedere e sentire tali cose!

Pomeriggio: Samaria, pozzo di Sichem… Emmaus.

Appunti di don Ottorino apposti sulla facciata anteriore di una cartolina della Compagnia aerea EL AL.

Altri appunti sulla facciata posteriore della stessa cartolina.

DT 1965,18

18. 21-X-1965

S. Messa al Calvario ore 5,30.

***Potere sulla natura morta (vino, acqua, pani, mare) Potere sulla natura viva (malati, ecc…)Potere sugli spiriti (indemoniati).

A M Fissare sacrifici quotidiani, liberi nella scelta, ma obbligatori, da offrire a Dio per le anime (tre al giorno? esame ogni sera?).In tal modo alimentare il desiderio di soffrire e fare penitenza per la salvezza delle anime. Forse il solo desiderio di salvare anime, disgiunto dal continuo esercizio di offrire qualche cosa che costi sacrificio, potrebbe divenire una cosa accademica, ma non un motore.

PENITENZA sacrificio

PENITENZA

APOSTOLO salvezza delle anime