L115 [23-08-1967]
23 agosto 1967
Si tratta del 3° viaggio di don Ottorino in America Latina, dal 31 agosto al 14 ottobre 1967, con visite alle Comunità del Brasile, dell’Argentina e del Guatemala. Fu suo compagno di viaggio Zeno Daniele, che aveva emesso la professione religiosa soltanto l’anno precedente, ma che già affiancava don Ottorino in molte responsabilità.
A Bosco di Tretto, sulle colline sopra Schio (VI), don Ottorino aveva voluto la casa di vacanze per i giovani della Casa dell’Immacolata e per i religiosi, dopo la vendita della Casa alpina di Val Giardini sull’altopiano di Asiago (VI). Si chiamava “Villaggio San Gaetano” ed era costituito da più case prefabbricate, con al centro la cappella. Don Ottorino stesso si era interessato personalmente per l’acquisto laborioso del terreno e la costruzione delle case, realizzate queste con il lavoro dei giovani della Casa dell’Immacolata.
L’espressione scherzosa e familiare, ripresa dalla lettera di S.E. mons. Luna del 18.8.1967, si riferisce ai quattro Religiosi già presenti ed operanti nella diocesi di Zacapa, così chiamati per la loro giovanile esuberanza.
L115,1 [23-08-1967]
1. Eccellenza Reverendissima, ho ricevuto la Sua carissima lettera del 18 c.m. da Roma; come da nostro precedente accordo, contavo di telefonarLe proprio oggi, ma sento che molto probabilmente Lei è a Re per gli Esercizi Spirituali e che inoltre non potrà venire nel Veneto. Anch’io, d’altra parte, sono nell’impossibilità di incontrarLa, dato che in questi giorni, già colmi di impegni, fervono i preparativi per la mia prossima partenza per l’America.Da un lato sono veramente spiaciuto di non poterLa vedere; ma dall’altro ho il vivo piacere di annunciarLe, e questa volta con certezza, che il prossimo 31 agosto partirò, in compagnia del Confratello Zeno, da Milano alle ore 23.30. Prima tappa sarà Rio di dove, dopo essere stato anche nel Gran Chaco, finalmente decollerò per il Guatemala. A Resende (Brasile) dovrò sostare piuttosto a lungo per risolvere alcuni problemi ed avviare importanti iniziative; penso perciò che sarò a Zacapa verso la fine di settembre, ma Le sarò preciso con un telegramma da Rio. Ci incontreremo allora ed avremo a nostra disposizione tutto il tempo che vorremo per parlarci con calma e fraternamente.Sono sceso proprio oggi dal nostro villaggio di Bosco di Tretto, dove i nostri Religiosi stanno trascorrendo il loro periodo di vacanze in montagna. Come Lei sa, ogni anno, durante questo periodo, approfittiamo per svolgere un veramente intenso lavoro spirituale, che ci infiammi e ci carichi spiritualmente per tutto l’anno che segue. Ed anche questa volta il lavoro svolto è stato veramente proficuo e confido che l’Eccellenza Vostra avrà la bontà di aiutarci a ringraziare più degnamente innanzitutto il Buon Dio, che ci ha ispirati ed assistiti in modo tutto particolare, e poi la Cara Mamma del Cielo, che sempre ci è stata vicina con la Sua materna bontà.Con l’occasione, Ecc.za Rev.ma, vorrei manifestarLe la mia profonda riconoscenza per l’affetto con il quale ha assistito continuamente i carissimi “quattro moschettieri”, dei quali mi dà ottime notizie. Desidero tanto vedervi tutti e presto! Unisco qui l’entusiastico saluto dei giovani, che hanno gradito moltissimo il Suo.Assicurando l’Ecc. V. del nostro modesto ricordo nel Signore, in particolare per gli Esercizi Spirituali, anticipo un caloroso abbraccio e un cordialissimo arrivederci.
Don Ottorino
MARIA la nostra buona mamma
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