L379[20/02/1966]
20.II.1966
L379,1[20/02/1966]
1Carissimi Confratelli, Novizi e giovani e Pie donne Arrivati a Zacapa, accolti paternamente dal nostro carissimo Mons. Luna, si resta immediatamente conquistati dal fuoco missionario che tra questa gente, così disponibile ed assetata di Dio, non può non esplodere.Don Aldo continua a ripetere: "Peccato non avere dieci anni di meno... Come si sta bene qui... Quanto bene si potrebbe fare!...". Si sentirebbe il bisogno di mandare un telegramma con l'ordine di partenza...Descrivere qualche cosa è troppo difficile. Spero che la cinepresa vi faccia vedere. Commovente è la visita alle varie scuole disperse nei vari villaggi. Di solito ogni scuola ha 300 allievi (le prime 6 classi). I ragazzi sono circa 80-90 per classe. Quando si arriva è una festa sia da parte degli insegnanti come da parte dei giovani. Mons. Luna parla ad ogni classe, ricorda loro che siamo tutti fratelli, anche noi venuti da Roma. I ragazzi ti corrono incontro, ti stringono calorosamente la mano dicendo: "Fratello, fratello...", ti abbracciano una decina alla volta, non ti vogliono più lasciare. Il prete lo vedono forse una volta al mese, eppure lo amano e lo desiderano.
Fate presto, preparatevi nella carità e nella devozione alla Madonna; le anime non possono più aspettare.Vi benedico tutti.
Don Ottorino
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