L393[20/03/1972]
Resende, 20.III.1972
L393,1[20/03/1972]
1 Carissimi Confratelli Vi scrivo qui dalla Cappella del Patronato, sotto lo sguardo di Gesù. Mi sono sforzato, prima di scrivere, di uscire dalle piccole circostanze quotidiane che spesso condizionano il nostro pensare ed agire. Ho voluto guardare la nostra vocazione dall'alto, proprio e solo dal punto di vista come la vede Lui.Quanto è facile per noi perderci considerando la carta, l'inchiostro, lo stile, e non avere le ali per il messaggio divino! Ieri dalla mia finestra ho visto un giovanotto che si allenava alla corsa... era tutto sudato... ma non desisteva... Siamo altrettanto preoccupati noi ad allenarci alla corsa che attende ogni apostolo di Cristo?Qui è caldo... si suda... e bisogna correre da una cappella all'altra (anche 5 SS. Messe), bisogna ricevere la gente... consolare... assolvere... sostenere... non c'è tempo per sentire la stanchezza... bisogna dimenticarsi... la natura recalcitra... lo spirito è legato alla natura...Siamo realmente preoccupati di avere una fede che non si spenga quando il corpo è sfinito?...
Ci siamo allenati a cercare, a desiderare o almeno ad accettare con pazienza e con amore quello che ci sembra duro, ingiusto e illogico?
AUTOBIOGRAFIA viaggi
APOSTOLO
GESÙ
CONSACRAZIONE distacco
Il Costo è la strada che dalla pianura conduce all’altopiano di Asiago (VI), caratterizzata da tornanti molto stretti.
L393,2[20/03/1972]
2Nessuno dei superiori è autorizzato a preparare ostacoli per esercitare gli atleti del Cristo, ma neppure è autorizzato a mimetizzare la realtà della vita apostolica, che non è vita di avventura e di trionfi, ma vita di sacrificio e di amore. Vita di amore, perché risposta di amore a Cristo che per primo ci ha amati. Vita di amore che conserva la gioia nel cuore dell'apostolo anche in mezzo alle delusioni e lo rende sempre pronto a ricominciare con entusiasmo ed ottimismo cristiano. Se i superiori non sono autorizzati a preparare gli ostacoli, non devono però viziare gli apostoli con una vita troppo facile, rendendoli inadatti alla dura vita apostolica.I religiosi poi, consci della reale vita che li attende, devono provare se stessi ed allenarsi alla vita di fede, allo spirito di sacrificio, all'agere contra. Un giovane che non sa correre in bicicletta nel cortile della casa, non saprà mai correre velocemente salendo e scendendo da Asiago. Se uno non sa mantenersi in equilibrio in cortile non riuscirà certo a compiere velocemente una curva del Costo. Ora se un giovane non sa essere paziente, umile, comprensivo ecc. nel cortile della casa, non si illuda di cercare altre strade... La strada è una sola: "Rinnega te stesso... prendi la tua croce e seguimi...".CONSACRAZIONE immolazione
APOSTOLO
CONSACRAZIONE religioso
ESEMPI vita religiosa
L’indicazione ‘D. Matteo’ fra parentesi vuole, forse, indicare che la frase riportata da don Ottorino veniva ripetuta spesso da don Matteo o era presente in qualcuno degli appunti scritti di spiritualità che don Matteo preparava sotto indicazione diretta di don Ottorino stesso.
L393,3[20/03/1972]
3 Vista la Congregazione qui alla luce del Cristo, sento il bisogno di ringraziare il Signore perché con commozione dobbiamo riconoscere che parecchi fratelli stanno realmente correndo sulla vera strada del Cielo. Sono realmente commosso nel constatare lo spirito di sacrificio, la fede, l'entusiasmo apostolico dei nostri fratelli.È commovente il constatare le masse di popolo che vengono alle chiese ovunque disperse per chiedere Dio ai nostri religiosi. È grande gioia vedere chi ho visto crescere, forse anche un po' discolo, nella Casa dell'Immacolata, ora, fatto uomo, dividere il pane della verità agli affamati del buon Dio.Come si sente attuale la voce del Cristo: "La messe è molta ecc."! Come si sente di pregare per le vocazioni guardando le povere anime che cercano Dio...Non tutto però è roseo. Le difficoltà ci sono. Ci sono sempre state e sempre ci saranno nella Chiesa di Dio. Nel bilancio però bisogna essere oggettivi. Un incidente aereo non fa fallire una compagnia di navigazione. Bisogna essere uomini e soprattutto cristiani e considerare tutto alla luce di Dio e dell'eternità.La messe è pronta... gli operai sono attesi...Attraversi il mare però solo chi sa di non avere mai amato, perdonato e donato abbastanza (D. Matteo).Un abbraccio a tutti.
Buona Pasqua a tutti.
Vostro Don Ottorino
CONGREGAZIONE appartenenza
AUTOBIOGRAFIA viaggi
DIO
APOSTOLO
APOSTOLO animazione vocazionale
CROCE
ESEMPI critica
CONSACRAZIONE offerta totale
