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526 Lettera del 26 febbraio 1968 a don Lino Dal Moro.

L526 [26-02-1968

Don Ottorino incoraggia ad essere forti davanti alle difficoltà perché la croce è il segno della predilezione del Signore.
Si conserva la lettera originale: è un foglio piccolo, con l’intestazione e lo stemma della Congregazione, scritto a mano con inchiostro su ambedue le facciate. La firma autografa è con il solo nome.

26.II.1968

Don Aldo, accompagnato dal Confratello Vinicio Picco, si trovava in visita alle Comunità dell’America Latina.

L526,1 [26-02-1968]

1Carissimo Don Lino
Ho sentito con gioia dalla lettera di Don Aldo che il Signore sta benedicendo il tuo lavoro. Ringraziamo insieme la Provvidenza. Ricordati però che per te valgono le parole che ha rivolto a me Mons. Fanton: “L’Istituto va avanti con le sofferenze di tua mamma e col tuo lavoro”. Così è per te. Ho avuto occasione di passare anche ultimamente dalla mamma tua e sono rimasto edificato per la sua fede. Sta un po’ meglio di come l’hai lasciata tu e si può dire che vive per il suo Don Lino. Segue con gioia il tuo lavoro e bacia i tuoi scritti come cosa santa. Caro Don Lino, ringraziamo Dio per il dono delle nostre mamme. Presto avrai aiuto ed allora sarà più facile il lavoro. Ho cercato di seguire il consiglio che mi hai dato nella tua lettera riguardo l’aumento della comunità. Cerca di essere prudente, ma deciso nel condurre la barca ove il Signore l’attende. Le croci? Spero ci siano, altrimenti, caro figlio mio, le cose andrebbero male. Le anime si salvano col sangue ed ognuno di noi deve versare la sua parte. Prega per me. Ogni giorno io mi ricordo in modo particolare di te. Sostieni Gianni e salutamelo tanto. A Don Luigi ho scritto per il diaconato. Un fraterno saluto.

Tuo Don Ottorino

VIRTÙ

prudenza

CROCE sangue

APOSTOLO salvezza delle anime