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532 Lettera del 16 settembre 1968 al Religioso Pietro Simonetto.

PIETRO SIMONETTO, nato il 18 giugno 1940 a Bassano del Grappa (VI), entrò nella Casa dell’Immacolata il 16 settembre 1961. L’anno seguente fu ammesso all’anno canonico di Noviziato, ed emise la professione religiosa il 29.9.1963. Nella Casa dell’Immacolata seguì il corso di magistero per Assistenti. Nel maggio 1968 fu destinato alla Comunità del Patronato ‘Lar dos meninos’ di Resende (Brasile), ove si impegnò come istruttore nel settore della falegnameria e nella pastorale. Si ritirò dalla Congregazione il 19 agosto 1971.

L532 [16-09-1968]

Don Ottorino si compiace per l’incremento offerto alla vita della Comunità, e fa alcune riflessioni sul Patronato.
Si conserva la copia carbone della lettera originale: è un foglio grande di carta velina, dattiloscritto sulle due facciate. Manca la firma.

16 IX 1968

La lettera del Religioso Pietro Simonetto a don Ottorino è del 22.8.1968.

L532,1 [16-09-1968]

1 Carissimo Piero,
abbiamo da poco concluso il Primo Capitolo Generale della nostra Famiglia Religiosa e quindi ho avuto finalmente la possibilità di mettermi a rispondere alla tua fraterna e tanto gradita lettera. Prima di tutto vorrei dirti un sentito grazie per le preghiere e il ricordo che mi assicuri hai quotidianamente per tutta la ‘baracca di S.Gaetano’. Nella lettera che spedirò alla Comunità potrai trovare le notizie sullo svolgimento e la conclusione del Capitolo Generale. Ti anticipo soltanto che è stato una vera e propria benedizione del Signore sulla nostra famiglia. Prima di passare a risponderti sui particolari problemi che mi prospetti, voglio esprimerti la mia più sincera e fraterna compiacenza per l’incremento davvero notevole che hai saputo dare alla vita della Comunità con il tuo entusiasmo, sia dal punto di vista spirituale che organizzativo.

CONGREGAZIONE Capitolo

APOSTOLO entusiasmo

L532,2 [16-09-1968]

2 Sono d’accordo con D. Luigi e con D. Lino che, stando le cose così come sono, al Patronato si ottengono meno soddisfazioni e minori frutti rispetto alla Parrocchia. Tuttavia vorrei presentarti due riflessioni:
1. Nell’assumerci la responsabilità del Patronato sono intervenute circostanze e complicazioni di imprescindibile necessità per cui non è stato possibile condurre le cose completamente secondo le nostre vedute e secondo i nostri fini. Perciò la situazione attuale, così com’è, non l’abbiamo voluta noi. 2. Proprio per tutto questo è ora importante, anzi assolutamente necessario, assumerci una chiara linea direttiva che ci indichi il punto al quale vogliamo arrivare e che ci serva quale criterio d’azione. Innanzitutto, un primo obiettivo da raggiungere quanto prima mi sembra dovrebbe essere una graduale e progressiva diminuzione dei ragazzi interni. Secondo obiettivo potrebbe essere lo studio e l’attuazione di un piano stando al quale le scuole primarie (come eravamo d’accordo nello scorso settembre al momento di accettarne la direzione) non siano in alcun modo di peso al nostro personale religioso, il quale dovrebbe essere a disposizione delle medie-professionali e dovrebbe possibilmente esplicare anche un po’ di apostolato esterno. Per quanto concerne la costruzione della meccanica, D.Luigi potrà esservi più chiaro e preciso di quanto possa fare io per iscritto. Anche nel Capitolo si è parlato della funzione che debbono svolgere i laboratori e le scuole professionali nell’apostolato della Pia Società. (Allo scopo ti consiglio di leggere la relazione consuntiva, che ti darà D. Luigi, ai numeri 8-9-10-11-12). Ne è scaturita una precisa direttiva orientatrice: le nostre scuole non debbono avere carattere assistenziale-professionale, ma educativo-professionale. Il nostro lavoro è quindi principalmente formativo ed è indispensabile non cedere alla tentazione, a volte allettante, di tuffarsi nelle opere di pura assistenza sociale. Perciò, tenuto conto di tutto questo, credo che la costruzione della meccanica dovrebbe assumere dimensioni piuttosto modeste. È logico che tutto questo si potrà raggiungere soltanto a gradi; ma è di capitale importanza - te lo ripeto - avere fin da adesso indirizzi chiari da perseguire.

PASTORALE parrocchia

CONGREGAZIONE

SOCIETÀ

scuola

CONGREGAZIONE Capitolo

CONGREGAZIONE missione

L532,3 [16-09-1968]

3 Quello che Filippi vi ha riferito sul personale disponibile per la meccanica è vero solo per il momento presente. Infatti, oltre ai Religiosi che già si stanno preparando nelle materie tecnico-professionali, quest’anno abbiamo un bel movimento di vocazioni; molto probabilmente fra i Novizi ci sarà anche un Perito Tecnico Meccanico.
Comprendo le vostre incertezze e i vostri timori in questa particolare situazione; quando le difficoltà sono molte non resta che rinforzare ulteriormente la nostra fede nella Provvidenza. Spero di essere tra voi in gennaio-febbraio, ma ti assicuro, caro Piero, che vi sono continuamente e singolarmente vicino anche adesso; vivo le vostre sofferenze e le vostre preoccupazioni; vi ricordo costantemente al Signore. Confido che anche tu avrai una preghiera per questi ‘Missionari di seconda linea’, giacché anche a Vicenza non mancano le Croci (D.Luigi ti informerà sul Diaconato!): è questo un modo singolare con il quale il Signore ci ama e ci purifica. Concludendo vorrei pregarti di un grande favore. Ho sentito che D.Lino è fisicamente stanco; cerca di essergli vicino evitandogli fatiche e sforzi che possano nuocergli la salute. Dopo questa lunga chiacchierata non mi resta che il fiato per salutarti cordialmente e fraternamente. Arrivederci, tuo

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