Lettere > 4.Lettere a SACERDOTI E RELIGIOSI > 592 Lettera dell’11 agosto 1969 ai confratelli dell’Argentina.

592 Lettera dell’11 agosto 1969 ai confratelli dell’Argentina.

L592 [11-08-1969]

Don Ottorino comunica il nome di due nuovi Religiosi per la Comunità, e aggiunge notizie.
Si conserva la lettera originale: sono due fogli grandi, con l’intestazione della Congregazione, dattiloscritti sulla facciata anteriore. La firma autografa è con il solo nome.

11 VIII 1969

I Religiosi Antonio Ferrari e Antonio Zordan erano chiamati confidenzialmente ‘il grasso e il magro’ per la loro diversa stazza fisica.

Si tratta di mons. Giovanni Sartori, figlio spirituale di don Ottorino.

L592,1 [11-08-1969]

1Carissimi P.Pedro, Antonio (gordo y flaco), P.Graciano y Padre Victorio,
il clima ossigenante di Bosco mi agevola ulteriormente il già tanto gradito compito di rispondere alla vostra carissima lettera del 15 luglio scorso. Grazie infinite degli auguri: sia il Signore a ricompensare la vostra bontà! Non vi preoccupate per la mia salute; gli ‘acciacchi’ che ‘frate asino’ irrimediabilmente mi procura invecchiando, sono largamente superati dalla considerazione che si avvicina sempre più il giorno del mio incontro con Cristo, faccia a faccia... In quel momento vi avrò tutti nel cuore. Una bella notizia per la vostra Comunità: fra non molto tempo dovrò allungare con altri due nuovi nomi l’elenco con il quale indirizzo a voi le mie lettere. I due nuovi collaboratori che vi avevo promesso durante il mio recente viaggio saranno Don Giovanni Galvan (‘P. Juan’ suona bene!) e il Diacono Dionigi Castagna. Da tre giorni la notizia qui è diventata di dominio comune, fra la viva soddisfazione-trepidazione degli interessati. Spero anche voi siate contenti della scelta; sono certo che con la fraterna collaborazione di questi due Confratelli la vostra Comunità riceverà un buon incremento sulla linea dei numerosi e gravosi impegni apostolici assunti dalla Pia Società in Presidencia Roque S. Peña. In calce unisco gli estremi anagrafici dei due Confratelli in modo che P. Pedro possa procedere subito a far eseguire la richiesta da parte dell’Ordinario per l’entrata in Argentina come Missionari. Entro qualche mese sarete in sette: ciò significa nuova responsabilità per P. Pedro, ma anche per ciascuno di voi perché il Signore ad ognuno domanderà conto del fratello. Spero abbiate ricevuto il denaro delle offerte e delle Sante Messe, che Don Girolamo vi ha spedito. Vorrei raccomandare a P. Pedro (anche se so che non ce n’è di bisogno) di ringraziare debitamente i singoli offerenti dei quali D. Girolamo ha fornito nominativo ed indirizzo. Curate in modo particolare la lettera alla signora che ha presentato la sua offerta tramite Mons. Sartori. (A titolo di cronaca: proprio in questi giorni Mons. Sartori è stato nominato rettore del Seminario Vescovile di Vicenza).

DOTI UMANE salute

CONGREGAZIONE storia

COMUNITÀ

confratelli

PROVVIDENZA benefattori

Don Zeno era il responsabile della rivista trimestrale per gli Amici.

L592,2 [11-08-1969]

2Sento e vedo (dalle fotografie) con piacere il lavoro che procede a ritmo sostenuto, nonostante il periodo di vacanza invernale. D’altra parte non posso non preoccuparmi per la vostra salute, e perciò vi raccomando ancora una volta di prendervi tutti il dovuto riposo.
Vi anticipo a nome di Zeno un grazie fraterno per l’articolo inviato all’Unità nella Carità. Domani 12 agosto ricorre il sesto anniversario dell’elezione vescovile di S. Ecc.za Mons. Di Stefano. Vi prego di farvi interpreti presso di lui delle mie più vive felicitazioni e dei miei migliori auguri. Ditegli che se avrà occasione di venire in Europa, a Vicenza c’è una casa pronta ad accoglierlo ed un gruppo di fratelli che lo attendono a braccia aperte. Dopo quanto vi ho scritto non mi resta molto spazio per le notizie di casa, e perciò rimando il ‘notiziario’ ad altra occasione. Per ora mi preme raccomandare alle vostre preghiere i Confratelli dell’Isolotto. È di questi giorni la notizia che il Cardinale di Firenze ha disposto la sospensione ‘a divinis’ di tutti i preti che celebreranno la S.Messa nel piazzale antistante la Chiesa (ancora chiusa) dell’Isolotto. Già un prete, certo D. Borghi, ex-prete-operaio, è incorso nella sospensione e si prevede che la situazione possa aggravarsi. Fra molte difficoltà e non senza grosse sofferenze, i nostri Confratelli continuano a lavorare... Credo sia nostro dovere dare loro un aiuto almeno spirituale. E se poi avrete qualche ‘requiem’ d’avanzo, non dimenticatevi di questo vostro padre che cerca di esservi sempre vicino con tutto il cuore.

Vostro Don Ottorino

DOTI UMANE salute

CHIESA Vescovo

CONGREGAZIONE storia