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614 Lettera del 22 maggio 1972 a don Vittorio Venturin.

Don VITTORIO VENTURIN, nato il 21.3.1943 a Fontaniva (PD), entrò nella Casa dell’Immacolata il 2.10.1954. Emise la professione religiosa l’8.12.1959 e quella perpetua il 25.12.1964, e venne consacrato sacerdote il 2.4.1967 nella chiesa parrocchiale di Fontaniva (PD) dal vescovo mons. Carlo Zinato. Dal 1967 al 1968 svolse ministero festivo a Campedello (VI) restando nella Casa dell’Immacolata, e nel 1968 fu destinato alla Comunità San Giuseppe del Chaco (Argentina), ove rimase fino al 1977 svolgendo servizio pastorale nella parrocchia San Giuseppe dapprima e, nell’ultimo periodo, in quella di Santa Croce. Chiese quindi un anno sabbatico frequentando un corso di pastorale presso l’Abbazia S. André di Brugge (Belgio). Dal 1978 al 1982 fu destinato alla Comunità di Estanzuela in Guatemala, con la responsabilità della parrocchia di Rio Hondo. Nel 1982 diede inizio alla nuova Comunità di Rafaela (Santa Fe – Argentina) come superiore e come parroco della parrocchia del Sacro Cuore. Nel 1988-1990 fece parte della Comunità di Monterotondo (Roma), frequentando il corso accademico di teologia pastorale presso la Pontificia Università del Laterano. Dal 1990 al 1992 fu destinato alla Comunità San Francesco di Crotone (CZ) con l’impegno della parrocchia del Sacro Cuore. Ritornò quindi a Monterotondo (Roma) fino al 1997 per assumere la responsabilità della parrocchia di Gesù Operaio. Nel 1998 trascorse alcuni mesi presso la Comunità Don Paolo di Roma conseguendo la licenza in teologia pastorale. Alla fine dello stesso anno ritornò in Guatemala per prestare dapprima servizio pastorale in aiuto dei Confratelli delle diverse Comunità e poi come parroco di San Jorge di Zacapa.

L614 [22-05-1972]

Don Ottorino sottolinea lo zelo apostolico riscontrato durante la sua recente visita nel Chaco, ed invita a continuare con lo stesso impegno.
Si conserva la fotocopia della lettera originale: sono due fogli grandi, dei quali il primo con l’intestazione e lo stemma della Congregazione, scritti a mano sulla facciata anteriore. La firma autografa è con il solo nome.

22.V.72

Don Ottorino allude, forse con una certa enfasi paterna, alla fama che don Vittorio Venturin si era guadagnato con una serie di articoli, stesi con stile brillante ed attraente, sul suo apostolato nei villaggi della campagna dell’immensa parrocchia San Giuseppe, ma specialmente accompagnando il vescovo mons. Di Stefano nelle visite alla zona dell’Impenetrabile, così chiamata perché abitata da indigeni e poco visitata dai bianchi.

Don Pietro Martinello si trovava, all’epoca, in Italia per la morte della mamma ed era quindi in procinto di fare ritorno al Chaco Argentino.

L614,1 [22-05-1972]

1 Carissimo P. Vittorio
A Vicenza Padre Vittorio, apostolo del campo, è quasi famoso come l’Apostolo delle Genti. Ti racconterà Padre Pedro come più di uno sogna di unirsi a questo zingaro (che sei tu) del Buon Dio. Nella mia venuta tra voi sono stato veramente contento del tuo lavoro e del tuo spirito apostolico. Continua e Gesù, che conta i tuoi passi e la polvere che respiri, ti seguirà, istante per istante, nel duro lavoro apostolico. Non pretendere di vedere il frutto del tuo lavoro. Lo vedrai lassù in Paradiso. Appena possibile ti darò un compagno (non subito...) e ti renderò attuabile il desiderio di venire a studiare. Conserva la gioia. Qualche volta alla sera il Signore forse gradisce di più il tuo sonno che non la tua preghiera. Ad ogni modo: Parlane a Lui. Prega per tutti noi. Un fraterno abbraccio.

Tuo Don Ottorino

DIO passaggio di...

DIO scoperta di...

GESÙ

NOVISSIMI paradiso