L632 [10-03-1963]
Don Ottorino aggiorna sullo sviluppo dell’Opera ed esorta ad essere forte nelle difficoltà.
10.III.63
L632,1 [10-03-1963]
1 Carissimo Francesco Sono tre mesi che tengo la tua lettera sopra il mio tavolo di lavoro e che cerco un po’ di calma per intrattenermi con te. Sono certo che la tua bontà compatisce il mio ritardo. Anche perché ne hai avuto un vantaggio in quanto in tal modo la tua lettera mi è stata occasione continua per innalzare al Cielo una preghiera per te. Ho sentito che sei passato da Vicenza e sei venuto e non mi hai trovato. Il Signore ha permesso per te e per me anche questo sacrificio. Sia fatta la sua volontà. Avrai sentito che siamo già stati riconosciuti come Congregazione religiosa. Attualmente siamo in settanta con i Voti e dodici giovani si trovano nel Noviziato in attesa della loro consacrazione al Signore. In luglio apriremo una casa nell’Italia Meridionale e di qui a qualche anno pensiamo di attraversare l’Oceano e di portarci nell’America Latina. Siamo nelle mani di Dio e Dio ci fa correre perché il mondo ha urgente bisogno di chi lo spiritualizzi. In questi anni stiamo lavorando alacremente per le vocazioni, per preparare l’esercito. Nella Casa dell’Immacolata ho 150 allievi. Tre saranno consacrati sacerdoti in giugno e poi avrò sacerdoti novelli ogni anno. Ho sentito le tue difficoltà. Non temere... siamo stati fratelli in Seminario, lo siamo sebbene lontani anche oggi e lo saremo domani eternamente lassù. Non conta il frutto che vediamo, conta l’amore che mettiamo nel compiere generosamente ogni giorno la volontà di Dio. Preghiamo pertanto vicendevolmente ricordandoci affinché tutti e due possiamo sempre e bene fare la volontà di Dio. Ti benedico con tutta la famiglia. Un fraterno saluto. TuoDon Ottorino
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VOLONTÀ
di DIO