ADELINA e PULCHERIA MENEGHINI, sorelle nubili, erano collaboratrici e generose benefattrici fin dai primi anni dell’Istituto, tanto che Adelina si prestava spesso per aiutare mamma Clorinda nel rammendare la biancheria dei primi ragazzi raccolti nella Casetta. Dotate di una solida formazione cristiana, ebbero modo di arricchirla a contatto con don Giovanni Calabria, don Luigi Pedrollo e don Ottorino: furono figlie spirituali attente e generose, che trascorsero tutta la loro vita impegnate nel lavoro – ereditarono dalla famiglia una conceria ad Arzignano (VI) – e nel servizio ai più bisognosi. Pulcheria, la più giovane, aveva anche qualità per la pittura ed era amante della natura, mentre Adelina era più portata per il servizio e la preghiera. Don Ottorino ricorreva a loro con una certa frequenza, sapendo che sempre trovava due cuori aperti e generosi, che poco conservavano per la loro vita modesta e ponevano ogni ricchezza a disposizione degli altri, specialmente per l’Opera di don Calabria e per l’Istituto di don Ottorino. Presso la Casa dell’Immacolata c’era un appartamentino per loro, che a volte abitarono dopo la cessione della fabbrica di Arzignano, specialmente in occasione di festività per condividere la vita della Casa. Pulcheria morì il 25.4.1995, dopo essere stata preceduta alcuni anni prima dalla sorella.
L646 [05-03-1953
Vicenza, 5.3.1953
Le ultime parole della frase sono sottolineate e commentate dalle destinatarie con la seguente annotazione a mano: “16.2.1958 È veramente è andato tutto a rovescio. Pulcheria”.
L646,1 [05-03-1953]
1 Distinte Signorine Sono alcuni mesi che il pensiero vostro mi tormenta in modo indicibile e più di una volta ve lo avrei esposto se non avessi temuto di essere frainteso. Da qualche tempo poi in ogni S. Messa e nella Benedizione Eucaristica sento più forte che mai il bisogno d’invocare su di voi il Divino Aiuto e sempre mi tormenta il medesimo pensiero. Motivo per cui non posso e non devo più tacere, altrimenti mi sentirei di mancare al mio dovere di sacerdote e nello stesso tempo di commettere una grave ingratitudine verso coloro che con tanto sacrificio mi hanno sostenuto nell’apostolico lavoro. Vi prego, però, in nome della nostra buona Mamma la Madonna, di credermi che non c’è alcun secondo fine che mi spinga a parlare. Consideratemi in questo momento un sacerdote, non di S. Gaetano, ma di Dio e che vi parla solo per fraterna carità. Voi avete consumato la primavera della vostra vita nel lavoro, nel sacrificio, nella preghiera e nel nascondimento. Dio vi ha benedette perché avete dato pane a numerose famiglie, non avete cercato il vostro capriccio ed avete stesa la mano al povero. Ora vi state avviando a corsa veloce verso l’eternità, verso Dio, verso il rendiconto. In questo momento dovete preoccuparvi di due cose: 1) che continui l’industria a dare in futuro, anche dopo di voi, pane alle famiglie e sollievo al povero; 2) che si conservi in voi lo spirito evangelico che vi ha animate fino a questo momento. Ora so che voi state per fare qualche cosa. Non intendo distogliervi, non intendo in alcun modo contraddirvi. Solo da fratello e da sacerdote vi supplico: pensateci... pensateci... Per carità, in nome di Dio, state in guardia di non rovinare con un atto di compiacenza umana tutto quel bene che avete compiuto nella vostra vita. Il bene desidera il nascondimento. Fate pure qualunque opera di bene, ma scomparite, scomparite, scomparite. Nessuno lo sappia; lavorate solo per Iddio. Il vostro nome scrivetelo in Cielo e non in terra ove gli uomini non lo possono ricordare. Non cercate la vostra compiacenza personale, ma solo Dio. Se volete il paradiso negli ultimi anni della vostra vita terrena, ricordatevi che andate in pericolo di perdere quello eterno. Scusatemi, ma questo è il pensiero che mi tormenta. Continuerò a pregare per Voi perché il Signore vi illumini. Ho pregato persino ripetutamente Iddio, che piuttosto che sbagliate strada, vi faccia andare a rovescio la vostra industria, poiché vale più l’anima che tutto l’oro del mondo. Perdonatemi la fraterna franchezza e state certe che vi seguirò sempre con la mia preghiera in ogni ora della vostra vita. Di cuore vi benedicesempre obbl.mo
Sac. Ottorino Zanon
MARIA
APOSTOLO
VIRTÙ
umiltà