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650 Lettera alle signorine Adelina e Pulcheria Meneghini

Nell’originale è scritto erroneamente ‘1961’, mentre il testo della lettera accenna alla prima visita alle Comunità dell’America Latina: don Ottorino partì da Milano per il suo 3° viaggio in America Latina, accompagnato dal confratello Zeno Daniele, il 31.8.1967.

L650 [30-08-1967]

Don Ottorino, alla vigilia della sua prima visita alle comunità dell’America Latina, informa del viaggio e garantisce che ricorderà la loro materna presenza spirituale presso i Confratelli d’America.
Si conserva la copia carbone della lettera originale: è un foglio grande bianco, dattiloscritto sulla facciata anteriore. La firma in stampatello non è autentica.

30 agosto 1967

Il riferimento di don Ottorino è all’impegno che gli Amici hanno di offrire ogni venerdì preghiere speciali e il sacrificio della giornata per tutta la Congregazione.

L650,1 [30-08-1967]

1 Gent.me Signorine,
se il Signore vorrà, domani sera decollerà dall’aeroporto di Milano l’aereo che mi porterà nell’America Latina, per la prima visita alle nostre Comunità Missionarie. Dopo un primo soggiorno a Resende (Brasile), farò una puntata a Presidencia Roque Sáenz Peña (Argentina), e poi da Resende prenderò il volo alla volta del Guatemala. Più volte, e sempre con esito negativo, ho tentato in questi ultimi giorni di prendere contatto telefonico con Voi allo scopo di porgerVi il mio saluto; ed ecco perciò il motivo di questo mio scritto. Volevo dirVi che durante la visita alle nostre Comunità sarete presenti anche Voi e, sono certo che i Confratelli di laggiù gradiranno moltissimo saperVi vicine, anche se solo col pensiero, come si gradisce sempre la vicinanza della mamma; e Voi, per non pochi aspetti, siete appunto le loro mamme. Penso farVi inoltre cosa gradita se, interpretando i Vostri sentimenti ed il vostro pensiero, mi farò latore presso di loro dei Vostri saluti e dei Vostri auguri; so che li ricordate nel Signore e che il venerdì offrite per loro qualche sacrificio ; ebbene, credo sia questo il dono più prezioso che a nome Vostro porterò laggiù. Prima di congedarmi, fiducioso nella Vostra benevolenza, mi permetto chiederVi un piccolo ma speciale ricordo nel Signore: Voi capite benissimo l’importanza che riveste questo viaggio per la nostra Congregazione e per il suo futuro sviluppo. Voi sapete anche quanto è il bisogno che abbiamo della luce della Spirito Santo e della continua assistenza dall’alto per cercare a fare la Volontà di Dio. Il sapere che anime buone e generose ci accompagnano con la loro preghiera ci incoraggia notevolmente e ci sprona a procedere sempre. Mi auguro proprio che godiate buona salute e che il Signore ci dia la gioia di incontrarci ancora, al mio ritorno, e di passare qualche oretta assieme in fraterna compagnia. FormulandoVi gli auguri sinceri di ogni bene, Vi ringrazio ancora una volta per l’aiuto e per l’affetto con i quali ci siete state vicine e mentre Vi assicuro il mio "memento" all’Altare, porgo cordiali saluti uniti ad un arrivederci.

Don Ottorino

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