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670 Lettera alla signora Antonia ved. Vignato

La signora Antonia era la sposa del dott. ANTONIO VIGNATO, medico dentista a Vicenza, trasferitosi nel 1950 nel quartiere dei Ferrovieri. Uomo di fede profonda e serena, si è sempre professato con umiltà figlio fedele e obbediente della Chiesa. Svolse il suo servizio di medico come una missione, salendo immancabilmente ogni mattina al Santuario di Monte Berico, a piedi, per partecipare alla Santa Messa prima di iniziare la sua laboriosa giornata. Don Ottorino conosceva personalmente il dott. Vignato dai tempi della guerra, ed era sempre rimasto legato a lui da fraterna e sincera amicizia.

L670 [03-01-1965]

Don Ottorino, in occasione della pubblicazione di alcune note biografiche, ricorda le virtù cristiane di un amico, che sempre aveva dato testimonianza di fede sincera e di carità vissuta. Si conserva una fotocopia della lettera originale: sono due fogli grandi, con l’intestazione e lo stemma della Congregazione, dattiloscritti sulla facciata anteriore. La firma autografa è completa.

Vicenza 3.1.65

L670,1 [03-01-1965]

1 Gentilissima Signora,
ho ricevuto con vivo piacere l’omaggio delle note biografiche dedicate alla memoria del Suo caro scomparso e mio indimenticabile amico, e poiché fra qualche giorno farà un anno dal suo santo trapasso non posso non esternarLe quanto sento nel mio animo al ricordo della luminosa figura di questo autentico “uomo di Dio”. Bisogna che Le dica subito che Ella ha fatto una gran bella cosa permettendo che venissero raccolte e ordinate queste note. Diffondere la vita di uomini simili è oggi doveroso, poiché il mondo non ha bisogno di chiacchiere, ma di esempi, di veri testimoni di Cristo, di cristiani dallo spirito genuino dei primi tempi della Chiesa. E a me, che ho avuto la grazia di conoscere il suo piissimo marito, leggere queste note fa un grande bene all’anima. Ho detto che considero una grazia questa amicizia; ed è la verità. Quanto infatti di carità, di presenza di Dio, di grazia irradia attorno a sé un uomo che vive interamente la sua fede, Dio lo sa... Noi possiamo solamente intuire che la sua persona ci schiude anticipatamente un po’ di cielo, ci fa intravedere come dovrebbe svolgersi la nostra vita. Nel dottor Vignato ho sempre trovato questa impronta della Grazia fin dal mio primo incontro avvenuto durante il periodo difficile della guerra. Erano i tempi tristi della lotta fratricida e nella condotta di Roana non c’era la pace, la fraternità. Eppure anche in quelle ore disperate Lui ebbe modo di mostrarsi medico ed apostolo, uomo di fede e dal cuore grande, proprio come Gesù vuole i suoi seguaci. La sua carità, che nasceva dalla convinzione che ogni uomo è un delegato di Cristo a ricevere il nostro amore, fu per tutti, anche per la mia grande famiglia dell’Istituto che in quegli anni mancava di tutto. Se si volesse puntualizzare e fare l’elogio di questa sua nota dominante, si dovrebbe dire che aveva le mani bucate. Fede e Carità, un binomio che definisce la sua vita, conclusasi santamente e che certamente sarà già stata premiata da Colui che ascrive a nostro merito anche un bicchiere d’acqua dato al fratello per suo amore. Gentilissima Signora, non pianga ricordando il suo caro consorte, ma ringrazi il Signore d’averLe messo accanto un tale compagno nel suo terreno pellegrinaggio. Mentre ammiro una vita, spesa nella volontà di Dio, faccio voti e prego affinché anche tutti i figli possano attingere quotidianamente dall’esempio del padre luce e forza per camminare sulle vie di Dio. Le porgo il mio saluto, Le prometto la mia preghiera, Le do la mia sacerdotale benedizione. Con sensi di religiosa stima,

dev.mo

Sac. Ottorino Zanon

DIO presenza di...