Il riferimento è alla lettera del dott. Marzotto del 2.7.1966.
L675 [30-07-1966]
30 luglio 1966
Preg.mo e carissimo dottore, se l’amicizia è una cosa che unisce due o più individui in comuni e grandi ideali, credo che questa stia per sorgere tra noi, unendoci a Lei e Signora in un sacro vincolo per la realizzazione di un piano che non è nostro, ma voluto dal Cielo. Ormai per noi Rio, Resende e Signor Marzotto sono termini di famiglia che tornano continuamente nelle conversazioni, che formano l’oggetto di sogni apostolici e di santa invidia per molti che non sono stati prescelti, almeno per ora, per questo campo di lavoro. Ho ricevuto con gioia la Sua lettera , seguita a ruota dalla lettera di S. E. Mons. Baggio, il quale mi consiglia di scegliere la prima metà di ottobre per la mia venuta a Rio. Ai primi di settembre notificherò la data precisa. Intanto sto preparando coloro che al più presto verranno tra voi. Sono giovani, ma pieni di buona volontà. Li mando volentieri perché sono certo che in Lei e Signora troveranno un papà e una mamma. Alla mia venuta concretizzeremo la loro partenza che penso potrà avvenire molto presto, perché da ottobre sono a disposizione. A Lei e Signora intanto porgo il più fraterno saluto unito alla promessa di un continuo ricordo al Signore.
Sac. Ottorino Zanon