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678 Lettera ai signori Arnaldo e Mina Marzotto

L678 [14-10-1966]

Don Ottorino, di ritorno dal Brasile, ringrazia per l’accoglienza ricevuta, e riassume le impressioni della visita.
Si conserva la copia carbone della lettera originale: sono due fogli grandi di carta velina, dattiloscritti sulla facciata anteriore. Manca la firma.

14 ottobre 1966

Don Ottorino riporta frasi ascoltate da gente semplice durante la breve permanenza in Brasile.

L678,1 [14-10-1966]

1 Distinti Signori e carissimi Babbo e Mamma,
arrivati, con un ottimo viaggio, ieri sera alle ore 19, dopo la S. Messa Don Aldo è andato a letto (ore 20,30) e si è svegliato, completamente guarito, questa mattina alle ore 10. Il sottoscritto, dopo una conferenza stampa davanti ad un centinaio di giovanotti frementi per non poter partire immediatamente, a mezzanotte è riuscito ad entrare in stanza, ove è rimasto fino alle ore 8 di questa mattina. Siamo ancora commossi per la fraternità trovata tra Voi e siamo pronti a qualunque sacrificio per realizzare quello che è il Vostro e nostro sogno. La gentilezza, anzi la paternità e la maternità dimostrateci ci incoraggiano a moltiplicare il nostro lavoro a bene di tante creature che attendono un Sacerdote che le confessi ("Vorrei io fare la Comunione, ma non sono confessato!") e che insegni loro il Catechismo ("Manda qualcuno che mi insegni il Catechismo!"). Siamo convinti che non a caso è avvenuto il Vostro incontro, ma solo la Mano invisibile del Padre comune ha guidato i fili misteriosi di questo disegno che porta l’impronta chiarissima della presenza del Signore. Resende vista da Vicenza sembra l’unico posto strategico, ideale per l’inizio di un’opera nell’America del Sud. È commovente vedere come Dio, per vie misteriose e meravigliose, sa al momento opportuno, quasi per caso, rendersi presente per la realizzazione dei suoi piani sublimi a bene di questa povera umanità. È pure commovente per voi e per noi sentirci strumenti nelle Sue mani. In Paradiso comprenderemo la Grazia della nostra vocazione ad essere collaboratori di Dio per la salvezza del mondo. Intanto in terra, da buoni fratelli lavoriamo insieme nella convinzione che la nostra Buona Mamma, la Madonna, ci accompagnerà e ci guiderà aiutandoci a superare tutti quegli ostacoli che il demonio certamente porrà nel nostro cammino. Mentre scrivo sono le ore 19 e sono appena tornato dalla visita alla figlia ed ai nipotini. Come descrivere la scena? È stata una sorpresa per tutti. La figlia aveva da poco ricevuto la Vostra lettera e le sembrava impossibile che fossimo a Vicenza. L’ho rassicurata che non eravamo fantasmi..!. "Ma non dovevate andare a Resende? - ci ha detto - Come è possibile... così in fretta...!". I piccoli? Appena visti i doni dei nonni non hanno capito più niente dalla gioia. Stefanino si è seduto a terra, ha aperto la scatola, ha visto i cavalli ed è scappato via col giocattolo, di corsa! Che cari bambini..! Che Dio li benedica! Ho invitato la signora ed i bambini a venire a visitare San Gaetano. Me l’hanno promesso. Vorrei dirvi ancora tante cose, ma mi riservo di raccontarle a Resende o a Rio, quando, non ospite del Nunzio, ma come socio della nostra congregazione, sotto l’alta presidenza del Dr. Arnaldo Marzotto, discuteremo le sorti dell’America! Perdonate la confidenza. Grazie infinite di tutto e pregate per noi. Non vi dimenticheremo mai. Un filiale saluto.

Dev.mo

Sac. Ottorino Zanon

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MARIA la nostra buona mamma