L680 [15-11-1966]

Don Ottorino ricorda la consegna del crocefisso ai primi 12 missionari e la morte del primo Religioso della Congregazione. Si conserva la copia carbone della lettera originale: è un foglio grande di carta bianca, dattiloscritto sulla facciata anteriore. Manca la firma.

15 novembre 1966

L680,1 [15-11-1966]

1 Carissimo Dottore, perdoni se non ho risposto subito alla Sua cortese lettera del 31 ottobre scorso, ma gli avvenimenti che si sono susseguiti in questi giorni me l’hanno completamente impedito. La solenne cerimonia della consegna del crocefisso ai nostri 12 missionari partenti nei prossimi mesi per l’America Latina è stata la presentazione ufficiale della Congregazione nel suo aspetto missionario. Per quanti hanno potuto partecipare e per tutto l’ambiente vicentino è stata una vera rivelazione, una scoperta quasi, che sarà senza dubbio feconda di frutti meravigliosi. Il Signore poi ha voluto bussare alla nostra porta con la sua croce, quasi a garantirci che siamo realmente sulla strada da Lui tracciata e voluta. Sabato scorso 12 c.m., mentre tornava da Roma ove aveva accompagnato i 4 missionari partenti per il Guatemala, è tragicamente perito in un incidente stradale un nostro giovane Religioso Assistente. Il Signore ha chiesto del sangue... senza dubbio nei suoi piani provvidenziali questo sacrificio sarà seme di nuovi frutti, di nuovo fervore religioso e apostolico, di altre vocazioni. Sia fatta la sua volontà, anche quando ci chiede una unione tanto intima alla sua croce! Ed ora permetta che La ringrazi della gentile premura con cui mi ha inviato i disegni e delle difficoltà superate per giungere a questo punto. Ieri abbiamo avuto gradito ospite della Casa dell’Immacolata Mons. Baggio, per una rapida visita. S.E. il Nunzio si è mostrato pienamente d’accordo sulle osservazioni da Lei suggerite; ha preso con sé copia del disegno assicurandomi che le sottoporrà all’architetto come osservazioni sue personali appena rientrerà in Brasile. Il Signore La ricompensi dell’affetto di cui Lei e Signora ci circondate; lavoriamo per la stessa causa e per amore dello stesso Signore. Vi ricordo continuamente nella preghiera, affinché al più presto possiamo vedere realizzata l’Opera insieme progettata. Con rinnovati auguri e cordiali saluti.

Sac. Ottorino Zanon