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762 Lettera alla signora Irene Belgeri ved. Scarpa

La signora IRENE BELGERI ved. SCARPA, la cui famiglia proveniva da Domaso, un paesino adagiato sulle rive del lago di Como, era stata insegnante elementare a Quinto Vicentino (VI) e per breve tempo ebbe anche il giovane Ottorino come suo allievo. Aveva sposato il prof. Attilio Scarpa, insegnante di lettere presso il liceo Pigafetta di Vicenza, uomo dotato di una particolare sensibilità letteraria e poetica. La loro residenza era presso i locali del nuovo oratorio parrocchiale di Araceli, e infine in una villetta costruita nel territorio della parrocchia di Anconetta, nella quale, dopo la morte del marito, continuò a vivere insieme con la sorella Rosetta. Morì il 30.7.1989, all’età di 94 anni, dopo aver destinato alla Congregazione la sua casa e i libri del marito.

L762 [31-05-1972]

Don Ottorino ringrazia per il dono dei volumi delle opere del marito, prof. Attilio Scarpa, sottolineando l’animo religioso che traspare da tutta la sua opera letteraria e poetica.
Si conserva la copia carbone della lettera originale: è un foglio grande di carta velina, dattiloscritto sulla facciata anteriore. La firma autografa è abbreviata, seguita dalla firma abbreviata di don Aldo. In alto è posto a mano dal segretario il nome della destinataria.

Vicenza, 31 maggio 1972

Gentile e cara Signora, abbiamo ricevuto con vero piacere gli splendidi volumi che raccolgono le opere del Suo stimato marito prof. Attilio e che Lei, con squisita sensibilità, ha voluto promuovere e diffondere. Desideriamo vivamente conoscere le ricchezze della mente e del cuore di questo interessante uomo e poeta che ha saputo dare un’anima profondamente cristiana alle sue poesie e alle sue prose così come trasfondeva la sua fede genuina nell’insegnamento e nel colloquio cordiale con tutti e preferibilmente con gli umili. E noi, gentile Signora, che conosciamo quanto questo lavoro sia stato frutto della Sua stima e del Suo amore per l’indimenticabile Suo marito, desideriamo manifestare a Lei il plauso più sincero per questo monumento stampato, ricordo e testimonianza perenne per quanti vorranno trarne spirituale sollievo ed esempio. Certamente, dal Paradiso, il Suo caro ricambierà questa attestazione di amore, che è stata guidata dalla fede, con abbondanza di grazia e di conforto, in attesa che il legame indistruttibile dell’amore venga riannodato eternamente e gloriosamente nella grande Casa del Padre. Anche noi ci sentiamo coinvolti in questo legame di riconoscenza e di preghiera verso il Suo caro e verso tutti i Suoi e vostri cari, per ringraziarli dell’amicizia e benefica collaborazione che si è formata tra la vostra distinta famiglia e la nostra Congregazione. E mentre formuliamo i nostri migliori auguri per Lei, Signora, e per la gentile sorella signorina Rosetta, accompagnati dalla nostra quotidiana preghiera, cogliamo l’occasione per manifestare la nostra viva riconoscenza per il bene che ci volete e che ci fate. Con rinnovati ringraziamenti e cordiali saluti, Suo e vostro dev.mo

Sac. Ottorino Zanon