L78 [20-01-1965]

Don Ottorino risponde alla lettera del 25.12.1964 di S.E. mons. Caliaro, che lo informa della previsione delle spese per la costruzione delle strutture dell’erigenda parrocchia di Gesù Operaio in Monterotondo (RM) e allega un progetto di convenzione fra la diocesi e la Congregazione, comunicando il parere favorevole per l’accettazione della parrocchia secondo le condizioni indicate dal vescovo. Si conserva la copia carbone della lettera dattiloscritta: è un foglio grande, scritto sulla facciata anteriore. La firma autografa è abbreviata. Si conserva pure l’originale della lettera di S.E. mons. Caliaro, della quale la presente è risposta.

20 gennaio 1965

L78,1 [20-01-1965]

1. Eccellenza Rev.ma,

deve perdonare il ritardo con cui rispondo alla Sua lettera natalizia. Ho rimandato di giorno in giorno perché avevo l’intenzione di venire a Roma e allora pensavo di poterLa incontrare personalmente.Ringrazio per le fraterne espressioni e spero che la mamma si sia alquanto ristabilita; a questo scopo non cesserò di innalzare al Signore la mia preghiera.Riguardo a Monterotondo il mio Consiglio ha espresso parere favorevole per l’accettazione della parrocchia alle condizioni da Lei proposte, ed anzi mi incarica di rivolgere il più vivo ringraziamento all’E.V. per il fraterno trattamento.Le convenzioni da Lei stese mi sembrano rispondere pienamente a quanto convenuto a voce e siano accettabili da ambo le parti. Circa la spesa che sarà a nostro carico, mi pare contenuta su quanto previsto e, sempre entro tali limiti, non ci sono difficoltà da parte nostra, purché – come a voce convenuto – ci sia concesso trovare in loco un prestito per coprirla con la possibilità di estinguere il debito nel giro di quattro o cinque anni. Circa la sala per il teatro si potrà decidere in corso dei lavori.Nella speranza di poterLa presto rivedere, ringrazio per il fraterno affetto e porgo a Lei e mamma il più cordiale saluto.Chiedendo su tutti i membri della Congregazione la Sua benedizione mi professodev.mo

Sac. Ottorino Zanon