80 Lettera al Vescovo Caliaro del 6 luglio 1965.

L80 [06-07-1965]

Don Ottorino fa presente al vescovo Caliaro le notevoli modifiche sull’ac-cordo iniziale per l’aspetto economico relativo alle strutture della parrocchia Gesù Operaio di Monterotondo (RM) e quindi ritira l’adesione alle convenzioni stipulate, rinnovando però la disponibilità della Congregazione ad assumere il servizio pastorale della parrocchia. Si conserva la copia carbone delle lettera dattiloscritta: è un foglio grande di carta velina, scritto su ambedue le facciate. Manca la firma. In calce è posto anche l’indirizzo. È una lettera raccomandata con relativa ricevuta.

Vicenza, 6 luglio 1965

L80,1 [06-07-1965]

1. Eccellenza Reverendissima, dopo il nostro ultimo incontro abbiamo riesaminato la situazione circa la proposta amichevole di V.E. per la parrocchia di Gesù Operaio in Monterotondo e la reale situazione in cui si stanno svolgendo le cose.Quando lo scorso anno V.E. ci ha fatto l’offerta, noi abbiamo dichiarato apertamente di non avere possibilità di impegnare economicamente la Congregazione. Ci sembrava già di fare un dono prezioso alla diocesi di Sabina e Poggio Mirteto mettendo a disposizione del Clero efficiente. V.E. ci rassicurava dicendo che la cifra da affrontare non avrebbe superato i 15 milioni, per la cui copertura Lei stesso avrebbe messo a disposizione 1 milione avanzatoLe da un altro lavoro, mentre il rimanente debito – per il quale “in loco” avrebbe trovato il prestito necessario – sarebbe stato assolto nel giro di alcuni anni. Diceva inoltre di volerci porre, da amico, in condizioni di favore concedendo la proprietà di tutti i beni. Il nostro Consiglio Generale, esaminate le condizioni, approvò in pieno il nostro operato.

In seguito, il preventivo pervenutoci fu di 18 milioni. Ferme le premesse iniziali, nonostante l’aumento, firmammo le Convenzioni.Ora si aggiungono però nuove modifiche sostanziali, che infirmano in pieno la nostra adesione.a)L’aumento del preventivo che porta il totale della spesa ad un impegno di 24 milioni e mezzo, con l’aggiunta di una riduzione del progetto propostoci all’atto dell’impegno.

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L80,2 [06-07-1965]

2. b)La condizione posta dalla S. Congregazione del Concilio circa la proprietà dei beni. Erano state appunto le favorevoli condizioni a tale proposito che avevano spinto il nostro Consiglio ad aderire per assicurarci una Casa alle porte di Roma. Cambiate così le premesse, penso si possa ritenere nulla la mia adesione alle Convenzioni stipulate.Se V.E. credesse ugualmente di affidare alla nostra Congregazione la parrocchia di Gesù Operaio, assumendo però come diocesi il debito, sappia che i nostri Sacerdoti sono ugualmente a Sua disposizione e si adopereranno in tutti i modi con V.E. per l’estinzione del debito stesso. Per i Chierici studenti non si preoccupi, poiché provvederemo altrimenti collocandoli a Roma in qualche Istituto.Perdoni l’involontario dispiacere che Le reco con la presente, ma credo che al nostro posto V.E. non potrebbe agire altrimenti.

Con distinti auguri ed ossequi.Dev.mo

Sac. Ottorino Zanon

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