1 Ed ora, partenza per la nostra meditazione!È stato detto: "De Maria, numquam satis". Bisogna vedere quanto che ghi n'è... dall'altra parte, parchè... ghemo parlà tante volte della Madonna... È un po' difficilino trovare qualche cosa di nuovo. Fossimo un paio solo a parlare della Madonna, e un quarto d'ora parla uno e un quarto d'ora l'altro... ma, qualche distrazione speriamo che venga.Ho sentito da don Guido, che parlava degli impegni di vita fatti un giorno con un gruppo, e mi riferiva un po' alcune delle vostre espressioni che avete detto, delle vostre impressioni date dal Vangelo. E una di queste - mi pare che abbia citato il caro Mariano, mi pare - è stato detto: "Quando Gesù è andato a svegliare gli Apostoli, nel ritorno verso il posto della preghiera, cosa avrà pensato?”. È tua? Di chi era? Tua? Beh, insomma... Vedete se non sono opere dello Spirito santo quelle robe là? Chi le dice non si accorge neanche di dirle. Bene! Bella però la distrazione: "Che cosa avrà pensato Gesù?". Va a svegliare gli uomini ai quali aveva fatto tanto del bene; aveva pregato che pregassero... che rimanessero lì a pregare un po' con lui, e loro... dormi!Ora, pensate un momentino, io mi trovassi in stanza, ipotesi, no, a piangere vicino al cadavere di mia mamma, e dicessi a Vinicio: "Fa' un piacere, Vinicio, varda, ti e Toni Zordan e Toni Ferrari, vien qua nella stanza de qua per piacere, disì el rosario, preghè un tochetèlo anca voialtri fin che vo via nda sc-iantina mi; dopo vegnarò qua... Per piacere, fème nda carità...", e venissi di qua, e li trovassi col fiasco vodo, e tutti i tre là indormessà che i dorme... ronf, ronf! E disesse: "Ehi, tusi, fème un piassere, preghè... La ghìo dita la corona?". "Noohh...". Pensate un momentino a creature così legate a me di affetto, eccetera. Non son capace di pensare che se io soffro, loro non soffrano con me, se io chiedo un piacere, loro non me lo facciano!Pensate Gesù e i dodici Apostoli, e che a questi dodici Apostoli ha dato tutto, si può dire, perché erano suoi, no, erano suoi: li ha difesi, li ha fatti partecipi dei miracoli, ha camminato sopra le acque per andare a salvarli, ha... Adesso è inutile che vi ricordi che cosa... sapete che cosa ha fatto per gli Apostoli! Tra questi Apostoli ce ne sono tre, per questi tre ha una predilezione, se li porta su al Monte Tabor, li fa partecipi della sua trasfigurazione, e adesso li fa partecipi della sua passione: "Fate un piacere, vigilate!". E aggiunge anche una cosa, perché: “Attento, Piero, che te gh'in combini una!". E no Piero Simonetto! "Attento, Piero, che te gh'in combini una!". E nonostante questo, non ascoltano... cioè, i ga sonno poareti, e i dorme! Ora, è giusto pensare a questo? Che cosa deve aver provato Gesù che ha un animo così sensibile, che quando si presenta uno dei guariti lebbrosi si lamenta perché gli altri nove non si sono presentati? Che cosa avrà provato Gesù, ritornando dal dormitorio al posto dell'agonia, in questo passaggio, in questi momenti?
MO152,2 [4-03-1967]
2 Io aggiungo un'altra riflessione, che è oggetto un po' della nostra riflessione di stamattina: in quel momento Gesù avrà pensato alla Madonna? E avrà pensato, in quel momento, a ciò che la Madonna stava per soffrire?Ecco, vedete, in quella notte famosa che io mi sono recato ad Este per vedere l'effetto del disastro avvenuto, potete pensare voi che cosa ho provato andando e cosa ho provato ritornando? Andando... se andassi alla morte, non sapevo di preciso ancora, ma, insomma, prevedevo il disastro, il disastro, no? Prevedevo la morte di uno, quasi sicura, l'altro com'è, come non è, insomma... cosa che sia stato, cosa che non sia stato, insomma, una roba da... matti, quella notte andando là. Ma poi, quando ho constato la morte, la prima cosa che mi è balzata in testa: "E so mamma? E so mamma?". Quando è arrivata la macchina e ho visto arrivare il papà di Giorgio e il fratello, mi sono un po' sollevato l'animo, pensando che non ci fosse... che non c'era la mamma. Perché, sa, arrivare papà e mamma e vedare sto morto messo lì in... quelle condizioni... L'uomo sa contenere un po' di più la sofferenza, ma, da quel momento lì, quando che ho deciso... di andare a casa a dirlo alla mamma, pensate, pensate quello che ho provato da Este ad Arzignano! Non vedevo l'ora di arrivare, però tremavo, tremavo per... vero, pensando all'istante in cui mi sarei incontrato con la mamma. Quando poi arrivato là, entro dal portone là, sotto il portico, sta povera donna esce dalla porta di cucina e viene verso il portico, io resto così... "E allora... xelo morto? Xelo morto?". E quando che sta povera donna... Podevo dire: "No, el sta poco ben!". "Sì!". La se ga buttà a brassocolo e no la me lassava più piangendo, mi stringeva come fossi suo figlio. Figlioli miei, il dolore di una mamma per la morte di un figlio! E nel caso nostro, il dolore di un Figlio che conosce il dolore della Madre! Pensateci, Gesù che conta si può dire i minuti che lo separano dall'incontro con sua Madre su pel Monte Calvario! Che misura con la sua scienza divina, che misura tutte le gocce di amaro che entreranno a trafiggere quel cuore! Ma quando Gesù viene preso, lui vede una croce e vede un cuore di madre; la sua natura anche umana, trepidante, il desiderio... il dolore...
MO152,3 [4-03-1967]
3 Vedevo giorni fa all'ospedale il nostro caro Girolamo Schiavo che aspettava per l'operazione, e diceva: "Chissà che i me la fassa doman, che dopo doman...". Perché? Il pensiero di dover aspettare, di dover aspettare... "Speravo che i me la fasesse stamattina, ma se no i me la fa doman i minaccia de farme perdare... Don Ottorino, non gh'in posso più, no gh'in posso più...". Sa, l'ansia dell'attesa, ma no per il desiderio de averla, per il desiderio de passarla e che la sia finìa, per la paura dell'operazion!Ora, pensate che Gesù si aspettava un'operazione, non certo coll’indormia, né locale né totale, si aspettava gli insulti, gli schiaffi, la flagellazione, la incoronazione di spine, si aspettava l'essere... Ieri sera, mentre facevamo la Via Crucis in chiesa, siamo abituati a sentire leggere le Stazioni, ma, 'Gesù spogliato delle sue vesti'... ma vi rendete conto, spogliato, neanche uno straccio gli lasciano su a sto benedetto Signore! E te lo mettono là per aria, inchiodato e messo in quel modo, senza neppure di quello che si mette su anche al più miserabile. Giorgio aveva i vestiti rotti, so io, sono corsi a portarci una tunica, a metterci una tunica, un pochino, no? Ebbene... al nostro caro Gesù, niente... messo in quelle condizioni! lui Dio, lui Dio! E lui, lui, nel suo viaggio dagli Apostoli al posto dell'agonia, pesa tutte queste cose che colpiranno lui, ma pesa anche quelle che colpiranno lei!Ecco, vedete, figlioli miei, vedete, bisogna che ci mettiamo in testa proprio questo: perché Gesù ha sofferto questo? Perché Maria ha sofferto quello che ha sofferto? "... vuolsi così colà...". Ora, bisogna che ci mettiamo in testa anche noi che non saremo fratelli di Gesù, non saremo degni figli di Maria, se anche noi non accettiamo la nostra Passione, se anche noi giorno per giorno, ma proprio giorno per giorno, non accettiamo quello che il Signore ci manda. Noi dovremo far di tutto per cercare un pochino di evitare, per cercare il meglio, no? La natura umana ci... con i doni che ci ha dato. Ma dobbiamo ricordarci che quello che è importante è chiederci continuamente: "Ma quale è la tua volontà, Signore?".
MO152,4 [4-03-1967]
4 Sto, stiamo adesso, vi siete già accorti qui in casa, dimenandoci un pochino per questa benedetta montagna, siamo ancora lì: "Che sia il caso, che non sia il caso...". L'ultima cosa... tentazione, l'ultima tentazione che abbiamo, sarebbe quella di vendere Val Giardini ai Frati Francescani, se la vorranno, e fare tutto, insieme, un bel centro o a santa Caterina o un posto insomma, se si vede un posto migliore, magari fare un centro non sul grande, far delle... case prefabbricate per una trentina di persone; farle sì vicine, ma in modo che si facciano piccoli gruppi, non grandi gruppi, e che sia quello che ci fa un campo base, che sia quello un punto d'appoggio, e da lì ci si alza poi... Ma che non siano grandi gruppi, piccoli gruppi, in modo che si crei una famiglia, perché non si può più adesso fare ormai quello che abbiamo fatto l'anno scorso, eccetera. Siamo partiti da tanti anni fa andarci tutti, da starci tutti, ma adesso ormai siamo in tanti, e allora è arrivato il momento che si può fare dei gruppi, poco lontani, in modo che si può trovarsi insieme lo stesso, tutto quel che volete, ma avere una vita un pochino indipendente gruppo da gruppo. Ora, son tutte cose che stiamo studiando, ma poi parleremo insieme, discuteremo... non state preoccuparvi, che non costruiremo senza avervelo detto prima e sentito anche il vostro parere. Ma prima, è inutile che diciamo: "È meglio qui, è meglio là", che poi, sul più bello che hai lavorato due tre giorni, ti senti dire che manca l'acqua, no?Ora, figlioli miei, questa preoccupazione di fare la volontà di Dio! Proprio dicevo stamattina al Signore: "Senti, Signore, a me interessa niente, né Val Giardini, né Val Purgatorio, né Vall'Inferno... Vero, a me interessa soltanto fare quello che vuoi tu; non mi interessa cercare la minor fatica o la maggior fatica, la più soddisfazione o la meno soddisfazione: mi interessa fare la volontà tua!”.Solo, figlioli, quello che so è questo: che il Signore, nel scegliere la sua volontà, non sceglie la meno spinosa, sceglie di solito la più spinosa. Quando si tratta di andar vestito... Per esempio, domani il nostro caro Raffaele sarà vestito da festa, o credo che si domandi a prestito all'Ausiliatrice un vestito da prima comunione, di quelli bianchi, vero... le vestagliette bianche... Beh, si cerca un vestitino per un ragazzo, per un figurino così, vero, si cerca una roba un po' che non sia pesante, che stia bene, che stia bene, magari di seta... metterlo un po' come un figurino: guardate che prima comunione, non so se metteranno anche la corona di rose in testa... comunque, qualcosa, perché la liturgia della circostanza non la conosco. Però, un momento: che gusti, no, che ha il Signore... che gusti! Se si tratta di scegliere un vestito, sceglie un vestito di pelle di capra, ma tutto pien de spunci par dentro; se si tratta di scegliere una corona, a farlo gnanca apposta... anca se el ghe mette du tri garofoletti par sora, par dentro ghe xe de che le spine, vero, de che le spine ca no so! Me vien in mente quella volta che hanno portato in trionfo Starace a Padova... lo portavano in trionfo in giro per Padova, ma sotto con gli spilli continuavano a punzecchiarlo, no, gli studenti continuavano a punzecchiarlo!
MO152,5 [4-03-1967]
5 Beh, poi il Signore, se ti porta in trionfo una volta, el se incarica lu de mettere quei altri che pesta par sora. Se anche esternamente c'è un po' di trionfo qualche volta, qualche medaglia d’oro, non state aver paura: pensa il Signore a mandarvi qualcheduno che, par sotto o par dentro, mette a posto tutto quanto. L'equilibrio pensa il Signore a farlo... Figlioli miei, figlioli miei, queste sono le rose che ci dà il Signore. Perché? Perché per salvare il mondo ci vogliono queste rose qui. È questo il modo col quale salviamo le anime.Vedete, accettare in partenza questo vuol dire non scoraggiarsi domani. Voi potrete dirmi domani, fra alcuni anni, quando verrò a trovarvi in missione, se sarò ancora vivo, mi potrete dire: "Ma, don Ottorino, lei aveva detto che la vita apostolica ha tante spine: e va bene, ne ho trovate, sì, ma no tante come diceva lei!". Però, non vi siete scoraggiati, scoraggiati, però... "Beh, insomma, par sta roba qua! Va ben... pensavo peggio!". Se io non vi dico queste cose qui e poi vi capita una piccola puntura di un... non so... nda robetta là, delle rose, magari degli spini delle rosette piccole, no? "Oh, basta, torno da mia mamma, torno da mia mamma... perché xe massa, massa pesante... è impossibile portare sta croce!". Vedete, se volete un pochino che la vostra vita apostolica non sia piena di scoraggiamenti, che la vostra vita apostolica anzi sia gioiosa, serena, mettete in preventivo che dovete camminare sulla strada di Gesù, sulla strada della Madonna.
MO152,6 [4-03-1967]
6 E questa mattina, che è il primo sabato del mese, mettete a fuoco un pochino quello che ha fatto la Madonna. Perché, sapete, ancora Gesù era Dio e poteva vedere più in là, no, poteva vedere più in là. Dio, Gesù come Dio, Uomo e Dio, soffre tutto come gli altri uomini, anzi di più, perché è più intelligente, ma come Dio sapeva che al di là della croce c'era la risurrezione, e di là della risurrezione, la sua salita al cielo, in 'saecula saeculorum. Amen'! Ma la Madonna sapeva questo per fede; l'altro el savèa dove che 'l stava, el gera za sta in America 'naltra volta... la Madonna la gavea ancora da andare in America... no la gera ancora sta in America, la Madonna! Ora, vedete, la nostra buona mamma, la Madonna, accetta la passione con la stessa fede che dobbiamo accettare noi. Anche noi dobbiamo fare questo sforzo per credere, avremo questa difficoltà per credere... "Sì - el diseva uno - pensa che busaràda che xe se dopo, cò moremo, xe finìo tutto! Pensa, ciò, - el ga dito - che razza... ah?"... nel senso che noi vediamo... stato di fede: soffrire con la fede nella vita eterna; è una delle cose che il Signore ci domanda, questo ossequio alla sua... al suo volere! Amici miei, questo è stato chiesto anche alla Madonna. Mentre la Madonna sale il Calvario patisce e soffre per amore di Gesù e per amore delle anime, ma non ha come Gesù la visuale completa di quel che sarà in Paradiso domani; ha la speranza, anche lei ha la speranza. Ora anche noi, ecco, proprio impariamo dalla Madonna. Guardate, quello che vi ho detto tante volte più o meno ve lo ripeto, stamattina volevo fare un pochino... sulla Madonna, così... Impariamo proprio dalla Madonna a essere proprio... vorrei dire, aver sto chiodo qua: io voglio fare quello che vuole il Signore. Come mia mamma, la Madonna, ha fatto quello che voleva Dio e ha camminato sulla via del Calvario, è inutile che ve lo ripeta, ve l'ho detto tante volte, è lì, vero, a un dato momento l'avvisano: "Guarda che Gesù sta per essere condotto, condannato..." e lei vuole andare insieme, perché aveva l'ordine, forse, da Dio di andare insieme, e lei assiste, e lei assiste alla crocifissione, e lei assiste all'agonia, e lei assiste... Pensate a quelle parole che ha detto Gesù: "Padre, Padre, perché mi hai abbandonato?". Cosa, cosa ha provato nel cuore la Madonna quando Gesù ha detto: "Padre, Padre, perché mi hai abbandonato?"! Quando Gesù disse: "Ho sete!"... Ma vi rendete conto, una mamma che vede il figlio morire e che domanda acqua e non può dare acqua a suo figlio? Ma vi rendete conto anche dal solo lato umano...
MO152,7 [4-03-1967]
7 C'è lì Filippi Giuseppe che sta per morire, eh, supponiamo sopra un tavolo, là, e lì e... "Go sén, go sén, go sén...". E so mamma xe qua, e Toni Pernigotto: "Fermi, fermi, fermi!". Ma, scusa, ti viene... una mamma diviene una iena quando vede una roba... il figlio morente, e gli altri non gli danno da bere! Eppure la Madonna: "Stabat Mater, stabat Mater... juxta crucem, lacrimosa, dum pendebat Filius...". Mettersi un pochino nel cuore della mamma, provare tutti i momenti della passione, ma guardando dentro... E questo sacrificio di non poter dare un po' d'acqua a suo Figlio, del sacrificio di vedere suo Figlio insultato: "Discendi dalla croce, e noi crederemo! Guarda, ha salvato gli altri e non può salvare se stesso...".Una mamma delle nostre, ho paura, sa, gavarìa comincià a dire: "Ma brutti lazzaroni, no? No ve vergognè mia? Un povero... - volevo dire disgrassià, ma... - una povera creatura che sta morendo... e gnanca gavì compassion! Lazz...!". Le nostre mamme a un dato momento le ghe sarìa saltà 'dosso e le ghe gavarìa cavà i oci, no? E invece, no: "Stabat Mater dolorosa...".Quell'altro, quel ladrone che insulta il Signore, che bestemmia... La nostra mamma: "No te te vergogni, te sì drìo morire anca ti...". Gnente, là, silenzio! Ah! Provate a entrare... per tre ore, per tre ore, con tutto quello che è successo che sappiamo, e quello che non sappiamo...Quando che è arrivato il papà di Giorgio là, a Este, la prima cosa, prima di andar a vedere il figlio, pronti un caffè con la graspa, eccetera eccetera, per prepararlo... Non hanno mica preparato il caffè con la graspa, sapete, in cima al Monte Calvario per la Madonna! E gnanca la coramina per darghe corajo! Era lì in mezzo proprio a quattro... basta... briganti, e che avevano le mani insanguinate dal Cristo. Eppure Gesù voleva questo per Maria. Il Padre voleva questo per Maria, e lei voleva questo per le anime...
MO152,8 [4-03-1967]
8 Il cristianesimo l'è questo, savìo! O ghemo capìo tutte ste belle robette qua e le vivemo, se no no gavèmo capìo ninte del cristianesimo! O comprendiamo la passione e la Madonna corredentrice, ma, ma, guardare fin in fondo, vedere un po' cosa ha sofferto, cosa ha patito e come ha accettato!E allora, se voi capite questo, ah, il Signore, il Signore ha in mano dei fratelli con i quali sconvolgerà il mondo! Con questa pasta se fa i gnocchi, fioi, con voi, con voi si può rivoluzionare il mondo, ma ricordatevelo, la vostra grandezza non sta neanche sulle doti naturali che il Signore vi ha dato, sta nella vostra disponibilità nelle mani di Dio, così come siete. "Mah, son intelligente poco...". Importa niente! "Sono debole fisicamente!”. Importa niente! La tua grandezza sta nella tua disponibilità nelle mani di Dio, nella tua totale completa disponibilità nelle mani del Signore. Mettete proprio, mettete in preventivo tutto quello che potrà capitarvi... "Mi da solo non farò niente, ma con l'aiuto di Dio lo farò, sull'esempio di mia mamma, la Madonna, mi metto a disposizione...". Pronto, dopo aver lavorato una giornata, che mi si dica: "Non c'è acqua, non c'è acqua”. Vero, Zeno? Andare su dò giornate a santa Caterina, e dài... ma ve rendìo conto voialtri? L'altro giorno su a santa Caterina, dopo mezzogiorno in fondo a Marana, Cima Marana... dopo, a Cima Marana i gaveva, ghe gera un montezòlo, là i gaveva zà vendù e i xe drìo a fabbricare e dunque ninte da fare; e allora zo a Valdagno, su in quell'altra montagna, zo a Schio e su a santa Caterina 'n'altra volta par vedare 'n altro posto. Ieri, 'n'altra volta là. Fermarse là un'ora e mezza a far schizzi, parchè se podaria a far così o far colà... Va dal parroco... "Nol staga a parlare. Adesso noialtri ne interessa vedere se i Frati de Chiampo... i xe interessà a Val Giardini. Se interessemo, vedemo un po', e dopo caso mai parlemo. Adesso non diciamo niente!". Beh, lì parlando, così... "perché, sa, a Val Giardini no ghe xe acqua...". "E, ma qua acqua ghe xe! Qualche volta i la tole un pochino, qualche ora i la tole, - el ga dito – sì, sì, ma...". "I tole l'acqua?", go dito. "Sì, ma no sempre! - el ga dito - Qualche volta... Anca st'anno, xe sta solo che luglio e agosto!", el ga dito. "I la tole?". "Sì, sì, ma qualche ora solo... dalle nove alle undese - el ga dito - e dalle dò alle sinque, - el ga dito - solo qualche ora. Però, no stè a preoccuparve, se dopo a voialtri la ve occorre un momento, basta ca vegnì qua a avvisare, siccome qua, da prete son parroco, prefetto, tutto quanto... a vao a verzare el rubinetto e ve la molo, se la ve occorre un'ora...". Dopo essere partii con l'idea che acqua ghe n'è a ufa, no, te trovi...Fioli miei, figlioli miei, allora, arrivati a sera, arrivati a sera de do giornate o tre che te lavori, te te trovi così... e bisogna scherzare, darghe una ridada, dire: "Signore, te go dito menarme pal naso?". E quando invece magari... go lavorà un pochino solo dove che no ghe xe acqua, magari te te trovi che i te dà quattro legnà zo par la testa! Pol capitare anche questo! Che te lavori credendo de fare la volontà de Dio, e dopo in fondo te te le ciapi dritte e roverse magari dal superiore che capisse gnente: importa gnente, intanto te le ciapi... Figlioli miei, siamo preparati a questo?Ecco... per me è stata una grazia grande, ve lo ripeto, ma proprio tanto grande, essermi incontrato con don Giovanni Calabria il quale mi ha detto: "Ricordati che è opera di Dio, no tua, ricordati bene! Ma ricordati, preparati a soffrire, e metti in preventivo qualunque cosa...". E allora, sapete, sono andato avanti in questi anni qui pensando che non è opera mia, è opera di Dio. E se è opera di Dio, devo fare quello che vuole Dio, no? E se è opera di Dio, deve essere condita con la sofferenza, perché una scatola de sardine, tu la apri e non c'è dentro né olio né acqua né sale né niente, tu sentirai un letamaio: non c'è niente da fare. Una vita apostolica senza sofferenza è come una scatola de sardine senza olio, senza sale, senza niente... Per conservare ci vuole quella roba lì, c'è niente da fare!
MO152,9 [4-03-1967]
9 E allora, fratellini miei, cerchiamo... Io ho chiaccherato soltanto, la meditazione la farete voi. Pensate, durante la giornata un pochino: che cosa deve aver sentito Gesù, nell'intimo suo, pensando alle sofferenze che avrebbe provato la Madonna; e pensate alla Madonna, che aveva una sola preoccupazione: quella di fare la volontà di Dio istante per istante. Anche noi, una sola preoccupazione: quello che stiamo facendo è opera di Dio, non nostra; perciò preoccupazione di fare la volontà di Dio, sapendo però che Dio ci condurrà per la via del Calvario, e accettando la volontà di Dio.