MI272 [25-03-69]
25 marzo 1969Monte delle Prealpi Venete, alto circa 1700 metri. Era una delle mete delle passeggiate che i giovani della Casa dell’Immacolata compivano spesso quando erano al villaggio San Gaetano di Bosco di Tretto (VI).
Nel testo registrato don Ottorino nomina il “Pasubio”, ma l’esempio era iniziato con la salita del Novegno.
Don Ottorino si riferisce a un'antologia biblica preparata da mons. Enrico Galbiati, pubblicata dall'Associazione MIMEP e rilegata nei laboratori della Casa dell'Immacolata.
Cfr. Genesi 45, 4-8.
MI272,1 [25-03-69]
1. 1. Dio guida gli avvenimenti della storia Sia lodato Gesù Cristo! Quando in una giornata di nebbia si sale sul Novegno a piedi o in macchina, lungo la strada non si gode il panorama, ma si vede soltanto quel po’ di strada che è davanti o ai lati. Se invece, arrivati in vetta, improvvisamente la nebbia o le nuvole scompaiono, da lassù si gode una visione bellissima. Penso che tutti l’abbiate presente: si ha la possibilità di vedere un panorama veramente bello, la possibilità di vedere l’altopiano di Asiago, il Pasubio, la pianura. Ora io penso che se noi prendiamo giorno per giorno la storia senza innalzarci un pochino, rischiamo di fare come chi va sul Novegno, a piedi o in macchina, in mezzo alla nebbia. Invece bisogna che a un dato momento ci innalziamo, non soltanto sopra il Novegno, ma addirittura sopra la terra, come hanno fatto gli astronauti in orbita, e che sappiamo vedere tutto lo svolgersi della storia dall’alto, non secondo il succedersi, talvolta meschino, degli avvenimenti. Sto leggendo la Bibbia, ma non la Bibbia integrale; si tratta di quell’antologia biblica che penso molti di voi avranno già in mano: “La storia della salvezza nell’Antico Testamento”. La leggo senza preoccupazione di studio, come si leggerebbe una lettera che una mamma scrive al proprio figliolo. Come è meraviglioso vedere Dio che guida il popolo ebreo che comincia con Abramo, e porta avanti la sua piccola famiglia, la quale poi, piano piano cresce... e come tutti gli avvenimenti storici e politici sono sempre guidati dalla mano dell’Altissimo, come niente sfugge al suo contatto! Anche gli errori commessi dagli Ebrei vengono trasformati immediatamente in grazia, perfino i loro peccati! Per esempio, l’errore commesso dai figli di Giacobbe nel vendere Giuseppe è diventato poi una grazia perché è stato il Signore che l’ha permesso; lo ha detto lo stesso Giuseppe: “È stato il Signore a permettere questo”. Credo che anche adesso noi dovremmo vedere tutti gli avvenimenti con l’occhio della fede, non con un certo fatalismo dicendo. “Ormai è inutile mettersi dentro perché deve avvenire così!”.ESEMPI vari
PAROLA DI DIO Sacra Scrittura
VIRTÙ
fede
DIO passaggio di...
DIO scoperta di...
GRAZIA
Gv 1,14. Don Ottorino si riferisce all’Annunciazione come una festa mariana, mentre in realtà è una solennità cristologica.
MI272,2 [25-03-69]
2. Ricordate la bellissima predica fatta da padre Lombardi e che mi pare s’intitolasse: “Cristo al centro della storia”? Dovremmo vedere come il mondo e la storia siano guidati dall’alto. Noi consideriamo l’Antico Testamento come una preparazione alla culla di Betlem. Oggi, celebriamo una bellissima festa della Madonna, l’Annunciazione, in cui “Verbum caro factum est”. Si può dire che questo istante segna proprio il centro della storia, - non so se i teologi sono d’accordo - il punto d’arrivo dell’Antico Testamento e il punto di partenza del Nuovo Testamento. L’Antico Testamento forma il popolo presso il quale deve nascere il Cristo, e noi adesso stiamo formando la grande famiglia del Padre che dovrà vivere in Paradiso per tutta l’eternità. Se Dio si è tanto interessato del popolo ebreo che doveva preparare la culla di Betlem, immaginiamoci se egli non si interessa di quest’altro popolo, cioè della sua Chiesa, che deve preparare qualche cosa di più, la culla eterna del Paradiso! È bello proprio oggi, festa dell’Annunciazione, pensando al Verbo che si è fatto carne, dare uno sguardo, un breve sguardo, e vedere tutto quello che sta succedendo, che è successo e che succederà un domani. Non dobbiamo vederlo con lo sguardo limitato di chi sale sul Novegno in una giornata di nebbia, ma spaziando un pochino. E qui ci viene a proposito il proverbio dei nostri vecchi - non è vero Vinicio? - : “Non si muove foglia che Dio non voglia”. Perciò dobbiamo vedere anche negli avvenimenti che stanno succedendosi nella storia la mano di Dio, la quale, anche attraverso le guerre e le calamità, permesse e non volute, però attraverso anche queste, sta guidando l’umanità.MARIA fede di ...
PAROLA DI DIO Sacra Scrittura
GESÙ
incarnazione
NOVISSIMI paradiso
DIO piano di salvezza
VIRTÙ
fede
DIO passaggio di...
DIO scoperta di...
MI272,3 [25-03-69]
3.Ricordo che un giorno, tornando da Roma, un padre francescano che era stato cacciato da poco dalla Cina mi disse: “Vede, il comunismo è una ubriacatura: presto o tardi passerà. Noi cristiani, dopo il suo passaggio, potremo fare in Cina quello che non si è potuto fare in mille anni perché c’era un sistema feudale, retto dai signorotti. Non parliamo poi dell’India con le sue caste. Il comunismo è un male e tale resterà, però apre le strade al cristianesimo. Perciò il Signore sa sfruttare anche questo”. Per me è stata una cosa bellissima quando Pio XII ha istituito la festa di San Giuseppe lavoratore: il 1° maggio i comunisti facevano la festa dei lavoratori e volevano che fosse la festa del comunismo, e il Papa ha collocato San Giuseppe lavoratore sul piedistallo eretto dai comunisti. Ricordate bene, no? E mentre i comunisti volevano chiamarla la loro festa, la Chiesa ha detto: “Oh, che bella cosa! Ma guarda che bello! Mettiamoci sopra San Giuseppe! Bellissimo: cristiani, facciamo festa!”. Ricordo come i comunisti allora hanno digrignato i denti: “Ma, no! Questa festa è nostra!”. E la Chiesa: “Non possiamo fare festa anche noi? Che male c’è? Perché non possiamo in quel giorno ascoltare una bella Messa? Perché non possiamo festeggiare anche noi il lavoro?”. Eh, qualcuno si è masticato un pochino le unghie perché, insomma, è stato giocato. Il Signore fa sempre così, sapete. Si serve, per esempio, dell’editto di un superbo imperatore per fare nascere suo figlio a Betlemme; si serve della cattiveria di uno, l'accetta per portare la salvezza.MONDO comunismo
CHIESA cristianesimo
CHIESA Papa
VIRTÙ
fede
DIO stile di...
DIO piano di salvezza
Anche per questa meditazione don Ottorino si serve del libro di W. T. WALSH, Madonna di Fatima, Editrice Ancora Nigrizia, Milano 1965. Le citazioni, prese dalle pagine 126-129, vengono sempre riportate in corsivo, senza ulteriori richiami specifici.
MI272,4 [25-03-69]
4. 2. La Madonna a Fatima domanda preghiere per la pace nel mondo In questo quadro, in questa luce, vorrei leggere adesso due paginette delle meraviglie di Fatima. Qui si tratta dell’apparizione avvenuta il 13 luglio. È un’apparizione importantissima perché mi pare che riguardi un po’ la nostra storia. La leggo dapprima, e poi faremo qualche breve commento. Tralasciamo la parte che riguarda le bastonate prese da Lucia, le difficoltà avute con il parroco e in famiglia. Queste cose ve le leggerete voi in qualche altro momento; noi prendiamo ciò che costituisce un po’ l’essenza delle apparizioni. «... chiese Lucia come prima cosa: “Cosa vuole la Signora da me?”». Tralasciamo tutte le piccole scene, come l’arrivo... Lucia che non intende andare quel giorno... i due fratellini che pregano e piangono per tutta la notte... Lucia che alla fine cambia idea: sono scenette meravigliose, bellissime. “La Signora vuole che andiamo”, dicono i due cuginetti. “No, non ci vengo più - risponde Lucia - perché il parroco ha detto che è il diavolo e io non voglio andare dal diavolo”. “Ma è impossibile - dice Francesco - che sia il diavolo; il diavolo non prega!”; lui fa da teologo! “Ma si! È il diavolo, è il diavolo”. Alla sera cercano di convincere Lucia che insiste: “Ma no, ma no!”. La mamma è tutta contenta perché finalmente la sua piccola non va alla Cova, ma a un dato momento, verso mezzogiorno, Lucia dice: “Mamma, esco con le pecore, esco con le pecore...”. “Come?”, fa la mamma, rimasta colpita. Lucia corre dai due cuginetti e li trova inginocchiati vicino al letto. “Che cosa fate?”. “Abbiamo pregato tutta la notte, qui, per convertirti”, le dicono. “Adesso vengo”, risponde Lucia. “Allora andiamo, via, partenza!”. È stata una scena bellissima, e il papà di Giacinta ha accompagnato la figlia. Ma tralasciamo queste descrizioni. Noi siamo arrivati a questo punto...MARIA Fatima
Don Ottorino pensa alle Comunità della Congregazione già presenti e operanti in Guatemala, Brasile e Argentina.
Per ‘casa nostra’ in questa caso deve intendersi la Chiesa in generale, che in quegli anni subiva duri colpi per l’abbandono di molti sacerdoti e religiosi e per la presa di posizione di molti teologi contro l’insegnamento del Papa.
MI272,5 [25-03-69]
5.«“Cosa vuole la Signora da me?”».MARIA Fatima
MARIA mediatrice
MARIA madre della Chiesa
PREGHIERA rosario
APOSTOLO salvezza delle anime
CROCE sofferenze morali
CROCE Demonio
Il riferimento è a don Bruno Scremin, che era stato un ragazzo di don Ottorino durante il suo servizio come prefetto nel seminarietto della cattedrale, e che all’epoca passava un momento di crisi che lo portò per un periodo a lasciare il ministero sacerdotale.
Cfr. 2ª Timoteo 4,2.
MI272,6 [25-03-69]
6.Abbiamo sentito dire che a Vicenza c’è don Scremin che, poveretto, è buono, è buono, ma ha deragliato un pochino; ne abbiamo sentito parlare e, forse, qualche volta ne abbiamo parlato fra noi. Domandiamoci sinceramente: abbiamo recitato per lui qualche corona, ci siamo fermati in chiesa qualche mezz’oretta a pregare la Madonna per lui, supplicandola di fermare il passo di un nostro fratello sacerdote affinché non abbia a scendere fino in fondo? Abbiamo letto nel giornale che a Roma c’è stato un prete che ha lasciato, che ce n’è stato un altro in un’altra parte... ogni tanto sentiamo parlare di questi scandali, dei quali giornali ne parlano “opportune” e “importune”: abbiamo pensato che c’è una mamma in Paradiso e che noi con la nostra preghiera abbiamo la possibilità di fermare questa guerra del demonio che è peggiore della guerra del 1915-1918? Allora erano eserciti uno contro l’altro, ma almeno si vedevano in faccia, anche se erano nelle trincee; qui invece, amici miei, è la guerra del demonio contro le anime, contro la Chiesa. È il demonio che entra nelle nostre case religiose, nei nostri seminari, in mezzo al clero, nelle sacrestie, nelle nostre stanze. Amici miei, che cosa abbiamo fatto? Ecco, io vorrei proprio sottolineare queste parole: «PREGHIERA rosario
SACERDOZIO prete
CROCE Demonio
CHIESA
MARIA mediatrice
CHIESA Papa
Nel testo registrato don Ottorino pronuncia la giaculatoria, che tanto amava ed usava continuamente, in dialetto: “Mama, te voio ben, fame santo”.
MI272,7 [25-03-69]
7. Nei primi tempi dell’Istituto, voi ricordate, quando c’era qualche necessità particolare e avevamo bisogno della provvidenza, prendevamo la Madonna proprio alle strette: “Mamma, ti voglio bene, fammi santo!”. Ricordate come ci mettevamo proprio d’impegno: “Bisogna che la Madonna... bisogna...”. Perché non facciamo una crociata di preghiere alla Madonna proprio per la Chiesa di Dio, per l’unità della Chiesa di Dio? In questo momento in cui la Chiesa sta aprendo le braccia a tutti i fratelli separati, come sarebbe bello vederla unita, veramente con le braccia aperte, ma non con il cuore straziato! Invece in questo momento il demonio è riuscito ad entrare nella sua casa a fare in modo che la Chiesa sia ferita. Amici, facciamo una crociata di preghiere, abbiamo fiducia nella Madonna! Questa buona mamma, che fin dall’inizio della nostra Famiglia religiosa è stata sempre presente con fatti anche straordinari, con la provvidenza anche materiale, e con grazie spirituali particolari, sicuramente, siatene certi, ci benedirà e ci aiuterà se noi chiederemo a lei disinteressatamente prima di tutto per noi la grazia della perseveranza, ma poi per tutti i fratelli, non importa se bianchi o neri, l’unità, la fraternità, la perseveranza. Scusate se mi sono soffermato un po’, ma era necessario.PROVVIDENZA
MARIA fiducia di..
MARIA la nostra buona mamma
MARIA madre della Congregazione
Il riferimento è a don Giuseppe Rodighiero, che all’epoca stava facendo l’anno di noviziato.
MI272,8 [25-03-69]
8. 3. La Madonna rivela la realtà dell’InfernoMARIA Fatima
NOVISSIMI inferno
PENITENZA
PAROLA DI DIO Vangelo
MI272,9 [25-03-69]
9.Noi stessi che abbiamo la grazia di vivere all’ombra del tabernacolo e di capire che cosa abbiamo nelle nostre mani, cioè il sacrificio quotidiano della Messa, ditemi un po’: pensiamo alla realtà dell’altro mondo, a quella grandiosa, meravigliosa realtà che è il Paradiso e alla gioia di essere con Dio? Pensiamo anche al rischio tremendo che corriamo, che corro io, che correte voi, se respingiamo le grazie di Dio? Vedete, noi corriamo verso l’aldilà, sospesi come un aereo a reazione: un atterraggio sbagliato vuol dire morte. Naturalmente il Signore non è lì con il fucile per mandare uno all’Inferno; la misericordia di Dio perseguita fino all’ultimo istante. Dio vuole gli uomini salvi e non dannati, però ci ha dato la libertà. Domenica scorsa a Bosco ho sentito dire da uno del luogo, Lino, un operaio della ditta Zanon di Schio, che c’è un tale che chiamano “Pietro il bestemmiatore” perché continua a bestemmiare e, quello che è peggio, tante volte aggiunge: “Le dico perché le voglio dire, proprio contro Dio! Voglio bestemmiare, perché voglio dirle contro Dio; le voglio proprio dire!”. Amici miei, chi bestemmia per abitudine, forse, può essere anche scusato in un certo qual senso, ma chi dice: “Io bestemmio perché lo voglio” e muore improvvisamente, volete mandarlo in Paradiso? Chi dice a Dio: “Non voglio servirti, mi ribello!”, volete mandarlo in Paradiso? Noi abbiamo una realtà: sappiamo che l’Inferno esiste. “Memorare Novissima tua”, figlioli miei! Se pensassimo più spesso all’Inferno, se ci fermassimo qualche volta a meditare questa realtà, forse troveremmo quella forza che ci è tanto necessaria per essere buoni. Quando sentiamo la natura che si ribella al sacrificio come stare lì a pregare un pochino, fare quella piccola mortificazione o un po’ di digiuno o qualche cosina che costa... se pensassimo di più ai nostri Novissimi: morte, giudizio, Inferno e Paradiso... se considerassimo un pochino l’Inferno, il rischio che corriamo tutti, questo rischio eterno, forse non prenderemmo qualche volta così alla leggera il peccato!EUCARISTIA tabernacolo
EUCARISTIA S.Messa
NOVISSIMI paradiso
NOVISSIMI eternità
DIO perdono di...
CONGREGAZIONE Case della Congregazione
PECCATO peccatore
NOVISSIMI inferno
MI272,10 [25-03-69]
10.Se adesso parliamo tanto di misericordia e di bontà di Dio, non dimentichiamo però che c’è anche una giustizia. E poiché qualche volta il pensiero della bontà di Dio non ci trattiene dal male, ci occorre anche il pensiero della giustizia per trattenerci. Tuttavia noi, che viviamo all’ombra dell’altare, non dobbiamo dimenticare tanti fratelli che non pensano a queste verità eterne. Quando leggendo il giornale troviamo continuamente morti, morti, morti... amici, quanti di quelli che muoiono improvvisamente sulla strada vanno in Paradiso e quanti all’Inferno? Quante di quelle anime sono veramente preparate per comparire davanti al giudizio di Dio? Chi abitualmente confessa sa quanto poche sono le anime preparate per la vita eterna e quanto poche sono quelle che pensano veramente alla grazia. Se la Madonna apparendo ai tre fanciulli ha sentito il bisogno di spaventarli un po’ e di presentare loro l’Inferno per spingerli a pregare, pensiamoci anche noi per non caderci, per non fare peccati, per avere la forza di affrontare qualsiasi sacrificio per salvare i fratelli dall’Inferno. Li dobbiamo salvare con la preghiera e con il sacrificio, e anche con la nostra azione apostolica. Perché corriamo nei vari posti della terra? Andiamo per salvare anime, andiamo per portare le anime a Cristo. Dio le vuole salve, ma ricordatevi che ha chiamato anche noi a collaborare per la loro salvezza. Perciò siamo anche noi responsabili “in solido” e dobbiamo farlo!DIO perdono di...
NOVISSIMI paradiso
NOVISSIMI morte
NOVISSIMI eternità
MARIA Fatima
Nel testo registrato don Ottorino aggiunge a questo punto: “Leggo in fretta perché il tempo è trascorso”.
Don Ottorino, dopo aver accennato all’esilio babilonese come castigo di Dio per i peccati, riassume in forma molto sintetica l’esplorazione della terra di Canaan da parte degli esploratori inviati da Mosè e la reazione del popolo al loro ritorno, narrati in Num 13-14.
MI272,11 [25-03-69]
11. 4. La Madonna invita a pregare per la salvezza delle animeMARIA Fatima
VOLONTÀ
di DIO
CHIESA Papa
PAROLA DI DIO Sacra Scrittura
MI272,12 [25-03-69]
12.«“Per impedire ciò, Io verrò a domandare la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la Comunione di riparazione nei primi sabati. Se ascolteranno le mie richieste, la Russia si convertirà e vi sarà pace; se no, essa diffonderà i suoi errori in tutto il mondo, provocando guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno annientate”». Credo che non occorra dimostrare questo.MARIA Fatima
Il riferimento è a don Matteo Pinton, che all’epoca svolgeva ministero pastorale e si dedicava all’insegnamento della filosofia.
Il 1969 segnò il culmine della guerra armata tra Vietnam del Sud e quello del Nord con i bombardamenti aerei da parte degli USA, alleati del Vietnam del Sud, di Hanoi e dei territori della repubblica comunista del Nord. La guerra terminerà nel 1975 con la conquista di Saigon da parte dei Vietcong comunisti appoggiati dalla Cina e dalla Russia.
Nel 1967 con una guerra lampo Israele sconfisse la Siria, l’Egitto e la Giordania portando i suoi confini dal canale di Suez fino alle alture del Golan in Siria.
Le divergenze tra Russia (U.R.S.S.) e Cina cominciarono nel 1956, continuarono nel 1962 con alcuni scontri di frontiera che vide i Sovietici appoggiare l’India nelle sue richieste territoriali verso zone del Tibet conquistato dai Cinesi nel 1952. Nel 1967-69 ci furono scontri armati tra truppe cinesi e sovietiche alle frontiere siberiane.
Don Ottorino, dopo aver nominato Mao, scherza sul suo nome.
S. E. mons. Costantino Luna, vescovo di Zacapa (Guatemala), nutriva una devozione speciale per la Madonna di Fatima, alla quale aveva affidato la sua diocesi.
Zeno Daniele, che all’epoca frequentava il 3° anno del corso teologico, aveva accompagnato don Ottorino in un viaggio in America Latina e aveva visitato quindi Zacapa in Guatemala.
MI272,13 [25-03-69]
13. 5. Conclusione Don Matteo, sono cose che fanno paura, non è vero? Io vorrei proprio sottolineare questo: quello che sta accadendo nel Vietnam, nel Medio Oriente con gli Arabi contro Israele, fra Russia e Cina, Berlino, Mao, e gatti e cani... non sfugge a Dio, nulla gli sfugge da lassù. Non è il Signore che vuole che Mao spari alla Russia, però è il Signore che permette tutte queste cose. Non era il Signore che voleva che il faraone facesse il cattivo, però a volte gli induriva il cuore per permettere di manifestare la sua gloria. Qui ora noi entriamo nel mistero di come il Signore salva o non salva la libertà; però non dobbiamo ignorare che a guidare la storia è il padrone di casa, cioè il nostro Padre che è nei cieli, e che noi dobbiamo entrare in questa storia e dobbiamo parteciparvi: abbiamo un compito da svolgervi anche noi. Perciò dobbiamo pregare, fratelli miei, perché la storia dipende dal modo con cui gli uomini sanno accogliere la parola di Dio. Vedete come la Madonna lo dice chiaramente: “Se gli uomini mi ascolteranno, se pregheranno... altrimenti... altrimenti...”. Noi non dobbiamo farlo per paura dei castighi, ma perché la nostra buona mamma del Paradiso ci ha invitato a fare qualcosa. Una cosa che mi ha commosso è l’esempio di monsignor Luna. Egli ha preso sul serio il messaggio di Fatima, e fa penitenza e prega. Al mattino si alza prestissimo - non è vero, Zeno? - e si mette a pregare inginocchiato dinanzi all’altare. Perché? Perché la Madonna ha detto di pregare, di fare penitenza, di riparare i peccati che vengono fatti nel mondo. Ora io vorrei che al termine di questa meditazione ci restasse questo proposito: noi dobbiamo accogliere il messaggio di Fatima, che non è un messaggio apocalittico, non annuncia la fine del mondo, ma un invito della Madonna a pregare e a fare penitenza per i fratelli che non pregano e che non fanno penitenza.DIO piano di salvezza
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DIO Padre
MARIA la nostra buona mamma
MARIA Fatima
PENITENZA
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