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NECESSITÀ DELLA PREGHIERA E DELL’IMPEGNO APOSTOLICO PER SALVARE LE ANIME DALL’INFERNO

MI272 [25-03-69]

25 marzo 1969 Meditazione ai Religiosi e ai Novizi della Casa dell’Immacolata. Don Ottorino, commentando le apparizioni della Madonna a Fatima, ricorda che Dio guida gli avvenimenti della storia e sottolinea che la Madonna ha presentato la visione dell’Inferno ai tre pastorelli per invitarli alla preghiera e all’azione per la salvezza delle anime. Il testo originale è registrato e la sua durata è di 31’.

Monte delle Prealpi Venete, alto circa 1700 metri. Era una delle mete delle passeggiate che i giovani della Casa dell’Immacolata compivano spesso quando erano al villaggio San Gaetano di Bosco di Tretto (VI).

Nel testo registrato don Ottorino nomina il “Pasubio”, ma l’esempio era iniziato con la salita del Novegno.

Don Ottorino si riferisce a un'antologia biblica preparata da mons. Enrico Galbiati, pubblicata dall'Associazione MIMEP e rilegata nei laboratori della Casa dell'Immacolata.

Cfr. Genesi 45, 4-8.

MI272,1 [25-03-69]

1. 1. Dio guida gli avvenimenti della storia
Sia lodato Gesù Cristo! Quando in una giornata di nebbia si sale sul Novegno a piedi o in macchina, lungo la strada non si gode il panorama, ma si vede soltanto quel po’ di strada che è davanti o ai lati. Se invece, arrivati in vetta, improvvisamente la nebbia o le nuvole scompaiono, da lassù si gode una visione bellissima. Penso che tutti l’abbiate presente: si ha la possibilità di vedere un panorama veramente bello, la possibilità di vedere l’altopiano di Asiago, il Pasubio, la pianura. Ora io penso che se noi prendiamo giorno per giorno la storia senza innalzarci un pochino, rischiamo di fare come chi va sul Novegno, a piedi o in macchina, in mezzo alla nebbia. Invece bisogna che a un dato momento ci innalziamo, non soltanto sopra il Novegno, ma addirittura sopra la terra, come hanno fatto gli astronauti in orbita, e che sappiamo vedere tutto lo svolgersi della storia dall’alto, non secondo il succedersi, talvolta meschino, degli avvenimenti. Sto leggendo la Bibbia, ma non la Bibbia integrale; si tratta di quell’antologia biblica che penso molti di voi avranno già in mano: “La storia della salvezza nell’Antico Testamento”. La leggo senza preoccupazione di studio, come si leggerebbe una lettera che una mamma scrive al proprio figliolo. Come è meraviglioso vedere Dio che guida il popolo ebreo che comincia con Abramo, e porta avanti la sua piccola famiglia, la quale poi, piano piano cresce... e come tutti gli avvenimenti storici e politici sono sempre guidati dalla mano dell’Altissimo, come niente sfugge al suo contatto! Anche gli errori commessi dagli Ebrei vengono trasformati immediatamente in grazia, perfino i loro peccati! Per esempio, l’errore commesso dai figli di Giacobbe nel vendere Giuseppe è diventato poi una grazia perché è stato il Signore che l’ha permesso; lo ha detto lo stesso Giuseppe: “È stato il Signore a permettere questo”. Credo che anche adesso noi dovremmo vedere tutti gli avvenimenti con l’occhio della fede, non con un certo fatalismo dicendo. “Ormai è inutile mettersi dentro perché deve avvenire così!”.

ESEMPI vari

PAROLA DI DIO Sacra Scrittura

VIRTÙ

fede

DIO passaggio di...

DIO scoperta di...

GRAZIA

Gv 1,14. Don Ottorino si riferisce all’Annunciazione come una festa mariana, mentre in realtà è una solennità cristologica.

MI272,2 [25-03-69]

2.
Ricordate la bellissima predica fatta da padre Lombardi e che mi pare s’intitolasse: “Cristo al centro della storia”? Dovremmo vedere come il mondo e la storia siano guidati dall’alto. Noi consideriamo l’Antico Testamento come una preparazione alla culla di Betlem. Oggi, celebriamo una bellissima festa della Madonna, l’Annunciazione, in cui “Verbum caro factum est”. Si può dire che questo istante segna proprio il centro della storia, - non so se i teologi sono d’accordo - il punto d’arrivo dell’Antico Testamento e il punto di partenza del Nuovo Testamento. L’Antico Testamento forma il popolo presso il quale deve nascere il Cristo, e noi adesso stiamo formando la grande famiglia del Padre che dovrà vivere in Paradiso per tutta l’eternità. Se Dio si è tanto interessato del popolo ebreo che doveva preparare la culla di Betlem, immaginiamoci se egli non si interessa di quest’altro popolo, cioè della sua Chiesa, che deve preparare qualche cosa di più, la culla eterna del Paradiso! È bello proprio oggi, festa dell’Annunciazione, pensando al Verbo che si è fatto carne, dare uno sguardo, un breve sguardo, e vedere tutto quello che sta succedendo, che è successo e che succederà un domani. Non dobbiamo vederlo con lo sguardo limitato di chi sale sul Novegno in una giornata di nebbia, ma spaziando un pochino. E qui ci viene a proposito il proverbio dei nostri vecchi - non è vero Vinicio? - : “Non si muove foglia che Dio non voglia”. Perciò dobbiamo vedere anche negli avvenimenti che stanno succedendosi nella storia la mano di Dio, la quale, anche attraverso le guerre e le calamità, permesse e non volute, però attraverso anche queste, sta guidando l’umanità.

MARIA fede di ...

PAROLA DI DIO Sacra Scrittura

GESÙ

incarnazione

NOVISSIMI paradiso

DIO piano di salvezza

VIRTÙ

fede

DIO passaggio di...

DIO scoperta di...

MI272,3 [25-03-69]

3.Ricordo che un giorno, tornando da Roma, un padre francescano che era stato cacciato da poco dalla Cina mi disse: “Vede, il comunismo è una ubriacatura: presto o tardi passerà. Noi cristiani, dopo il suo passaggio, potremo fare in Cina quello che non si è potuto fare in mille anni perché c’era un sistema feudale, retto dai signorotti. Non parliamo poi dell’India con le sue caste. Il comunismo è un male e tale resterà, però apre le strade al cristianesimo. Perciò il Signore sa sfruttare anche questo”.
Per me è stata una cosa bellissima quando Pio XII ha istituito la festa di San Giuseppe lavoratore: il 1° maggio i comunisti facevano la festa dei lavoratori e volevano che fosse la festa del comunismo, e il Papa ha collocato San Giuseppe lavoratore sul piedistallo eretto dai comunisti. Ricordate bene, no? E mentre i comunisti volevano chiamarla la loro festa, la Chiesa ha detto: “Oh, che bella cosa! Ma guarda che bello! Mettiamoci sopra San Giuseppe! Bellissimo: cristiani, facciamo festa!”. Ricordo come i comunisti allora hanno digrignato i denti: “Ma, no! Questa festa è nostra!”. E la Chiesa: “Non possiamo fare festa anche noi? Che male c’è? Perché non possiamo in quel giorno ascoltare una bella Messa? Perché non possiamo festeggiare anche noi il lavoro?”. Eh, qualcuno si è masticato un pochino le unghie perché, insomma, è stato giocato. Il Signore fa sempre così, sapete. Si serve, per esempio, dell’editto di un superbo imperatore per fare nascere suo figlio a Betlemme; si serve della cattiveria di uno, l'accetta per portare la salvezza.

MONDO comunismo

CHIESA cristianesimo

CHIESA Papa

VIRTÙ

fede

DIO stile di...

DIO piano di salvezza

Anche per questa meditazione don Ottorino si serve del libro di W. T. WALSH, Madonna di Fatima, Editrice Ancora Nigrizia, Milano 1965. Le citazioni, prese dalle pagine 126-129, vengono sempre riportate in corsivo, senza ulteriori richiami specifici.

MI272,4 [25-03-69]

4. 2. La Madonna a Fatima domanda preghiere per la pace nel mondo
In questo quadro, in questa luce, vorrei leggere adesso due paginette delle meraviglie di Fatima. Qui si tratta dell’apparizione avvenuta il 13 luglio. È un’apparizione importantissima perché mi pare che riguardi un po’ la nostra storia. La leggo dapprima, e poi faremo qualche breve commento. Tralasciamo la parte che riguarda le bastonate prese da Lucia, le difficoltà avute con il parroco e in famiglia. Queste cose ve le leggerete voi in qualche altro momento; noi prendiamo ciò che costituisce un po’ l’essenza delle apparizioni. «... chiese Lucia come prima cosa: “Cosa vuole la Signora da me?”». Tralasciamo tutte le piccole scene, come l’arrivo... Lucia che non intende andare quel giorno... i due fratellini che pregano e piangono per tutta la notte... Lucia che alla fine cambia idea: sono scenette meravigliose, bellissime. “La Signora vuole che andiamo”, dicono i due cuginetti. “No, non ci vengo più - risponde Lucia - perché il parroco ha detto che è il diavolo e io non voglio andare dal diavolo”. “Ma è impossibile - dice Francesco - che sia il diavolo; il diavolo non prega!”; lui fa da teologo! “Ma si! È il diavolo, è il diavolo”. Alla sera cercano di convincere Lucia che insiste: “Ma no, ma no!”. La mamma è tutta contenta perché finalmente la sua piccola non va alla Cova, ma a un dato momento, verso mezzogiorno, Lucia dice: “Mamma, esco con le pecore, esco con le pecore...”. “Come?”, fa la mamma, rimasta colpita. Lucia corre dai due cuginetti e li trova inginocchiati vicino al letto. “Che cosa fate?”. “Abbiamo pregato tutta la notte, qui, per convertirti”, le dicono. “Adesso vengo”, risponde Lucia. “Allora andiamo, via, partenza!”. È stata una scena bellissima, e il papà di Giacinta ha accompagnato la figlia. Ma tralasciamo queste descrizioni. Noi siamo arrivati a questo punto...

MARIA Fatima

Don Ottorino pensa alle Comunità della Congregazione già presenti e operanti in Guatemala, Brasile e Argentina.

Per ‘casa nostra’ in questa caso deve intendersi la Chiesa in generale, che in quegli anni subiva duri colpi per l’abbandono di molti sacerdoti e religiosi e per la presa di posizione di molti teologi contro l’insegnamento del Papa.

MI272,5 [25-03-69]

5.«“Cosa vuole la Signora da me?”».
Mi pare di vedere questa piccola che pensa tra sè: “Insomma, che cosa vuole da me? Parliamoci chiaro: viene dal Cielo, mi ha detto tante belle cose, ma, in sostanza che cosa vuole da me?”. La figliola ha preso coraggio perché, chi le diceva una cosa, chi gliene diceva un’altra: “Sei stata imbrogliata”, e così e colà. A un dato momento sembra quasi di vederla un pochino indispettita questa ragazza. «“Voglio che veniate qui il giorno tredici del mese prossimo, e che continuiate a dire il Rosario ogni giorno, in onore della Madonna del Rosario, per ottenere la pace del mondo e la fine della guerra. Perché Essa sola potrà portare aiuto”». Nel libro ho sottolineato queste parole: «Perché Essa sola potrà portare aiuto». Prima di procedere lasciatemi fare una breve riflessione. Eravamo in tempo di guerra e la Madonna si rivolge a tre piccole creature e dice: “Pregate, recitate il rosario, perché la Madonna sola può portare aiuto”. Voi capite che nell’economia attuale la Madonna, mediatrice delle grazie, mamma della Chiesa, mamma del Cristo che continua, mamma di Gesù e del Cristo mistico e di noi, è la mamma che vuole portare aiuto. Ora, amici miei, io vorrei rivolgere una domanda, prima di tutto a me e poi a voi: perché noi siamo qui in questa chiesa? Perché vogliamo ripetere l’esperienza di Crotone, di Monterotondo e delle altre parti, ripeterla in tante altre parti del mondo: vogliamo portare la salvezza nel mondo intero. Penso, però, che più di una volta abbiate sofferto nell’intimo vostro sentendo che nel mondo c’è tanto disorientamento, specialmente, direi, nel campo sacerdotale. Il demonio è entrato in casa nostra, il demonio è entrato in casa nostra. Ora, fratelli, tutti abbiamo sentito parlare di queste cose, ma dite la verità: abbiamo pregato la Madonna, l’abbiamo supplicata ardentemente di avere compassione prima di tutto di noi, perché non cadiamo in quegli errori, e in secondo luogo dei nostri fratelli? Per esempio, andiamo al pratico.

MARIA Fatima

MARIA mediatrice

MARIA madre della Chiesa

PREGHIERA rosario

APOSTOLO salvezza delle anime

CROCE sofferenze morali

CROCE Demonio

Il riferimento è a don Bruno Scremin, che era stato un ragazzo di don Ottorino durante il suo servizio come prefetto nel seminarietto della cattedrale, e che all’epoca passava un momento di crisi che lo portò per un periodo a lasciare il ministero sacerdotale.

Cfr. 2ª Timoteo 4,2.

MI272,6 [25-03-69]

6.Abbiamo sentito dire che a Vicenza c’è don Scremin che, poveretto, è buono, è buono, ma ha deragliato un pochino; ne abbiamo sentito parlare e, forse, qualche volta ne abbiamo parlato fra noi. Domandiamoci sinceramente: abbiamo recitato per lui qualche corona, ci siamo fermati in chiesa qualche mezz’oretta a pregare la Madonna per lui, supplicandola di fermare il passo di un nostro fratello sacerdote affinché non abbia a scendere fino in fondo?
Abbiamo letto nel giornale che a Roma c’è stato un prete che ha lasciato, che ce n’è stato un altro in un’altra parte... ogni tanto sentiamo parlare di questi scandali, dei quali giornali ne parlano “opportune” e “importune”: abbiamo pensato che c’è una mamma in Paradiso e che noi con la nostra preghiera abbiamo la possibilità di fermare questa guerra del demonio che è peggiore della guerra del 1915-1918? Allora erano eserciti uno contro l’altro, ma almeno si vedevano in faccia, anche se erano nelle trincee; qui invece, amici miei, è la guerra del demonio contro le anime, contro la Chiesa. È il demonio che entra nelle nostre case religiose, nei nostri seminari, in mezzo al clero, nelle sacrestie, nelle nostre stanze. Amici miei, che cosa abbiamo fatto? Ecco, io vorrei proprio sottolineare queste parole: «Essa sola potrà portare aiuto». Come ieri la Madonna dichiarava solennemente ai tre bambini che essa sola poteva portare aiuto per la fine della guerra, non dimentichiamoci che la Madonna può aiutarci e far cessare questo disorientamento. In nome anche del nostro Santo Padre il Papa, in nome di questi nostri fratelli che soffrono per questo motivo e che stanno perdendo la testa, amici, prendiamo alle strette la Madonna.

PREGHIERA rosario

SACERDOZIO prete

CROCE Demonio

CHIESA

MARIA mediatrice

CHIESA Papa

Nel testo registrato don Ottorino pronuncia la giaculatoria, che tanto amava ed usava continuamente, in dialetto: “Mama, te voio ben, fame santo”.

MI272,7 [25-03-69]

7.
Nei primi tempi dell’Istituto, voi ricordate, quando c’era qualche necessità particolare e avevamo bisogno della provvidenza, prendevamo la Madonna proprio alle strette: “Mamma, ti voglio bene, fammi santo!”. Ricordate come ci mettevamo proprio d’impegno: “Bisogna che la Madonna... bisogna...”. Perché non facciamo una crociata di preghiere alla Madonna proprio per la Chiesa di Dio, per l’unità della Chiesa di Dio? In questo momento in cui la Chiesa sta aprendo le braccia a tutti i fratelli separati, come sarebbe bello vederla unita, veramente con le braccia aperte, ma non con il cuore straziato! Invece in questo momento il demonio è riuscito ad entrare nella sua casa a fare in modo che la Chiesa sia ferita. Amici, facciamo una crociata di preghiere, abbiamo fiducia nella Madonna! Questa buona mamma, che fin dall’inizio della nostra Famiglia religiosa è stata sempre presente con fatti anche straordinari, con la provvidenza anche materiale, e con grazie spirituali particolari, sicuramente, siatene certi, ci benedirà e ci aiuterà se noi chiederemo a lei disinteressatamente prima di tutto per noi la grazia della perseveranza, ma poi per tutti i fratelli, non importa se bianchi o neri, l’unità, la fraternità, la perseveranza. Scusate se mi sono soffermato un po’, ma era necessario.

PROVVIDENZA

MARIA fiducia di..

MARIA la nostra buona mamma

MARIA madre della Congregazione

Il riferimento è a don Giuseppe Rodighiero, che all’epoca stava facendo l’anno di noviziato.

MI272,8 [25-03-69]

8. 3. La Madonna rivela la realtà dell’Inferno
«Lucia disse: “Vorrei chiederle che ci dicesse chi è, e di fare un miracolo perché tutti credano che è Vossignoria che ci appare”. Qui Lucia pensò a qualche petizione che varie persone le avevano chiesto di presentare. “Esattamente non ricordo cosa fossero”, scrisse essa nel 1941. È opinione comune, che una di queste petizioni fosse la guarigione del figlio rachitico di Maria Carreira; e che la Signora abbia risposto, che non lo avrebbe guarito, ma che gli avrebbe dato i mezzi di sostentamento, se avesse recitato il suo Rosario ogni giorno. Quello che Lucia oggi ricorda, è la insistenza della Madonna nella recita quotidiana del Rosario per ottenere le sue grazie durante l’anno. “Sacrificatevi per i poveri peccatori” essa ripeteva ,“e dite molte volte, particolarmente quando fate qualche sacrificio: ‘O mio Gesù, è per vostro amore, per la conversione dei peccatori, ed in riparazione dei peccati commessi contro il Cuore Immacolato di Maria’”. Nel pronunciare queste parole, essa aprì le sue belle mani, come aveva già fatto, e fece fluire da esse quel chiarore rivelatore e penetrante che aveva infiammato i cuori dei fanciulli nelle occasioni precedenti. Ma questa volta sembrò che la luce penetrasse nella terra, scoprendo in basso - e queste sono le parole di Lucia, scritte nel 1941 - “un mare di fuoco; ed immersi in questo fuoco i demoni e le anime, come se fossero carboni roventi, trasparenti e neri o di color bronzo, con forme umane, che galleggiavano nell’incendio come portati dalle fiamme, che uscivano dalle stesse, assieme a nubi di fumo, e ricadevano in tutte le direzioni, come il turbinio delle scintille in un grande incendio, senza peso od equilibrio, fra grida e gemiti di dolore e di disperazione, che incutevano orrore e facevano tremare dallo spavento. I demoni si distinguevano per le orribili e schifose forme di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti come neri carboni diventati rossi incandescenti”». Questa predica che la Madonna ha fatto ai tre fanciulli e che li ha spinti poi a fare tanta penitenza per i peccatori, amici, guardate che adesso i preti non vogliono più sentirla, scusate la parola, ma i preti non vogliono più sentirla. Ho sentito io qualche sacerdote ripetermi che sono cose da Medioevo, cose passate, però se noi apriamo il santo Vangelo troviamo che qualche volta, mi pare, è nominato l’Inferno. Non so se tu, don Giuseppe, sei d’accordo. Qualche volta è nominato l’Inferno? Se leggiamo il santo Vangelo non possiamo escludere che ci sia un luogo nel quale i cattivi ricevono la ricompensa di quello che hanno fatto.

MARIA Fatima

NOVISSIMI inferno

PENITENZA

PAROLA DI DIO Vangelo

MI272,9 [25-03-69]

9.Noi stessi che abbiamo la grazia di vivere all’ombra del tabernacolo e di capire che cosa abbiamo nelle nostre mani, cioè il sacrificio quotidiano della Messa, ditemi un po’: pensiamo alla realtà dell’altro mondo, a quella grandiosa, meravigliosa realtà che è il Paradiso e alla gioia di essere con Dio? Pensiamo anche al rischio tremendo che corriamo, che corro io, che correte voi, se respingiamo le grazie di Dio? Vedete, noi corriamo verso l’aldilà, sospesi come un aereo a reazione: un atterraggio sbagliato vuol dire morte. Naturalmente il Signore non è lì con il fucile per mandare uno all’Inferno; la misericordia di Dio perseguita fino all’ultimo istante. Dio vuole gli uomini salvi e non dannati, però ci ha dato la libertà.
Domenica scorsa a Bosco ho sentito dire da uno del luogo, Lino, un operaio della ditta Zanon di Schio, che c’è un tale che chiamano “Pietro il bestemmiatore” perché continua a bestemmiare e, quello che è peggio, tante volte aggiunge: “Le dico perché le voglio dire, proprio contro Dio! Voglio bestemmiare, perché voglio dirle contro Dio; le voglio proprio dire!”. Amici miei, chi bestemmia per abitudine, forse, può essere anche scusato in un certo qual senso, ma chi dice: “Io bestemmio perché lo voglio” e muore improvvisamente, volete mandarlo in Paradiso? Chi dice a Dio: “Non voglio servirti, mi ribello!”, volete mandarlo in Paradiso? Noi abbiamo una realtà: sappiamo che l’Inferno esiste. “Memorare Novissima tua”, figlioli miei! Se pensassimo più spesso all’Inferno, se ci fermassimo qualche volta a meditare questa realtà, forse troveremmo quella forza che ci è tanto necessaria per essere buoni. Quando sentiamo la natura che si ribella al sacrificio come stare lì a pregare un pochino, fare quella piccola mortificazione o un po’ di digiuno o qualche cosina che costa... se pensassimo di più ai nostri Novissimi: morte, giudizio, Inferno e Paradiso... se considerassimo un pochino l’Inferno, il rischio che corriamo tutti, questo rischio eterno, forse non prenderemmo qualche volta così alla leggera il peccato!

EUCARISTIA tabernacolo

EUCARISTIA S.Messa

NOVISSIMI paradiso

NOVISSIMI eternità

DIO perdono di...

CONGREGAZIONE Case della Congregazione

PECCATO peccatore

NOVISSIMI inferno

MI272,10 [25-03-69]

10.Se adesso parliamo tanto di misericordia e di bontà di Dio, non dimentichiamo però che c’è anche una giustizia. E poiché qualche volta il pensiero della bontà di Dio non ci trattiene dal male, ci occorre anche il pensiero della giustizia per trattenerci. Tuttavia noi, che viviamo all’ombra dell’altare, non dobbiamo dimenticare tanti fratelli che non pensano a queste verità eterne. Quando leggendo il giornale troviamo continuamente morti, morti, morti... amici, quanti di quelli che muoiono improvvisamente sulla strada vanno in Paradiso e quanti all’Inferno? Quante di quelle anime sono veramente preparate per comparire davanti al giudizio di Dio? Chi abitualmente confessa sa quanto poche sono le anime preparate per la vita eterna e quanto poche sono quelle che pensano veramente alla grazia.
Se la Madonna apparendo ai tre fanciulli ha sentito il bisogno di spaventarli un po’ e di presentare loro l’Inferno per spingerli a pregare, pensiamoci anche noi per non caderci, per non fare peccati, per avere la forza di affrontare qualsiasi sacrificio per salvare i fratelli dall’Inferno. Li dobbiamo salvare con la preghiera e con il sacrificio, e anche con la nostra azione apostolica. Perché corriamo nei vari posti della terra? Andiamo per salvare anime, andiamo per portare le anime a Cristo. Dio le vuole salve, ma ricordatevi che ha chiamato anche noi a collaborare per la loro salvezza. Perciò siamo anche noi responsabili “in solido” e dobbiamo farlo!

DIO perdono di...

NOVISSIMI paradiso

NOVISSIMI morte

NOVISSIMI eternità

MARIA Fatima

Nel testo registrato don Ottorino aggiunge a questo punto: “Leggo in fretta perché il tempo è trascorso”.

Don Ottorino, dopo aver accennato all’esilio babilonese come castigo di Dio per i peccati, riassume in forma molto sintetica l’esplorazione della terra di Canaan da parte degli esploratori inviati da Mosè e la reazione del popolo al loro ritorno, narrati in Num 13-14.

MI272,11 [25-03-69]

11. 4. La Madonna invita a pregare per la salvezza delle anime
«I fanciulli ne furono tanto spaventati che se non fossero stati previamente assicurati d’essere destinati al Cielo, avrebbero creduto di morirne. Dopo di avere osservato con orrore il tormentoso spettacolo, che neppure S. Teresa ha descritto più pauroso, alzarono i loro occhi come in appello disperato alla Signora, la quale li stava osservando con accigliata tenerezza. “Avete veduto l’inferno dove vanno le anime dei poveri peccatori”...». Sentite le parole della mamma: “Le anime dei poveri peccatori sono all’Inferno”, ma la mamma è sempre una mamma! «“Per salvarle Iddio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. Se faranno quello che io vi dirò, molte anime si salveranno e vi sarà pace. La guerra volge al termine. Ma se non cesseranno di offendere Iddio, nel regno di Pio XI ne comincerà un’altra peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segnale, che Dio vi dà, di esser prossimo a punire il mondo per mezzo della guerra, della fame, della persecuzione alla Chiesa e al Santo Padre”». “... punire il mondo... fame, guerre e persecuzione alla Chiesa e al Santo Padre”. Gli Ebrei fanno peccati e allora scendono i Babilonesi: guerra, esilio... Gli esploratori vanno nella Terra Promessa, tornano e dicono: “Uh! Ci sono cose meravigliose!”, e portano grappoli d’uva, frutta... “Però, eh, là ci sono uomini giganti, città fortificate... È impossibile che noi possiamo vincere!”. “Ah, è così?”, e allora il popolo ebreo: ”Scappiamo via, ritorniamo in Egitto!”. Scoppiano brontolamenti. E il Signore: “Ah, è così! Va bene! Quaranta giorni sono rimasti gli esploratori nella Terra Promessa, quarant’anni resterete voi per castigo nel deserto; nella Terra Promessa entrerà soltanto Giosuè e un altro, tutti gli altri moriranno. Così imparerete ad ascoltare il Signore!”. Fratelli miei, è lui che guida la storia! Guardate che i tempi non sono cambiati: è sempre lui!

MARIA Fatima

VOLONTÀ

di DIO

CHIESA Papa

PAROLA DI DIO Sacra Scrittura

MI272,12 [25-03-69]

12.«“Per impedire ciò, Io verrò a domandare la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la Comunione di riparazione nei primi sabati.
Se ascolteranno le mie richieste, la Russia si convertirà e vi sarà pace; se no, essa diffonderà i suoi errori in tutto il mondo, provocando guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno annientate”». Credo che non occorra dimostrare questo. «“Infine il mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la Russia, la quale si convertirà; e sarà concesso al mondo un periodo di pace. In Portogallo si conserverà sempre il tesoro della Fede. Queste cose non le direte a nessuno. A Francisco, sì, le potete dire. Quando recitate il Rosario, dite dopo ogni mistero: “O mio Gesù, perdonateci e liberateci dal fuoco dell’inferno. E portate in cielo tutte le anime, specialmente quelle che hanno più bisogno della vostra misericordia”. La Signora disse ai fanciulli un ultimo segreto, il quale non è mai stato rivelato, e che Lucia non scoprirà, finché la stessa Regina del cielo non le comanderà di farlo. Essa non lo disse mai, neppure ai suoi confessori. Nel lungo momento di silenzio che seguì, la folla sembrò percepire la solennità apocalittica e la calma di una comunicazione, dalla quale pendeva forse la sorte dell’intera umanità. Nessun suono di uomini o di cose si faceva udire. I fanciulli, la folla, l’aria, tutto taceva come cosa morta. Finalmente Lucia pallida come un cadavere, si avventurò a chiedere con la sua voce argentina: “Non volete più niente da me?”. “No; oggi non voglio altro da te”».

MARIA Fatima

Il riferimento è a don Matteo Pinton, che all’epoca svolgeva ministero pastorale e si dedicava all’insegnamento della filosofia.

Il 1969 segnò il culmine della guerra armata tra Vietnam del Sud e quello del Nord con i bombardamenti aerei da parte degli USA, alleati del Vietnam del Sud, di Hanoi e dei territori della repubblica comunista del Nord. La guerra terminerà nel 1975 con la conquista di Saigon da parte dei Vietcong comunisti appoggiati dalla Cina e dalla Russia.

Nel 1967 con una guerra lampo Israele sconfisse la Siria, l’Egitto e la Giordania portando i suoi confini dal canale di Suez fino alle alture del Golan in Siria.

Le divergenze tra Russia (U.R.S.S.) e Cina cominciarono nel 1956, continuarono nel 1962 con alcuni scontri di frontiera che vide i Sovietici appoggiare l’India nelle sue richieste territoriali verso zone del Tibet conquistato dai Cinesi nel 1952. Nel 1967-69 ci furono scontri armati tra truppe cinesi e sovietiche alle frontiere siberiane.

Don Ottorino, dopo aver nominato Mao, scherza sul suo nome.

S. E. mons. Costantino Luna, vescovo di Zacapa (Guatemala), nutriva una devozione speciale per la Madonna di Fatima, alla quale aveva affidato la sua diocesi.

Zeno Daniele, che all’epoca frequentava il 3° anno del corso teologico, aveva accompagnato don Ottorino in un viaggio in America Latina e aveva visitato quindi Zacapa in Guatemala.

MI272,13 [25-03-69]

13. 5. Conclusione
Don Matteo, sono cose che fanno paura, non è vero? Io vorrei proprio sottolineare questo: quello che sta accadendo nel Vietnam, nel Medio Oriente con gli Arabi contro Israele, fra Russia e Cina, Berlino, Mao, e gatti e cani... non sfugge a Dio, nulla gli sfugge da lassù. Non è il Signore che vuole che Mao spari alla Russia, però è il Signore che permette tutte queste cose. Non era il Signore che voleva che il faraone facesse il cattivo, però a volte gli induriva il cuore per permettere di manifestare la sua gloria. Qui ora noi entriamo nel mistero di come il Signore salva o non salva la libertà; però non dobbiamo ignorare che a guidare la storia è il padrone di casa, cioè il nostro Padre che è nei cieli, e che noi dobbiamo entrare in questa storia e dobbiamo parteciparvi: abbiamo un compito da svolgervi anche noi. Perciò dobbiamo pregare, fratelli miei, perché la storia dipende dal modo con cui gli uomini sanno accogliere la parola di Dio. Vedete come la Madonna lo dice chiaramente: “Se gli uomini mi ascolteranno, se pregheranno... altrimenti... altrimenti...”. Noi non dobbiamo farlo per paura dei castighi, ma perché la nostra buona mamma del Paradiso ci ha invitato a fare qualcosa. Una cosa che mi ha commosso è l’esempio di monsignor Luna. Egli ha preso sul serio il messaggio di Fatima, e fa penitenza e prega. Al mattino si alza prestissimo - non è vero, Zeno? - e si mette a pregare inginocchiato dinanzi all’altare. Perché? Perché la Madonna ha detto di pregare, di fare penitenza, di riparare i peccati che vengono fatti nel mondo. Ora io vorrei che al termine di questa meditazione ci restasse questo proposito: noi dobbiamo accogliere il messaggio di Fatima, che non è un messaggio apocalittico, non annuncia la fine del mondo, ma un invito della Madonna a pregare e a fare penitenza per i fratelli che non pregano e che non fanno penitenza.

DIO piano di salvezza

PAROLA DI DIO

DIO Padre

MARIA la nostra buona mamma

MARIA Fatima

PENITENZA

APOSTOLO salvezza delle anime