Don Ottorino presenta di seguito due esempi biblici conosciuti da tutti: la vocazione di Mosè e la chiamata di Giona.
Don Ottorino presenta molto liberamente la situazione di Ninive, città che non apparteneva al popolo eletto. Il testo biblico dice: “Alzati, va’ a Ninive la grande città e in essa proclama che la loro malizia è salita fino a me” (Gn 1,2).
MI2,1 [06-01-1962]
1.Il popolo ebreo era il popolo scelto da Dio per preparare la venuta del Redentore nel mondo. Questo popolo, colmato da Dio con innumerevoli grazie e protetto in mille modi, purtroppo, di tanto in tanto, deviava dal giusto sentiero. Di tanto in tanto, però, aveva dei bisogni particolari, e allora Dio, padre sempre amoroso, vigilava sopra questo popolo come una mamma vigila sui passi del suo bambino. Ecco che allora in questi bisogni particolari Dio manda i suoi uomini, affinché possano tendere la mano al popolo eletto . Quando, ad esempio, il popolo ebreo si trova in schiavitù in Egitto, Dio prende un uomo, balbuziente persino, che si chiama Mosè e gli affida una missione più grande di lui: "Va', va' dal faraone, di' al faraone quello che io ti ordino: lasci libero il mio popolo, che tu condurrai, attraverso il deserto, nella terra di Canaan”. Mosè trema a questo pensiero, ma nel nome di Dio e con la potenza di Dio, si presenta al faraone e fa tremare e piangere l'Egitto intero; e conducendo quel popolo Mosè si fa veramente strumento nelle mani del Signore. Quando la città di Ninive ad un dato momento devia dal retto sentiero e invece di adorare Dio, invece di avere amore e rispetto per Iddio si da' alla pazza gioia, al peccato, il Signore chiama un uomo, di nome Giona, e gli dice: "Va', a nome mio, nella città e di' agli abitanti che se non si convertiranno, se non si decideranno a fare penitenza e ad adorare il loro Signore, io distruggerò la città, io castigherò gli abitanti della città!". E Giona, nel nome del Signore, dopo avere un po' tergiversato nell'obbedire, va e la città si converte. Cari fratelli, se noi consideriamo i duemila anni di storia del Cristianesimo, vediamo che anche nel popolo cristiano ci sono state delle deviazioni. Anche nel popolo cristiano ci sono stati dei momenti nei quali il popolo aveva bisogno di un richiamo da parte di Dio, o aveva bisogno di un aiuto particolare da parte del cielo.PAROLA DI DIO Sacra Scrittura
DIO Padre
APOSTOLO chiamata
DIO amore a DIO
PECCATO
CONSACRAZIONE obbedienza
CONVERSIONE
Il riferimento è all’Ordine della SS. Trinità, chiamato abitualmente dei Trinitari, fondato nel 1198 da San Giovanni di Matha per la liberazione, mediante riscatto, dei prigionieri deportati dai mussulmani a Tunisi.
Il riferimento è ai Chierici Regolari Ministri degli Infermi, chiamati abitualmente Camilliani, fondati a Roma nel 1582 da San Camillo De Lellis per consacrarsi ai malati solo per amore di Dio.
MI2,2 [06-01-1962]
2.Allora il Signore invia uno dei suoi uomini, che un tempo si chiamavano profeti, oggi non si chiamano più profeti, ma sono sempre gli uomini inviati da Dio. Ad esempio, tanto per fermarsi ad un caso particolare, quando alcuni cristiani sono presi, fatti prigionieri e venduti come schiavi, il Signore manda la Madonna per chiamare a raccolta alcuni uomini e dire loro: "Formate una Famiglia, unitevi insieme e andate a riscattare i vostri fratelli che giacciono in schiavitù" Quando gli ammalati non sono trattati come si conviene, questi poveri ammalati negli ospedali non sono curati con vera carità, il Signore chiama un uomo, chiama Camillo e gli dice: "Prendi un gruppo di uomini con te e andate negli ospedali ad insegnare come devono essere trattati gli ammalati!" Se noi leggiamo la vita e la storia della Chiesa, troviamo continuamente questi gruppi di uomini inviati da Dio per una missione particolare, e questi gruppi di uomini, riuniti insieme, si chiamano Congregazioni Religiose, Famiglie Religiose.APOSTOLO profeta
MARIA
COMUNITÀ
CARITÀ
Il decreto di erezione della Congregazione da parte del vescovo diocesano S. E. mons. Carlo Zinato porta la data del 25 dicembre 1961, ma la cerimonia per la firma ebbe luogo nella cappella del palazzo vescovile il 30 dicembre.
MI2,3 [06-01-1962]
3.E allora si potrebbe dire che la Congregazione Religiosa è un insieme di uomini inviati da Dio nel mondo per una missione particolare. Cari fratelli, voi avete appreso in questi giorni, con tanta gioia, che nella Chiesa di Dio è stata, si può dire, battezzata una nuova Congregazione Religiosa: una nuova Famiglia Religiosa è apparsa nella Chiesa del Signore Questa Famiglia Religiosa non è apparsa in America o in Australia, ma qui, nella nostra città. É una Famiglia Religiosa che tocca da vicino il vostro cuore perché in essa c'è un vostro figlio, c'è un vostro fratello, ci siete voi, cari giovani. Questa Famiglia Religiosa, questa nuova Congregazione che porta il nome di Pia Società San Gaetano, è oggi una realtà nella Chiesa di Dio. Pensate che ci vorrebbero cent'anni senza la presenza di almeno un religioso perché venga a cessare: cent'anni senza nessuno. Ora domandiamoci: quale missione Dio ha voluto affidare a questa nuova Congregazione Religiosa? Per una adeguata comprensione bisogna che noi diamo uno sguardo alle necessità attuali della Chiesa. a)
CONGREGAZIONE
DIO centralità
di...
MI2,4 [06-01-1962]
4.Il trono di Dio è stato intaccato dagli uomini e anche, diciamolo, dai cristiani stessi. Dio, che dovrebbe essere il centro di tutte le azioni dell'uomo, centro di conoscenza, centro di amore, centro di azione, è stato relegato là, nelle sue chiese deserte. Anche certi cristiani si accontentano di quella mezz'ora di Santa Messa alla domenica, ascoltata forse distrattamente e chiacchierando; e si accontentano di qualche segno di croce e di qualche Ave Maria recitata, detta male, al mattino e alla sera. Fratelli, è troppo poco!MONDO
EUCARISTIA S.Messa
PREGHIERA pratiche di pietà
MI2,5 [06-01-1962]
5.Dio è Dio! Dio è il Creatore e il Signore, il Padrone dell'universo, e ha il diritto di essere amato e di essere adorato dall'uomo! Ecco la terribile realtà di oggi! L'interesse dell'umanità è per il benessere, l'interesse dell'umanità è per la gioia, per il divertimento: Dio bisogna accontentarLo meno che sia possibile! E allora, questo è il primo male dell'umanità odierna, questo è il primo tarlo della nostra società, che ha fatto tanti progressi nel campo della tecnica, ma ha abbandonato la conoscenza di Dio e l'amore di Dio b)
DIO creatore
DIO amore a DIO
PECCATO
SOCIETÀ
tecnica
DIO scoperta di...
MI2,6 [06-01-1962]
6.Una seconda malattia odierna: il lavoro. Dio ad Adamo ed Eva aveva comandato di lavorare ancora prima che commettessero il peccato. Ma il lavoro, come l'aveva comandato Dio, doveva essere una cosa dilettevole, quasi un divertimento. Dio aveva dato agli uomini il lavoro come compimento della Creazione. Mi spiego con un esempio. Una mamma regala al suo bambino una lampadina elettrica e una piccola pila, e dice al bambino: "Stai attento, prendi la pila e prendi la lampadina; prova a toccare un pochino e vedrai che la lampadina si accende!". Il bambino prova ed è tutto contento perché dice: "Ho acceso la lampadina, l'ho accesa, io, la lampadina!". Ecco come il Signore aveva pensato il lavoro: aveva dato all'uomo la legna e la possibilità di accendere il fuoco, e gli ha detto: "Io ti ho creato intelligente e adesso lavora anche tu, un po', con la tua intelligenza!". E l'uomo, con la sua intelligenza, ha scoperto che la legna poteva incendiarsi, e inoltre ha scoperto tante e tante altre cose. Dio voleva che il lavoro fosse veramente un compimento della creazione, quasi una collaborazione della creatura intelligente con il suo creatore. L'uomo ha peccato e ha sentito immediatamente il peso del lavoro: però resta sempre che il lavoro è compimento della Creazione.SOCIETÀ
lavoro
PECCATO
DIO piano di salvezza
ESEMPI lavoro
FORMAZIONE lavoro
DOTI UMANE
CREATO
DIO creatore
L’enciclica Mater et Magistra di Giovanni XXIII, sugli sviluppi della questione sociale, porta la data del 15 maggio 1961 per celebrare il 70° anniversario della Rerum Novarum di Leone XIII, ma in realtà venne pubblicata nel mese di luglio del 1961.
Don Ottorino si riferisce al decreto del 25.11.1961 della Penitenzieria Apostolica, pubblicato in quel giorno nell’Osservatore Romano per volontà del Sommo Pontefice Giovanni XXIII: “La Santità di Nostro Signore Giovanni XXIII, desiderando che il lavoro umano, mediante l’offerta fattane a Dio, sia maggiormente nobilitato e soprannaturalizzato, nell’udienza concessa al sottoscritto cardinal Penitenziere Maggiore il giorno 7 ottobre del corrente anno, si è benignamente degnata di elargire le seguenti indulgenze: plenaria, alle consuete condizioni, a quei fedeli che al mattino avranno offerto a Dio, con qualsiasi formula, i propri lavori materiali o spirituali di tutta la giornata; parziale di 500 giorni ogni volta a quei fedeli che, almeno col cuore contrito, e con qualsiasi pia invocazione, devotamente offrono a Dio il lavoro in corso, sia materiale che spirituale”.
MI2,7 [06-01-1962]
7.Ora, fratelli miei, ditemi un po': l'umanità odierna come considera il lavoro? L'umanità odierna guarda al lavoro generalmente soltanto come mezzo per avere denaro, per avere benessere, per divertirsi; maledice la fatica del lavoro, il sacrificio del lavoro. Fratelli, questo non è il concetto cristiano! Nostro Signore vuole che noi attendiamo al lavoro per amore suo, vuole che benediciamo il lavoro perché con il lavoro noi possiamo aumentare i nostri meriti per il paradiso, possiamo pagare i debiti che abbiamo verso il Signore. E allora, ecco che oggi c'è bisogno di richiamare l'umanità a questa grande realtà; ecco che il Santo Padre Giovanni XXIII nella sua enciclica 'Mater et Magistra' lancia il suo grido d'allarme all’umanità. Ed ecco che il 25 novembre aggiunge anche l'indulgenza plenaria a tutti coloro che al mattino offrono il loro lavoro al Signore.SOCIETÀ
lavoro
VIZI avarizia
PENITENZA sacrificio
DIO piano di salvezza
NOVISSIMI paradiso
CHIESA Papa
FORMAZIONE lavoro
MI2,8 [06-01-1962]
8.Ma il Signore è sempre meraviglioso nelle sue opere. Il Signore in questo momento voleva richiamare l'umanità a questa realtà: scuotere gli uomini, invitare gli uomini a lavorare per amore di Dio. Vent’anni fa il Signore, prima ancora di preparare l’enciclica, preparava i suoi uomini. Vent'anni fa, nel sottopalco del teatro di Araceli prima, poi nella piccola Casetta dell'Istituto, più tardi, in questa Casa, Dio stava preparando i suoi uomini perché avessero da affiancarsi al Papa e avessero a rendere pratico, attuale, l'insegnamento del Sommo Pontefice.DIO amore a DIO
DIO creatore
CONGREGAZIONE sottopalco
CONGREGAZIONE storia
CONGREGAZIONE Casetta
APOSTOLO
CHIESA Papa
MI2,9 [06-01-1962]
9.Questa è la Famiglia Religiosa che è stata - si può dire - battezzata, che è stata approvata dalla Chiesa in questi giorni; cioè un gruppo di uomini, chiamati da Dio e uniti insieme, che dovranno diffondere nella Chiesa questa missione: "Andate in tutto il mondo, ubique terrarum; in America, in Africa, anche in Russia, dappertutto ; andate e dite agli uomini, in nome di Dio e della Chiesa, che centro di interesse deve essere Dio e che il lavoro è una cosa santa, è una cosa benedetta, è una cosa che ha fatto, persino, il Divino Maestro di Nazareth.". Ricordiamocelo, fratelli: dobbiamo dirlo agli uomini perché Gesù stesso aveva i calli alle mani. Questo lo dimentichiamo qualche volta!CONGREGAZIONE missione
CHIESA
APOSTOLO
DIO centralità
di...
GESÙ
maestro
GESÙ
lavoratore
Don Ottorino ricorda che 25 Religiosi, il primo dei quali era stato lui stesso, avevano emesso la professione perpetua nelle mani del vescovo diocesano mons. Zinato il giorno 31 dicembre 1961, mentre altri trentracinque emettavano la professione temporanea durante la Santa Messa che stava celebrando quella mattina del 6 gennaio 1962 ed altri dieci l’avrebbero emessa nella cappella dell’Istituto San Gaetano nello stesso giorno
MI2,10 [06-01-1962]
10.Dinnanzi a questo breve quadro che vi ho tracciato, voi capite quanto grande sia la missione che Dio ha affidato alla nostra Famiglia Religiosa, e quanto grande sia la responsabilità dei settanta membri che già vi fanno parte. Sottolineo il numero di settanta, perché venticinque sono già entrati ufficialmente domenica scorsa, qui, alla presenza di sua Eccellenza Monsignor Vescovo, e quarantacinque, dei quali trentacinque ora in questa celebrazione e dieci, di là, all'Istituto, entreranno questa mattina. Di qui a un'ora settanta membri saranno gli uomini di Dio che dovranno portare nel mondo queste grandi verità. Prima di procedere con il santo sacrificio della Messa, io sento il bisogno di rivolgermi ai genitori qui presenti. Sentite, cari genitori. Vi dico una cosa. Cercate, durante la Santa Messa, di ringraziare il Signore! Se qui ci fosse mamma Margherita, sono certo che canterebbe un inno di ringraziamento al Signore per averla scelta come mamma di San Giovanni Bosco. Ebbene, ricordatevi cari genitori: siete i genitori di questi settanta uomini che Dio ha preso in questo momento storico della vita. Voi dovete sentirvi santamente orgogliosi di essere stati prescelti da Dio.
CONGREGAZIONE storia
CONGREGAZIONE missione
APOSTOLO
DOTI UMANE coerenza
FAMIGLIA
EUCARISTIA S.Messa
DIO riconoscenza a...
MI2,11 [06-01-1962]
11.Questi figlioli si sentono pieni di gioia. Con trepidazione, ma con commozione, tra poco, ad uno ad uno si avvicineranno all'altare, e pronunceranno la formula della loro consacrazione al Signore. Ricordatevi che se non ci foste stati voi non ci sarebbero neppure loro! Prima di loro, Dio ha preparato voi; prima di preparare il loro cuore apostolico, ha preparato il cuore apostolico dei genitori. Ringraziamo dunque il Signore! Oggi per noi è festa di famiglia, ma è una festa pubblica ed ecclesiale; è una festa della Chiesa perché oggi è la Chiesa che esulta. Fratelli miei, questa Famiglia Religiosa non è destinata a fermarsi qui a Vicenza, non è destinata a fermarsi a settanta membri: è destinata a proiettarsi nel tempo e nello spazio, e voi siete i fortunati genitori che avete dato inizio a quest'Opera grande nella Chiesa del Signore. Quando fra poco io avrò fra le mani il Santissimo, dirò al Signore in questa Santa Messa che celebro tutta per questa Famiglia Religiosa: "Signore, fa che questi giovani siano santi. Fa che questi giovani siano semi di santi. Ma fa anche che questi genitori che hanno tanto sacrificato, questi genitori che hanno plasmato l'animo apostolico di questi giovani, abbiano a ricevere la degna ricompensa, in terra e in cielo, per il sacrificio che hanno fatto, dell'offerta che hanno fatto al Signore". Sia lodato Gesù Cristo!APOSTOLO entusiasmo
CONSACRAZIONE
FAMIGLIA
CONGREGAZIONE missione
CHIESA
EUCARISTIA S.Messa
PREGHIERE a Gesù
PASTORALE giovani
PENITENZA sacrificio