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MARIA È MADRE AMOROSA, SEMPRE SOLLECITA PER SOCCORRERE L’UMANITÀ

MI17 [13-05-1965]

13 maggio 1965

La Madonna apparve a Fatima per la prima volta il 13.5.1917, mentre in Europa infuriava la prima guerra mondiale, a tre pastorelli intenti a pascolare le pecore nei prati della Conca di Iria: Lucia di dieci anni, Francesco di nove e Giacinta di sette.

MI17,1 [13-05-1965]

1.Questa giornata ci ricorda l'apparizione della Madonna a Fatima.
Ora, vorrei che questa mattina ci fermassimo a considerare la nostra Mamma che è intervenuta, naturalmente per ordine di Dio, nella vita degli uomini, per richiamare gli uomini. Abbiamo visto nei giorni scorsi la Madonna nella sua luce, nel suo posto, nel suo inserimento nel piano di Dio. Abbiamo visto che qualcosa di più grande non si poteva creare nel senso che, dopo le creature senza ragione, è venuto l'uomo che sembrava il capolavoro, poi gli angeli, creature ancora più eccelse, ed infine, con un salto di qualità molto superiore, la Madonna, che ha una grazia tutta speciale, cioé la grazia della divina maternità.

MARIA Fatima

MARIA la nostra buona mamma

MARIA maternità

divina

Don Ottorino ama scherzare con l’esempio, il cui contenuto non corrisponde evidentemente a verità.

Durante il periodo pasquale alcuni sacerdoti della Casa dell’Immacolata si recarono a Crotone per prestare un aiuto nella benedizione pasquale delle famiglie.

Il riferimento è all’assistente Giuseppe Creazza, che faceva parte della Comunità di Crotone.

Don Ottorino nomina nel suo esempio Pietro Simonetto e Lorenzo Centomo: il primo frequentava il corso del magistero e il secondo quello liceale.

Don Venanzio Gasparoni doveva essere consacrato il 26 maggio di quell’anno.

Il riferimento è all’assistente Vinicio Picco, all’epoca consigliere generale.

MI17,2 [13-05-1965]

2.Questa grande Signora che, per natura, è inferiore agli angeli, ma per grazia è superiore, infinitamente superiore agli angeli, è veramente la "Mater Dei", ma anche "Mater Ecclesiae" e "Mater nostra": mamma nostra, è realmente nostra mamma, e quando si è detto mamma si è detto tutto.
Una mamma soffre per i figli; una mamma soffre specialmente per il figlio che ha perso la retta strada. Se una mamma ha dieci figlioli e uno è un po' scapestrato, la mamma è comprensiva e dice: "Antonio è sposato, ha figli e ha imbroccato una buona strada: anche la moglie è una buona donna di casa; insomma fa bene. Mario sta studiando in seminario ed è già prossimo al sacerdozio. Quell'altra è suora; quell'altra è sposata. Ma c'è quel ragazzo, il mio Albertino, ah, il mio Alberto! È la mia disperazione! È stato chiamato due tre volte in tribunale perché è andato a rubare le ciliegie un paio di volte , e poi per questo e per quello. Ha cominciato tante volte gli studi e li ha sempre lasciati interrotti. Di notte è sempre fuori casa e non si sa quali compagni frequenti; è sempre in giro con l’auto dopo aver preso la patente. Non si capisce più nulla. Insomma, quel figliolo è perso, è perso!". Una mamma, se ha un figlio che non fila bene, anche se ne avesse, non dieci, ma diecimila, state sicuri che il suo cuore di mamma è vicino a quello: non per condannare Alberto, ma per cercare il modo di salvarlo. Una mamma non condannerà mai, non condannerà mai! Una mamma cercherà di compatire, di comprendere il figlio: "Non è cattivo!"; troverà sempre che, in fondo in fondo, c'è qualcosa di buono in lui. Dirà: "Non era così una volta. Si, è sempre stato un po' differente dagli altri figli; un po' più nervoso, un po' diverso, però in fondo era buono. Mi è sfuggito di mano; sono state le compagnie; è stato chissà che cosa... questo mondo d' oggi, questo cinema d'oggi! Però, però, non era così!". E ora la mamma ha il cuore lì, dove c'è il figlio che devia: la mamma è lì presente con il suo amore. Figlioli miei, questo è il cuore di una mamma terrena. Come sarà il cuore di una mamma che è superiore a tutte le mamme, di una mamma che può seguire i suoi figli fino nell'intimo perché è tanto unita al Signore che per grazia può seguire ad uno ad uno tutti i suoi figli? È certo che la Madonna fa da mamma; non soltanto ha il titolo di mamma della Chiesa, il titolo di mamma nostra, ma fa da mamma. E quando agisce da mamma, agisce con tutte le prerogative della mamma. Quando, per esempio, i nostri missionari sono andati giù a Crotone per la benedizione delle case , mi sembra che la mamma di Creazza avesse un pacchetto da mandare al suo figliolo: "Se c'è qualcuno che va giù a Crotone avrei un pacchetto da mandare a mio figlio, al mio Giuseppe!". Disse proprio così: "Al mio Giuseppe". Ora, immaginiamoci che quando gli angeli vengono giù a raccogliere i fiori sulla terra per portarli in Paradiso, la Madonna dirà: "Aspetta, ho un mazzetto di fiori da mandare giù al mio Pietro Simonetto. Ne avrei uno da mandare giù al mio Lorenzo. Aspetta, li devo mandare giù!". Certo che la mamma approfitta delle circostanze: "Aspetta, bisogna andare a trovare Venanzio perché devo mandargli qualcosa: voglio che abbia le calze pulite quando canta Messa; aspetta, voglio mandargli anche la camicia nuova". Forse avrà fatto l'esame di coscienza dalle calze in su, in previsione dell’ordinazione sacerdotale. "È festa per quel ragazzo!". Così agisce una mamma. Guardate la mamma di Vinicio , quando viene qui qualcuno: "Aspetta, ho una camicia, ho il pigiama; aspetta, ho un paio di pantaloni un po' più larghi, perché ne ha bisogno!". Le mamme! La mamma soffoca i figli di attenzioni e di doni. La mamma è fatta così. A volte il figlio le dice: "Basta! Ora ho anche troppe cose!", ma lei ti riempie un armadio di cravatte se viene a sapere che ti manca una cravatta.

MARIA maternità

divina

MARIA la nostra buona mamma

FAMIGLIA

ESEMPI famiglia

FAMIGLIA figli

ESEMPI Maria

MISSIONI

CREATO fiori

NOVISSIMI paradiso

Forse don Ottorino si riferisce ai passi biblici di Sap 8,17-9,12 e 1Re 3,4-14.

MI17,3 [13-05-1965]

3.Se le mamme nostre fanno questo in terra, pensate che cosa la Madonna fa e continua a fare per l'umanità. Nonostante questo, però, l'umanità ha messo il suo interesse nelle ricchezze, nelle scienze, nelle scoperte, nella tecnica moderna invece di riporre la sua fiducia nella grazia, di capire cioè il vero valore della grazia. Ecco il dolore della mamma: la deviazione del figlio, la deviazione dell'umanità. Perché ha deviato? Ha riposto la propria fiducia dove non c'è il vero bene.
Avete ascoltato questa mattina la lettura del libro della Sapienza: Salomone ha ricevuto le ricchezze insieme con la sapienza, le ricchezze guidate dalla sapienza. Certo, quando tu hai messo il tuo cuore, la tua ricchezza nella grazia, quando hai capito che l'unica cosa è lì, e la Sapienza questa mattina voleva dire questo, allora tutte le altre cose vengono di conseguenza. Mangiate un'anguria? È aumentare la grazia! Tutto per aumentare la grazia. È questo che la Madonna desidera dai suoi figlioli e cioè da tutti noi: che noi comprendiamo che il vero bene è la grazia e solo la grazia, e tutte le altre cose sono un bene in quanto servono per aumentare la grazia.

MARIA mediatrice

GRAZIA

PECCATO

PAROLA DI DIO Sacra Scrittura

VIRTÙ

sapienza

Don Ottorino ricorre a senso al Salmo 134,16-17 che nella traduzione della Vulgata così dice: "Os habent et non loquentur; oculos habent et non videbunt, aures habent et non audient".

Luigi Stepinac (1898-1960), arcivescovo di Zagabria in Croazia, fu condannato nel 1945 dal regime comunista a 16 anni di prigione per essersi opposto al governo totalitario di Tito. Liberato dal carcere nel 1951 fu confinato a Krasic. Venne nominato cardinale nel 1953 da Papa Pio XII, e questo provocò la rottura delle relazioni diplomatiche tra la Jugoslavia e la Santa Sede.

MI17,4 [13-05-1965]

4.Oggi è il 13 del mese di maggio: ci ricorda l'apparizione della Madonna a Fatima. Noi, che abbiamo la vocazione, dobbiamo ascoltare le parole della Madonna, perché lei è venuta giù in mezzo agli uomini. Pensate alla straordinarietà del fatto, proprio adesso che fanno tanto chiasso perché riescono ad innalzarsi qualche chilometro sopra la terra e un uomo riesce a girare attorno ad essa: la Madonna è venuta dal cielo. Quancuno ha detto che dall'aldilà non è venuto nessuno. Invece dal cielo è venuta la Madonna, e ha mostrato la sua presenza con un miracolo strepitoso, visto da 70.000 persone: preannunziato prima e visto da 70.000 persone. E ha annunciato la sua presenza con tanti altri miracoli. Ad esempio, a Lourdes è venuta la Madonna e ha annunciato la sua presenza con una catena di miracoli che si ripetono ancora.
"Aures habent et non audiunt..." : gli uomini hanno occhi e non vogliono vedere. Perché? Perché le prove ci sono, senza ricorrere quelle di Cristo di 2000 anni fa che voi conoscete meglio di me. La Madonna è venuta in mezzo agli uomini, ed è venuta ai nostri tempi. Io avevo due anni di vita quando è venuta sulla terra, nel 1917, mentre voi non eravate ancora nati. Può darsi che sia venuta anche in questi giorni, e lo sapremo fra qualche anno, e allora eravate nati anche voi. Può darsi che sia apparsa in Russia per consolare i poveri cristiani che vivono in quelle terre. Non è la prima volta che la Madonna viene a consolare. Una volta, ad esempio, apparve per consolare San Francesco Saverio e i suoi compagni che stavano navigando e la nave era in pericolo, e incoraggiava gli uni e gli altri: "Coraggio, aspettate che i soccorritori stanno arrivando!". E chissà, un domani verremo a sapere che la Madonna è andata, perché ci sono della apparizioni più private ancora, a consolare Stepinac , è andata a giocare una partita di carte in sua compagnia per consolarlo e animarlo. Figlioli, è venuta, è venuta dal Cielo! Lei, questa creatura resa così grande, è stata mandata da Dio. Il Signore le ha detto: "Vai tu; vai tu in terra e di' agli uomini che hanno perso la testa, che sono andati fuori strada: hanno messo come centro di interesse quello che non deve essere centro di interesse". È una cosa meravigliosa, se ci pensiamo un pochino, perché siamo troppo abituati alla Madonna di Fatima, alla medaglietta, al santino, al ricordino portato a casa... La Madonna è venuta in mezzo agli uomini e ha chiesto la conversione e la penitenza. Primo punto: A chi si è presentata. Secondo punto: Che cosa ha detto.

MARIA Fatima

APOSTOLO vocazione

MARIA Lourdes

MARIA la nostra buona mamma

ESEMPI Maria

ESEMPI di Santi

PECCATO

CONVERSIONE

PENITENZA

MI17,5 [13-05-1965]

5.È un fatto che deve far pensare, e pensare molto, la scelta dei veggenti fatta dalla Madonna a Fatima. Infatti lei si è presentata a tre bambini. Voi direte che sono cose che avete sentito tante volte, ma forse mai meditate sul serio: non vi sembra una cosa poco logica che dal Cielo parta la Madonna, cioè la creatura più grande fatta da Dio, uscita dalle mani di Dio, il capolavoro di Dio, per venire sulla terra e non si presenti al Papa - c'è una Chiesa organizzata, e in quel tempo il Papa era Benedetto XV, mentre pochi anni prima avevamo avuto un santo, il Papa Pio X; la Madonna non si presenta al Papa, non si presenta a qualche vescovo, a qualche sacerdote, anche se i sacerdoti ogni mattina hanno in mano il Corpo di Cristo, che è qualcosa di più della Madonna, hanno il Creatore della Madonna e lo stringono in mano, lo maneggiano e lo fanno scendere sull’altare. Eppure la Madonna non si presenta ad alcuno di questi; non si presenta al superiore generale dei Gesuiti, e neanche a quello della Pia Società San Gaetano: si presenta a tre bambini! Si fosse presentata almeno a una professoressa; si fosse presentata a qualche pezzo grosso del governo... No! A tre bambini!

MARIA capolavoro di Dio

CHIESA Papa

MARIA Fatima

SACERDOZIO prete

CONGREGAZIONE superiore generale

Don Ottorino si riferisce all'aneddoto secondo il quale Michelangelo, dopo aver scolpito il Mosè per la tomba di Giulio II, impressionato dal realismo della scultura, si sarebbe rivolto alla statua, colpendola con il martello, dicendole: "Perché non parli?".

MI17,6 [13-05-1965]

6.A Guadalupe la Madonna si presenta a un povero indio; a Monte Berico appare a donna Vincenza, e a Lourdes si presenta a una povera ignorantella che si chiama Bernardetta. Dove Lei si presenta scocca la santità, arriva il fuoco, si incendia di santità. Ma si presenta a piccole creaturine! Non vi sembra questa una lezione grande per noi? Non vedete che Dio non può parlare ai superbi? Questa è una lezione che il Signore vuole dare all'umanità.
Il Signore è nato in una stalla, e ha chiamato per primi i pastori, gli umili. La nostra religione esige di essere vissuta nell'umiltà e nell'intimità: se non ci facciamo come bambini non potremo entrare nel regno dei cieli. Questa è una verità che io vi ho detto tante volte e che vi ripeto proprio in nome della Madonna questa mattina: se non diventerete come fanciulli, se non prenderete in mano il crocefisso e non lo mediterete con semplicità pensando che Lui è morto in croce per noi, e non passerete le ore davanti a Lui, non a fare disquisizioni, ma in un contatto intimo e personale, se non arriverete a questa semplicità che vi farà fare penitenza, che vi farà stare con la testa bassa pensando a Lui e pensando a voi, il Signore non vi parlerà. Sarete anche dei bravi funzionari della Chiesa di Dio, potrete essere un domani anche dei vescovi, potrete essere dei professoroni, potrete scrivere libri, potrete far parlare di voi... ma non sarete santi! È diverso costruire una statua e dare la vita ad una statua. Un domani, con la scienza, con l'organizzazione, con l'intelligenza potrete anche costruire una statua come quella di Michelangelo, il Mosè. Potete fare anche il Mosè, potete buttarle addosso il martello, ma non parlerà; sarà bella, ma non parlerà! Se sarete semplici, se sarete bambini, ma proprio bambini dinanzi a Dio, se balbetterete dinanzi a Dio e Dio troverà in voi, pure con lo studio di un teologo, l'animo semplice di un bambino, Dio opererà con voi e darà la vita. E allora non farete delle statue meravigliose, ma farete degli uomini vivi; apparentemente forse meno belli, ma uomini vivi. La vita viene dall'umiltà.

MARIA Lourdes

CONSACRAZIONE santità

VIRTÙ

umiltà

VIZI superbia

VIRTÙ

semplicità

GESÙ

redenzione

PREGHIERA meditazione

PREGHIERA unione personale con Dio

PREGHIERA

EUCARISTIA adorazione

PENITENZA

L’assistente era il responsabile di un gruppo di giovani, al quale quindi si doveva obbedire e al quale si doveva chiedere l’autorizzazione per fare qualcosa non previsto dalla disciplina.

Nell’esempio don Ottorino prima nomina don Graziano Battistella, che all’epoca frequentava il corso teologico, e poi il paese di Quinto Vicentino dove abitavano i suoi parenti.

MI17,7 [13-05-1965]

7.Figlioli, è difficile alla vostra età parlare di umiltà, di annientamento del proprio io, parlare della gioia che prova un'anima quando si mette a disposizione di Dio e desidera che il proprio io sia schiacciato, sia triturato; che trova la gioia nell'obbedienza, la gioia nell'obbedire, la gioia nel fare la volontà del Signore che viene espressa attraverso anche il più giovane degli assistenti ; che sente la gioia di domandare il permesso per accontentare Lui, per fare la volontà di Lui. Ecco la semplicità, ecco l'umiltà! Se tu hai anche cinquant’anni e hai un superiore che ne ha trenta, devi andare da lui con semplicità e dire: "Senti, don Graziano . Per piacere, potrei andare fino a Quinto a trovare mia zia? Hai niente in contrario?". E lui potrebbe dirti: "Don Ottorino, è andato anche la settimana scorsa!". E tu insisti: "Ho un motivo particolare per andare". Allora lui ti risponde: "Veda lei. Mi pare...". Basta! Quel suo desiderio, espresso in qualche modo, per me è volontà di Dio: "Sì, Signore, sia fatta la tua volontà", e non posso mettermi a discutere e a ragionare.
Lo so, lo so, umanamente parlando questa è una pazzia! È qui dove non ci troviamo: l'obbedienza, umanamente parlando, è una pazzia; a prima vista, umanamente parlando, è una spersonificazione, è un perdere la propria personalità, è un ridursi ad agire come dei poveri automi.

VIRTÙ

umiltà

VIZI superbia

CONSACRAZIONE disponibilità

CONSACRAZIONE obbedienza

VOLONTÀ

di DIO

CONGREGAZIONE assistente

VIRTÙ

semplicità

COMUNITÀ

superiore

Nell’esempio di don Ottorino il primo riferimento è a San Tommaso d’Aquino, sommo maestro nel campo della filosofia e della teologia, e il secondo a San Roberto Bellarmino, gesuita e cardinale, dottore della Chiesa.

Don Ottorino accenna a Monterotondo (Roma) perché in quel periodo si stava preparando il terreno per l’invio della prima Comunità in quella cittadina alla periferia di Roma.

MI17,8 [13-05-1965]

8.Figlioli, se non arriviamo spiritualmente a questo abbandono di noi stessi nelle mani di Dio fino ad essere come un povero fanciullo nelle sue mani, Dio non si servirà di noi per portare la vita. Costruiremo delle belle statue, metteranno anche un articolo sul giornale, riporteranno le nostre opere, ma, ricordatevi bene, che di Dante è restata soltanto la carità che l'ha spinto ad agire. Vi ricordate la meditazione che abbiamo fatto l'altra mattina: della Divina Commedia resterà solo l'amore, la carità che lui ha messo nello scrivere e nel fare; del resto non resterà più niente.
Figlioli miei, su questo punto sento proprio il bisogno di insistere perché, purtroppo, il mondo di oggi non capisce queste cose: non le capisce e non le vuole capire. Anche il nostro mondo, anche i buoni non le capiscono, e allora non avviene ciò che dovrebbe avvenire. Infatti un gruppo di giovani sacerdoti o di religiosi dovrebbe sconvolgere il mondo. Dodici Apostoli hanno sconvolto il mondo; un santo Curato d'Ars ha sconvolto la Francia e il mondo intero. A me ciò che interessa non è che nella Congregazione ci sia il grande numero, anche se sarei felice che i membri fossero migliaia e migliaia, ma la qualità. A me interessa la qualità! A me interessa che tutti coloro che escono di qui siano dei Curati D'Ars. E se uno ha un'intelligenza maggiore, sarà un San Tommaso; se uno avrà doti più grandi, sarà un domani un San Roberto Bellarmino ; se ha doti di governo, sarà un san Pio X. Tutto quello che volete, ma prima bisogna che sia piccolo e umile come un ragazzetto. Bisogna che abbiate questo spirito, e allora sarete gli uomini che sconvolgono il mondo. Allora ne basterà uno per incendiare perché questo uno sa capire il Signore, sa comprendere il Signore, sa strappare i miracoli dalle mani di Dio; non cederà, ma lotterà con Dio: "No, Signore, tu devi darmele quelle anime!". Andrà a Monterotondo : "Signore, tu devi darmele quelle anime! Sono anime tue Signore, Tu devi darmele quelle anime!", e passerà le ore dinanzi al Signore e capirà una cosa: che è Lui, è Lui il datore della grazia.

VOLONTÀ

di DIO abbandono alla...

APOSTOLO

CONSACRAZIONE offerta totale

CARITÀ

APOSTOLO attivismo

MONDO

SACERDOZIO

CONSACRAZIONE religioso

APOSTOLO testimonianza

CONSACRAZIONE santità

DOTI UMANE

VIRTÙ

umiltà

APOSTOLO F.A.

L’allusione è a Lucia, Francesco e Giacinta, che ebbero le visioni della Madonna alla Cova di Iria a Fatima.

Santa Maria Bertilla Boscardin (1888-1922) scelse come mezzo pratico di santificazione "la via dei carri", cioè compiere nell'umiltà e nel nascondimento il proprio dovere quotidiano.

Il riferimento è all’assistente Luciano Franceschi addetto al grande orto situato nel terreno adiacente alla Casa dell'Immacolata.

MI17,9 [13-05-1965]

9.Se dalla nostra Casa non escono questi uomini che se la intendono con Lui, che sono consci del proprio nulla, pur mettendocela tutta da parte nostra, crolla tutto. Non possiamo dire come quel signore: "Il Papa fa tutto", ma gridare al Signore la nostra impotenza, la nostra miseria e poi mettercela tutta, tutta completamente, consci che dobbiamo sfruttare fino all'ultimo i doni che abbiamo.
Ma io non so che cosa farne dei doni che avete, della vostra intelligenza, delle vostri doti, se alla base non c'è Dio, non c'è questa semplicità, questa donazione completa di voi stessi. Se alla base non c’è la semplicità dei fanciulli di Fatima , le vostre doti mi fanno schifo. Preferisco una Santa Bertilla , una santa sguattera, piuttosto. Preferisco che siate tutti come il nostro caro Luciano per lavorare i campi e santificare le anime facendo i bifolchi, piuttosto! Qui, nella Congregazione, interessa prima di tutto questa realtà, questa base, e questa ci vuole: è la "conditio sine qua non", senza della quale non facciamo niente.

CONGREGAZIONE missione

PREGHIERA unione personale con Dio

VIRTÙ

umiltà

DOTI UMANE

CONSACRAZIONE offerta totale

CONSACRAZIONE radicalità

DIO centralità

di...

VIRTÙ

semplicità

MI17,10 [13-05-1965]

10.Un giorno una persona mi diceva: "Io non capisco una cosa: come mai lei abbia iniziato una Congregazione. Per conto mio lei ha sbagliato. Scusi sa, dico una parola, così, insomma... ma lei ha sbagliato. Forse la parola è troppo forte. Mi pare che ce ne siano già tante Congregazioni nel mondo: c'era bisogno di iniziarne un'altra? In fondo, l'una vale l'altra. Lei mi potrà dire che ha iniziato per aiutare i vescovi che hanno bisogno di clero; anche le altre Congregazioni sono sorte per aiutare i vescovi. Lei mi dirà che la Congregazione ha un carattere particolare nella formazione; per conto mio, questo è sbagliato perché la formazione è degli individui, non della collettività: imporre una formazione collettiva sarebbe un soffocare l'individuo, non lasciare libero l'individuo nella sua crescita, e la formazione tanto vale in quanto ci sono gli individui che valgono. Perciò non si può dire: la Congregazione ha una spiritualità, perché sarebbe imbottigliare tutti nello stesso modulo. Insomma, abbiamo le parrocchie che trasmettono questo, trasmettono quello, e tutto questo non fa altro che confusione. Per conto mio ci vorrebbe un seminario organizzato bene, un'organizzazione unica che dia sacerdoti validi un po' dappertutto, mentre i Religiosi io li vedo tanto in quanto queste cose mancano. Scusi, so che la faccio soffrire dicendole questo, però, voglio manifestarlo per sentire un po' il suo parere".
E io mi sono permesso di rispondere: "Caro amico, potrei dirti tante cose, se non fossi, se non mi chiamassi don Ottorino e non fossi il fondatore. Ma ti dico una cosa sola: io sono il primo ad essere malcontento di essere al posto che sono perché sarei stato più volentieri nascosto nell'ultimo angolo del mondo. Qui si tratta di una cosa sola: la Congregazione è una realtà voluta da Dio, e allora si lascia che Lui faccia senza pretendere di dire: "Signore, noi vogliamo essere i riformatori della Chiesa!". No, no, per carità; Dio ce ne guardi perché altrimenti manchiamo di umiltà. Dobbiamo essere convinti che quest'Opera è uscita dalle mani del Signore, e allora ci lasciamo portare dal Signore, anche se potrei dimostrarti che ci sono delle convenienze più o meno importanti. O siamo convinti che la Congregazione è uscita dalle mani di Dio, e allora ci capiamo; se invece non siamo convinti di questo, sono completamente d'accordo con te, se vogliamo partire razionalmente. Però, potrei anche dire...". E ho tirato fuori argomenti per schiacciarlo, e l'ho schiacciato. Ma quelli non posso tirarveli fuori perché altrimenti voi capite più o meno a chi mi riferisco, e questo non sarebbe carità. Vi dico solamente che l'ho schiacciato. È stata una cosa che mi ha fatto soffrire parecchio perché non vorrei che anche in casa nostra, a un dato momento, si facesse una questione di raziocinio più che una vita di fede.

AUTOBIOGRAFIA

CONGREGAZIONE

FORMAZIONE

CONGREGAZIONE fondatore

VOLONTÀ

di DIO

VIRTÙ

umiltà

VIRTÙ

Don Ottorino usa, nel suo linguaggio colorito, l’espressione a lui familiare: “barca”.

Don Ottorino si riferisce, evidentemente, alla sorte gloriosa degli Apostoli e alla tragica morte di Giuda Iscariota.

I due fratelli Francesco e Giacinta Marto sono stati beatificati da Giovanni Paolo II il 13 maggio 2000 a Fatima, mentre Lucia Dos Santos è ancora vivente.

Maria Bernarda Soubirous (1844-1879), detta comunemente Bernardette, la veggente di Lourdes, fu canonizzata nel 1933.

La lezione esatta di Apoc 3,16 è la seguente: "Sed, quia tepidus es et nec frigidus nec calidus, incipiam te evomere ex ore meo".

MI17,11 [13-05-1965]

11.Figlioli, una Congregazione è un intervento straordinario di Dio nella storia. Come le apparizioni di Lourdes e di Fatima sono un intervento straordinario di Dio nella storia, così una Congregazione. E se il Signore ha guidato questa Famiglia , e se il Signore ci ha voluti qui e ci sta portando avanti, significa che lui ha i suoi fini. Però, come ogni contatto con il cielo è fonte di vita o di morte, anche qui si tratta di vita o di morte. Non c'è niente da fare: gli Apostoli sono o santi o impiccati. O vita o morte!
I piccoli di Fatima si sono fatti santi ; Bernadetta si è fatta santa. Anche noi, con questo contatto con il Cielo, avremo o vita o morte. Ve l'ho detto tante volte in chiesa: o vita o morte, o santità straordinaria o meschinità! Non ce niente da fare! Non è data mediocrità per noi, né per me né per voi, perché: o siamo caldi o siamo freddi; la tiepidezza non è permessa. "Quia nec calidus nec frigidus incipiam evomere ex ore meo". Siamo troppo vicini al soprannaturale: o lo vediamo, e allora ci facciamo santi, e allora ci sprofondiamo in adorazione dinanzi a Dio, o non lo vediamo, e allora siamo degni di essere riprovati. Vedere i miracoli di Dio, come, per esempio, il Signore che passa e ti porta cinque milioni, anche vedere una cosa sola di questo genere dovrebbe essere sufficiente per farci santi.

MARIA Lourdes

MARIA Fatima

CONGREGAZIONE missione

SLOGANS fuoco apostolico

CONSACRAZIONE santo

VIRTÙ

umiltà

Don Ottorino allude all’episodio conclusivo del libro profetico di Daniele, narrato in Dan 14,33-39.

Don Ottorino allude al racconto mitico della morte di Fetonte, figlio di Apollo (Febo) e di Climene, che riuscì ad ottenere il permesso dal padre di guidare per un giorno il carro del sole; per imperizia causò delle gravi perturbazioni nel cielo e fu fatto precipitare da Giove.

MI17,12 [13-05-1965]

12.Quando don Bosco ha moltiplicato le castagne, anche perché evidentemente le castagne erano buone, qualcuno le ha prese e le ha messe via per conservarle come ricordo del fatto miracoloso. Purtroppo noi non potevamo conservare i milioni per ricordo, perché avremmo mancato contro la Provvidenza di Dio; però, non possiamo dimenticare che tutte queste case sono fatte con i milioni della Provvidenza, e più di una volta, guardando i muri, dovremmo sentire il bisogno di adorare Dio e di baciare i muri, di baciare la terra, di baciare i pavimenti e dire: "Sono stati pagati da Dio, con un atto di volontà di Dio; il Signore ha mosso una persona a portarmi i soldi per...", come quella volta Abacuc è stato preso per i capelli e trasportato per portare da mangiare a Daniele che era affamato; e così gli ha portato il cibo da mangiare. Anche noi godiamo continuamente di questi atti della volontà di Dio, siamo continuamente beneficiati da Lui.
Ci sarebbe da trattare il secondo punto: il messaggio. Forse conviene trattarlo domani mattina o in un altro momento. Intanto oggi impegnatevi a meditare sul serio: Dio vi vuole semplici, semplici come i fanciulli di Fatima; vi vuole a disposizione sua, in forma totale e completa, perché vi ha creati Lui. Vuole essere Lui a disporre di voi, non voi disporre di voi stessi. Vuole essere Lui il Dio: "Ego Dominus", non voi a guidare la mano di Dio. È tutto qui, tutto qui! Vuole essere Lui a guidare voi, non voi a guidare la mano di Dio con la vostra corta visuale. State attenti, figlioli: non mettiamoci al posto di Dio. Tutte le volte che gli uomini hanno tentato di farlo, l'hanno pagata molto caramente; hanno fatto la fine di colui che ha preso il carro di Febo ed è scappato via nel cielo per cadere poi miseramente.

ESEMPI di Santi

PROVVIDENZA episodi di...

EUCARISTIA adorazione

PROVVIDENZA

VOLONTÀ

di DIO

PAROLA DI DIO Sacra Scrittura

DIO bontà

di...

VIRTÙ

semplicità

CONSACRAZIONE offerta totale

DIO creatore

MARIA Fatima