CRISTO REGNI!

MI29 [31-10-1965]

31 ottobre 1965

Adelina e Pulcheria Meneghini erano amiche e benefattrici della Congregazione, e avevano offerto il viaggio a don Ottorino. Maria e Danilo Barban erano legati a don Ottorino e alla Congregazione da profonda amicizia e da spirito di collaborazione.

MI29,1 [31-10-1965]

1.Strada del buon Samaritano: Gerusalemme-Gerico. Quella strada l'ho fatta anch'io, solo che a quel tempo non c'era una bella strada asfaltata, non erano ancora passate le ruspe ad abbattere i monti in modo che non si dovesse salirvi sopra. Per andare da Gerusalemme a Gerico bisogna passare per il deserto; sono cento, centodieci chilometri, e noi andando in macchina dicevamo: "Ci sarebbe da aver paura anche adesso, non soltanto in quel tempo, passare di notte in macchina da soli". Ogni tanto ti imbatti in qualche beduino o vedi qualche piccola tenda dispersa; sabbia, deserto!
Ebbene, andavo anch'io dieci giorni fa, non da Gerusalemme a Gerico, ma da Gerico al Mar Morto. Me n'è capitata una e ve la voglio raccontare. Eravamo una grande comitiva: c'erano 17 macchine, 17 taxi americani dove si può stare in 5 o in 7. Nel mio taxi eravamo in 7; dietro eravamo 3 sacerdoti, due che voi non conoscete; subito davanti a me, c'erano le sig.ne Meneghini, e davanti, vicino all'autista, c'erano i signori Barban. Andavamo a corsa moderata: 100 Km. all'ora, 100 o 90. La strada era bella; c'era un po' la pesantezza del tempo, dell'atmosfera; eravamo quasi a 500 metri sotto il livello del mare. Mentre stavamo correndo con le macchine distaccate l'una dall'altra un 100, 150 metri e anche di più, improvvisamente una macchina ci ha sorpassato, uno dei taxi della comitiva ci ha sorpassato e ci ha sorpassato in una forma vorrei dire poco cavalleresca, perché ci ha sorpassato senza neppure suonare. Abbiamo visto l'autista divenire nero e rabbioso, gettare i pugni fuori dal finestrino, agitarsi con il volante in mano. Le donne che erano sulla macchina esclamarono: "Gesù, Maria, Gesù, Maria, questi ci uccide. Non siamo morte in aereo e ora moriamo in macchina; guarda dove andiamo a rimetterci la vita!". E la sig.na Pulcheria disse: "Oh, io sono abituata a correre, ma non in questo modo!". Intanto l'arabo ha cominciato a correre con la macchina come avesse un cavallo in mano: ha cominciato a correre, a rincorrere l'altra macchina e voleva oltrepassarla, ma l'altra macchina non lo lasciava passare, e allora faceva come se gli andasse addosso. Ad un dato momento la strada era abbastanza dritta e si è lanciato a 145 Km. all'ora; e urta e spingi finché gli è passato davanti. Quando è passato davanti - c'erano le due corsie tratteggiate - lui si è messo a sinistra andando a 60, 70 Km. all'ora e fino al Mar Morto ha costretto l’altro ad andare alla stessa velocità.

AUTOBIOGRAFIA Terra Santa

CREATO

PREGHIERA giaculatorie

MI29,2 [31-10-1965]

2.Quando il nostro autista correva veloce con la macchina, la sig.na Adelina è uscita in una frase: "Povero Signore Gesù, se quelli che ti hanno crocefisso erano come questo...!". Per buona sorte l’autista non capiva neanche una parola di italiano e non ha capito che cosa dicevamo, perché altrimenti, forse, ci rimettevamo la vita in quel giorno.
Povero Gesù, se quelli che ti hanno crocifisso erano così! Figlioli, mi sono fatto l'idea di uno che improvvisamente diventa rabbioso. Avete mai visto in qualche Istituto un ragazzo che comincia a litigare, che giocando a pallone, improvvisamente, mentre prima aveva il volto sereno, diventa come un temporale? In quell’occasione accadde una cosa simile. Ora, figlioli, pensiamo un momento alla passione di Gesù. Con questi uomini, in che condizioni si sarà trovato il Divino Maestro! Andando in Palestina - quando fra 25 anni ci andrete voi - avrete l'occasione quasi di rivivere la passione del Signore. Passando per quei posti, quasi quasi vedrete il sangue di Gesù che ha bagnato tutta la Palestina, perché anche la Galilea, anche Nazaret stessa vi parla di passione.

GESÙ

GESÙ

In Gv 19,13 si legge: “Udite queste parole, Pilato fece condurre fuori Gesù e sedette nel tribunale, nel luogo chiamato Litòstroto, in ebraico Gabbatà”. Sul lato ovest della Fortezza Antonia venne scoperto un sito lastricato con grandi pietre che potrebbe essere il Litòstroto di cui parla il vangelo di Giovanni e che don Ottorino aveva visitato durante il suo pellegrinaggio.

MI29,3 [31-10-1965]

3.Chissà quante volte il Divino Maestro, quando aveva la vostra età, figli miei, o l'età delle prime difficoltà, cioè 15-16 anni, chissà quante volte, camminando per i monti della Galilea, come fate voi per fare un po' di passeggio, avrà pensato alla sua passione! Il Tabor, che è lì vicino, ricorda appunto che Gesù ha parlato della sua passione.
La passione del Signore è la cosa che fa più impressione, una forte impressione. A Gerusalemme si visita il Litostroto e vedi quelle pietre dove Gesù ha camminato, dove Gesù è stato schiaffeggiato, incoronato di spine. Tu guardi la casa di Caifa e ti sembra ancora di sentire lo schiaffo di quel soldato che si è scagliato contro il Divino Maestro. Quando tu entri nella grande basilica del Sepolcro, che è una grande basilica che comprende il Calvario e anche il Sepolcro, giacché per andare al Calvario vi sono tanti gradini perché è alto, ma nella stessa basilica ci sono il Calvario e il Sepolcro, tu ti metti al Calvario, ti siedi e cominci a meditare: "Qui, qui Gesù Cristo è stato crocifisso, qui Gesù Cristo è morto, proprio qui è morto". Una cosa, figlioli, non vi ho ancora detto: in Palestina si sente tutta la gravità della crocifissione, tutta la cattiveria degli uomini, tutta la pesantezza dei nostri peccati; senti proprio che anche tu hai le mani macchiate di sangue, senti che anche tu hai contribuito per uccidere il Divino Maestro, senti che anche tu sei responsabile di quel deicidio.

GESÙ

uomo

GESÙ

redenzione

GESÙ

mistero pasquale

PECCATO peccatore

Forse a questo proposito don Ottorino si equivoca, perché secondo i Sinottici la sepoltura di Gesù è opera di Giuseppe d’Arimatea, mentre le donne sono presenti come spettatrici.

MI29,4 [31-10-1965]

4.Figlioli, c'è un'altra cosa che si sente fortemente in Palestina: "Regnavit a ligno Deus" , il Signore ha cominciato a regnare dal legno, e cioè dalla sua morte è divenuto re. Quando si celebra la S. Messa nella tomba del sepolcro si sente però che è un sepolcro glorioso, non è un sepolcro come gli altri dove i morti si sono decomposti, dove sono rimaste alcune ossa. Gesù è stato messo nel sepolcro morto, ma è uscito risorto; a un dato momento si sono scosse le pietre del sepolcro, a un dato momento Lui è risorto. Celebrando la S. Messa, quando si pronunciamo le parole della consacrazione e si ha Gesù fra le mani, proprio sopra la pietra del sepolcro dove le pie donne lo avevano deposto, si senti di dire a Gesù: "Signore, ti hanno messo qui, qui sopra, morto, ma da qui tu sei saltato in piedi e hai cominciato la rivoluzione della risurrezione".

GESÙ

redenzione

EUCARISTIA S.Messa

GESÙ

mistero pasquale

MI29,5 [31-10-1965]

5.Figlioli, oggi la Chiesa ci fa dunque celebrare questa grande risurrezione: Cristo risorto che deve regnare in tutto il mondo; Cristo risorto che deve essere il re universale; Cristo risorto che deve unire tutta l'umanità e portarla al Padre. Lui si è fatto uomo per unire gli uomini e portarli al Padre.

EUCARISTIA

GESÙ

mistero pasquale

DIO Padre

MI29,6 [31-10-1965]

6.Figlioli miei, ecco il grande problema: noi siamo stati mandati in questa casa, appunto, per aiutare Gesù ad essere re, per aiutarlo a regnare in mezzo a tutti gli uomini. Noi siamo i soldati di Gesù, gli ufficiali di Gesù che dobbiamo andare con Lui per conquistare il regno, per prendere gli uomini e portarli in Paradiso. Prima, però, bisogna che Cristo regni in noi, bisogna che regni. Figlioli miei, se vogliamo essere veramente i suoi collaboratori per questo regno universale, bisogna prima di tutto che noi siamo interamente suoi.
E allora la giornata odierna è di riparazione; oggi è la giornata in cui presentiamo le nostre anime; è la giornata in cui voi vi presenterete dinanzi al re per fargli la guardia d'onore. In questo giorno tutti, cominciando da me, dobbiamo fare un bell'esame di coscienza: "Signore, Signore, sono veramente tuo, tutto tuo?". Ecco l'esame che io vorrei che ciascuno di noi facesse durante l'adorazione, cioè ci domandassimo: "Tu, o Signore, sei morto e dalla tua morte hai cominciato il tuo regno, hai cominciato a regnare. Dimmi, o Signore, io, io, sono tuo? Cioè, Tu regni su di me?".

APOSTOLO vocazione

APOSTOLO missione

CONGREGAZIONE carisma

GESÙ

sequela

GESÙ

unione con...

EUCARISTIA adorazione

EUCARISTIA tabernacolo

CONSACRAZIONE radicalità

MI29,7 [31-10-1965]

7.Per venire al pratico, passiamo in rassegna, durante l'adorazione, tutto il nostro essere e incominciando dalla testa ci domandiamo: "La mia testa, i miei pensieri, i miei ideali sono ideali di Cristo, ovvero vanno sognando qualche cosa d'altro? Io sogno Cristo o sogno i divertimenti del mondo, o rimpiango, come gli Ebrei, le cipolle d'Egitto? Io ho un cuore: questo cuore ama Lui, desidera di amare Lui, o ama tante altre cose? Questi occhi sono suoi perché Lui deve regnare nei miei occhi: io guardo Lui o guardo tante altre cose; rimpiango forse con i miei occhi le cose del mondo?". Non spaventatevi delle difficoltà perché le tentazioni sono tentazioni. È chiaro che qualche volta, passando per la strada e vedendo certe cose, certe persone, quegli occhietti imbambolati di ragazzi di 14-15-16 anni potrebbero anche deviare, ma a un dato momento, svegliatevi fuori un pochino e sappiate che questa è una tentazione, non è la caduta.

GESÙ

sequela

CROCE tentazioni

MI29,8 [31-10-1965]

8.Figlioli miei, abbiamo le mani, abbiamo i piedi, abbiamo tutto il nostro essere, e allora domandiamoci oggi: "Io sono veramente tutto, pensieri, affetti, parole, mani, piedi, sono veramente tutto di Nostro Signore? Cristo può dire: "In questo giovane io sono l'unico re?". In casa vostra ci sono degli altri re? C'è forse il re della superbia? C'è forse il re dell'impurità, degli affetti impuri? C'è forse il re dell'avarizia? C'è forse il re dell'invidia? Figlioli, ricordatevi: Cristo vuole regnare prima di tutto in casa nostra, cioè nel nostro essere; dobbiamo essere tutti suoi.

FORMAZIONE educazione

VIZI

GESÙ

sequela

Don Pietro Martinello, sacerdote dall’anno precedente, svolgeva da anni il servizio di segretario personale di don Ottorino, il quale ricorda, alla sua maniera, la celebrazione dell’intronizzazione del Sacro Cuore nella Casa dell’Immacolata.

MI29,9 [31-10-1965]

9.Seconda cosa: Cristo vuole regnare nella Casa dell'Immacolata.
Ricordo ancora, e i più vecchi se lo ricorderanno anche loro, quando il mio venerabile segretario di felice memoria, don Pietro Martinello , un giorno ha chiesto un direttore. Ha detto: "Don Ottorino, tutti gli Istituti hanno un direttore, tutti gli Istituti hanno uno che governa. Tu non vuoi essere chiamato direttore, vuoi essere chiamato don Ottorino, ma noi vogliamo un direttore". E allora vi ricordate che ho presentato il direttore? Abbiamo scoperto il quadro del Sacro Cuore e abbiamo detto: eccolo il direttore, cari figlioli; è Lui il direttore. In vita mia ho assistito tante volte battere le mani; battere le mani quando arrivava mons. Luna, battere le mani quando arrivava don Ottorino dalla Terra Santa, battere le mani specialmente quando venivano presentate le paste in refettorio. Ho sentito battere le mani tante volte, ma non ho mai sentito un'esplosione di gioia così naturale, così continuata, vorrei dire così sincera, come quel giorno in cui abbiamo scoperto l'immagine del Sacro Cuore e l'abbiamo nominato nostro direttore e nostro re. Figlioli, è questo che io vorrei per la Casa dell'Immacolata: Cristo re di ciascuno di noi; Cristo, unico, unico re di questa Casa! È Lui, è Lui, e deve essere Lui e lasciate Lui!

CONGREGAZIONE Case della Congregazione

AUTOBIOGRAFIA

CONGREGAZIONE fondatore

CONGREGAZIONE superiore generale

GESÙ

MI29,10 [31-10-1965]

10.Ora è un testamento che vi lascio, figlioli, ve lo lascio per un domani quando non ci sarò più: nella nostra Casa deve regnare Lui, solo Lui. È Lui che vi ha chiamati qui dentro, è Lui che vi farà sacerdoti e assistenti, è Lui che vi manderà dove vuole, è Lui che vi condurrà a salvare le anime, è Lui che vi sosterrà, è Lui che vi assisterà anche nel martirio se sarà necessario. Ma, per carità, lasciamo Lui direttore, non sostituiamoci mai, non sostituiamoci mai! Aiutiamo, collaboriamo per il suo regno; cerchiamo di essere a sua completa disposizione, ma non sostituiamoci mai a Lui!

CONGREGAZIONE fondatore

APOSTOLO missione

APOSTOLO salvezza delle anime

CROCE martirio

DIACONATO diacono

SACERDOZIO

MI29,11 [31-10-1965]

11.Quando sarete parroci e avrete in mano parrocchie anche di dieci o ventimila anime, non sostituitevi mai a Cristo. Quando avrete in mano la direzione di Istituti, avrete in mano la direzione, che so io... anche se aveste in mano la direzione di diocesi, per carità, figlioli, non sostituitevi mai a Cristo! Voi, ricordatevi, dovete essere i servi del re, i collaboratori del re, dare la vita per il re, ma mai sostituirvi al re. Lui, Lui solo deve regnare: questo è lo spirito che deve regnare nella Casa dell'Immacolata. Lui è il nostro padre, il nostro fratello, il nostro amico, il nostro tutto, il nostro re!
Figlioli, quando abbiamo Cristo re nostro, Cristo re della nostra Casa, non resta che metterci a disposizione totale, non resta, che pregare perché tutti gli uomini possano entrare in questo regno. Figlioli miei, ve l'ho già detto altre volte e insisto questa mattina: voi qui della Casa dell'Immacolata, se date uno sguardo fuori di Casa, vi accorgerete che Cristo non è re per tanti uomini; forse anche fuori di qualche metro dalla nostra Casa non tutti gli uomini vogliono Cristo per re.

PASTORALE parrocchia

GESÙ

centro

GESÙ

unione con...

APOSTOLO missione

PREGHIERA

GESÙ

MI29,12 [31-10-1965]

12.Tanti dicono ancora: "Non vogliamo che tu regni sopra di noi". Noi abbiamo per re, qualcuno dice, gli ultimi; qualche altro: noi abbiamo per re il divertimento; noi abbiamo per re lo sport; noi abbiamo per re la soddisfazione carnale. Tanti uomini, se non la maggioranza degli uomini, anche oggi, gridano: "Non vogliamo che costui regni sopra di noi!". Ricordatevi: noi possiamo fare qualche cosa. Dopo di essere suoi, dopo di averlo messo re della nostra Casa, noi possiamo sfondare la potenza del demonio; noi stando qui, senza cose straordinarie, con l'offerta quotidiana di qualche piccolo sacrificio, lo possiamo fare.
Ecco un'altra cosa che vorrei ci fosse nella nostra Casa: il desiderio, vorrei dire la sete, di offrire sacrifici per la salvezza delle anime. Figlioli, voi potete far regnare Cristo, voi potete abbattere gli imperi, ricordatevelo bene; voi potete, se volete, anche abbattere la potenza del comunismo... dipende dalla generosità della vostra immolazione. Ci sono, ci sono tanti che odiano Dio, e allora ci vogliono delle anime che facciano il contrappeso.

MONDO ateismo

CONSACRAZIONE offerta totale

CROCE Demonio

APOSTOLO salvezza delle anime

PENITENZA sacrificio

MONDO comunismo

MI29,13 [31-10-1965]

13.Io vorrei, e voi assistenti aiutatemi a portare nella nostra Casa questa infezione, questo desiderio, questa crociata da parte di tutti, di offrire qualche cosa ogni giorno per il Regno di Dio, per il trionfo del regno di Dio. Vorrei dire: raccogliete sassi che poi lanceremo contro il demonio; raccogliete munizioni che poi serviranno per abbattere il regno di satana.
Ecco lo spirito della giornata di oggi: Cristo regni su di me, Cristo regni nella Casa. Cristo ci aiuti, ci aiuti la nostra buona mamma, la Madonna, a fare in modo - ed è questa la grazia che chiederò durante la S. Messa per me e per voi - che in noi entri il desiderio ardente di soffrire e di patire perché il regno di Cristo si estenda nel mondo intero.

CONSACRAZIONE generosità

CONGREGAZIONE Case della Congregazione

FORMAZIONE educazione

MARIA

EUCARISTIA S.Messa