Le citazioni del n. 2 del decreto conciliare “Perfectae caritatis” sul rinnovamento della vita religiosa sono riportate in corsivo, senza ulteriori richiami per tutto il testo della meditazione.
Don Ottorino si riferisce al gesuita padre Riccardo Lombardi, l’iniziatore del Movimento per un Mondo Migliore.
È una delle grandi frasi delle Confessioni di Sant' Agostino: “Il nostro cuore è inquieto, o Signore, finché non riposa in Te”.
“Che cosa interessa all’uomo?”: è la famosa frase evangelica di Mt 16,26 che Sant’Ignazio di Loyola nel 1529 ripetè più volte a San Francesco Saverio, quando questi cercava fama e onore come insegnante all’Università di Parigi, e che alla fine determinò in lui un cambio totale di vita.
MI43,1 [18-12-1965]
1.“... il seguire Cristo come viene insegnato dal Vangelo, questa norma dev'essere considerata da tutti gli istituti come la loro regola suprema”. Forse abbiamo dimenticato troppo il Vangelo, forse abbiamo mangiato troppi surrogati per sostenerci, come durante la guerra quando mancava il caffè che invece i militari americani avevano ed è riapparso dopo la guerra. In un incontro che tempo fa ebbi con lui, padre Lombardi mi disse e mi ripetè più volte: "Verrà il tempo, verrà il tempo che l'umanità scoprirà il Cristo, scoprirà il Vangelo, scoprirà, insomma, la religione". L'umanità va cercando le soddisfazioni, va cercando la felicità. Nelle nostre case dove c'è il cristianesimo, dove almeno ci si sforza di vivere il Vangelo, si recita questa poesia: "Quando nacqui mi disse una voce: tu sei nato a portar la tua croce...". Se invece entrate in qualche casa dove non c'è il Vangelo, moltiplicate, ma per mille volte, quello che c'è in casa vostra perché dove non c'è Cristo non ci può essere gioia, non ci può essere serenità. E allora vi accorgerete che questo benedetto uomo d'oggi ha il benessere, ha la possibilità di andare a Roma o di andare da un'altra parte, a Parigi, a New York che è più lontana, e allora prende l'aereo e arriva in un paio di giorni, ma non ha la felicità. "Inquietum est cor nostrum donec requiescat in Te". E allora bisogna presentare all'umanità di oggi il Vangelo, dire a tutti gli uomini: eccolo qua! Qualche volta capita che quando si scopre il Vangelo si incomincia a viverlo proprio integralmente: il Vangelo bisogna viverlo! Quante cose ci ha detto Gesù! È tremendo, sapete, è tremendo: diciamo di credere e non crediamo, diciamo di amare e non amiamo. Nel Vangelo c'è il rimedio per tutte le nostre magagne, nel Vangelo ci sono tutte le parole di vita; ma non basta conoscerle, bisogna viverle, bisogna meditarle, bisogna pensarle, bisogna fare come sant'Ignazio che continuava a picchiare sulla testa di Francesco Saverio: "Quid prodest homini? Quid prodest homini?". Ogni parola del Vangelo deve essere un chiodo dentro di noi. Non basta, caro Giuseppe, che tu abbia imparato il Vangelo a memoria.PAROLA DI DIO Vangelo
GESÙ
CHIESA cristianesimo
MONDO ateismo
VIRTÙ
fede
Giampietro Fabris era allievo del 2° anno del corso liceale.
MI43,2 [18-12-1965]
2.Anch'io in seminario, durante il corso teologico, ho imparato il Vangelo a memoria, ma in realtà ho cominciato a capirlo in questi ultimi anni. L'ho imparato perché una volta bisognava imparare il Vangelo a memoria, ma per capirlo bisogna mettersi in ginocchio, o anche sdraiati sul letto, ma è sempre in ginocchio con lo spirito perché ci sono le ginocchia della testa. Vi dico sinceramente che in seminario io credevo di conoscere il Vangelo, e non lo conoscevo. Anche nei primi anni di sacerdozio credevo di conoscerlo e non lo conoscevo. Sapevo di Gesù, grande maestro che ha parlato a tutti, che ha detto cose meravigliose, cose belle; le ho anche gustate, ma gustarle è una cosa, conoscerle è una cosa, mentre capire che quella parola Dio l'ha detta per te, e la vuole da te, e ti domanderà conto perché l'ha detta per te, è una cosa diversa. Vi porto un esempio perché comprendiate la differenza. Se io dico: "Sentite, avrei piacere che oggi, quando avrete il tempo libero, andiate a buttare via la neve", mentre poi dico a Giampietro : "Oggi, dalle 10 alle 10,30, tu vai a buttare via la neve"; le parole sono più o meno le stesse, però tu le senti in una forma diversa perché le senti dirette a te e senti uno sguardo rivolto a te che ti dà un ordine preciso. Quando voi avrete letto il Vangelo e sentirete questo, sentirete che sta arrivando da Dio un ordine preciso, che ogni pagina del Vangelo è arrivata a voi e colpisce voi: allora cominciate a capire il Vangelo. Guardate che io stesso continuo a scoprire cose nuove nel Vangelo; non fatterelli nuovi, non parabole nuove, non storielle nuove, perché quelle le conosco da un bel pezzo, ma cose nuove nel Vangelo, rileggendo paroletta per paroletta, mettendomi nel pensiero di Gesù, nella sua umanità. E quando Gesù voleva parlare preparava la sua predichetta. Avete sentito che quando ha proclamato le beatitudini ha trascorso prima tutta la notte in preghiera: prega tutta la notte e dopo proclama le beatitudini. Gesù crea la circostanza o aspetta la circostanza per dire e per dare la linea di condotta. Noi abbiamo abbandonato il mondo, che vuol dire le pompe del mondo, cioè abbiamo abbandonato le stupidaggini del mondo per farci cristiani e seguire Cristo. Avendo abbandonato il mondo, avendo fatto professione di cristiani, avendo conseguito la conferma del nostro cristianesimo nella Cresima, noi siamo impegnati a vivere il santo Vangelo, cioè la dottrina di Cristo che Lui ci ha manifestato nel santo Vangelo. Se noi cristiani dobbiamo vivere così, noi Religiosi dobbiamo essere una testimonianza esterna di un Vangelo vissuto nella vita.AUTOBIOGRAFIA seminario
PAROLA DI DIO Vangelo
GESÙ
maestro
ESEMPI vari
DIO rapporto personale
GESÙ
uomo
MONDO
GESÙ
sequela
CHIESA cristianesimo
CONSACRAZIONE religioso
APOSTOLO testimonianza
Don Graziano Celadon o don Graziano Battistella erano ambedue diaconi e frequentavano il 4° anno del corso teologico.
I Watussi sono una popolazione dell'Uganda di alta e robusta costituzione.
Don Ottorino racconta a modo suo l’episodio accaduto a Triade e narrato in Atti 20,7-12.
Don Luigi Furlato era il padre maestro dei novizi, e Marco Pinton faceva parte del gruppo dei novizi ed era di gracile costituzione e piccola statura.
MI43,3 [18-12-1965]
3.Non so se ieri mattina ho sbagliato a tradurre una frasetta del breviario che commentava il Vangelo: il Vangelo di ieri mattina presentava l'angelo che è apparso e ha annunciato alla Madonna, con un'ampia benedizione nella grotta di Nazaret, e la Madonna ha concluso: "Ecce ancilla Domini..." e poi è andata a visitare Elisabetta. Il commentatore dice: la fede è una bella cosa, ma il Signore ha dato alla Madonna la prova anche tangibile di quello che era stato detto: "Come prova che quello che dico è vero sappi che Elisabetta è già nel sesto mese", e rivela così una cosa avvenuta per dare testimonianza della fede. Ora state attenti, figlioli miei. Prendiamo don Graziano , al quale facciamo tanti auguri perché oggi è il suo onomastico, e lo mandiamo in qualche popolo, in mezzo ai Watussi . Lo mandiamo, però, in mezzo a un gruppo che non sia cristiano: si presenta e naturalmente incomincia a predicare il Vangelo. Sarebbe tutto facile se fosse grande e grosso e gli altri tutti pigmei, ma lui poverino deve inforcare due fanali per rinforzarsi un po' la vista mentre gli altri che stanno adorando idoli pagani sono uomini alti e grossi. E comincia a dire: "Quello che adorate è il diavolo, mentre io sono venuto a parlarvi di un altro". Come minimo si prenderebbe quello che ha ricevuto San Paolo nell'Areopago, o gli aizzano contro qualche orso o qualche leone, o almeno gli diranno: "Fa’ un piacere, va’ via!". Quando Paolo si presentava a Listra o in qualche altra città, andava anzitutto a predicare nelle sinagoghe annunciando che il Messia era venuto, e poi fuori della porta prendeva anche gli altri che non erano ebrei. Fu proprio durante una predica che un bambino, seduto su una finestra, si addormentò, cadde e morì. Allora Paolo: "Ve l'ho detto, donne; lasciate a casa i bambini!", e al bambino: "Piccolo, alzati", e fece il miracolo. In realtà Paolo parlò a lungo, il bambino cadde e venne raccolto morto: Paolo continuò a parlare, ma poi lo risuscitò. Provate voi a fare una cosa così con i bambini: per esempio, don Luigi mette sulla finestra il piccolo Marco, che cade giù e poi lo risuscita. È chiaro che a un dato momento darei testimonianza della mia fede attraverso fatti di questo genere. Gesù Cristo stesso predicava: "Credete alle mie opere...", e faceva miracoli, strepitosi miracoli! Ora don Graziano va in mezzo ai Watussi e parla di Cristo. Qual è, secondo voi, il miracolo che don Graziano deve presentare per dimostrare tangibilmente che lui realmente dice la verità? È il cristianesimo integralmente vissuto, perché il mondo non è capace di concepire che il Vangelo possa essere vissuto.MARIA fede di ...
ESEMPI apostolo
CROCE Demonio
PAROLA DI DIO Sacra Scrittura
ESEMPI parola
ESEMPI fede
VIRTÙ
fede
APOSTOLO testimonianza
APOSTOLO predicazione
CHIESA cristianesimo
Don Ottorino accenna sempre alla medaglia d’oro di benemerenza per la sua attività nel campo dell’assistenza e dell’educazione della gioventù che il Comune di Vicenza gli conferì in occasione del XXV anniversario di sacerdozio.
MI43,4 [18-12-1965]
4.Voi vi incontrerete con la gente che vi dirà: "La purezza è impossibile...", riferendosi anche ai preti, perché purtroppo anche noi offriamo scandali pubblici e meno pubblici. Gli uomini diranno che la purezza è impossibile perché loro sentono l'impossibilità di viverla, e ti troverai solamente con otto o dieci persone, otto o dieci buoni cristiani. Diranno: "È una cosa matematicamente impossibile che uno preferisca essere umiliato, che preferisca il trionfo di Cristo e l'annientamento del proprio io". È l’amore che mi sostiene: io desidererei essere primo, ma per amore del Cristo desidero essere l'ultimo; la mia persona desidererebbe trionfare, per cui se io dico che non mi piace ricevere la medaglia d'oro, mi direbbero: "È diventato matto? Sono tutti scemi?". Gli uomini desiderano trionfare, hanno piacere di avere un po' di milioni da parte perché il mondo è attaccato in modo tremendo anche all'interesse. Bisogna che noi andiamo a predicare una religione che presenta la necessità di essere puri, puri prima del matrimonio e casti nel matrimonio; che presenta la necessità di essere poveri, cioè staccati con il cuore dalle cose del mondo servendosi delle cose del mondo in tanto in quanto sono necessarie; che presenta il dovere di aiutare i poveri nel limite del possibile, cioè privandoci del nostro per darlo ai fratelli. Dobbiamo dire: "Guardate che la superbia è una cosa brutta: non dite io, io, io, ma qualche volta mettete Dio al primo posto". Come è possibile predicare queste verità, come è possibile dimostrare agli uomini che queste cose sono possibili dal momento che loro le ritengono impossibili? Non c'è che la testimonianza!APOSTOLO
SACERDOZIO prete
PECCATO scandalo
VIRTÙ
umiltà
APOSTOLO testimonianza
DIO amore a Dio
FAMIGLIA matrimonio
APOSTOLO distacco
PASTORALE poveri
MI43,5 [18-12-1965]
5.La Chiesa attribuisce molta importanza ai Religiosi proprio per questo motivo. Più che per le opere che i Religiosi fanno, che sono veramente grandi, la Chiesa attribuisce ai Religiosi molta importanza soprattutto perché essi sono una candela accesa dinanzi a Dio, almeno alcuni che rispondono seriamente alla propria vocazione, e sono un'apologia dinanzi al mondo, cioè una testimonianza che il cristianesimo può essere vissuto non soltanto parzialmente, ma proprio integralmente. Supponiamo che non ci fosse nessun Religioso, che non ci fosse proprio nessuno che vivesse il Vangelo, che ispirasse la propria vita al Vangelo, forse allora sarebbe valida l’obiezione dell’impossibilità di vivere integralmente il Vangelo. "Ab esse ad posse valet illatio", abbiamo detto in un’altra meditazione; se ci sono cioè persone che vivono il Vangelo vuol dire che è possibile viverlo. Perché mi sono ancora soffermato stamattina su questo pensiero? Voi direte che ripetiamo le stesse cose: portate pazienza. Mi sono fermato per questi motivi: perché vi vorrei conformi al Vangelo, vorrei che riusciste a gustarlo riga per riga, passo per passo, vorrei che dopo aver sentito la parola di Gesù la ricordaste, e piano piano, piano piano, ingranaste la vostra vita in pieno secondo i desideri di Dio che vi vengono dettati attraverso le circostanze, perché questa è la nostra forza.CHIESA
CONSACRAZIONE religioso
APOSTOLO vocazione
CHIESA cristianesimo
MONDO
APOSTOLO testimonianza
CONSACRAZIONE autenticità
CONSACRAZIONE radicalità
L’esempio è piuttosto contorto nel testo registrato, ma estremamente chiaro nel suo significato. Don Ottorino ricorda l’invio della statua della Pietà, capolavoro di Michelangelo, ad una esposizione a New York, e nomina Luciano Bertelli che all’epoca frequentava il 2° anno del corso teologico.
MI43,6 [18-12-1965]
6.Quando vi manderò in qualche parte dove vi si attende, per esempio in America Latina, e manderemo un primo gruppetto: come hanno mandato la Pietà di Michelangelo in America, così anche noi manderemo la "pietà" della Pia Società San Gaetano, cioè non gente che fa pietà, ma dei monumenti vivi che camminano; manderemo, per esempio, Bertelli, anche se è ancora troppo presto, ma manderemo Bertelli, lo manderemo là, allora la gente gli chiederà: "Chi ti manda?". La risposta deve essere: "Il Vangelo mi manda, il Vangelo vissuto". Qui c'è il disegno, ecco là la statua! Mando quella: allora in mezzo alla gente c'è il Vangelo vissuto, ma il Vangelo senza parlare: se è Vangelo vissuto incomincia a trasformare. Gli uomini sentono il bisogno di imitare, sono portati ad imitare. Provate voi a mettere una moda alla televisione, come ad esempio una donna con una teglia in testa, e dopo poco tempo vedrete altre che hanno la teglia in testa: così, quando una cosa è nuova provoca l'imitazione. “Essendo norma fondamentale della vita religiosa il seguire Cristo come viene insegnato dal Vangelo, questa norma deve essere considerata da tutti gli istituti come la loro regola suprema”. Questo è un ordine, non un consiglio, questa è la regola suprema o la primissima regola: dobbiamo improntare la nostra vita secondo il Vangelo. Anche se possedessimo tutte le cose del mondo, e avessimo, come san Paolo, la capacità di fare miracoli, ma non avessimo la nostra vita improntata secondo lo spirito del Vangelo, siamo una campana rotta, stonata; non sei niente.MISSIONI
APOSTOLO missione
APOSTOLO testimonianza
ESEMPI apostolo
ESEMPI vari
PAROLA DI DIO Vangelo
MI43,7 [18-12-1965]
7.“Torna a vantaggio della Chiesa stessa che gli istituti abbiano una loro propria fisionomia ed una loro propria funzione”. Premessa una parte comune per tutti i Religiosi, cioè l’impegno di vivere il Vangelo, di lasciarsi impregnare dello spirito del Vangelo, il Signore vuole poi che ci siano nella Chiesa dei fiori: che ogni Congregazione abbia una sua propria fisionomia e una propria funzione. In un’altra circostanza dicevamo che durante il Concilio qualcuno diceva: "È ora di modificare tutto, di abolire gli Istituti". Invece io insisto ancora per dire che una Congregazione religiosa è un intervento di Dio nella storia, è un intervento del Signore. Il fatto stesso che la Chiesa vuole che ogni Istituto abbia la sua propria fisionomia e funzione indica con chiarezza che è un intervento del Signore, e che non può essere apparso per caso. Una Congregazione non è frutto di una decisione improvvisa della Chiesa. Voi lo sapete dalla storia che non è mai successo, almeno mi pare, che la Chiesa un bel giorno abbia pubblicato un decreto con il quale il Papa abbia detto: "Adesso vorrei cinque Congregazioni religiose: una fatta così; una fatta colà; una con queste finalità...". Non è mai sorta una Congregazione imposta dall'alto. La Chiesa può istituire una commissione, può fare qualcos'altro, ma non certo una Congregazione religiosa, una Famiglia religiosa imposta dall'alto. Quando la Chiesa in certi momenti ha avuto necessità particolari è sempre intervenuto lo Spirito Santo. Quando lo Spirito Santo voleva fare qualche cosa di particolare, ottenere qualcosa di particolare, interveniva Lui.CONSACRAZIONE religioso
CREATO fiori
CHIESA Concilio
CONGREGAZIONE
CHIESA
DIO piano di salvezza
DIO Spirito Santo
MI43,8 [18-12-1965]
8.Ora non è il caso qui, in tempo di meditazione, che esaminiamo quali sono i bisogni attuali della Chiesa; se sarà necessario, potrebbero essere sottolineati e anche discussi in altra sede. Certamente oggi è necessario elevare il tono delle anime consacrate. Il Signore vuole che si sia più fedeli, vuole che siamo Religiosi al cento per cento, Religiosi totalmente consacrati al Signore e non mezze misure. Il Signore vuole che le anime consacrate restino consacrate, vivano da consacrate, lontane da ogni compromesso; vuole che si viva la vita da consacrati. Ecco la nostra grande missione da testimoniare in forma indiretta, senza presunzione: richiamare i consacrati a vivere veramente da consacrati e a vivere la loro missione, a non fare il mestiere perché sarebbe il più brutto dei mestieri, a vivere per intero la sublime missione. Questo non lo diremo con le parole, ma con l'esempio. È chiaro? Con le parole otterrete il contrario: un domani sarete chiamati a predicare con un certo stile, un domani sarete chiamati a confessare, ma non dobbiamo erigerci a maestri.CONSACRAZIONE fedeltà
CONSACRAZIONE radicalità