MI62 [07-04-1966]
Meditazione ai Religiosi e ai Novizi della Casa dell’Immacolata. È un brevissimo frammento della meditazione del giovedì santo, nel quale don Ottorino prima accenna all’importanza della croce nella vita apostolica, e poi aella necessità di avvicinarsi a Dio per capire il valore della carità e dell’Eucaristia. Il testo originale è registrato e la sua durata è di 4’. 1. Il valore della croceDon Ottorino porta un esempio molto semplice e concreto, legato al lavoro di costruzione dei pannelli per le case prefabbricate, nel quale erano tutti impegnati all’epoca i Religiosi e i Novizi nella Casa dell’Immacolata.
MI62,1[07-04-1966]
1.Voi avete esperienza del lavoro con le resine, e per questo sapete che se non si pone il catalizzatore è inutile lavorare, è inutile preparare gli stampi, pulirli, dare il distaccante, dare il colore e, poi, versare la resina perché, al momento di togliere lo stampo, succede un pastrocchio. Perché? Perché non avete versato il catalizzatore. Potrete anche dire: “Io ho messo tutto il necessario!”. Avete messo tutto, ma mancava solamente quel piccolo elemento, e il vostro lavoro è andato a monte perché non avete versato quel po’ di liquido che si chiama catalizzatore. Il catalizzatore nella nostra vita apostolica è costituito dalle croci e dalle sofferenze. Non mi riferisco, però, alle crocette d’oro, alle piccoli croci d’oro che portano certe signore, magari con qualche perla preziosa incastonata sopra, ma alle croci come quella che ha portato Nostro Signore, quelle fatte di legno storto con i nodi, quelle che invia Lui. Quelle sono le croci che purificano, quando vengono accolte con gioia, anche se la natura non vuole saperne. Oggi, giovedì santo, contemplando Gesù che viene condotto alla morte, contemplando Gesù che istituisce il grande sacramento, dovremmo imparare a conoscere il valore e la necessità della croce, e comprendere l’Eucaristia e la sua efficacia nell’apostolato. A volte crediamo di aver compreso l’Eucaristia, ma in realtà non l’abbiamo compresa. 2. La ricchezza della caritàESEMPI croce
APOSTOLO vita interiore
GESÙ
maestro
GESÙ
Via Crucis
EUCARISTIA
Don Ottorino aveva compiuto il suo primo viaggio in America, insieme con don Aldo, nei mesi di febbraio e marzo di quell’anno.
Don Guido Massignan era all’epoca segretario generale della Congregazione e direttore della Casa dell’Immacolata.
Don Guido Massignan era all’epoca segretario generale della Congregazione e direttore della Casa dell’Immacolata.
Colle dal quale si può contemplare la città di Vicenza.
MI62,2[07-04-1966]
2.Quando sono tornato dall’America , don Guido mi ha detto: “Don Ottorino, ho compreso che finora non avevo capito nulla della carità. Ora l’ho capita. Lei mi ha parlato tante volte dell’amore e della carità, ma io l’ho capita soltanto adesso; prima non l’avevo ancora capita. Le confesso che ora ho compreso la carità”. Se vado in America un’altra volta vi assicuro che quando ritornerò a casa don Guido mi dirà: “Don Ottorino, ero convinto di aver compreso la carità in quell’occasione, e invece l’ho capita adesso”. E se in seguito andassi in Australia, quando ritornassi a casa mi ripeterebbe le stesse cose. Perché? Perché “Dio è carità, Dio è carità”. Se uno andasse sopra Monte Berico potrebbe dire: “Adesso ho capito che cosa sono le montagne”. Se poi andasse sull’altopiano di Asiago direbbe: “Credevo di aver capito che cosa sono le montagne, mentre l’ho capito soltanto adesso”. Se salisse a Cima Dodici direbbe: “Adesso l’ho capito”. E se dopo Cima Dodici andasse sulle Ande direbbe: “Adesso l’ho capito”. E se potesse andare su una località ancora più elevata, si accorgerebbe che le Ande non sono poi così alte. Viaggiando in aereo io ho potuto contemplare monti molti elevati, ma io viaggiavo a diecimila metri di altezza e i monti raggiungevano i seimila. Se avessi potuto elevarmi a centomila metri d’altezza, le Ande sarebbero divenute dei piccoli puntini. Lo stesso accade nella vita spirituale: più ci avviciniamo a Dio, più comprendiamo che prima non avevamo capito nulla. Questo principio vale sia per la carità come per l’Eucaristia. 14 aprile 1966CARITÀ
DIO
ESEMPI carità
