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Prefazione

PREFAZIONE

Don Ottorino fu sempre molto fedele alla sua corrispondenza epistolare, che considerava come una forma moderna di apostolato. Nelle Costituzioni del 1961 volle che a questo proposito ci fosse un articolo apposito, che così venne formulato: “Il Religioso cerchi di non perdere tempo prezioso scrivendo lettere inutili; si ricordi che la lettera gira e perciò scriva sempre in modo che i suoi scritti possano essere letti in pubblico con onore suo e della Religione” (art. 132). Era solito provvedere da solo a tale compito importante, rispondendo a tutti coloro che si rivolgevano a lui, e cercando sempre di far trapelare anche negli scritti la sua profonda spiritualità di uomo di Dio. Scriveva abitualmente a mano perché non era solito fare uso della macchina da scrivere. Molto più spesso, però, ricorreva all’aiuto dei suoi collaboratori: allora abbozzava prima quello che voleva esprimere e poi apportava le necessarie correzioni, ed esigeva una nuova stesura quando gli sembrava che il testo non rispondesse perfettamente al suo pensiero. Per lui la corrispondenza era sempre un mezzo di trasmissione di un messaggio, e in ogni lettera faceva affiorare la sua esperienza di Dio e, particolarmente in quelle dirette ai suoi Religiosi, il suo cuore di padre e di fondatore. Di lui ci rimangono circa ottocento lettere, tutte conservate nell’Archivio Don Ottorino presso la Casa Madre: alcune sono autografe o, se scritte a macchina, quasi sempre con la sua firma; di alcune soltanto si conserva l’originale, mentre per la maggior parte la copia carbone secondo la prassi dell’epoca. Le più antiche risalgono agli anni del liceo nel seminario vescovile di Vicenza e le ultime a pochi giorni prima della sua morte. A volte la lettera è la risposta a una richiesta o a un messaggio ricevuto: in tal caso non si riporta il testo precedente, ma solamente si annota la sua esistenza nella presentazione della stessa. Il testo originale viene riprodotto integralmente. Il testo pubblicato è fedele all’ori-ginale, e sempre introdotto da una brevissima presentazione, che ne indica la qualità e il contenuto. I destinatari vengono presentati con brevi ed essenziali dati biografici all’inizio delle lettere a loro indirizzate. Rapide note esplicative, poi, illustrano persone o situazioni citate, sempre al momento opportuno. La pubblicazione dell’epistolario integrale segue la seguente suddivisione: 1)Lettere ai familiari. 2) Lettere ad un amico liceale in seminario. 3) Lettere ad autorità ecclesiastiche. 4)Lettere a sacerdoti e religiosi. 5) Lettere a comunità e religiosi della Congregazione. 6) Lettere ad autorità, amici e benefattori. 7) Lettere d’ufficio. 8) Lettere con destinatario sconosciuto.