DT 1940













«Quanto sono amabili le tue dimore, o Signore!...» (Sal. 83,2).
Mt. 17,4.
Le parole «sacerdozio cosparso di spine» e «sacerdozio con poche rose» nel testo originale sono sottolineate.
DT 1940,1
1.Ho toccato Gesù ed ho tremato per la commozione. Sfogavo nel viso ed il cuore batteva forte. Non mi ricordavo quasi più di essere lì vicino all'Altare e mi credevo già in Cielo con Gesù: "Quam dilecta tabernacula Tua, Domine". "Signore, è cosa buona per noi lo star qui". La prima volta che ho comunicato la mamma a letto... Poi il papà in Chiesa... Poi ho portato Gesù lontano in bicicletta (in caso di estrema necessità) ad una ammalata gravemente... mi pareva di volare e non di correre in bicicletta. Gesù è grande e basta per riempire il cuore. Con Gesù si è forti; non si sente il sacrificio; si può con Lui anche morire tra atroci dolori, anzi si desidera morire in tal modo. O Gesù, il fuoco che oggi brucia il mio cuore, fa che non si estingua, ma cresca ogni giorno di più. Non Ti fidare di me poiché ti potrei tradire, sostienimi poiché altrimenti di certo cadrò, infiammami poiché ho freddo se lontano da Te. O Gesù, dammi un sacerdozio cosparso di spine, dammi un sacerdozio con poche rose poiché non è giusto che io trionfi mentre tu, o Gesù, sei stato crocifisso. Il mio sangue irrorerà ed altri raccoglieranno.AUTOBIOGRAFIA
GESÙ
centro
GESÙ
Via Crucis
GESÙ
imitazione
CROCE sangue
PENITENZA sacrificio
PREGHIERE a Gesù
DT 1940,2
2.Temo per la mia superbia, per la mia pochezza spirituale, intellettuale e fisica. Sarò di danno alle anime? Con Gesù non tremo. Sarò una lampada accesa dinanzi al Tabernacolo che a poco a poco si consuma, non riuscirà ad illuminare, ma almeno farà compagnia a Gesù e tratterrà la sua mano vendicatrice e chiederà tante cose, grandi cose. Povera lampada semispenta! Tu vorresti rischiarare le tenebre di tante menti, vorresti rischiarare l'Italia, l'Europa, il mondo intero; vorresti che tutti vedessero un Tabernacolo e fossero presi da un folle amore. Ma intanto la tua luce è debole, quasi di lucignolo fumigante; vorresti essere chiusa lontana dal mondo e splendere vicino a Gesù per una luce vivissima; vorresti essere lontana dal mondo per non contaminare il tuo olio, ma intanto non ti accorgi che, non olio, ma un misero miscuglio è quello che arde in te. Ora bisogna purificare questo olio, bisogna rinforzare questa fiamma, bisogna che Gesù possa servirsene. Ma che sono io per far questo?AUTOBIOGRAFIA
ESEMPI offerta totale
EUCARISTIA tabernacolo
MONDO
Nota aggiunta a matita.
Le seguenti annotazioni potrebbero sembrare anacronistiche, ma corrispondono al clima e alla mentalità del tempo.
«Tieniti lontano dal male».
«Apparecchio» sta per «preparazione».
«Fa il bene».
«Astenetevi da ogni specie di male» (1 Tess. 5,22).
«Che dice la gente di me?» (Mc. 8,27).
Mons. GIOVANNI VERONESI (1847-1923) fu rettore del seminario vescovile di Vicenza fino al 1923, anno della sua morte: educatore per quasi quarant’anni del giovane clero, al quale lasciò il ricordo di una straordinaria pietà e di una profonda vita interiore. Don Ottorino non lo conobbe, ma la sua memoria e la sua opera erano così vive che spesso veniva ricordato e presentato come modello.
«Preferisco essere chiamato rude, piuttosto che gettar via inutilmente del tempo».
DT 1940,3
3.Mamma, a te questo ufficio difficile ed arduo. In te io mi abbandono senza riserva. Raschia, pulisci, lima, ma fammi lucente, fammi ardere, fammi santo. Desidero la follia, la santa follia; desidero Gesù e portare Gesù ai miei fratelli. Mamma, stacca il mio cuore da tutto ciò che è terreno; fa che io cerchi solo Gesù e le anime. Dammi il dono della parola, non di una parola ricercata ed applaudita, ma di una parola convincente ed accompagnata dal fuoco, di una parola che non fa dire "bravo", ma che fa prostrare dinanzi al Tabernacolo ed al Crocifisso per aver perdono dimenticando il misero strumento della grazia. Mamma, dammi un carattere ardente, energico, riflessivo ecc... Tu che hai formato Gesù, forma anche il tuo Ottorino. Mi fosti sempre Mamma, ma ora me lo devi essere in modo particolare, poiché salvando me salvi tanti altri fratelli nostri che potrebbero perire. Mamma, vorrei avere mille cuori e mille corpi per essere Prete, Missionario, Monaco ecc. Vorrei consumarmi per Gesù. Mamma, mi getto fra le tue braccia. Esame Par(ticolare): Non perdere tempo. Prepararsi.Dalle conferenze del Padre Spirituale
Lamenti principali sui preti giovani: N.B. Si tratta di una piccolissima minoranza, tuttavia “Averte a malo" Deficienza di spirito di sacrificio. Deficienza di orario e di ordine; tardi a letto e pigri al mattino. Non contenti del cibo. Osterie; galateo; interesse: Quanto si prende? Bazzicar per le case: chiacchiere, quindi commenti. Tempo perduto: il girar troppo. Cura esagerata: persona, capelli, vesti, lusso; impermeabile e sopra-scarpe, guanti (subito tutto questo e magari debiti). Sigarette... spese esagerate... radio. Si studia poco; esami infelici. Non si accettano correzioni... bronci. Dissipazione... esteriorità... poca vita interiore. Predicazione poco sostanziosa. Confidenze esagerate, eccessive, con giovani dei due sessi, mani addosso. Ufficio bistrattato. Messa senza apparecchio e ringraziamento. Poco o nulla di meditazione. Confessione a lunga scadenza.
“Fac bonum" a) Santo Protettore (Curato d'Ars). b) Regolamento di vita (S. Francesco di Sales; S. Alfonso; S. Giovanni Bosco; Cost. 6 Sinodo). c) Tre associazioni: Sacerdoti adoratori (= cura del sole: il sole illumina, disinfetta, dissecca l'impurità, accende lo zelo, irrobustisce, consola). Unione Missionaria. Unione Apostolica: vedi pagella obblighi; scopo: rimanere sempre preti novelli e non abituarsi; celebrar la S. Messa con trepidazione. d) Lettera al Parroco: ci faccia da padre, ci indirizzi, ci conduca. Porre in preventivo molte delusioni. e) Orario: non tutto, ma la sostanza. Due punti fondamentali: 1) Medi-tazione, magari prima di scendere, anticipando la preparazione fin dalla sera precedente. 2) Mattutino e Laudi alla sera precedente, e lettura spirituale. f) Occuparsi di Azione Cattolica: il tempo c'è, ma saperlo utilizzare e non perderne. g) Amare: 1) i giovani, 2) gli ammalati, 3) i vecchi (S. Giov. Bosco). h) Correzione fraterna, altro che gelosie (ma completarsi).
Purità 1) Legge: quanto più si avvicina a Dio, tanto più si è puri. Per es. Maria... Precursore... Sacerdote. 2) Il Sacerdote deve essere un giglio profumato, un cristallo traspa-rente, terso (pensieri, parole, azioni), un raggio di sole che si riflette nel cristallo e, pur cadendo nelle brutture, rimane splendido ed intatto (è microbicida). 3) Senso di superiorità: esso deriva dal carattere sacerdotale, ma qui ci vuole la fede; il mondo rileva un fatto di cui esso non è capace (la perfetta castità), ma attraverso questo arriva a comprendere il resto.
Lussuria È una lebbra... Il mondo vorrebbe scusarsi col pretesto: Si è giovani, bisogna vivere la vita... Effetti nel sacerdote: difficoltà nel confessarsi presso confratelli colleghi, quindi facilità di sacrilegio; questo può diventar abituale; quindi l'indifferenza generale e pure l'ipocrisia (S. Messe senza apparecchio e ringraziamento, prediche fredde). Il contrasto notato da una santa tra la bianchissima Ostia e le mani nere del sacerdote sacrilego nella elevazione. Perdita della stima, affetto, attrazione, rispetto. Diverrà l'oggetto di motteggi, chiacchiere, risa. Perdita della fecondità, anche se la colpa è segreta; con quale efficacia si parla e si fa il prete? Scandalo e suoi effetti: tendenza comune di generalizzare il male e non il bene. Rimedi e cautele "Ab omni specie mali abstinete vos". Consigliarsi nei casi dubbi con i confratelli e, meglio, col Padre Spirituale. Di quando in quando vedere: "Quem me esse dicunt" , e provocare la correzione. Se si chiacchiera sul conto nostro: 1) In caso di mere chiacchiere e calunnie sul conto nostro: essere d'accordo coi Superiori sul difendersi. 2) Se si tratta di imprudenze o nel parlare o nel trattare...: più cauti.
Cinque mezzi per conservarsi puri: 1) Preghiera, meditazione, esami, ore di adorazione. 2) Ss. Sacramenti, direzione spirituale. 3) Vita attiva (fuga dell'ozio), ritirata (fuga dalle occasioni pericolose e prudenza con donne e fanciulli). 4) Mortificazione interna (fantasia, cuore), esterna (mani, gola, occhi). 5) Devozione a Maria, all'Angelo custode, ecc...
Vizi capitali Ancora bambini, nel prepararci alla Prima Comunione, il parroco ci insegnava ad esaminarci sui comandamenti, sui doveri del proprio stato e sui vizi capitali. Da questi ultimi deriva la quasi totalità di tutte le nostre mancanze, di tutti i nostri peccati. 1) Superbia. Manifestazioni: ambizione, presunzione, vanagloria, iattanza, ostentazione, amore di popolarità (per cui magari contro il parroco), imprudenza, zelo intempestivo, spirito di contraddizione, vanità, saccenteria (sacerdote giovane che a tavola parla sempre di tutto), partiti, gelosia di pulpito e di confessionale, disobbedienza, ribellione, testardaggine, ripugnanza alla correzione. Noi invece, la correzione, dobbiamo: indovinarla; prevenirla; provocarla (sapendo quanto costa fare la correzione); accettarla; ringraziare; farla e non mormorare dietro le spalle. 2) Avarizia. Si dice che i preti giovani sono troppo interessati. Il sacerdote deve essere fatto per la carità, deporre nella banca del cielo le proprie sostanze. Morire senza peccati, senza ricchezze, senza debiti! Effetti: durezza verso i poveri, inquietudine, preoccupazioni e sollecitudini, trascuratezza di se stessi, inganno, insincerità, frodi, perfidia. Esempio di Mons. Veronesi : cambiali pagate, sua morte invidiabile!!! S. Giovanni Bosco. Dare affinché il popolo veda che si crede. Il denaro è un ottimo servo, ma un pessimo padrone. Attenzione ai parenti, morir poveri.
*** (Scrivo qui una che andava messa prima dei vizi capitali)
Lo studio Produce, conserva ed accresce la scienza, ma bisogna studiare: 1) con retta intenzione; 2) con giusta scelta delle materie; 3) con ordine (necessarie, più importanti, utili ecc.); 4) con coraggio e perseveranza; 5) con tranquilla moderazione (ansietà, abuso); 6) con umiltà e diffidenza del proprio parere. Non c'è tempo? Industriarsi per guadagnar tempo: 1) Curare anche i più piccoli dettagli. 2) Usare parlando e scrivendo, come i santi, stile conciso, telegrafico se occorre. 3) Troncare destramente i discorsi inutili. 4) Non fare né rendere visite non necessarie: "Malo rudis vocari quam temporis iacturam facere" (S. Francesco Borgia). 5) Ricusare incarichi non sacerdotali, facilmente assumibili da altri. 6) Attenersi in tutto alla regola: a) il necessario; b) l'utile; c) il dilettevole. Scorrere in fretta il giornale (nel pomeriggio, se possibile). 7) Farsi un orario approvato dal Direttore; attenervisi tenacemente, salvo il caso in cui l'obbedienza e la carità esigano che si faccia diversamente.
PREGHIERE a Maria
APOSTOLO F.A.
EUCARISTIA tabernacolo
MARIA la nostra buona mamma
VIZI lussuria
VIZI
DOTI UMANE studio