MI364,1 [19-1-1972]
1 1) Il religioso ha scelto Dio per amico e si è donato interamente a lui: deve perciò preoccuparsi di stabilire con lui un contatto di vera ed intima amicizia.2) L’amico cerca di rassomigliare e di piacere all’amico: sta volentieri assieme a lui e si confida con semplicità e con gioia su tutte le vicende liete e tristi della vita.3) Ora, per il religioso l’amico Dio si chiama Gesù.4) Se il religioso non ama Gesù, non si confida con lui, non si sforza di piacergli e di imitarlo nella vita, tradisce l’amicizia divina.Siccome, però, il cuore dell’uomo non può restare senza amore, il religioso finirà per elemosinare un po’ di amore dal piacere e dall’io. Imiterà in tal modo quell’uomo che, tradendo il sacro amore coniugale, si dona ad altre creature, rendendosi colpevole di adulterio.5) Che brutta cosa tradire un amico, specialmente quando questi si chiama Gesù!Come è facile essere adulteri, seguendo ciò che è sensibile per lasciare un Dio che non si vede!Chi, guardando in volto Gesù, non si sente colpevole di un po’ di adulterio?CONSACRAZIONE religioso
GESÙ
amico
PECCATO tradimento
GESÙ