Presentazione

LETTERE D’UFFICIO

Don Ottorino, nella sua posizione di responsabile dell’Istituto San Gaetano dapprima e della Congregazione poi, ebbe molti contatti con le autorità civili, sia per le necessità concrete che si presentavano ogni giorno sia per le esigenze burocratiche richieste dalla convivenza di tante persone. Di preferenza curava i rapporti attraverso gli incontri personali, anche per la sua capacità di coinvolgere e di convincere per il suo modo particolare di presentare ogni problema. A volte dovette ricorrere a qualche nota scritta, ma sono poche le lettere d’ufficio, che fra l’altro venivano di solito preparate più dai segretari che da don Ottorino stesso. Ad ogni modo anche in esse appare lo stile inconfondibile dell’uomo di Dio: sempre c’è qualche richiamo che invita a guardare oltre il problema contingente e concreto per cogliere valori più alti ed universali. Don Ottorino voleva che in tutto trasparisse la fede personale e l’abbandono nelle mani del Signore. Lo stile perde evidentemente la familiarità tipica delle lettere di don Ottorino, anche se questa riappare tutte le volte in cui i rapporti con il destinatario diventano amichevoli e affettuosi. Il contenuto riguarda prevalentemente problemi e necessità dell’Opera, proposte, richieste, domande di intervento da parte degli Enti pubblici, ringraziamenti. Le lettere conservate sono per la maggior parte copie dattiloscritte, mentre poche sono quelle autografe, appunto perché don Ottorino si limitava a indicare le linee fondamentali e affidava poi ai segretari la stesura definitiva. Il testo stampato è fedele all’originale, con pochissime variazioni per rendere più comprensibile a volte il contenuto.